Campionato mondiale vetture sport 1960

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Campionato mondiale vetture sport 1960
Edizione n. 8 del Campionato mondiale vetture sport
Dati generali
Inizio31 gennaio
Termine25-26 giugno
Prove5
Titoli in palio
CostruttoriBandiera dell'Italia Ferrari
su 250 Testa Rossa
Altre edizioni
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Il Campionato mondiale vetture sport 1960, la cui denominazione ufficiale è World Sports Car Championship, è stata la 8ª edizione del Campionato mondiale vetture sport.

Organizzato dalla Federazione Internazionale dell'Automobile tramite la Commissione Sportiva Internazionale e riservato alle vetture sport con cilindrata limitata a 3 litri, è stato vinto dalla Ferrari con la 250 Testa Rossa pilotata da Phil Hill, Cliff Allison, Olivier Gendebien e Paul Frère.

Tre prove del Campionato del mondo vetture sport sono valide anche per la Coppa vetture gran turismo.

Regolamento[modifica | modifica wikitesto]

Una Ferrari 250 Testa Rossa
Titoli
  • Campionato del mondo vetture sport riservato ai costruttori di vetture sport.
Categorie
  • Sport: vetture biposto con carrozzeria aperta o chiusa e motori con cilindrata massima di 3 litri, progettate e costruite appositamente per le competizioni ma dotate degli equipaggiamenti per l'uso stradale, suddivise in classi secondo la cilindrata[1].
  • Gran Turismo: suddivise in categorie in base alla cilindrata.
Punteggi

Vengono assegnati punti solo alla vettura meglio classificata per ogni costruttore. Al primo costruttore classificato vengono attribuiti 8 punti, 6 al secondo, 4 al terzo, 3 al quarto, 2 al quinto, 1 al sesto. Per la classifica finale vengono conteggiati solo i migliori tre risultati. Le vetture gran turismo non ottengono punti.

Costruttori[modifica | modifica wikitesto]

I seguenti modelli hanno contribuito a conquistare i punti nel campionato per i loro rispettivi costruttori.

Resoconto[modifica | modifica wikitesto]

Il stagione del 1960 si disputa su cinque prove: la 1000 km di Buenos Aires e la 12 Ore di Sebring in America, la Targa Florio, la 1000 km del Nürburgring e la 24 Ore di Le Mans in Europa. La 12 Ore di Sebring, la 1000 km del Nürburgring e la 24 Ore di Le Mans, sono inserite anche nel calendario della Coppa vetture gran turismo.

Il Campionato è abbastanza equilibrato e non vede nessuna squadra dominare per tutta la stagione. A Buenos Aires vince la Ferrari poi la Porsche trionfa alla 12 Ore di Sebring e alla Targa Florio. Al Nürburgring vince la Maserati e nuovamente la Ferrari a La Mans.

La Ferrari e la Porsche concludono il Campionato con 22 punti validi, ma Titolo costruttori viene assegnato alla Ferrari, per la sesta volta, grazie al maggior numero di punti totali conquistati.

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Data Gara Costruttore Vettura Categoria Piloti Resoconto Note
1 31 gennaio Bandiera dell'Argentina 1000 km di Buenos Aires Ferrari 250 Testa Rossa Sport Phil Hill - Cliff Allison Resoconto
2 26 marzo Bandiera degli Stati Uniti 12 Ore di Sebring Porsche 718 Sport Hans Herrmann - Olivier Gendebien Resoconto Valida anche per Coppa vetture gran turismo
3 8 maggio Bandiera dell'Italia Targa Florio Porsche 718 Sport Hans Herrmann - Edgar Barth Resoconto
4 22 maggio Bandiera della Germania 1000 km del Nürburgring Maserati Tipo 61 Sport Stirling Moss - Dan Gurney Resoconto Valida anche per Coppa vetture gran turismo
5 25-26 giugno Bandiera della Francia 24 Ore di Le Mans Ferrari 250 Testa Rossa Sport Olivier Gendebien - Paul Frère Resoconto Valida anche per Coppa vetture gran turismo

Classifica[modifica | modifica wikitesto]

Pos Costruttore Pr 1 Pr 2 Pr 3 Pr 4 Pr 5 Totale
1 Bandiera dell'Italia Ferrari 8 (4) 6 (4) 8 22
2 Bandiera della Germania Porsche (4) 8 8 6 22
3 Bandiera dell'Italia Maserati 3 8 11
4 Bandiera del Regno Unito Aston Martin 4 4

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Maurizio Ravaglia e Gianni Cancellieri, Campionati internazionali di velocità - Campionato del mondo Sport Prototipi, in Enciclopedia dello Sport-Motori, Enciclopedia Italiana Treccani, 2003, pp. 145-160.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Aldo Zana, L'epopea delle Sport e Prototipi, Giorgio Nada Editore, 2011, ISBN 978-88-7911-535-3.
  • Maurizio Ravaglia & Gianni Cancellieri, Enciclopedia dello Sport-Motori, Enciclopedia Italiana Treccani, 2003.

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