Ilija Bozoljac

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Ilija Bozoljac
Bozoljac nel 2015
Nazionalità Bandiera della Serbia Serbia
Altezza 193 cm
Peso 86 kg
Tennis
Termine carriera inattivo dal 2018
Carriera
Singolare1
Vittorie/sconfitte 11-20 (35,48%)
Titoli vinti 0
Miglior ranking 101º (29 gennaio 2007)
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open 2T (2007)
Bandiera della Francia Roland Garros 2T (2006)
Bandiera del Regno Unito Wimbledon 2T (2008, 2010)
Bandiera degli Stati Uniti US Open Q3 (2010, 2011)
Doppio1
Vittorie/sconfitte 9-18 (33,33%)
Titoli vinti 0
Miglior ranking 99º (22 febbraio 2016)
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open
Bandiera della Francia Roland Garros
Bandiera del Regno Unito Wimbledon 2T (2017)
Bandiera degli Stati Uniti US Open
1 Dati relativi al circuito maggiore professionistico.
Statistiche aggiornate al definitivo

Ilija Bozoljac (srb. Илија Бозољац; Aleksandrovac, 2 agosto 1985) è un allenatore di tennis ed ex tennista serbo.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

2006[modifica | modifica wikitesto]

All'inizio del 2006 ottiene il suo miglior risultato in singolare nel circuito ATP allo Zagreb Indoors sconfiggendo Dudi Sela nelle qualificazioni, quindi il n° 77 del ranking Daniele Bracciali, il n° 34 Feliciano López, fermandosi nei quarti di finale contro l'allora n° 81 Novak Đoković. A giugno vince il suo primo incontro in una prova del Grande Slam superando al primo turno Boris Pashanski prima di cedere in 4 set al nº 7 del mondo Tommy Robredo. A settembre conquista il primo titolo Challenger in singolare con il successo in 3 set sul ceco Tomáš Cakl nella finale di Donetsk.

2007[modifica | modifica wikitesto]

Nel gennaio 2007 si spinge fino al secondo turno anche agli Australian Open e a fine torneo sale al 101º posto mondiale, che rimarrà la sua migliore classifica in carriera in singolare. Ha quindi inizio una serie di risultati negativi e già a settembre esce dalla top 200. Vi fa rientro il mese successivo con la finale raggiunta al Men's Rimouski Challenger, persa contro Brendan Evans. Dopo che nel 2003 aveva esordito nella squadra jugoslava di Coppa Davis e nel 2006 per quella di Serbia e Montenegro, nel 2007 disputa i suoi primi due incontri per la squadra serba vincendoli entrambi.

2008[modifica | modifica wikitesto]

Nel maggio 2008 Bozoljac fallisce la qualificazione all'Open di Francia, sconfitto da Eduardo Schwank nel turno preliminare. A giugno entra nel tabellone principale di Wimbledon in qualità di lucky loser dopo che era stato sconfitto in cinque set al turno decisivo delle qualificazioni da Stefano Galvani. Al primo turno supera il nº 77 ATP Chris Guccione e viene eliminato da Marc Gicquel al quinto set dopo aver vinto i primi due. A settembre risale alla 120ª posizione con i due Challenger consecutivi vinti a Lubiana e Banja Luka. Nel corso della stagione vince due tornei Challenger in doppio, a fine ottobre entra nella top 200 di doppio e vi rimane per circa tre mesi.

2009[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2009 supera di nuovo le qualificazioni al Roland Garros ed esce di scena al primo turno. Rimane nella top 200 con le tre finali Challenger disputate e perse nella seconda parte della stagione.

2010[modifica | modifica wikitesto]

All'inizio del 2010 si qualifica all'ATP di Zagabria, uscendo al primo turno, e perde la finale al ricco Serbia Challenger Open, nel quale si impone invece nella finale di doppio. A marzo vince due Challenger consecutivi in doppio a Rabat e Marrakech e nel corso della stagione raggiungerà il 122º posto nel ranking di categoria. Quell'anno si qualifica di nuovo a Wimbledon, supera quindi Nicolas Massu e viene sconfitto al secondo turno in quattro tirati set dal campione in carica Roger Federer. Conquista la Coppa Davis con la Serbia senza tuttavia disputare alcun incontro.

