Giosuè Ritucci
Giosué Ritucci (Napoli, 8 aprile 1794 – Napoli, 1869), è stato un militare e politico, ministro della Guerra del Regno delle Due Sicilie.
Giosué Ritucci | |
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Nascita | Napoli, 8 aprile 1794 |
Morte | Napoli, 1869 |
Dati militari | |
Paese servito | Regno delle Due Sicilie |
Forza armata | Esercito delle Due Sicilie |
Grado | Maresciallo di campo |
Ferite | ferito a una gamba nella rivolta di Palermo |
Decorazioni | Cavaliere dell'Ordine reale delle Due Sicilie, Cavaliere del Reale Ordine di Francesco I |
Frase celebre | Nella vita si giura una volta sola e io ho giurato fedeltà ai Borbone di Napoli! |
Altre cariche | Ministro della Guerra |
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Biografia
Giosuè Ritucci si arruola volontario nel 1807 partecipando a tutte le guerre napoleoniche.
Il 4 novembre 1811 promosso sottotenente nel Secondo Reggimento Leggero e nel marzo del 1813 passa Tenente dei Granatieri dello stesso reggimento segnalandosi in modo distinto nella ripresa di Reggio Emilia, fu decorato Cavaliere dell'Ordine delle Due Sicilie. Continuò la carriera a Napoli sotto i re Borbone. Promosso capitano il 22 settembre 1826, ebbe la missione di catturare o distruggere una banda di briganti che turbavano le province di Palermo, Trapani, Caltanissetta e Girgenti, e li distrusse. Per il fatto fu decorato Cavaliere dell'Ordine di Francesco I il 28 ottobre 1836.
L'8 aprile 1844 viene promosso maggiore del Secondo Cacciatori ed ebbe il comando delle Colonne Mobili, che a Nicastro, Catanzaro e Crotone si opposero al Brigantaggio.
Il 25 gennaio 1848 fu ferito a una gamba nella rivolta di Palermo, ed il dodici agosto dello stesso anno, viene promosso Tenente Colonnello. Il 15 giugno 1849, Colonnello e prese il comando del Settimo di Linea. Il 21 dicembre 1853, promosso Brigadiere prende il comando della Brigata Carabinieri a Piedi e del Primo Svizzeri. Il 19 aprile 1860 venne promosso Maresciallo di campo.
Ministro della Guerra del Regno delle Due Sicilie precedette il Generale Pianell e durante il ministero di quest'ultimo comandò la piazza di Napoli. Ma poco rimase al comando poiché fu sostituito dal Generale Cutrofiano il 28 agosto del 1860. Ritucci rimase fedele al Re Francesco II e, dopo aver guidato l'esercito nella battaglia del Volturno, andò con lui a Gaeta, dove fu governatore della fortezza quando venne assediata dalle truppe italiane. Dopo l'unione del Regno d'Italia fu chiamato alle armi, su consiglio dello stato maggiore tedesco, ma rifiutò dicendo: "Nella vita si giura una volta sola e io ho giurato fedeltà ai Borbone di Napoli!"
Oltre alle ricompense già menzionate fu insignito:
- Croce dell'Ordine di San Stanislao conferitagli dallo Zar di Russia;
- Croce del Reale e militare ordine di San Giorgio della Riunione, assegnatagli per la condotta di Palermo del 1848;
- Commenda della Legion d'Oro di San Silvestro data da papa Pio IX;
- Benemerenza di Bronzo accordatagli dal Papa per la Campagna di Roma del 1849.
Bibliografia
- Giosuè Ritucci. Memoria storica dell’attacco sostenuto in Velletri il 19 maggio del 1849 dalla colonna di riconoscenza armata dalle truppe di Napoli. 1851, Tipografia Militare, Napoli;
- Ercole Francesco. Gli uomini Politici. Serie XLII, Il Risorgimento Italiano. 1942, E.B.B.I., Carlo Tosi, Roma, p. 63.