M75 (astronomia)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
M75
Ammasso globulare
M75
Scoperta
ScopritorePierre Méchain
Data1780
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneSagittario
Ascensione retta20h 06m 04.75s[1]
Declinazione-21° 55′ 16.2″[1]
Distanza67500 a.l.
(20693 pc)
Magnitudine apparente (V)8,5[1]
Dimensione apparente (V)6.8'
Caratteristiche fisiche
TipoAmmasso globulare
ClasseI
Massa- M
Dimensioni130 a.l.
(40 pc)
Età stimata-
Caratteristiche rilevanti-
Altre designazioni
NGC 6864, GCl 116[1]
Mappa di localizzazione
M75
Categoria di ammassi globulari

Coordinate: Carta celeste 20h 06m 04.75s, -21° 55′ 16.2″

M 75 (conosciuto anche come NGC 6864) è un ammasso globulare visibile nella costellazione del Sagittario.

Osservazione[modifica | modifica wikitesto]

Mappa per individuare M75.

M75 si trova in una regione povera di stelle luminose, sebbene il campo stellare in cui si trova sia ricco di stelle deboli di fondo: per raggiungerlo si può far riferimento alla stella β Capricorni, dalla quale occorre muoversi circa 3° verso sud-ovest. M75 è uno degli ammassi globulari più compatti e concentrati; per individuarlo occorrono strumenti non piccoli, come un binocolo 11x80, mentre la sua risoluzione può essere tentata soltanto con telescopi abbastanza grandi.[2]

M75 può essere osservato con discreta facilità da gran parte delle aree popolate della Terra, grazie al fatto che è situato a una declinazione non eccessivamente australe: in alcune aree del Nord Europa e del Canada, nei pressi del circolo polare artico, la sua visibilità è comunque impossibile, mentre nell'Europa centrale appare molto basso; dall'emisfero sud M75 è ben visibile alto nelle notti dell'inverno australe.[3] Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale è quello compreso fra giugno e ottobre.

Storia delle osservazioni[modifica | modifica wikitesto]

Fu scoperto da Pierre Méchain nel 1780 e incluso nel catalogo di nebulose e ammassi stellari di Charles Messier lo stesso anno; quest'ultimo la descrisse come una "nebulosa senza stelle tra Sagittarius e la testa del Capricorno". Il primo a risolverlo in stelle fu William Herschel, assieme a numerosi altri ammassi globulari.[2]

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

M75 si trova a una distanza di circa 67.500 anni luce dalla Terra e le sue dimensioni nella volta celeste si traducono in un raggio reale di 65 anni luce; è classificato nella classe I, il che significa che è uno degli ammassi globulari aventi la concentrazione più densa conosciuta di stelle. La magnitudine assoluta di M75 è di -8.5 ed è pari a circa 180.000 volte più luminoso del Sole.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d SIMBAD Astronomical Database, su Results for NGC 6864. URL consultato il 16 novembre 2006.
  2. ^ a b c Federico Manzini, Nuovo Orione - Il Catalogo di Messier, 2000.
  3. ^ Una declinazione di 22°S equivale ad una distanza angolare dal polo sud celeste di 68°; il che equivale a dire che a sud del 68°S l'oggetto si presenta circumpolare, mentre a nord del 68°N l'oggetto non sorge mai.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Libri[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Stephen James O'Meara, Deep Sky Companions: The Messier Objects, Cambridge University Press, 1998, ISBN 0-521-55332-6.

Carte celesti[modifica | modifica wikitesto]

  • Toshimi Taki, Taki's 8.5 Magnitude Star Atlas, su geocities.jp, 2005. URL consultato il 7 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2018). - Atlante celeste liberamente scaricabile in formato PDF.
  • Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0 - Volume II - The Southern Hemisphere to +6°, Richmond, Virginia, USA, Willmann-Bell, inc., 1987, ISBN 0-943396-15-8.
  • Tirion, Sinnott, Sky Atlas 2000.0 - Second Edition, Cambridge, USA, Cambridge University Press, 1998, ISBN 0-933346-90-5.
  • Tirion, The Cambridge Star Atlas 2000.0, 3ª ed., Cambridge, USA, Cambridge University Press, 2001, ISBN 0-521-80084-6.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Oggetti del profondo cielo: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di oggetti non stellari