Aspergillus

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Aspergillus
Aspergillus niger
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Fungi
Phylum Ascomycota
Subphylum Pezizomycotina
Classe Eurotiomycetes
Sottoclasse Eurotiomycetidae
Ordine Eurotiales
Famiglia Trichocomaceae
Genere Aspergillus
P. Micheli ex Haller, 1768
Serie tipo
Aspergillus glaucus
(L.) Link, 1809

Aspergillus P. Micheli ex Haller, 1768 è un genere di funghi della famiglia Trichocomaceae[1] che comprende circa 200 muffe. Aspergillus fu per la prima volta catalogato nel 1729 dal sacerdote e biologo italiano Pier Antonio Micheli. La vista dei funghi al microscopio fece venire a Micheli in mente la forma di un aspersorio (latino aspergillum) (spruzzatore di acqua lustrale) e denominò il genere di conseguenza.

Ecologia[modifica | modifica wikitesto]

Le specie appartenenti a questo genere sono fortemente aerobiche e crescono in quasi tutti gli ambienti ricchi di ossigeno, di solito sulla superficie di un substrato. Molte specie si sviluppano a danno di cibi ricchi di amido, come i cereali e le patate. Diverse specie manifestano inoltre il fenomeno dell'oligotrofia: sono in grado di crescere in ambienti poveri o addirittura privi di nutrienti fondamentali: Aspergillus niger cresce sui muri umidi.

Importanza per l'uomo[modifica | modifica wikitesto]

Importanza medica[modifica | modifica wikitesto]

Aspergillus fumigatus

Alcune specie di Aspergillus, in particolare l'Aspergillus fumigatus e l'Aspergillus flavus, possono produrre infezioni nell'uomo e negli animali, note con il nome di aspergillosi. Queste infezioni colpiscono tipicamente l'apparato respiratorio (naso e polmoni), dal quale, in casi particolari, possono estendersi ad altri organi. Esistono anche infezioni a carico della pelle e dell'orecchio esterno. L'Aspergillus fumigatus e l'Aspergillus clavatus possono provocare allergie. Diverse specie producono sostanze estremamente tossiche come le aflatossine, che, oltre alla tossicità diretta, sono anche cancerogene. La presenza di aflatossine è oggetto di importanti limitazioni e frequenti controlli in alcune categorie di alimenti.

Dannosità e utilità[modifica | modifica wikitesto]

L'Aspergillus può danneggiare una serie di alimenti che non vengono conservati sotto vuoto, soprattutto se ricchi di amidi. Alcune specie, come l'Aspergillus alliaceus, sono patogene per le piante coltivate (in particolare il mais), altre producono malattie negli animali d'allevamento. D'altra parte, non mancano le specie di Aspergillus che risultano utili per le attività dell'uomo. Dall'Aspergillus alliaceus stesso viene isolata l'asperlicina, molecola attiva come antagonista di un ormone peptidico chiamato colecistochinina (CCK), che è coinvolto nel controllo dell'appetito.

L'Aspergillus niger viene usato per la produzione di acido citrico, al punto che oltre il 99% della produzione mondiale di questo acido (ovvero quasi 5 milioni di tonnellate all'anno) avviene grazie a questo microrganismo. Aspergillus niger viene usato anche per la produzione di alcuni enzimi. Recentemente si è scoperto che su substrati composti da zuccheri e lipidi e in condizioni di assoluta anaerobiosi, gli Aspergillus niger avviano un processo metabolico particolare, dove idrolizzano la molecola lipidica, ottenendo l'acido grasso, che verrà ridotto al corrispondente idrocarburo, per permettere l'ossidazione del glucosio. Tale processo è tuttavia estremamente lento, e un utilizzo per la produzione biotecnologica di idrocarburi è al momento impossibile, tuttavia ricerche al riguardo sono attualmente in corso.

L'Aspergillus fumigatus viene utilizzato per la sintesi della 4-idrossicumarina. Gli Aspergillus oryzae, A. flavus e A. sojae sono molto utilizzati in ambito alimentare per produrre koji, con cui si producono ad es. sake, shochu, miso, amazake, shio koji, salsa di soia, ecc.

Note[modifica | modifica wikitesto]

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Controllo di autoritàThesaurus BNCF 51116 · LCCN (ENsh86002965 · GND (DE4157339-0 · BNF (FRcb119809976 (data) · J9U (ENHE987007551094205171 · NDL (ENJA00566903
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