Gilberto di Borbone-Montpensier

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Gilberto di Borbone
Conte di Montpensier e Delfino d'Alvernia
Stemma
Stemma
In carica1486 –
1496
PredecessoreLuigi I
SuccessoreLuigi II
Nome completoGilberto di Borbone
Altri titoliConte di Clermont e di Montferrand, signore di Mercorio e conte di Sancerre
Nascita1443 circa
MortePozzuoli, 5 ottobre 1496
Luogo di sepolturaprima a Pozzuoli, poi ad Aigueperse
DinastiaBorbone
PadreLuigi I
MadreGabrielle de La Tour d'Auvergne
ConsorteChiara Gonzaga
FigliLuisa
Luigi
Carlo
Francesco
Renata
Anna

Gilberto di Borbone, o Gilberto di Montpensier (1443 circa – Pozzuoli, 5 ottobre 1496), fu conte di Montpensier, delfino d'Alvernia e conte di Clermont-en-Auvergne dal 1486, e viceré di Napoli dal 1495 fino alla sua morte.

Origine[modifica | modifica wikitesto]

Secondo lo storico e genealogista francese, Pierre de Guibours (detto Père Anselme de Sainte-Marie o più brevemente Père Anselme) Gilberto era il figlio primogenito del conte di Montpensier, delfino d'Alvernia, signore di Mercœur e di Combrailles, conte di Clermont e di Sancerre, Luigi I e della sua seconda moglie, Gabrielle de La Tour d'Auvergne[1], figlia del signore de La Tour e conte d'Alvernia e conte di Boulogne, Bertrando V de La Tour e di Jacquette du Peschin[1].
Luigi I di Montpensier, ancora secondo Père Anselme, era il figlio terzogenito del quarto duca di Borbone, Giovanni I e della sua terza moglie, la duchessa d'Alvernia e contessa di Montpensier, Maria di Berry[2], figlia di Giovanni di Francia, duca di Berry, e della sua prima moglie, Giovanna d'Armagnac[2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Mentre suo padre era in vita, Gilberto detenne i titolo di comte-dauphin (conte-delfino)[3].

Nel 1467, Gilberto partecipò agli Stati generali tenutisi a Tours[3].

Nel 1470, il re di Francia, Luigi XI, nominò Gilberto luogotenente generale del suo esercito[4] vivendo le prime esperienze di guerra contro Carlo il Temerario, combattendo a Buffi e a Cluny[3].

Dopo la morte del re di Francia, Luigi XI, avvenuta nel 1483, Gilberto rimase fedele alla reggente del regno di Francia, Anna di Beaujeu anche durante la Guerre folle, combattendo, nel 1487, contro Francesco II di Bretagna, e, due anni dopo, si impegnò nel Rossiglione contro gli aragonesi di Ferdinando II.

Suo padre, Luigi morì nel maggio 1486 e fu inumato nella cappella di San Luigi ad Aigueperse, da lui fondata[1]; Gilberto gli succedette come Delfino d'Alvernia e Conte di Montpensier[3].

Dopo che il nuovo re di Francia Carlo VIII, nel 1491, era subentrato alla reggenza della sorella, Anna di Beaujeu, Gilberto venne nominato governatore del Poitou, e poi nel 1494, governatore di Parigi e de l'Ile de France[3].

Infine, nel settembre 1494, accompagnò il re di Francia Carlo VIII nella prima delle Guerre Italiane del Rinascimento, e, come comandante dell'avanguardia, partecipò alla conquista del regno di Napoli[3]; Napoli fu conquistata nel febbraio 1495, e, dopo che Carlo VIII, nel mese di maggio, lasciò il regno di Napoli per tornare in Francia, Gilberto restò a Napoli come viceré e fu nominato arciduca di Sessa[3]; come viceré non seppe mantenere la disciplina alle sue truppe, permettendo loro di abusare della popolazione, specialmente nei riguardi delle donne[4].

Gilberto dovette difendere il regno dal ritorno del re titolare di Napoli, Ferdinando II, che aveva l'aiuto di suo cugino, il re d'Aragona, Ferdinando II[3]; nonostante la vittoria di Seminara, della fine di giugno 1495, i francesi finirono assediati nei due castelli di Napoli (Castel dell'Ovo ed il Maschio Angioino)[4]; Gilberto, che si era ritirato nel Maschio Angioino, resistette per cinque mesi[3], arrendendosi l'otto dicembre[4]; Gilberto continuò a combattere, ritirandosi ad Atella, dove fu nuovamente assediato e, ad agosto 1496, dovette arrendersi[4], anche a causa di una epidemia che aveva colpito il suo esercito (vi è il sospetto che si trattò di avvelenamento[4]), con l'accordo di poter imbarcare il suo esercito per il rientro in Francia[4].

Gilberto morì il 5 ottobre 1496, a Pozzuoli della stessa febbre che aveva decimato il suo esercito, in attesa di essere imbarcato, e lì fu sepolto nella chiesa dei Santi Francesco e Antonio[3][5]; in un secondo tempo le sue spoglie furono trasferite nella cappella di San Luigi ad Aigueperse[3]; come Delfino d'Alvernia e Conte di Montpensier gli succedette il figlio maschio primogenito Luigi, come Luigi II[3].

Matrimonio e Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Gilberto aveva sposato il 25 febbraio 1481[6] a Mantova Chiara Gonzaga, figlia di Federico I Gonzaga[4] e di Margherita di Baviera[3].
Gilberto da Chiara ebbe sei figli[7][8]:

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Luigi II di Borbone Pietro I di Borbone  
 
Isabella di Valois  
Giovanni I di Borbone  
Anna di Forez Berardo II delfino d'Alvernia  
 
Giovanna di Forez  
Luigi I di Montpensier  
Giovanni di Valois Giovanni II di Francia  
 
Bona di Lussemburgo  
Maria di Berry  
Giovanna d'Armagnac Giovanni I d'Armagnac  
 
Beatrice di Clermont  
Gilberto di Borbone-Montpensier  
Bertrando IV di La Tour Guido de La Tour  
 
Marthe de Beaufort  
Bertrando V di La Tour  
Maria I d'Alvernia Goffredo d'Alvernia  
 
Giovanna di Ventadour  
Gabriella di La Tour d'Auvergne  
Luigi dello Peschin Inbalt dello Peschin  
 
Bianca Le Bouteiller di Senlis  
Giacomina dello Peschin  
Yseul di Sully Guglielmo di Sully  
 
Yseul di Céris  
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Conte di Montpensier e Delfino d'Alvernia Successore
Luigi I 1486-1496 Luigi II