Eustachio di Alsazia

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Eustachio di Alsazia
Reggente del regno di Tessalonica
Stemma
Stemma
In carica1209 –
1216
PredecessoreOberto II di Biandrate
SuccessoreBertoldo II di Katzenelnbogen
NascitaXII secolo
Mortedopo il 1217
Casa realeCasa delle Fiandre
PadreBaldovino V di Hainaut
MadreMargherita I di Fiandra
ConsorteAngelina Dukas
ReligioneCattolico

Eustachio di Alsazia o di Hainaut o di Fiandra (XII secolo – dopo il 1217) fu reggente del regno di Tessalonica dal 1209 al 1216.

Origine[modifica | modifica wikitesto]

Pur non essendoci alcuna fonte primaria che lo confermi, secondo il professor D.M. Nicol, dell'università di Dublino, nel suo The Fourth Crusade and the Greek and Latin Empires, 1204 - 1261, afferma che Eustachio era fratello di Enrico[1], imperatore latino di Costantinopoli, per cui, Eustachio era il figlio maschio ultimogenito del conte di Hainaut, marchese di Namur e conte di Fiandra, Baldovino V di Hainaut e della contessa di Fiandra, Margherita d'Alsazia.
Baldovino V di Hainaut, secondo il Gisleberti Chronicon Hanoniense, era il figlio del conte di Hainaut, Baldovino IV e della moglie, Alice di Namur[2], che era figlia del conte di Namur, Goffredo I e della sua seconda moglie, l'erede della contea del Lussemburgo, Ermessinda di Lussemburgo, sia secondo la Genealogica comitum Buloniensium[3], che secondo la Chronica Albrici Monachi Trium Fontium[4] e che, secondo il Herimanni, Liber de Restauratione Sancti Martini Tornacensis, era la sorella del conte di Lussemburgo e di Namur, Enrico IV[5].
Margherita d'Alsazia, secondo la Flandria Generosa (Continuatio Claromariscensis) era la figlia femmina secondogenita del conte delle Fiandre, Teodorico di Alsazia (1099 circa – 4 gennaio 1168) e di Sibilla d'Angiò[6] (1112 circa – 1165), che, anche se l'arcivescovo, Guglielmo, della città di Tiro, nell'odierno Libano, nel suo Historia rerum in partibus transmarinis gestarum ce la presenta come figlia femmina primogenita era la figlia femmina secondogenita del conte d'Angiò e conte di Tours, conte consorte e poi conte del Maine ed infine reggente del principato di Antiochia e re consorte del regno di Gerusalemme, Folco il Giovane, e della contessa del Maine, Eremburga[7], figlia unica del conte del Maine, Elia I e di Matilde, come riporta nella sua Historia Ecclesiastica, Pars II, Liber IV del monaco e storico medievale, Orderico Vitale[8], signora di Château-du-Loir, figlia di Gervaso[8], signore di Château-du-Loir.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Molto probabilmente, Eustachio seguì i fratelli, il conte delle Fiandre (Baldovino IX) e di Hainaut (Baldovino VI) Baldovino ed Enrico, alla quarta crociata; Baldovino, nel 1204, divenne il primo imperatore dell'impero latino, mentre Enrico gli succedette, nel 1205.
Eustachio viene citato per la prima volta, in qualità di generale di suo fratello, l'imperatore Enrico, verso la fine del 1206, nella battaglia combattuta, nei pressi di Adrianopoli, contro lo zar bulgaro, Kalojan, dal cronista francese, Goffredo di Villehardouin, nel suo Memoirs Or Chronicle of the Fourth Crusade and the Conquest of Constantinople (non consultato).
Poi Eustachio viene ancora citato da Goffredo di Villehardouin, sempre nel Memoirs Or Chronicle of the Fourth Crusade and the Conquest of Constantinople, quando fu stabilita una tregua tra suo fratello Enrico e l'imperatore di Nicea, Teodoro I Lascaris (non consultato)[9].

Dopo la morte, nel 1207, del marchese del Monferrato e re di Tessalonica, Bonifacio I[10] Oberto II di Biandrate, tutore dell'erede, minorenne, di Bonifacio, Demetrio del Monferrato, appoggiato dai nobili lombardi, si ribellò all'autorità dell'imperatore, Enrico, che, alla fine del 1208, sconfisse i ribelli e fece prigioniero Oberto[10], nel gennaio successivo, incoronò personalmente Demetrio[1] e nominò Eustachio reggente del regno di Tessalonica[1].

