Morpho menelaus

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Morfo blu
Morpho menelaus
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Protostomia
Phylum Arthropoda
Subphylum Tracheata
Superclasse Hexapoda
Classe Insecta
Sottoclasse Pterygota
Coorte Endopterygota
Superordine Oligoneoptera
Sezione Panorpoidea
Ordine Lepidoptera
Sottordine Glossata
Infraordine Heteroneura
Divisione Ditrysia
Superfamiglia Papilionoidea
Famiglia Nymphalidae
Sottofamiglia Morphinae
Tribù Morphini
Sottotribù Morphina
Genere Morpho
Specie M. menelaus
Nomenclatura binomiale
Morpho menelaus
(Linnaeus, 1758)
Sinonimi

Morpho alexandra
Hewitson, 1863
Morpho maxima
Strand
Papilio nestor
Linnaeus, 1758

Nomi comuni

Morfo blu

Sottospecie
  • vedi testo

Il morfo blu (Morpho menelaus, (Linnaeus, 1758)) è un lepidottero appartenente alla famiglia Nymphalidae, diffuso in America centrale e meridionale.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome della farfalla deriva da Menelao, il re dell'antica Sparta.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Adulto[modifica | modifica wikitesto]

Vista dorsale e ventrale

Questa specie ha ali di un blu metallico iridescente; le femmine, al contrario dei maschi, hanno un'ampia fascia terminale nera, con macchie bianche. I maschi adulti hanno colori più vivaci.
Ha un'apertura alare di 15 cm.

Larva[modifica | modifica wikitesto]

La larva si nutre di piante durante la notte; essa è di color marrone-rosso con macchie giallo-verdi o gialle. Le larve sono anche fortemente cannibali.

Colorazione[modifica | modifica wikitesto]

La particolare colorazione blu di queste farfalle è dovuta alla particolare conformazione superficiale delle sue ali. Le ali di questo lepidottero sono infatti un esempio di materiale gerarchico, il quale attraverso una serie di interferenze create da una struttura frattale riesce a annullare tutte le lunghezze d’onda ad esclusione di quella che consideriamo blu. Questo fenomeno è comune anche ad altri animali ed è pressoché il solo caso in cui è possibile vedere il colore blu in natura, non essendovi pigmenti naturali di tale colore.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

È una specie che vola molto velocemente.[1]

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

La farfalla adulta si nutre bevendo il succo da frutta marcia con la lunga spirotromba. La farfalla ha sensori tattili sulle zampe e percepisce le sostanze chimiche presenti nell'aria grazie alle antenne. Si ciba anche dei fluidi corporei di animali morti e di funghi; ciò la rende importante per la dispersione delle spore dei funghi.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Le farfalle del genere Morpho si trovano in Messico, in Brasile, Costa Rica, Panama e Venezuela. Esse dimorano nelle zone riparate della foresta e raramente nelle zone aperte.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Sottospecie[modifica | modifica wikitesto]

Sono state riconosciute ventuno sottospecie:

  • Morpho menelaus amseli (Weber, 1963)
  • Morpho menelaus chlorophorus (Rousseau-Decelle, 1935)
  • Morpho menelaus innocentia (Ribeiro, 1931)
  • Morpho menelaus mattogrossensis (Talbot, 1928)
  • Morpho menelaus melanippe (Nutler, 1866)
  • Morpho menelaus mineiro (Fruhstorfer, 1907)
  • Morpho menelaus naponis (Le Cerf, 1925)
  • Morpho menelaus nestira (Hübner, 1816/24)
  • Morpho menelaus nestirina (Le Cerf, 1925)
  • Morpho menelaus niger (Weber, 1951)
  • Morpho menelaus occidentalis (Felder, 1862)
  • Morpho menelaus offenbachi (Bryk, 1953)
  • Morpho menelaus orinocensis (Le Moult, 1925)
  • Morpho menelaus ornata (Fruhstorfer, 1913)
  • Morpho menelaus pulchra (Le Cerf, 1933)
  • Morpho menelaus pulverosa (Le Cerf, 1925)
  • Morpho menelaus purpureotinctus (Rousseau-Decelle, 1935)
  • Morpho menelaus sapphirus (Le Cerf, 1925)
  • Morpho menelaus tenuilimbata (Fruhstorfer, 1907)
  • Morpho menelaus terrestris (Butler, 1866)
  • Morpho menelaus verae (Weber, 1951)

Sinonimi[modifica | modifica wikitesto]

Sono stati riportati tre sinonimi:

  • Morpho alexandra (Hewitson, 1863)
  • Morpho maxima (Strand)
  • Papilio nestor (Linnaeus, 1758)

Nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ David Carter, Guarda e scopri - Farfalle & falene, Fabbri Editori, 1992, ISBN 88-450-4452-1.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Kükenthal, W. (Ed.), Handbuch der Zoologie / Handbook of Zoology, Band 4: Arthropoda - 2. Hälfte: Insecta - Lepidoptera, moths and butterflies, a cura di Kristensen, N. P., collana Handbuch der Zoologie, Fischer, M. (Scientific Editor), Teilband/Part 35: Volume 1: Evolution, systematics, and biogeography, Berlino, New York, Walter de Gruyter, 1999 [1998], pp. x + 491, ISBN 978-3-11-015704-8, OCLC 174380917.
  • (EN) Scoble, M. J., The Lepidoptera: Form, Function and Diversity, seconda edizione, London, Oxford University Press & Natural History Museum, 2011 [1992], pp. xi, 404, ISBN 978-0-19-854952-9, LCCN 92004297, OCLC 25282932.
  • (EN) Stehr, F. W. (Ed.), Immature Insects, 2 volumi, seconda edizione, Dubuque, Iowa, Kendall/Hunt Pub. Co., 1991 [1987], pp. ix, 754, ISBN 978-0-8403-3702-3, LCCN 85081922, OCLC 13784377.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]