Ototylomys phyllotis

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Ototylomys phyllotis
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Infraphylum Gnathostomata
Superclasse Tetrapoda
Classe Mammalia
Sottoclasse Theria
Infraclasse Eutheria
Superordine Euarchontoglires
Ordine Rodentia
Sottordine Myomorpha
Superfamiglia Muroidea
Famiglia Cricetidae
Sottofamiglia Tylomyinae
Genere Ototylomys
Specie O.phyllotis
Nomenclatura binomiale
Ototylomys phyllotis
Merriam, 1901
Sinonimi

O.affinis, O.brevirostris, O.fumeus, O.guatemalae, O.phaeus

Ototylomys phyllotis (Merriam, 1901) è un roditore della famiglia dei Cricetidi, unica specie del genere Ototylomys (Merriam, 1901), diffuso nell'America centrale.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Roditore di medie dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 95 e 190 mm, la lunghezza della coda tra 100 e 190 mm, la lunghezza del piede tra 26 e 29 mm, la lunghezza delle orecchie tra 24 e 25 mm e un peso fino a 120 g.[3]

Caratteristiche craniche e dentarie[modifica | modifica wikitesto]

Il cranio è appiattito e presenta un rostro sottile, le creste sopra-orbitali ben sviluppate e la bolla timpanica ingrossata. I molari hanno le cuspidi e le rientranze disposte in maniera simmetrica.

Sono caratterizzati dalla seguente formula dentaria:

3 0 0 1 1 0 0 3
3 0 0 1 1 0 0 3
Totale: 16
1.Incisivi; 2.Canini; 3.Premolari; 4.Molari;

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

Il corpo è snello, la pelliccia varia tra le popolazioni montane dove è più lunga rispetto a quelle di pianura. Le parti dorsali sono bruno-grigiastre scure con dei riflessi bruno-rossastri negli individui di Tabasco, bruno-grigiastre in quelli dello Yucatán e della Costa Rica e bruno-nerastro in quelli del Nicaragua, mentre le parti ventrali variano dal color crema al bianco o grigio chiaro. il muso è appuntito, gli occhi e le orecchie sono grandi. La coda è più lunga della testa e del corpo, è priva di peli, rivestita di grosse scaglie e uniformemente brunastra o nerastra. Il cariotipo è 2n=48 FN=78.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

È una specie arboricola e notturna. Si sposta esclusivamente su i rami più bassi e occasionalmente scende sul terreno dove trova rifugio tra ammassi rocciosi, tronchi abbattuti, cavità del suolo e di alberi.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di frutta e foglie.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Si riproduce in qualsiasi periodo dell'anno. Danno alla luce 1-4 piccoli alla volta dopo una gestazione di 52 giorni.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffuso nell'America centrale, dallo stato messicano meridionale del Chiapas fino alla Costa Rica occidentale. Le osservazioni riportate nello stato di Tabasco sono riferite a resti ritrovati in borre di Barbagianni.

Vive nelle foreste primarie tropicali secche e umide con un denso sottobosco fino a 2.000 metri di altitudine.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Sono state riconosciute 3 sottospecie:

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato il vasto areale, la popolazione presumibilmente numerosa e la presenza in diverse aree protette, classifica O.phyllotis come specie a rischio minimo (Least Concern).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Reid, F. & Timm, R. 2008., Ototylomys phyllotis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Ototylomys phyllotis, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Ceballos, 2014.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • E.R.Hall, The Mammals of North America, The Blackburn Press; 2nd edition, 1981. ISBN 978-1930665354
  • Ronald M. Novak, Walker's Mammals of the World, 6th edition, Johns Hopkins University Press, 1999. ISBN 9780801857898
  • Ceballos G, Mammals of Mexico, The johns hopkins University Press, 2014. ISBN 978-1-4214-0843-9.

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