Arcidiocesi di Digione

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Arcidiocesi di Digione
Archidioecesis Divionensis
Chiesa latina
 
Provincia ecclesiastica
Provincia ecclesiastica della diocesi
Collocazione geografica
Collocazione geografica della diocesi
Diocesi suffraganee
Autun, Prelatura territoriale della Missione di Francia, Nevers, Sens
 
Arcivescovo metropolitaAntoine Hérouard
Arcivescovi emeritiRoland Minnerath
Presbiteri154, di cui 103 secolari e 51 regolari
2.209 battezzati per presbitero
Religiosi76 uomini, 111 donne
Diaconi40 permanenti
 
Abitanti533.430
Battezzati340.270 (63,8% del totale)
StatoFrancia
Superficie8.763 km²
Parrocchie60
 
Erezione9 aprile 1731
Ritoromano
CattedraleSan Benigno
Santi patroniSan Benigno di Digione
Indirizzo20 rue du Petit-Potet, B.P. 57989, 21000 Dijon, France
Sito webwww.diocese-dijon.com
Dati dall'Annuario pontificio 2022 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Francia
La primitiva cattedrale di Digione, dedicata a Santo Stefano, ora trasformata in un polo culturale, contenente una biblioteca e il museo Rude

L'arcidiocesi di Digione (in latino: Archidioecesis Divionensis) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica in Francia. Nel 2021 contava 340.270 battezzati su 533.430 abitanti. È retta dall'arcivescovo Antoine Hérouard.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

L'arcidiocesi comprende il dipartimento francese della Côte-d'Or.

Sede arcivescovile è la città di Digione, dove si trova la cattedrale di San Benigno.

Fino al 2006 il territorio era suddiviso in 720 parrocchie. Con la riforma dell'organizzazione territoriale dell'arcidiocesi del 2007, il numero delle parrocchie è stato notevolmente ridotto e nel 2019 era di 60 unità, ripartite in 11 decanati.

Provincia ecclesiastica[modifica | modifica wikitesto]

La provincia ecclesiastica di Digione, istituita nel 2002, comprende le seguenti suffraganee:

Alla provincia appartiene anche la prelatura territoriale della Missione di Francia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Sotto i Merovingi e i Carolingi, molti vescovi di Langres risiedettero a Digione, per esempio Sant'Urbano (V secolo), San Gregorio e San Tetricus (VI secolo), che vi furono sepolti. Quando, nel 1016, Lamberto, vescovo di Langres, cedette la signoria e la contea di Digione al re Roberto II di Francia, i vescovi di Langres riportarono a Langres la loro residenza.

Il 9 aprile 1731 papa Clemente XII eresse la diocesi di Digione con la bolla Super specula, ricavandone il territorio da quella di Langres ed annettendola alla provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Lione. L'abbazia di santo Stefano (V secolo) da lungo tempo aveva un capitolo regolare che osservava la regola di Sant'Agostino; fu trasformato in capitolo secolare da papa Paolo V nel 1611 e papa Clemente XI elevò la chiesa capitolare a cattedrale di Digione; durante la Rivoluzione fu ridotta in un granaio.

In seguito al concordato con la bolla Qui Christi Domini di papa Pio VII del 29 novembre 1801 la diocesi si ingrandì incorporando parti delle soppresse diocesi di Langres e di Chalon e parti di quelle di Autun e di Besançon. Il 6 ottobre 1822 fu restaurata la diocesi di Langres con territorio ricavato da quella di Digione.

Contestualmente a questi cambiamenti, la sede della cattedra vescovile fu trasferita nella chiesa abbaziale di San Benigno, che divenne la nuova cattedrale diocesana. Fin dal 1776 il titolo di abate di San Benigno e i relativi privilegi erano stati uniti alla diocesi.

Il vescovo Claude Rey ebbe difficoltà ad entrare nella sua diocesi, in quanto non c'era alcun vescovo disposto a consacrarlo per il suo stretto legame con il re Luigi Filippo; papa Gregorio XVI l'autorizzò a farsi consacrare da un solo vescovo, che fu uno spagnolo; in conflitto con una parte del suo clero dette le dimissioni nel 1838.

Nel 1904 la richiesta di dimissioni di Albert-Léon-Marie Le Nordez, vescovo di Digione dal 1898, da parte di papa Pio X fu uno degli incidenti che portarono alla rottura delle relazioni diplomatiche tra la Francia e la Santa Sede.

L'8 dicembre 2002 è stata elevata al rango di arcidiocesi metropolitana.

Cronotassi dei vescovi[modifica | modifica wikitesto]

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

L'arcidiocesi nel 2021 su una popolazione di 533.430 persone contava 340.270 battezzati, corrispondenti al 63,8% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 325.000 335.602 96,8 421 341 80 771 123 866 727
1970 423.688 432.288 98,0 381 317 64 1.112 139 820 523
1980 396.094 470.350 84,2 281 249 32 1.409 2 63 625 526
1990 395.000 483.000 81,8 260 230 30 1.519 6 50 460 527
1999 415.576 506.800 82,0 233 178 55 1.783 27 101 377 527
2000 413.027 506.782 81,5 238 184 54 1.735 26 107 382 527
2001 410.493 506.782 81,0 225 171 54 1.824 29 109 385 527
2002 408.973 506.783 80,7 122 64 58 3.352 28 98 300 527
2003 408.466 506.782 80,6 216 162 54 1.891 26 78 280 527
2004 329.408 506.782 65,0 219 166 53 1.504 25 69 292 720
2006 330.000 506.782 65,1 213 156 57 1.549 24 92 257 720
2013 355.700 541.800 65,7 177 133 44 2.009 32 74 167 60
2016 341.428 532.948 64,1 171 119 52 1.996 36 79 150 44
2019 343.000 537.000 63,9 170 115 55 2.017 41 79 131 60
2021 340.270 533.430 63,8 154 103 51 2.209 40 76 111 60

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nominato arcivescovo di Auch il 20 maggio 1776.
  2. ^ Nominato vescovo di Chambéry il 4 maggio 1802.
  3. ^ Per la data di dimissione, cfr. Gabriel Dumay, op. cit., p. 61.
  4. ^ Il 9 dicembre 1921 fu nominato vescovo titolare di Dionisiopoli.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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