Combattimento di Turbigo

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Disambiguazione – Se stai cercando la battaglia del 3 giugno 1859 (seconda guerra di indipendenza italiana), vedi Battaglia di Turbigo.
Combattimento di Turbigo
parte della campagna d'Italia (1800) e della guerra della Seconda coalizione
Combattimento di Turbigo un episodio del passaggio del Ticino da parte dell' armata di riserva
Data31 Maggio 1800
LuogoTurbigo, Italia
Esitovittoria francese
Schieramenti
Comandanti
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Il combattimento di Turbigo fu un episodio della seconda campagna napoleonica in Italia,[1][2][3][4][5][6][7][8][9][10][11][12][13][14][15][16] ebbe luogo, il 31 maggio 1800 (11 pratile), a Turbigo, fra austriaci e francesi, questi ultimi provenienti dal Piemonte dopo aver attraversato le Alpi.

Antefatto[modifica | modifica wikitesto]

Il 30 maggio (10 pratile) i soldati francesi della divisione Boudet entrarono a Novara.

Sempre il 30, il generale Duhesme prese posizione con le divisioni Boudet e Loison sulle rive del Ticino, la divisione di Boudet fu posta di fronte a Trecate e quella di Loison a Vigevano e dintorni.

Il 31 maggio 1800[17](11 pratile) Napoleone Bonaparte è a Novara.

Napoleone Bonaparte, all'epoca primo console, sfrutta l'incertezza dei suoi avversari e s'incammina verso il Ticino.

Passaggio del Ticino[18] a Turbigo[modifica | modifica wikitesto]

Passaggio del Ticino e presa di Turbigo da parte dell' armata di riserva - 31 Maggio 1800

Il 31 maggio Murat[19], sotto gli occhi di Napoleone, attraversa il Ticino, mentre Duhesme incominciava ad attraversare il fiume a Boffalora.

L'avanguardia del tenente generale Murat[20] è a Galliate già dal mattino presto.

Gli austriaci, posizionati sulla sponda opposta del Ticino, di fronte a Galliate, erano molto ben trincerati e difendevano la posizione con diversi pezzi di artiglieria.

Il fuoco di fucileria proveniente dalle file francesi, innescò immediatamente la reazione a cannonate degli austriaci. L'artiglieria leggera francese, composta solo da due pezzi da 4 libbre serviti dai cannonieri della guardia, in presenza dello stesso Napoleone, al suono dei tamburi, supportarono egregiamente il tentativo di attraversamento del fiume da parte della fanteria francese tramite zattere e quattro o cinque barche recuperate sul posto[9], tanto che costrinsero gli austriaci ad abbandonare le posizioni di difesa sul lato opposto del Ticino.

Combattimento e presa di Turbigo[modifica | modifica wikitesto]

Gli austriaci caricano inutilmente per l'ultima volta nel tentativo di riprendere il ponte strategico di Turbigo sul Naviglio Grande (quadro realizzato per il 220º anniversario).
La fanteria francese respinge l'ultima carica della cavalleria austriaca sul ponte del Naviglio Grande a Turbigo (quadro realizzato per il 220º anniversario della battaglia).

Gli austriaci evacuarono celermente la sponda del Ticino e si riorganizzarono per difendere il ponte di Turbigo sul Naviglio Grande posto all'ingresso del centro abitato, ponte sul quale furono realizzate numerose barricate.

Nel frattempo in Turbigo giunse il generale austriaco Laudon in persona, con numerosi rinforzi soprattutto di cavalleria.

Ma la sua posizione, sebbene formidabile, fu presto attaccata dalla divisione Monnier[21], con la 70° semi-brigata, che formava l'avanguardia e alla quale si erano uniti numerosi soldati della 72° semi-brigata che avevano attraversato il fiume.

Gli austriaci persero 700 uomini in questa azione, 400 dei quali furono fatti prigionieri. Il generale Guénand, con la sua semi-brigata, prese posizione di fronte a Turbigo Gli austriaci tentarono diverse cariche di cavalleria per riprendere il controllo del ponte di Turbigo sul Naviglio Grande, ma tutte fallirono. Alla fine si contarono più di trecento caduti tutti di cavalleria[6].

