Azzoni Avogadro

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Azzoni Avogadro
Stato Regno dei Franchi Orientali
Sacro Romano Impero

Bandiera della Repubblica di Venezia Repubblica di Venezia

TitoliConte palatino di Lotaringia
Duca di Svevia
Duca di Baviera
Duca di Carinzia
Margravio di Verona
Conte di Zutphen
Arcivescovo di Colonia

Signore di Stigliano

Signore di Noale

Signore di Briana

Signore di Mazzacavallo

Signore di Zeminiana

Signore di Trebaseleghe e terre annesse

Nobile di Feltre

Nobile di Belluno

FondatoreErenfried I di Lotaringia
Attuale capoAlteniero degli Azzoni Avogadro o Avogaro
Data di fondazione866
EtniaTedesca e proseguio in Italia
Stemma degli Azzoni Avogadro
Blasonatura
Troncato di argento e d'azzurro[1].

Gli Azzoni Avogadro (o Azzoni Avogaro, talvolta anche Azzoni ) sono una famiglia nobile imparentati con la dinastia ottoniana . Al culmine del loro potere nell'XI secolo, grazie alla loro alleanza con gli imperatori del Sacro Romano Impero della dinastia ottoniana, dominavano la regione del Reno per più di un secolo. Prendono il nome da Azzo, il più potente rappresentante della dinastia. Furono conti palatini di Lotaringia, duchi di Svevia, Carinzia e Baviera ma nonostante le loro imprese militari per conto degli imperatori germanici, gli Azzoni non riuscirono a creare un'entità territoriale separata in Lotaringia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Gli Azzoni Avogadro, secondo la tradizione, sarebbero imparentati con la dinastia ottoniana[1] . Al culmine del loro potere nell'XI secolo, grazie alla loro alleanza con gli imperatori del Sacro Romano Impero della dinastia ottoniana, dominavano la regione del Reno per più di un secolo. Prendono il nome da Azzo, il più potente rappresentante della dinastia. Furono conti palatini di Lotaringia, duchi di Svevia, Carinzia e Baviera ma nonostante le loro imprese militari per conto degli imperatori germanici, gli Azzoni non riuscirono a creare un'entità territoriale separata in Lotaringia[2].

La stirpe degli Azzoni Avogadro in Italia ebbe un ruolo cruciale nel governo del comune di Treviso, in particolare con Alteniero III, ucciso da Guglielmo III da Camposampiero durante una congiura organizzata da Guecello Tempesta (5 gennaio 1327)[3].

Con l'avvento della Repubblica di Venezia venne istituito il Consiglio nobile trevigiano (1388) e gli Azzoni vi vennero compresi subito[1][4]. Il 29 marzo del 1389 il vescovo Nicolò Beruti, su raccomandazione del defunto doge Andrea Contarini, nominò Alteniero di Rizzolino e i suoi discendenti avogari, cioè amministratori dei beni diocesani[5]: di qui l'aggiunta dell'appellativo "Avogadro" o "Avogaro" al cognome e la concessione di un feudo esteso tra Noale, Trebaseleghe, Zeminiana, Briana, Mazzacavallo[6] e Stigliano. Questi possedimenti furono riconosciuti, assieme al titolo comitale, anche dal governo veneziano il 4 maggio 1764[1][4].

Tutti i titoli della famiglia furono riconosciuti dal governo austriaco con le SS. RR. 1º agosto e 10 ottobre 1819[1][4] e dal governo italiano con il D. M. 8 ottobre 1897[1].

Alla famiglia Azzoni Avogadro è altresì attribuita la realizzazione del palazzo gotico che si trova nel centro storico di Treviso, denominato Ca' dei Ricchi.

Membri illustri[modifica | modifica wikitesto]


Proprietà[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, Vol. I, Milano, 1928-1936, p. 459.
  2. ^ Azzoni, in Wikipedia, 28 aprile 2024. URL consultato il 28 aprile 2024.
  3. ^ Elisabetta Barile, CAMPOSAMPIERO, Guglielmo da, su treccani.it, Treccani. URL consultato il 17 giugno 2011.
  4. ^ a b c Francesco Schröeder, Repertorio genealogico delle famiglie confermate nobili e dei titolati nobili esistenti nelle Provincie Venete, Vol. I, Venezia, Tipografia di Alvisopoli, 1830, pp. 52-53.
  5. ^ In precedenza, la carica era stata ricoperta dai membri della famiglia Tempesta, estintasi nel 1380.
  6. ^ Località minore tra Briana e Zeminiana.
  7. ^ Scheda della villa[collegamento interrotto] dal sito dell'IRVV.
  8. ^ Scheda della villa[collegamento interrotto] dal sito dell'IRVV.
  9. ^ Scheda della villa[collegamento interrotto] dal sito dell'IRVV.
  10. ^ Scheda della villa[collegamento interrotto] dal sito dell'IRVV.
  11. ^ Scheda della villa[collegamento interrotto] dal sito dell'IRVV.
  12. ^ Scheda della villa[collegamento interrotto] dal sito dell'IRVV.
  13. ^ Scheda della villa[collegamento interrotto] dal sito dell'IRVV.
  14. ^ Scheda della villa[collegamento interrotto] dal sito dell'IRVV.
Controllo di autoritàVIAF (EN305187313
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