Armand I de Rohan-Soubise

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Armand-Gaston-Maximilien de Rohan de Soubise
cardinale di Santa Romana Chiesa
Hyacinthe Rigaud, Ritratto del cardinale de Rohan-Soubise (post 1716); olio su tela, 130,5×102,6 cm, Hôtel de Soubise, Parigi.
 
Incarichi ricoperti
 
Nato26 giugno 1674 a Parigi
Ordinato presbiteroin data sconosciuta
Nominato vescovo18 aprile 1701 da papa Clemente XI
Consacrato vescovo26 giugno 1701 dal cardinale Wilhelm Egon von Fürstenberg
Creato cardinale18 maggio 1712 da papa Clemente XI
Deceduto19 luglio 1749 (75 anni) a Parigi
 

Armand-Gaston-Maximilien de Rohan-Soubise (Parigi, 26 giugno 1674Parigi, 19 luglio 1749) è stato un cardinale e politico francese. Nel 1713 divenne Gran Cappellano di Francia

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Armand I de Rohan-Soubise era figlio di François de Rohan, conte di Rochefort e primo Principe di Soubise (16301712) e quindi membro del potente Casato di Rohan, e di sua moglie Anne Julie de Rohan-Chabot. Egli fu zio del cardinale Armand II de Rohan-Soubise e del cardinale Louis-César-Constantin de Rohan-Guéméné-Montbazon, entrambi vescovi di Strasburgo. Egli fu anche prozio del cardinale Louis-René-Édouard de Rohan-Guéménée, vescovo di Strasburgo dal 1779 al 1801.

Dopo aver frequentato il Seminario di Saint-Magloire a Parigi, fu studente alla Sorbona ove ottenne il dottorato in teologia. Ordinato sacerdote, ottenne la nomina ad abate commendatario di Moutier (1692) e Lire (1698) oltre a venire ammesso nel capitolo della cattedrale di Strasburgo dal 1694, il che rientrava in un progetto più ampio voluto da Luigi XIV che dal 1681 annetté Strasburgo alla Francia.

Eletto vescovo titolare di Tiberiade e nominato coadiutore della diocesi di Strasburgo dal 18 aprile 1701, venne consacrato il 26 giugno di quell'anno nella chiesa parigina di St-Germain des Près per mano del cardinale Wilhelm Egon von Fürstenberg, vescovo di Strasburgo, assistito da Louis-Anne de Roussillon, vescovo di Laon, e da François-Louis de Clermont-Tonnèrre, vescovo di Langres. Divenuto membro dell'Académie des Inscriptions et Belle Lettres nel 1701, fu protettore de l'Académie de Soissons. Membro dell'Académie Française dal 30 giugno 1703, per volere di papa Innocenzo XII e su pressione del capitolo e dei suoi parenti, venne eletto alla cattedra episcopale di Strasburgo il 9 aprile 1704 dopo la morte del suo predecessore. Nel 1707 ottenne la nomina ad abate commendatario del monastero di Saint-Epvre de Toul.

Da arcivescovo, accolse i Gesuiti giunti in città nel 1683, promuovendo il loro operato, preferendo invece scagliarsi contro la maggioranza della popolazione tedesca della città ed in particolare contro i protestanti. Nel 1734 istituì in diocesi le suore della carità, per il servizio in ospedali e ricoveri per anziani.

Papa Clemente XI lo elevò al rango di cardinale nel concistoro del 18 maggio 1712; in quello stesso anno fu nominato anche abate commendatario dell'abbazia di Chaise-Dieu, carica che mantenne fino alla morte. Nominato Grande Elemosiniere del re di Francia e cavaliere dell'Ordine dello Spirito Santo nel 1713, divenne presidente della commissione per l'esaminazione della bolla papale Unigenitus Dei Filius dall'8 settembre di quell'anno, prima che essa fosse pubblicata in Francia nel novembre 1713. Ottenne anche l'abbazia di Saint Waast nel 1715. Prese parte quindi al conclave del 1721 dal quale uscì eletto papa Innocenzo XIII. Il 16 giugno 1721 ricevette la berretta cardinalizia ed il titolo di Santissima Trinità al Monte Pincio. Egli rimase dunque a Roma dal luglio al dicembre 1721 e venne incaricato di curare affari diplomatici per conto della Francia. Nominato quindi abate commendatario di Foigny nel 1722, divenne membro del consiglio di reggenza in Francia in quello stesso anno. Prese parte al conclave del 1724 ove venne eletto papa Benedetto XIII. Egli benedisse il matrimonio tra Luigi XV di Francia e la principessa Maria Leszczyńska di Polonia il 15 agosto 1725. Prese parte quindi al conclave del 1730 che elesse papa Clemente XII e nuovamente a quello del 1740 che elesse papa Benedetto XIV.