2011-2012[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2011 e nel 2012 limita le sue apparizioni in doppio, rimane concentrato sul singolare e non va oltre il secondo turno raggiunto al torneo ATP del Queen's e la finale disputata all'Aptos Challenger, rispettivamente nel giugno e nel luglio 2011. Nel luglio 2023 scende alla 499ª posizione nel ranking di singolare.

2013[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2013 torna a giocare nel circuito ITF e conquista tre titoli in singolare nei primi tre mesi. Ad aprile, nonostante sia sceso oltre il 1000º posto nel ranking di doppio, viene schierato nell'incontro di doppio che si gioca negli Stati Uniti valevole per i quarti di finale di Coppa Davis, e insieme a Nenad Zimonjić sconfigge al quinto set i fuoriclasse e numeri 1 del mondo Bob e Mike Bryan, contribuendo al trionfo per 3-1 della Serbia contro gli Stati Uniti. Subito dopo si impone in doppio a Sarasota e a Savannah, nei suoi primi titoli Challenger dopo oltre tre anni. Consegue altri buoni risultati e rientra nella top 300 in entrambe le specialità. Ancora con Zimonjić verrà sconfitto per 8-10 al quinto set da Daniel Nestor / Vasek Pospisil nella semifinale di Davis vinta dalla Serbia contro il Canada e soccomberanno anche contro Tomáš Berdych / Radek Štěpánek nella finale persa contro la Repubblica Ceca.

2014-2015[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2014 rientra per alcune settimane nella top 200 di singolare con buoni risultati nei Challenger, raggiunge le sue ultime finali in singolare e vince il titolo in quella di Calcutta, concedendo due soli giochi a Evgenij Donskoj. Continua a giocare poco in doppio e vince due delle tre finali Challenger disputate. Nel 2015 consegue risultati negativi in singolare, mentre in doppio raggiunge sei finali Challenger e vince quelle di Napoli, Banja Luka, Bratislava e Brescia, raggiungendo il best ranking in carriera al 99º posto mondiale già a febbraio. A settembre disputa il suo ultimo torneo di singolare in carriera.

2016-2018[modifica | modifica wikitesto]

Prosegue a giocare in doppio e a inizio 2016 raggiunge il secondo turno al torneo ATP del Sofia Open. Si ferma a fine febbraio e dopo un periodo di inattività riprende a giocare nel marzo 2017. In coppia con Flavio Cipolla supera le qualificazioni al torneo di Wimbledon e si spingono fino al secondo turno. Ad agosto inizia un nuovo periodo di inattività, rientra all'inizio del 2018 e disputa i suoi ultimi tre tornei nel circuito maggiore, chiudendo la carriera con l'eliminazione al primo turno al torneo di Wimbledon 2018.

Stile di gioco[modifica | modifica wikitesto]

Bozoljac era noto nel circuito per il suo caratteristico stile di gioco. Cambiava spesso la modalità di effettuare dritti e rovesci, colpendo il dritto con entrambe le mani e il rovescio con una mano sola. Era anche dotato di un potente servizio.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Tornei minori[modifica | modifica wikitesto]

Singolare[modifica | modifica wikitesto]

