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Goethe-Institut[modifica | modifica wikitesto]

Logo dell'Istituto

'Il Goethe-Institut' (tedesco: [ɡøːtə ɪnstitut]) è l'istituto culturale della Repubblica Federale Tedesca. È un'associazione che non ha scopo di lucro e che serve a promuovere la lingua tedesca nel mondo e a rilanciare l’immagine della Germania. Prende il nome dallo scrittore ottocentesco tedesco Johann Wolfgang von Goethe ed è a lui dedicata.

Fondato nel 1951 in Germania a Monaco di Baviera dove oggi è presente ancora la sede centrale, e dove ad essa si aggiungono 13 filiali sul territorio. Inoltre sono 159 le sedi presenti in 94 paesi diversi, tra cui 7 in Italia, nelle città di Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino e Trieste. Ogni anno in tutto il mondo, oltre 246.000 persone partecipano ai corsi di tedesco offerti dal Goethe-Institut[1].

Negli ultimi anni il Goethe-Institut Italiano oltre a promuovere l'apprendimento della lingua tedesca in Italia, si è posto molteplici obiettivi atti a stimolare il dialogo culturale e mettere a disposizione informazioni sulla Germania. A questo scopo organizza diverse iniziative quali incontri, conferenze, vacanze studio, mostre ecc. ed è da anni un punto di riferimento per tutti coloro che intendono approcciarsi alla cultura tedesca[2].

Dal 2008 il Prof. Dr. hc Klaus-Dieter Lehmann è il nuovo presidente del Goethe-Institut[3].

Nel 2014, il Bundestag (parlamento tedesco) ha finanziato altri 16 milioni e 600 mila euro per sostenere e per  permettere al Goethe-Institut di realizzare i propri obiettivi.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

  • 1951: anno di fondazione del Goethe-Institut che subentra alla vecchia accademia tedesca (Deutsche Akademie/DA)[4].
  • 1953 a Bad Reichenhall in Baviera iniziano i primi corsi di tedesco, e presto, a seguito della crescente domanda, si aggiungono i  nuovi centri di apprendimento a Murnau e Kochel. L'obiettivo è selezionare città piccole e idilliache che mostrino al meglio l’immagine della Germania del dopoguerra oltre a promuovere la lingua tedesca[5].
  • 1959/60 su iniziativa dell capo Dieter Sattler, Il Goethe-Institut ingloba tutti gli altri istituti di tedesco presenti all'estero, diventando così l'unico centro di riferimento al mondo[6].
  • 1968 influenzato dalle contestazioni studentesche della fine degli anni '60, il Goethe-Institut riadatta ed aggiorna il suo programma, ampliandolo con eventi culturali che includono temi socio-politici ed arte d'avanguardia[7].
  • 1976 il foreign Office e il Goethe-Institut firmano un accordo che permette al Goethe di diventare una organizzazione indipendente[8].
  • 1989 la caduta del muro di Berlino segna una svolta per la Germania e per il Goethe-Institut. Le sue attività, negli anni '90 incentrate sull'Europa orientale, vengono ampliate su nuovi fronti fino ad allora inaccessibili per motivi politici, quali l'est Europa. Nascono numerosi nuovi istituti in questi paesi[9].
  • 2001 il Goethe-Institut si fonde con l'Inter Nationes[10]
  • 2007 per la prima volta il Parlamento Tedesco (Bundestag) stanzia e aumenta i fondi destinati al Goethe-Institut[11].
  • 2010 esce un cortometraggio umoristico realizzato dal disegnatore e regista italiano Bruno Bozzetto, dal titolo "Va Bene", incentrato sugli stereotipi e le differenze tra Italia e Germania, realizzato per il Goethe-Institut Italiano[12].
    (Bundestag) Parlamento Tedesco

Organizzazione[modifica | modifica wikitesto]

Strutture[modifica | modifica wikitesto]

Sede centrale a Monaco Di Baviera

Il Goethe-Institut ha sede a Monaco di Baviera. Il suo Presidente è Klaus-Dieter Lehmann, affiancato dal Segretario Generale Johannes Ebert e dal Direttore Finanziario Dr. Bruno Gross. L'istituto ha filiali in tredici città in Germania e 159 istituti e uffici di collegamento in 98 paesi. Conta Inoltre circa un migliaio di altre strutture e partner di cooperazione stranieri in tutto il mondo, alle quali il Goethe-Institut fornisce sostegno finanziario e / o misure per la consulenza e la garanzia della qualità.

Finanziamenti[modifica | modifica wikitesto]

Il Goethe-Institut è finanziato principalmente dal governo tedesco, conta circa 3.000 dipendenti e un budget complessivo di circa 366 milioni di euro, oltre la metà dei quali finanziati da tasse scolastiche. Il Goethe-Institut offre inoltre borse di studio a studenti stranieri che vogliono diventare insegnanti di lingua tedesca.

Dal 2007 per la prima volta dopo anni di sussidi decrescenti, il Goethe-Institut ha ricevuto sovvenzioni più elevate, allo scopo di ristrutturare l'organizzazione e renderla più flessibile ed efficiente. Ciò ha comportato una ristrutturazione e ridimensionamento della sede centrale nonché uno spostamento di competenze e responsabilità verso gli istituti regionali. Il budget annuale destinato al Goethe-Institut nel 2015 è stato di circa 387 milioni di euro[13].

