Mario Amura

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Mario Amura (Napoli, 18 aprile 1973) è un fotografo e direttore della fotografia italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo gli studi di Diritto Internazionale superati con lode presso la facoltà di giurisprudenza di Napoli, frequenta il corso di fotografia presso il Centro sperimentale di cinematografia. Inizia a lavorare come fotoreporter nel 1993. Nel 1999 viene pubblicato un catalogo del suo lavoro da parte dello Studio d'Arte Memoli di Milano.

Il suo esordio come direttore della fotografia avviene con E io ti seguo, un film di Maurizio Fiume sull'omicidio del giornalista del Mattino Giancarlo Siani. Il film viene presentato al Montreal World Film Festival.

Nel 2003 inizia la sua collaborazione con Vincenzo Marra col quale girerà tre documentari (Paesaggio a sud, L'udienza è aperta, Il grande progetto) e nel 2004 il film Vento di terra, che presentato alla 61ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, riceve il premio Fipresci quale opera più innovativa, oltre che la menzione speciale nella sezione Orizzonti. Per lo stesso film vince il Premio Giuseppe Rotunno nel 2005.

Collabora con Paolo Sorrentino alla realizzazione della versione televisiva della commedia Sabato, domenica e lunedì di Eduardo De Filippo, che viene trasmessa nella notte del 25 dicembre. Con lo stesso Sorrentino gira il cortometraggio La notte lunga, ed il documentario collettivo La primavera del 2002 - L'Italia protesta, l'Italia si ferma.

Nel 2004 è chiamato da Luca Guadagnino per realizzare Cuoco contadino, presentato in concorso al festival di Venezia. Con lo stesso regista lavorerà sul film Melissa P..

Nel 2005 cura la fotografia del film Nessun messaggio in segreteria, diretto da Paolo Genovese e Luca Miniero. Con Luca Miniero lavorerà a vari spot pubblicitari nel corso degli anni.

Nel 2007 cura la fotografia del film In memoria di me, di Saverio Costanzo, presentato in concorso al Festival internazionale del cinema di Berlino, ricevendo nuovamente il premio Giuseppe Rotunno e una nomination al Ciak d'oro. Dello stesso anno sono Due vite per caso di Alessandro Aronadio presentato in concorso al Festival di Berlino 2010 (sezione Panorama) e Into Paradiso di Paola Randi presentato alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia nel 2010. Ha collaborato inoltre con Nina Di Majo, Volfango De Biasi, Serafino Murri.

Come regista nel 2003 dirige Racconto di guerra, un cortometraggio ambientato a Sarajevo durante gli anni dell'assedio. Racconto di guerra riceve il premio David di Donatello nel 2003. Lavora dal 2007 ad un progetto di performance live-set chiamato StopEmotion.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Direttore della fotografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Stefano Masi, Dizionario mondiale dei direttori della fotografia, Recco, Le Mani, 2007. ISBN 88-8012-387-4 pp. 34–35
  • Edoardo Bruno "FILMCRITICA", l'Occhio umile, Roma, Tip. Visigalli-Pasetti, 2007. pp. 09–11
  • Cinecittà Personaggi, su news.cinecitta.com (archiviato dall'url originale il 18 agosto 2006).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN90032975 · ISNI (EN0000 0003 7459 0106 · GND (DE138500800 · BNE (ESXX1784908 (data) · BNF (FRcb16946286x (data) · WorldCat Identities (ENviaf-90032975