Galeazzo I Pallavicino

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«Era Galeazzo uomo di carattere indomabile, splendidissimo, di gran mente e di grande autorità in Lombardia.»

Galeazzo I Pallavicino
NascitaBusseto
Morte30 gennaio 1520
ReligioneCattolicesimo
Dati militari
Paese servito

Ducato di Milano Regno di Francia Stato Pontificio

Forza armata
Feriteferito sette volte durante l'Assedio di Novara contro i Milanesi
Comandanti
Guerre
Battaglie
Decorazionicavaliere dell'Ordine di San Michele
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Galeazzo I Pallavicino (Busseto, ... – 30 gennaio 1520[1]) è stato un condottiero italiano.

Stemma dei Pallavicino.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era figlio primogenito di Pallavicino Pallavicini, marchese di Busseto e di Caterina Fieschi di Genova.

Nel 1478 venne creato cavaliere e nel 1483 eletto consigliere ducale di Galeazzo Maria Sforza. Nel 1495 partecipò alla battaglia di Fornovo contro Carlo VIII di Francia. Parteggiò per il re di Francia Luigi XII nella battaglia di Agnadello del 1509 e quando nel 1512 si ritirarono dalla Lombardia, Galeazzo si ritirò nelle sue terre. Nel 1513 papa Leone X gli affidò una condotta di cavalli e il duca di Milano Massimiliano Sforza riconobbe a Galeazzo e ai suoi fratelli gli antichi possedimenti dei Pallavicino. Ma Galeazzo continuò a parteggiare per i francesi e fu al fianco di Bartolomeo d'Alviano, condottiero della Serenissima, alla conquista di Cremona. Nel 1516 Massimiliano Sforza fu esiliato.

Nel suo testamento del 1518 dispose che il figlio naturale Adalberto fosse legittimato, dopoché le linee maschili dei fratelli Cristoforo, Ottaviano e del nipote Pallavicino, suoi eredi, si fossero estinte.

Galeazzo morì nel gennaio 1520.

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Galeazzo sposò in prime nozze nel 1484 Elisabetta Sforza, figlia naturale di Tristano Sforza e in seconde nozze nel marzo 1509 Eleonora Pico (1478-1529), figlia di Galeotto I Pico della Mirandola e vedova di Paolo Bolognini Attendolo.[2]
Ebbe due figlie:

Ebbe anche un figlio naturale, Adalberto (?-1570).

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine di San Michele - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Deputazione di storia patria per le province parmensi, Archivio storico per le province Parmensi, 1897, p.43
  2. ^ Pompeo Litta, Famiglie celebri italiane. Pallavicino, Modena, 1930.
  3. ^ Leone Smagliati, Cronaca parmense (1494-1518), 1970, p.109.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Pompeo Litta, Famiglie celebri italiane. Pallavicino, Modena, 1930.
  • Luigi Chini, I Pallavicino - la storia di una famiglia longobarda, Piacenza, L.I.R. edizioni, 2014.
Predecessore Marchese di Busseto Successore
Pallavicino Pallavicini 14861520
Assieme ai fratelli Cristoforo, Ottaviano, Girolamo, Antonio Maria e Nicola
Cristoforo Pallavicino