Ammontano a circa 157 milioni di euro le entrate provenienti dai corsi di lingua e tasse d'esame presso le sedi in Germania e all'estero, più donazioni di terzi e sponsorizzazioni.

Per gli istituti all'estero sono disponibili sovvenzioni governative; i tredici Goethe-Institut in Germania si finanziano attraverso la vendita di corsi di lingua.

Esami[modifica | modifica wikitesto]

L'istituto Goethe ha creato una serie di esami per studenti di tedesco come lingua straniera (Deutsch als Fremdsprache, DaF) per tutti i livelli dal primo grado A1 fino al livello C2 tedesco madrelingua. Queste certificazioni possono essere ottenute sia in Germania che all'estero e sono conformi al quadro comune europeo di riferimento per le lingue (CEFL) e a tutti gli standard per i test linguistici europei. Esiste inoltre anche un esame chiamato Großes Deutsches Sprachdiplom che si trova ad un livello massimo CEFL. Di seguito è riportata una tabella degli esami di base Goethe-Institut che rientrano nello schema[14]:

Livello CEFL Esame Goethe-Institut     Totale ore necessarie

            (45 minuti)

C2 Goethe-Zertifikat C2:

Großes Deutsches Sprachdiplom

1000
C1 Goethe-Zertifikat C1:

( Prüfung Wirtschaftsdeutsch )

800 - 1000  (entrambi)
B2 Goethe-Zertifikat B2:

( Zertifikat Deutsch für den Beruf )

600 - 800
B1 Goethe-Zertifikat B1:

( Zertifikat Deutsch )

350 - 650
A2 Goethe-Zertifikat A2 200 - 350
A1 Goethe-Zertifikat A1: Start Deutsch 1 80 - 200

Altro[modifica | modifica wikitesto]

Il 29 aprile 2005, il Goethe-Institut di Lomé in Togo è stato oggetto di devastazioni e dato alle fiamme da parte di giovani che, dopo aver sparato contro l'edificio, hanno preso d'assalto l'Istituto Culturale. A seguito della campagna elettorale anti-tedesca del governo Togolese, non sembra impossibile che si sia trattato di un atto politico. Secondo l'opinione dell'allora governo del Togo, la Germania si schierava dalla parte dell'opposizione togolese. Dopo questo attacco, tutti i cittadini tedeschi residenti in Togo furono chiamati a lasciare il paese.

Nel 2007, il Goethe-Institut ha ricevuto il premio chiamatosi Konrad Duden per i suoi "servizi di insegnamento e diffusione della lingua tedesca in tutto il mondo".

Rapper Massiv

Nel novembre 2008, l'istituto ha ricevuto molte critiche per aver espresso l'intenzione di inviare il rapper berlinese Massiv, che ha spesso attirato l'attenzione con la glorificazione della violenza e dei testi islamisti, come "ambasciatore di pace" nei territori palestinesi.

Ogni due anni, il Goethe-Institut organizza le Olimpiadi tedesche internazionali insieme all'International Association of German Teachers (IDV), una competizione studentesca con tre gradi di livello.

Nel Marzo 2016 Henrike Grohs, capo del Goethe-Institut di Abidjan, è stato assassinato da terroristi musulmani durante un attacco terroristico a Grand-Bassam in Costa D’Avorio. Con lui sono morte anche altre 13 persone[15].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sedi, su goethe.de.
  2. ^ Attivita' e Obiettivi, su goethe.de.
  3. ^ Presidente, su goethe.de.
  4. ^ Storia, su goethe.de.
  5. ^ Storia, su goethe.de.
  6. ^ Storia, su goethe.de.
  7. ^ Storia, su goethe.de.
  8. ^ Storia, su goethe.de.
  9. ^ Storia, su goethe.de.
  10. ^ Storia, su goethe.de.
  11. ^ Storia, su goethe.de.
  12. ^ Storia, su goethe.de.
  13. ^ Supporti, su goethe.de.
  14. ^ Esami, su goethe.de.
  15. ^ attacco terroristico a Grand Bassam, su dw.com.

Collegamenti Esterni[modifica | modifica wikitesto]

Voci Correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri Progetti[modifica | modifica wikitesto]

Organizzazioni di promozione culturale internazionale
Austria: Österreich InstitutBrasile: Centro Cultural Brasileiro •Cina: Istituto ConfucioCorea del Sud: Centro culturale coreano •Danimarca: Det Danske Kulturinstitut •Estonia: Eesti Instituut •Finlandia: Suomen Lontoon instituutti •Francia: Alliance Française, Institut françaisGermania: Goethe-InstitutGiappone: Japan Foundation •Grecia: Centro per la lingua greca •Italia: Società Dante Alighieri, Istituto Italiano di CulturaPolonia: Instytut Adama Mickiewicza •Portogallo: Instituto Camões •Regno Unito: British CouncilRep. Ceca: Česká Centra •Romania: Institutul Cultural Român •Russia: Russkij Mir •Spagna: Instituto CervantesSlovacchia: Slovenský inštitút •Svezia: Svenska institutet •Svizzera: Pro Helvetia •Ungheria: Istituto BalassiUnione europea: Istituti di cultura nazionali dell'Unione europea (EUNIC)

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