Morì il 16 luglio 1749 nella sua residenza al Vieux-Louvre di Parigi. La sua salma venne trasferita il 21 luglio di quell'anno al convento de la Merci e qui sepolta secondo la sua volontà. Alla sua morte gli succedette il nipote Armand de Rohan-Soubise.

Al vescovado di Strasburgo, Armand de Rohan-Soubise preferì di gran lunga il proprio palazzo di famiglia a Saverne. Nel 1709 infatti fece ricostruire il grande palazzo principesco nella cittadina ad opera dell'architetto Robert de Cotte. L'interno venne arredato con finissimi mobili ed opere di tappezzeria provenienti da Parigi.

Tra il 1732 ed il 1741 egli si occupò di far costruire la residenza dei vescovi di Strasburgo, ancora oggi detto Palais Rohan. Attualmente il palazzo accoglie il museo di storia della città francese.

Nel 1703 egli entrò a far parte dell'Académie française, intrattenendo stretti contatti con Charles Perrault, anch'egli membro dell'Accademia.

Genealogia episcopale e successione apostolica[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
8. Louis VI de Rohan-Guéméné 16. Louis V de Rohan-Guéméné  
 
17. Marguerite de Laval  
4. Hercule de Rohan  
9. Eléonore de Rohan-Gié 18. François de Rohan-Gié  
 
19. Catherine de Silly  
2. François de Rohan  
10. Claude de Bretagne d'Avaugour 20. Charles de Bretagne d'Avaugour  
 
21. Philippe de Saint-Amadour  
5. Marie de Bretagne d'Avaugour  
11. Catherine Fouquet de La Varenne 22. Guillaume Fouquet de La Varenne  
 
23. Catherine Foussard  
1. Armand I de Rohan-Soubise  
12. Charles Chabot 24. Léonor Chabot de Jarnac  
 
25. Marguerite de Durfort  
6. Henri Chabot  
13. Henriette de Lur-Saluces 26. Michel de Lur-Saluces  
 
27. Marie Raguier d'Esternay  
3. Anne de Rohan-Chabot  
14. Henri II de Rohan 28. René II de Rohan  
 
29. Catherine de Parthenay  
7. Marguerite de Rohan  
15. Marguerite de Béthune 30. Maximilien de Béthune  
 
31. Rachel de Cochefilet  
 

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Commendatore dell'Ordine dello Spirito Santo - nastrino per uniforme ordinaria

Stemma[modifica | modifica wikitesto]

Immagine Stemma
Armand I de Rohan-Soubise
Principe del Sacro Romano Impero, Cardinale, Grand'Elemosiniere di Francia, Commendatore dell'Ordine dello Spirito Santo

Inquartato: nel 1° e nel 4° di rosso a una banda d'argento caricata di un filetto di verde; nel 2° e nel 3° di rosso alla banda d'argento bordata di dodici fiorono del medesimo (Bassa Alsazia); sul tutto, partito: nel 1° di rosso a nove losanghe d'oro disposte 3, 3, 3 (Rohan), nel 2° ermellinato (Bretagna). Lo scudo, accollato a una croce astile patriarcale d'oro, posta in palo, è timbrato da un cappello con cordoni e nappe di rosso. Le nappe, in numero di trenta, sono disposte quindici per parte, in cinque ordini di 1, 2, 3, 4, 5. Dietro allo scudo sono presenti le insegne da principe del Sacro Romano Impero.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Abate commendatario di Notre-Dame de Lyre Successore
Louis VI de Calvière 1º gennaio 1698 – 24 marzo 1713 Pierre de Pardaillan de Gondrin
Predecessore Vescovo titolare di Tiberiade Successore
Sigismund Miutini von Spilenberg 18 aprile 1701 – 9 aprile 1704 Aleksander Mikolaj Horain
Predecessore Seggio 23 dell'Académie française Successore
Charles Perrault 30 giugno 1703 – 19 luglio 1749 Louis-Guy de Guérapin de Vauréal
Predecessore Principe-vescovo di Strasburgo Successore
Wilhelm Egon von Fürstenberg 9 aprile 1704 – 19 luglio 1749 Armand II de Rohan-Soubise
Predecessore Abate commendatario di Chaise-Dieu Successore
François Louis de Lorraine d'Armagnac 1º gennaio 1712 – 19 luglio 1749 Armand II de Rohan-Soubise
Predecessore Grande elemosiniere di Francia Successore
Toussaint de Forbin-Janson 24 marzo 1713 – 19 luglio 1742 Frédéric-Jérôme de La Rochefoucauld
Predecessore Cardinale presbitero della Santissima Trinità al Monte Pincio Successore
Joseph-Emmanuel de La Trémoille 16 giugno 1721 – 19 luglio 1749 Clemente Argenvilliers
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