A Ravennika, una piana ad est di Lamia, si tenne un'assemblea in cui anche gli ultimi ribelli riconobbero l'autorità di Enrico[10] ed Eustachio. A questa assemblea si era presentato anche il despota dell'Epiro, Michele I, che aveva difeso l'Epiro dai Latini della quarta crociata ed ora era disposto a riconoscere l'autorità dell'imperatore, Enrico[1]. Questa alleanza, come ci conferma lo storico americano, John Van Antwerp Fine Jr., nel suo The Late Medieval Balkans, A Critical Survey from the Late Twelfth Century to the Ottoman Conquest fu suggellata anche dal matrimonio tra Eustachio e la figlia primogenita di Michele[11], Angelina.
Nonostante questo matrimonio, l'anno successivo, Michele attaccò il regno di Tessalonica, ma l'intervento di Enrico lo costrinse a ritirarsi[11].

Nel 1216, suo fratello Enrico morì improvvisamente, mentre si trovava a Tessalonica[12] ed Eustachio, lo seguì poco dopo; di Eustachio non si conosce l'anno esatto della morte; molto probabilmente morì nel 1217, in quanto in quell'anno, nella reggenza del regno di Tessalonica gli succedette Bertoldo II di Katzenelnbogen.

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Eustachio da Angelina non ebbe alcun figlio e non si conoscono eventuali figli illegittimi[9][13].

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Baldovino III di Hainaut Baldovino II di Hainaut  
 
Ida di Lovanio  
Baldovino IV di Hainaut  
Iolanda di Gheldria Gerardo I di Gheldria  
 
Clemenza d'Aquitania  
Baldovino V di Hainaut  
Goffredo I di Namur Alberto III di Namur  
 
Ida di Sassonia  
Alice di Namur  
Ermesinde di Lussemburgo Corrado I di Lussemburgo  
 
Clemenza d'Aquitania  
Eustachio di Alsazia  
Teodorico II di Lorena Gerardo di Lorena  
 
Edvige di Namur  
Teodorico di Alsazia  
Gertrude di Fiandra Roberto I di Fiandra  
 
Gertrude di Sassonia  
Margherita I di Fiandra  
Folco V d'Angiò Folco IV d'Angiò  
 
Bertrada di Montfort  
Sibilla d'Angiò  
Eremburga del Maine Elia I del Maine  
 
Matilde di Château-du-Loir  
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d D.M. Nicol, "La quarta crociata e gli imperi greco e latino, 1204 - 1261", cap. XIV, vol. III , pagina 525]
  2. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XXI, Gisleberti Chronicon Hanoniense, pagina 509 Archiviato il 10 gennaio 2017 in Internet Archive.
  3. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus IX, Genealogica comitum Buloniensium, pagina 301 Archiviato il 24 settembre 2015 in Internet Archive.
  4. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XXIII, Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, anno 1168, pagine 851 e 852 Archiviato il 23 settembre 2015 in Internet Archive.
  5. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XIV, Liber de Restauratione Sancti Martini Tornacensis, par. 33, pagina 287 Archiviato il 24 settembre 2015 in Internet Archive.
  6. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus IX, Flandria Generosa (Continuatio Claromariscensis, pagina 326 Archiviato il 23 settembre 2015 in Internet Archive.
  7. ^ (LA) Historia Rerum in partibus transmarinis gestarum, liber XIV, caput I
  8. ^ a b (LA) Orderici Vitalis, Historia Ecclesiastica, tomus unicus, pars III, liber VIII, cap. X, col. 591
  9. ^ a b (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: conti delle FIANDRE - EUSTACHE de Hainaut
  10. ^ a b c K.M. Setton, "I latini in Grecia e nell'Egeo dalla quarta crociata alla fine del medioevo", cap. XVI, vol. III, pagina 622]
  11. ^ a b (EN) #ES The Late Medieval Balkans, A Critical Survey from the Late Twelfth Century to the Ottoman Conquest, pag. 67
  12. ^ D.M. Nicol, "La quarta crociata e gli imperi greco e latino, 1204 - 1261", cap. XIV, vol. III , pagina 528]
  13. ^ (EN) #ES Genealogy: Flanders 2 - Eustach

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti primarie[modifica | modifica wikitesto]

Letteratura storiografica[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]