Vittorie (13)[modifica | modifica wikitesto]
Legenda tornei minori
Challenger (5)
Futures (9)
N. Data Torneo Superficie Avversario in finale Punteggio
1. 30 maggio 2004 Bandiera della Bosnia ed Erzegovina Bosnia & Herzegovina F2, Brčko Terra rossa Bandiera del Belgio Dominique Coene 6-3, 3-6, 6-3
2. 21 novembre 2004 Bandiera della Tunisia Tunisia F4, Sfax Cemento Bandiera della Tunisia Malek Jaziri 7-5, 3-6, 7-5
3. 22 maggio 2005 Bandiera della Bosnia ed Erzegovina Bosnia & Herzegovina F1, Sarajevo Terra rossa Bandiera della Slovenia Grega Zemlja 6-4, 6-3
4. 28 maggio 2005 Bandiera della Bosnia ed Erzegovina Bosnia & Herzegovina F2, Brčko Terra rossa Bandiera della Macedonia del Nord Lazar Magdinchev 6-4, 6-2
5. 5 giugno 2005 Bandiera della Bosnia ed Erzegovina Bosnia & Herzegovina F3, Prijedor Terra rossa Bandiera della Spagna Carles Reixach Itoiz Walkover
6. 12 giugno 2005 Bandiera della Serbia e Montenegro Serbia & Montenegro F1 Terra rossa Bandiera della Bulgaria Ilia Kushev 6-4, 4-6, 6-0
7. 4 settembre 2006 Bandiera dell'Ucraina Alexander Kolyaskin Memorial, Donetsk Terra rossa Bandiera della Rep. Ceca Tomáš Cakl 6–4, 3–6, 7–5
8. 8 settembre 2008 Bandiera della Slovenia Ljubljana Open, Lubiana Terra rossa Bandiera dell'Italia Giancarlo Petrazzuolo 6–4, 6–3
9. 15 settembre 2008 Bandiera della Bosnia ed Erzegovina Banja Luka Challenger, Banja Luka Terra rossa Bandiera della Spagna Daniel Gimeno Traver 6–4, 6–4
10. 13 gennaio 2013 Bandiera della Turchia Turkey F1, Antalya Cemento Bandiera della Spagna Guillermo Olaso 7–6(4), 6-4
11. 20 gennaio 2013 Bandiera della Turchia Turkey F2, Antalya Cemento Bandiera della Spagna Pablo Carreño Busta 6-4, 6-4
12. 10 marzo 2013 Bandiera della Francia France F4, Lilla Cemento Bandiera della Francia Nicolas Renavand 6-4, 3-6, 6-3
13. 16 febbraio 2014 Bandiera dell'India Kolkata Open, Calcutta Cemento Bandiera della Russia Evgenij Donskoj 6–1, 6-1
Finali perse (10)[modifica | modifica wikitesto]
Legenda tornei minori
Challenger (10)
Futures (0)
N. Data Torneo Superficie Avversario in finale Punteggio
1. 22 agosto 2005 Bandiera dell'Uzbekistan Bukhara Challenger, Bukhara Cemento Bandiera dell'Uzbekistan Denis Istomin 4–6, 7–6(2), 5–6 rit.
2. 10 luglio 2006 Bandiera della Polonia Poznań Open, Poznań Terra rossa Bandiera della Rep. Ceca Jan Hájek 4–6, 3–6
3. 22 ottobre 2007 Bandiera del Canada Men's Rimouski Challenger, Rimouski Sintetico (i) Bandiera degli Stati Uniti Brendan Evans 7–6(3), 4–6, 4–6
4. 1º giugno 2009 Bandiera del Regno Unito Nottingham Trophy, Nottingham Erba Bandiera degli Stati Uniti Brendan Evans 7–6(4), 4–6, 6(4)–7
5. 12 ottobre 2009 Bandiera degli Stati Uniti Tiburon Challenger, Tiburon Cemento Bandiera del Giappone Gō Soeda 6–3, 3–6, 2–6
6. 9 novembre 2009 Bandiera degli Stati Uniti Knoxville Challenger, Knoxville Cemento (i) Bandiera degli Stati Uniti Taylor Dent 3–6, 6(6)–7
7. 15 febbraio 2010 Bandiera della Serbia Serbia Challenger Open, Belgrado Sintetico (i) Bandiera della Slovacchia Karol Beck 5–7, 6(4)–7
8. 11 luglio 2011 Bandiera degli Stati Uniti Aptos Challenger, Aptos Cemento Bandiera della Lituania Laurynas Grigelis 2–6, 6(4)–7
9. 29 settembre 2013 Bandiera dell'Uzbekistan Fergana Challenger, Fergana Cemento Bandiera della Moldavia Radu Albot 6(9)–7, 7–6(3), 1–6
10. 20 luglio 2014 Bandiera dell'Italia Guzzini Challenger, Recanati Cemento Bandiera del Lussemburgo Gilles Müller 1–6, 2–6

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]