Paperino e il tesoro dei vichinghi

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Paperino e il tesoro dei vichinghi
fumetto
Titolo orig.Luck of the North
Lingua orig.inglese
PaeseStati Uniti
AutoreCarl Barks
DisegniCarl Barks
Char. designCarl Barks
EditoreThe Walt Disney Company
Collana 1ª ed.One Shots n. 256
1ª edizionedicembre 1949
Editore it. - Walt Disney Company Italia
Collana 1ª ed. it.Topolino nn. 13-15
Genereavventura, commedia

Paperino e il tesoro dei vichinghi (Luck of the North) è una storia a fumetti scritta e disegnata da Carl Barks e pubblicata per la prima volta su Four Color n.256 nel dicembre del 1949. La prima pubblicazione italiana risale al Topolino libretto nn.13-15 del maggio-luglio 1950.

Questa avventura, una delle più lunghe in assoluto della produzione barksiana, racconta di un rocambolesco viaggio di Paperino e i nipotini nelle ostili regioni artiche, ma in particolare affronta e indaga la psicologia dei personaggi e il complesso rapporto tra Paperino e il cugino Gastone Paperone.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

In un giorno come tanti altri, Paperino incontra suo malgrado per la strada l'insopportabile cugino Gastone, che si diverte a farlo rodere dall'invidia mostrandogli la sua proverbiale fortuna all'opera; esasperato dalla sua presunzione, Paperino decide di sbarazzarsi una buona volta del cugino con un trucco: disegna una finta mappa con le indicazioni per raggiungere un ipotetico giacimento di uranio, localizzandolo in un punto indicato da coordinate scelte a caso, e fa in modo di fargliela trovare: l'esca funziona, e Gastone parte in tutta fretta, per la gioia del cugino che confida nel fatto che tornerà il più tardi possibile.

Quella notte, però, Paperino, che sul mappamondo ha scoperto di aver scelto delle coordinate riferite a un punto imprecisato nel Mar Glaciale Artico, non riesce a sopprimere la preoccupazione e il senso di colpa per aver effettivamente spedito Gastone in terre ostili e pericolose, quindi decide alla fine di partire anche lui, trascinandosi dietro Qui, Quo e Qua, in una folle corsa contro il tempo per intercettarlo prima che gli accada qualcosa di brutto. I nostri arrivano dunque in Alaska, ma scoprono che il cugino è sempre un po' più avanti di loro, anche perché grazie alla sua fortuna (ma anche imbrogliando un villaggio di eschimesi) riesce ad accaparrarsi i migliori o gli unici mezzi di spostamento; dopo diverse tappe il viaggio si sposta su kayak nel gelido oceano settentrionale, e alla fine i quattro paperini scoprono che il punto indicato dalle coordinate si trova in corrispondenza di un enorme iceberg, dove nel frattempo Gastone è già arrivato e sta cercando l'uranio senza successo con un contatore Geiger. Paperino lo trova e gli racconta la verità, ma Gastone reagisce male e i due hanno una colluttazione, durante la quale il kayak del fortunato papero va distrutto; occorre dunque che uno di loro due rimanga sull'iceberg ad attendere che l'altro insieme ai nipotini faccia ritorno con una barca più grande, e ovviamente il classico testa o croce arride a Gastone, che però non si fa alcuno scrupolo a lasciare i cuginetti dal momento che questi si impuntano non volendo partire senza lo zio Paperino; mentre si allontana pagaiando, Gastone nota nella trasparenza del ghiaccio che un antico dreki è intrappolato all'interno dell'iceberg.

I quattro paperini trascorrono giorni di freddo e stenti mangiando pesce, e nel frattempo la montagna di ghiaccio, alla deriva verso sud, si scioglie sempre più e viene persino bombardata da una nave da guerra per un'esercitazione; si spacca dunque, e i nostri precipitano inaspettatamente su un tavolato: la nave vichinga è ora per metà libera dal ghiaccio, ed essi vi trovano armi e oggetti d'oro purissimo, oltre che della gustosa carne congelata. Rifocillatisi, si adoperano per liberare l'imbarcazione dal ghiaccio, ma ecco che Gastone ritorna con una nave di soccorsi come promesso, e si impadronisce del tesoro in virtù dei suoi diritti, avendo scoperto la nave per primo; ancora sconfitti, i quattro si rifiutano di tornare sulla terraferma con lui, che di nuovo li abbandona senza troppi scrupoli, e, rimasti soli, liberano definitivamente la nave vichinga dal ghiaccio e affrontano le insidiose acque del nord; sprovvisti della buona sorte del cugino, vanno incontro, come era prevedibile, a una tremenda tempesta, e la nave affonda poco dopo che sono riusciti a mettersi in salvo su una zattera di fortuna. Intirizzito e disilluso, Paperino riceve però dai nipotini un'ultima sorpresa: essi hanno salvato dall'antica imbarcazione una mappa, disegnata mille anni fa, che raffigura l'America del Nord e testimonia la scoperta operata dai Vichinghi secoli prima di Cristoforo Colombo; inizialmente Paperino intende distruggerla, essendo loro finiti in quella situazione per colpa di una mappa, ma i nipotini gli fanno capire che essa è uno dei documenti storici più preziosi al mondo, di valore molto maggiore rispetto all'oro che Gastone ha portato via dalla nave; stremati ma felici, i quattro cantano e ballano euforici[1], mentre dei marinai della guardia costiera li avvistano e vengono a prenderli, increduli.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nella versione originale, Paperino e i nipotini cantano "Gladstone's luck ain't worth a shuck! It takes a duck to have a good luck!", che letteralmente significa "La fortuna di Gastone non vale un fico secco! Solo un paperino può essere davvero fortunato!", ma nella prima traduzione italiana fu resa molto liberamente con la filastrocca "Sotto il ciel del Polo Nord, quattro naufraghi raminghi, han trovato in fondo a un fiord, il vascello dei vichinghi! Sulle prime derubati, alla fin si son salvati, e or son ricchi come lord! Sono i re del Polo nord!". Nelle edizioni successive la canzone fu sostituita dalla traduzione più letterale "Di Gastone la fortuna non vale un bel niente! La fortuna aiuta il papero intelligente!".

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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