In questo frangente si misero in luce il cittadino Jacques Baptiste Louis Morin,[22] ferito al braccio, fu promosso sul campo,[23], dallo stesso Napoleone, "capo squadrone di cavalleria" e il cittadino Jean-Pierre Lanabère[24] che successivamente raggiungerà il grado di generale (perderà la vita eroicamente durante la campagna di Russia del 1812).

Solo alle dieci di sera il villaggio di Turbigo[21], completamente bruciato[6], cadde definitivamente in mano alle truppe francesi.

La notte e la fatica non permisero subito ai francesi di inseguire il nemico in ritirata verso Milano. Turbigo fu rastrellato casa per casa per tutta la notte per estinguere le ultime resistenze austriache che avevano occupato tutto il centro abitato.

Il 1º giugno (12 pratile) Napoleone Bonaparte è a Turbigo[25][26].

Al mattino presto, quando si trova ancora a Novara, scrive al generale Lannes informandolo della vittoria sul Ticino (Bollettino n. 5389 "Correspondance générale de Napoléon Bonaparte")[27]

Conclusione degli scontri e ingresso in Milano[modifica | modifica wikitesto]

Il 2 giugno (13 pratile), al mattino presto a Turbigo, dove ha dormito, Napoleone può respirare più liberamente[28].

Già dal giorno prima, Murat e Boudet avevano preso la strada per Milano. Murat, con tutta la sua cavalleria, la diciannovesima e la trentesima semi-brigata, fece una marcia forzata per raggiungere il nemico, che era fuggito in direzione di Milano con tale rapidità da non poterlo raggiungere. L'inseguimento senza tregua del generale Murat termina alle porte della città che si arrese senza spargimento di sangue.

Il 2 giugno 1800, alle 2 del pomeriggio, Napoleone Bonaparte con i consiglieri Petiet e Bourrienne, parte da Turbigo, in carrozza, per entrare trionfalmente in Milano[28].

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

Per i fatti d'arme che si svolsero a Turbigo nel maggio/giugno 1800, i francesi dedicarono una via a Parigi, la "Rue de Turbigo"[29].

Un altro episodio bellico si svolse a Turbigo nel 1859 durante la seconda guerra di indipendenza italiana, combattuta ancora una volta tra francesi e austriaci, la cosiddetta "Battaglia di Turbigo"

