Goti Herskovits Bauer

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Agata Herskovits Bauer

Agata Herskovits Bauer, detta Goti (Berehove, 29 luglio 1924) è una superstite dell'Olocausto e scrittrice italiana, di origine ebraica, autrice di memorie sulla sua deportazione nel campo di concentramento di Auschwitz e attiva testimone della Shoah italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Agata (Goti) Herskovits nasce a Berehove (allora in Cecoslovacchia) il 29 luglio 1924, da famiglia ebraica, figlia di Luigi Herskovits, commerciante, e Rebecca Amsten. La famiglia risiede a Fiume, allora italiana.[1]

La situazione diventa difficile con l'introduzione delle leggi razziali fasciste nel 1938 e precipita dopo l'8 settembre 1943 quando Fiume viene annessa al Terzo Reich.

Goti viene arrestata il 2 maggio 1944, con i genitori e il fratello Tiberio (n.1926), a Cremenaga (Varese), mentre cercavano di attraversare il confine italo-svizzero con documenti falsi: arrivati al confine, furono traditi da coloro che li avevano aiutati a cercare di fuggire dall'Italia. Detenuti prima nei carceri di Ponte Tresa, Varese, Como e infine nel San Vittore a Milano, vengono fatti viaggiare dal binario 21 della Stazione di Milano Centrale verso il campo di transito di Fossoli, per poi essere deportati nel campo di concentramento di Auschwitz, dove giungono il 23 maggio 1944. Goti è immatricolata con il n. A-5372.

Da Auschwitz Goti è trasferita a Wilischtahl (n. di matricola 58837) nel novembre 1944, e quindi al campo di concentramento di Theresienstadt, dove si trova al momento della liberazione il 9 maggio 1945. Sarà l'unica della famiglia a sopravvivere: i suoi genitori sono stati immediatamente condotti alle camere a gas; il fratello Tiberio muore a Buchenwald nell'aprile-maggio 1945. Muore anche una sorella maggiore (figlia di un precedente matrimonio del padre) che sposatasi viveva in Ungheria con il marito.

Goti rientra in Italia nel luglio 1945. Sposatasi Bauer, si trasferisce per diversi anni con il marito ad Asmara in Eritrea.

Come per molti altri deportati, l'occasione della testimonianza arriva negli anni 90 quando si riaccende nell'opinione pubblica l'interesse sulla Shoah ed i racconti dei sopravvissuti. Da allora Goti Bauer partecipa a numerosi incontri con le scuole e a manifestazioni pubbliche, specialmente in connessione con il Giorno della Memoria.

Nel 2004 è, con Liliana Segre e Giuliana Fiorentino Tedeschi, una delle tre donne ex-deportate intervistate da Daniela Padoan nel volume Come una rana d'inverno. Conversazioni con tre donne sopravvissute ad Auschwitz (Bompiani, Milano).

Nel 2009 la sua voce è inclusa nel progetto di raccolta dei "racconti di chi è sopravvissuto", una ricerca condotta tra il 1995 e il 2008 dallo storico Marcello Pezzetti per conto del Centro di documentazione ebraica contemporanea che ha portato alla raccolta delle testimonianze di quasi tutti i sopravvissuti italiani dai campi di concentramento nazisti allora ancora viventi.[2]

Nel 2013 visita il nuovo Memoriale della Shoah al binario 21 della Stazione di Milano Centrale assieme all'amica Hanna Kugler Weiss, come lei originaria di Fiume e sopravvissuta alla deportazione nel campo di sterminio di Birkenau.[3]

Goti Bauer nonostante l'età avanzata rimane testimone instancabile della Shoah soprattutto in occasione della Giornata della Memoria: il 27 gennaio 2009 nella Sala della Lupa di Montecitorio, partecipa dinnanzi a un folto pubblico di gente comune, parlamentari e diverse altre autorità, al convegno «Memoria: dalle testimonianze dirette al Museo della Shoah», lo fa con una lunga, toccante e dettagliata testimonianza sulla sua deportazione e quella della sua famiglia ad Auschwitz[4]. Il 22 gennaio 2014 è relatrice all'Università dell'Insubria dinnanzi a studenti e docenti;[5] Il 27 gennaio del 2015 narra le sue esperienze dinnanzi ai componenti del Consiglio regionale della Lombardia[6] e il 26 gennaio del 2017 è dinanzi a millecinquecento «ragazzi delle scuole» all'Auditorium del Conservatorio di Milano con l'Associazione Figli della Shoah .[7]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Di iniziativa del Presidente della Repubblica Italiana, Carlo Azeglio Ciampi»
— 2003 [8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Liliana Picciotto, Il libro della memoria, II ed., Mursia, Milano 2001.
  2. ^ Marcello Pezzetti, Il libro della Shoah italiana, Einaudi, Torino 2009, ISBN 9788806196158.
  3. ^ Corriere della Sera (10 settembre 2013)
  4. ^ Giorno della Memoria, gli appuntamenti per non dimenticare l'orrore nazista, in Corriere della Sera, 26 gennaio 2009. URL consultato il 17 marzo 2022.
  5. ^ L’esperienza del lager nazista: una straordinaria testimonianza sulla Shoah dalla viva voce di Goti Bauer (PDF), su www4.uninsubria.it. URL consultato il 24 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2017).
  6. ^ Goti Bauer ricorda l’orrore dell’Olocausto in Consiglio regionale, su varesenews.it. URL consultato il 24 dicembre 2017.
  7. ^ La Giornata della Memoria e i ragazzi che ci insegnano a non dimenticare, su massimoesposti.blog.ilsole24ore.com. URL consultato il 24 dicembre 2017.
  8. ^ Onorificenze del Quirinale

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Filmato audio Giorno della Memoria, Goti Bauer (1), su YouTube, 27 gennaio 2009. URL consultato il 17 marzo 2022.
Filmato audio Giorno della Memoria, Goti Bauer (2), su YouTube, 27 gennaio 2009. URL consultato il 17 marzo 2022.

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