Calommata

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Calommata
Sei specie del genere: 1) C. megae (maschio); 2) C. meridionalis (maschio); 3) C. namibica (maschio); 4) C. simoni (femmina); 5) C. simoni (maschio); 6) C. tibialis (maschio); 7) C. transvaalica (femmina); 8) C. transvaalica (maschio)
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Protostomia
Phylum Arthropoda
Subphylum Chelicerata
Classe Arachnida
Ordine Araneae
Sottordine Mygalomorphae
Superfamiglia Atypoidea
Famiglia Atypidae
Genere Calommata
LUCAS, 1837
Sinonimi

Pelecodon
(Doleschall, 1859)
Camptotarsus
(Thorell, 1887)[1]

Specie
  • vedi testo

Calommata LUCAS, 1837 è un genere di ragni migalomorfi appartenente alla famiglia Atypidae.

Il nome deriva dall'aggettivo greco καλός, kalòs, che significa bello, e dal sostantivo greco ὄμμα, ὄμματος, omma, ommatos, cioè occhio, ad indicare la disposizione degli occhi e la loro minore compattezza[1]. Da notare al riguardo che il plurale greco òmmata è stato poi latinizzato ed è quindi da considerarsi di genere femminile, non neutro plurale, sulla falsariga di Micrommata, come indicato in letteratura dall'aracnologo H. Don Cameron[2].

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Gli occhi sono meno compatti che in Atypus: i due anteriori mediani sono posti su una piccola prominenza elevata, i restanti formano un gruppo su ogni lato, lontano dai mediani anteriori. La pars cephalica è lunga e quasi orizzontale. I pedipalpi sono molto lunghi, slanciati, dalla base arcuati verso l'esterno. Il labium è oblungo trasversalmente, inciso alla base. Le filiere posteriori sono trisegmentate. Le zampe posteriori sono più robuste delle anteriori. I tarsi sono slanciati e flessibili nei maschi[1].

Si differenziano dalle specie degli Atypus anche per la forma della spermateca e dei pedipalpi. Sono presenti 4 spermateche, ciascuna con diversi ricettacoli terminali stipati a guisa di cavolfiore. Inoltre altre caratteristiche fanno di questi ragni un genere fra i più bizzarri conosciuti: l'incavo longitudinale del torace, la cengia basale sulla superficie esterna delle zanne in entrambi i sessi, il tubercolo oculare situato posteriormente, la riduzione cospicua in dimensioni del primo femore, i cheliceri dorsalmente allargati, gli enditi enormemente allungati e i pedipalpi e la tibia appiattiti. Alcuni autori[3] preferiscono porli in una famiglia a sé stante, Calommatidae, proprio a causa di queste caratteristiche peculiari[4]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

Gli appartenenti a questo genere, come i ragni del genere Atypus, vivono in un tubo setoso parallelo al terreno, per una ventina di centimetri circa seppellito e per altri 8 centimetri fuoriuscente. Il ragno resta in agguato sul fondo del tubo: quando una preda passa sulla parte esterna, le vibrazioni della tela setosa allertano il ragno che scatta e la trafigge, per poi rompere la sua stessa tela, portarsi la preda nella parte interna e cibarsene[5].

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

La maggior parte delle specie è presente in Asia orientale (Cina, Corea, Giappone), sudorientale (Myanmar e Thailandia) e Indonesia (Giava e Sumatra); la C. sundaica è stata rinvenuta anche in Israele e la C. simoni è una specie esclusivamente africana[2].

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Attualmente, a giugno 2012, si compone di 13 specie[2]:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Order Araneae
  2. ^ a b c The world spider catalog, Atypidae
  3. ^ Kraus e Baur nel 1974 e Ono nel 2009
  4. ^ A revision of the American spiders of the family Atypidae (Araneae, Mygalomorphae) (PDF), su digitallibrary.amnh.org. URL consultato il 12 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2007).
  5. ^ Murphy & Murphy 2000
  6. ^ Specie tipo del genere

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Lucas, 1837 - Observations sur les Aranéides du genre Pachyloscelis, et synonymie de ce genre. Annales de la Société Entomologique de France, vol.6, p. 369-392.
  • Frances e John Murphy, An Introduction to the Spiders of South East Asia, Kuala Lumpur, Malaysian Nature Society, 2000.
  • Fourie, Haddad & Jocqué, 2011 - A revision of the purse-web spider genus Calommata Lucas, 1837 (Araneae, Atypidae) in the Afrotropical Region, ZooKeys, vol.95, p. 1-28.

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