A Turbigo è presente un museo che raccoglie informazioni e reperti sui fatti relativi al passaggio del Ticino da parte dell'armata francese.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ viaLibri ~ Passage du Tesin et prise de Turbigo par l'armée de Réserve, su vialibri.net. URL consultato il 29 febbraio 2020.
  2. ^ (FR) Henri baron Jomini, Histoire critique et militaire des guerres de la révolution, J. B. Petit, 1838. URL consultato il 29 febbraio 2020.
  3. ^ (FR) Histoire critique et militaire des guerres de la révolution. Par le lieutenant-général Jomini ... Tome premier (-quinzieme): Campagne de 1800. Première période, 1824. URL consultato il 29 febbraio 2020.
  4. ^ (FR) comte Antoine-Claire Thibaudeau, Histoire Générale de Napoléon Bonaparte: De Sa Vie Privée Et Publique, Ponthieu et Comp., 1828. URL consultato il 29 febbraio 2020.
  5. ^ Campagne de L’Armée de Réserve en 1800 (Campaign of the Army of the Reserve in 1800) by Capitaine Gaspar de Cugnac..
  6. ^ a b c  Il  corriere milanese, dallo stampatore Luigi Veladini in contrada S. Radegonda, 1800. URL consultato il 29 febbraio 2020.
  7. ^ (FR) Galeries historiques de Versailles, publiées ... par Ch. Gavard ... Galerie Napoléon, etc. (Palais de Versailles. Galeries Napoléon, etc. [A series of plates, with descriptive letterpress, and an historical notice on Versailles.], 1838. URL consultato il 29 febbraio 2020.
  8. ^ (FR) Journal de Francfort: avec privilege de Sa Majesté impériale ..., 1800. URL consultato il 29 febbraio 2020.
  9. ^ a b (FR) France, Gazette nationale, ou le moniteur universel, Leriche, 1800. URL consultato il 29 febbraio 2020.
  10. ^ (FR) Claude Merle, TURBIGO, su histoire-de-guerre.net. URL consultato il 29 febbraio 2020.
  11. ^ (FR) Histoire des batailles, sièges et combats des français, depuis 1792 jusqu'en 1815, Blanchard, 1818. URL consultato il 29 febbraio 2020.
  12. ^ (FR) France militaire Histoire des armées françaises de terre et de mer, de 1792 a 1833 revu et publie par A. Hugo, chez Delloye, 1836. URL consultato il 29 febbraio 2020.
  13. ^ (FR) Galeries historiques du palais de Versailles, Imprimerie de Fain et Thunot, 1842. URL consultato il 29 febbraio 2020.
  14. ^ Storia d'Italia dal 1789 al 1814 scritta da Carlo Botta. Tomo primo [-quarto], 1824. URL consultato il 29 febbraio 2020.
  15. ^ Mathieu Dumas, Cenno su gli avvenimenti militari, ovvero saggi storici sulle campagne dal 1799 al 1814 del conte M. Dumas: Campagna del 1800. 3, Stabilimento letterario-tipografico dell'Ateneo, 1832. URL consultato il 29 febbraio 2020.
  16. ^ Storia Di Napoleone Bonaparte scritta da un Italiano adorna di incisioni, 1838. URL consultato il 29 febbraio 2020.
  17. ^ (EN) Robert Firth, Beat the Drum Slowly, eBookIt.com, 2013-02, ISBN 978-1-4566-0840-8. URL consultato il 29 febbraio 2020.
  18. ^ Brown Digital Repository | Item | bdr:240731, su repository.library.brown.edu. URL consultato il 27 febbraio 2020.
  19. ^ Léonard Gallois e Leonard-Charles-Andre-Gustave Gallois, Istoria di Gioacchino Murat, o, Il reame di Napoli dal 1800 al 1815, S. Bonamici e C. Tipografi-Editori, 1849. URL consultato il 29 febbraio 2020.
  20. ^ Angelo Maria Ricci, Fasti del regno di Gioacchino Napoleone P.F.A. re delle Due Sicilie\Angelo Maria Ricci!, nella Stamperia Reale, 1813. URL consultato il 29 febbraio 2020.
  21. ^ a b (FR) Journal de Francfort: avec privilege de Sa Majesté impériale ..., 1800. URL consultato il 29 febbraio 2020.
  22. ^ (FR) Victoires, conquêtes, désastres, revers et guerres civiles des Francais de 1792 à 1815: par une société de militaires et de gens de lettres, C.L.F. Panckoucke, 1830. URL consultato il 29 febbraio 2020.
  23. ^ (FR) Généalogie de Jean Baptiste Louis MORIN, su Geneanet. URL consultato il 29 febbraio 2020.
  24. ^ (FR) Le général Lanabère - 1770-1812, su La Sabretache, 28 aprile 2014. URL consultato il 29 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 29 febbraio 2020).
  25. ^ (FR) Aristide Michel Perrot, Itineraire general de Napoleon, chronologie du consulat et de l'empire (etc.), Martinon, 1846. URL consultato il 29 febbraio 2020.
  26. ^ (FR) Gilles Boucher de la Richarderie e Philippe Werner Loos, Journal général de la littérature de France, ou Répertoire méthodique des livres nouveaux, cartes géographiques, estampes et oeuvres de musique qui paraissent successivement en France, chez Treuttel et Würtz, 1803. URL consultato il 29 febbraio 2020.
  27. ^ Tome III : Pacifications, 1800-1802, Fayard, 2015, ISBN 978-2-213-69393-4, OCLC 1073884454. URL consultato il 4 marzo 2020.
  28. ^ a b Napoléon Bonaparte - 2 ème campagne d'Italie - Tranié et Carmignani, su en.empirecostume.com. URL consultato il 27 febbraio 2020.
  29. ^ (FR) Thierry Van de Leur, PARISIS CODE - TOME 1, Lulu.com, 3 aprile 2013, ISBN 979-10-91289-02-3. URL consultato il 29 febbraio 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Capitaine de Cugnac, Campagne de l'armée de Réserve en 1800. Deuxième partie: Marengo, Paris, 1901
  • Édouard Gachot, La deuxième Campagne d'Italie (1800), 1899. URL consultato il 24 giugno 2020.
  • Paolo Mira, 1859. Passaggio e combattimento a Turbigo delle truppe franco-sarde, in “Bollettino Storico per la Provincia di Novara”, Società Storica Novarese, anno C - 2009, semestre n. 1.

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