Claudio Cavallaro

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Claudio Cavallaro
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
GenereMusica leggera
Periodo di attività musicale1962 – 1999
Strumentochitarra acustica,chitarra elettrica,pianoforte
EtichettaExcelsius, Fonit Cetra, Sugar Music, WEA
Opere audiovisivefilm “Lisa dagli occhi blu”

Claudio Cavallaro (Verona, 27 luglio 1934Verona, 3 marzo 2003) è stato un compositore e cantante italiano.

Ha composto le musiche di alcuni evergreen della musica leggera italiana, come Applausi, Il carnevale, Lisa dagli occhi blu, Eternità, che lo hanno fatto entrare nella storia della canzone italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Con la famiglia si trasferì a Bolzano, dove compì gli studi di pianoforte al Conservatorio Claudio Monteverdi; iniziò quindi la carriera come voce solista nella band torinese The Ander's Quartet, con cui incise alcuni 45 giri all'inizio degli anni '60 pubblicati dalla Excelsius, sottoetichetta della Fonit Cetra; il gruppo poi cambiò il nome in The Four Ander's, passando alla casa madre.

Si iscrisse alla Siae nel 1962, ed iniziò a comporre canzoni per vari artisti, collaborando con vari parolieri.

Nel 1967 si fece notare con Amico ascoltami, incisa da Gene Pitney, ma il primo successo lo ottenne l'anno successivo con Applausi, incisa dal complesso dei Camaleonti; il brano rimase in classifica per dodici settimane, piazzandosi al primo posto per tre settimane dal 29 novembre al 13 dicembre riconfermandosi primo per altre due dal 3 al 10 gennaio[1].

Successivamente conobbe Giancarlo Bigazzi, musicista e autore di testi con cui stabilì un fortunato sodalizio che durò per alcuni anni: una delle prime canzoni scritte insieme fu Lisa dagli occhi blu, incisa da Mario Tessuto, che, seconda classificata a Un disco per l'estate 1969, diventò in breve tempo una delle più vendute dell'anno, oltre che uno dei brani simbolo degli anni sessanta; da essa venne tratto un omonimo musicarello.

Lisa dagli occhi blu rimase in classifica per quindici settimane, piazzandosi al primo posto dal 16 al 23 luglio e altre quattro settimane dal 20 agosto al 10 settembre 1969[2].

Nello stesso anno, insieme a Luciano Beretta (il coautore di Applausi), scrisse una canzone per bambini, Ciao, Napoleone, che venne presentata allo Zecchino d'Oro.

Nel 1970 partecipò al Festival di Sanremo con Eternità, una delle sue canzoni più note, presentata da Ornella Vanoni in coppia con il complesso dei Camaleonti (di recente reincisa dalla Vanoni insieme ai Pooh): è proprio la versione della band milanese a vendere di più, arrivando fino al secondo posto e restando in classifica per tredici settimane[3]. Nel 1971 ancora in tandem con Giancarlo Bigazzi scrive la canzone America, presentata da Fausto Leali al Festivalbar 1971.

In qualità di compositore tornò al Festival nel 1972 con La foresta selvaggia, cantata da Marisa Sacchetto, che non ottenne molto successo; nello stesso anno partecipò a Un disco per l'estate con Io, interpretata da Patty Pravo, che però non venne ammessa alla fase finale.

Sempre in qualità di autore, nel 1973 insieme a Giancarlo Bigazzi tornò al Festival di Sanremo con il brano Come sei bella, cantato dal complesso dei Camaleonti: la canzone si piazzò all'undicesimo posto; nello stesso anno ritornò a Un disco per l'estate con La città, interpretata da Marisa Sacchetto.

Nel 1979 produsse B/N (ovvero "Bianco e nero"), il terzo album della band Il Giardino dei Semplici, pubblicato dalla WEA. Vince Tempera ne curò gli arrangiamenti, mentre i sette brani inediti furono scritti da Gianfranco Caliendo (musiche) e Gianni Averardi (testi), componenti del gruppo. Cavallaro incise anche un cameo "parlato" in vernacolo, nel brano Tira a campà (b-side del singolo di punta Tu, tu, tu), dove interpreta un imbonitore napoletano. L'album è considerato uno dei capisaldi del Neapolitan Power, e fu un successo commerciale.[4]

Proseguì l'attività fino agli anni ottanta, per poi ritirarsi. Collabora nuovamente con Il Giardino dei Semplici, producendo il loro 45 giri Carnevale da buttare (1980). In seguito, un brano scritto da Cavallaro con il frontman della band Gianfranco Caliendo, Donna bianca, donna nera, fu poi realizzato e inserito nel quarto album della formazione, ...E amiamoci (1982).

Fu attivo anche in radio, guidando sino al 1988 un'importante emittente radiofonica veronese, Radio Globo, aiutando a crescere molti conduttori radiofonici e creando programmi innovativi come 'i nefandiani' e 'febbre infernale'. Radio Globo, grazie alla consolidata amicizia di Cavallaro con Salvetti, sarà anche la radio ufficiale del Festivalbar nel 1986 e 1987.

Discografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

Singoli incisi con The Ander's Quartet[modifica | modifica wikitesto]

Singoli incisi con The Four Ander's[modifica | modifica wikitesto]

Canzoni scritte da Claudio Cavallaro[modifica | modifica wikitesto]

Anno Titolo Autori del testo Autori della musica Interpreti
1967 Amico ascoltami Ermanno Parazzini Claudio Cavallaro Gene Pitney
1967 Dicono Luigi Menegazzi Claudio Cavallaro e Mauro Casini Simeone (il preicatore)
1967 Era uno come noi Francesco Specchia Claudio Cavallaro I Profeti
1967 Mirell Ermanno Parazzini Claudio Cavallaro I Profeti
1968 Non perdono mai Domenico Seren Gay e Francesco Specchia Claudio Cavallaro e Roberto Negri The Rogers
1968 Vita facile Francesco Specchia Claudio Cavallaro Camaleonti
1968 Applausi Luciano Beretta Claudio Cavallaro Camaleonti
1968 Il carnevale Giancarlo Bigazzi Claudio Cavallaro Caterina Caselli
1969 Il lunedì Giancarlo Bigazzi e Ivo Callegari Claudio Cavallaro Caterina Caselli
1969 Tutto da rifare Giancarlo Bigazzi e Roberto Livraghi Claudio Cavallaro Caterina Caselli
1969 Fiori sull'acqua Giancarlo Bigazzi Claudio Cavallaro Caterina Caselli
1969 Gloria Giancarlo Bigazzi Claudio Cavallaro Camaleonti
1969 Ciao, Napoleone Luciano Beretta Claudio Cavallaro Gianluca de Micheli
1969 Lisa dagli occhi blu Giancarlo Bigazzi Claudio Cavallaro Mario Tessuto
1969 Mi si ferma il cuore Giancarlo Bigazzi Claudio Cavallaro e Mario Tessuto Mario Tessuto
1969 Nasino in su Giancarlo Bigazzi Claudio Cavallaro e Totò Savio Mario Tessuto
1969 Dormi dormi Giancarlo Bigazzi Claudio Cavallaro e Mario Tessuto Mario Tessuto
1970 Eternità Giancarlo Bigazzi Claudio Cavallaro Camaleonti e Ornella Vanoni
1970 Re di cuori Giancarlo Bigazzi Claudio Cavallaro e Totò Savio Caterina Caselli e Nino Ferrer
1970 Viale Kennedy Giancarlo Bigazzi Claudio Cavallaro Caterina Caselli
1970 La spia Giancarlo Bigazzi Claudio Cavallaro Caterina Caselli
1971 Hai ragione tu Leo Chiosso Claudio Cavallaro Marcella Bella
1972 La foresta selvaggia Paolo Limiti Claudio Cavallaro Marisa Sacchetto
1972 La tua innocenza Paolo Limiti Claudio Cavallaro Massimo Ranieri
1972 Il mio amore per Mario Paolo Limiti Claudio Cavallaro Marisa Sacchetto
1972 Io Giancarlo Bigazzi Claudio Cavallaro Patty Pravo
1972 Amore amaro Paolo Limiti Claudio Cavallaro Marisa Sacchetto
1973 Come sei bella Giancarlo Bigazzi Claudio Cavallaro Camaleonti
1973 Donna donna Giancarlo Bigazzi Claudio Cavallaro Camaleonti
1973 Oggi il cielo è rosa Giancarlo Bigazzi Claudio Cavallaro Camaleonti
1973 La città Giancarlo Bigazzi Claudio Cavallaro Marisa Sacchetto
1976 Amore bellissimo Luciano Beretta Claudio Cavallaro Wess e Dori Ghezzi
1976 Cercati un'anima Daniele Pace e Oscar Avogadro Claudio Cavallaro e Donato Ciletti I Profeti
1978 Anna Anna Daniele Pace e Oscar Avogadro Claudio Cavallaro e Donato Ciletti Donato Ciletti
1982 Donna bianca, donna nera Gianfranco Caliendo e Claudio Cavallaro Gianfranco Caliendo e Claudio Cavallaro Il Giardino dei Semplici

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ I dati sulle posizioni in classifica sono ricavati dal volume di Dario Salvatori, Storia dell'hit parade, edizioni Gremese, 1989, alla voce "Camaleonti", pag. 97, alla voce "Numero uno settimana per settimana" degli anni 1968, pag. 27, e 1969, pag. 28; integrato dalle classifiche settimanali di Sorrisi e canzoni e Giovani e da quelle mensili di Musica e dischi
  2. ^ I dati sulle posizioni in classifica sono ricavati dal volume di Dario Salvatori, Storia dell'hit parade, edizioni Gremese, 1989, alla voce "Tessuto Mario", pag. 244, alla voce "Numero uno settimana per settimana" del 1969, pag. 28; integrato dalle classifiche settimanali di Sorrisi e canzoni e Giovani e da quelle mensili di Musica e dischi
  3. ^ I dati sulle posizioni in classifica sono ricavati dal volume di Dario Salvatori, Storia dell'hit parade, edizioni Gremese, 1989, alla voce "Camaleonti", pag. 97, integrato dalle classifiche settimanali di Sorrisi e canzoni e Giovani e da quelle mensili di Musica e dischi
  4. ^ E' il momento di recuperare questo gioiellino napoletano del 1979, su rollingstone.it, Rolling Stone, 12 novembre 2023. URL consultato il 17 novembre 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Autori Vari (a cura di Gino Castaldo), Dizionario della canzone italiana, ed. Curcio, 1990; alla voce Cavallaro, Claudio
  • Eddy Anselmi, Festival di Sanremo, edizioni Panini, 2009; alla voce Claudio Cavallaro, pag. 635
  • Viva Verdi! nº 2 di marzo/aprile 2003

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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