Aragona di Ribagorza

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Voce principale: Casa d'Aragona.
Aragona di Ribagorza
Stato Corona d'Aragona
Casata di derivazioneCasa d'Aragona
Titoli
FondatorePietro IV di Ribagorza
Ultimo sovranoAlfonso V di Ribagorza
Data di fondazione1322
Data di estinzione1425
Etniacatalana
Rami cadetti

Gli Aragona di Ribagorza furono una famiglia nobile catalana, ramo cadetto della dinastia reale di Casa d'Aragona. Possedettero i titoli di Conti di Ribagorza, Conti di Empúries, Conti di Prades, Duchi di Gandía e Marchesi di Villena.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Origini[modifica | modifica wikitesto]

Il gisant di Pietro IV di Ribagorza nel castello di Empúries

La Contea di Ribagorza, in Catalogna, fu assegnata dal re Giacomo II d'Aragona al figlio Pietro (1305-1381), siniscalco di Catalogna, per privilegio dato il 20 maggio 1322.[1] Gli furono assegnate anche le signorie di Dénia e di Gandía, nel Regno di Valencia, e nel 1325, ricevette dal padre anche la Contea di Empúries, appartenuta ad Ugo di Cardona, che nel 1341 permutò con la Contea di Prades, appartenuta al fratello Raimondo Berengario.[2] Nel 1331 sposò Giovanna di Foix-Béarn, figlia del Conte Gastone I, da cui ebbe quattro figli, Alfonso, Eleonora, Giovanni e Giacomo.

Alfonso di Ribagorza[modifica | modifica wikitesto]

Stemma di Alfonso IV di Ribagorza, duca di Gandia

Il primogenito Alfonso (1332-1412), ereditò la Contea di Ribagorza, mentre l'altro figlio maschio, Giovanni (1335-1414), ereditò la Contea di Prades. L'ultimogenito, Giacomo (1341-1396), fu vescovo di Tortosa e di Valencia.

Nominato Conte di Dénia dal padre nel 1355, Alfonso servì il conte Enrico di Trastámara nella guerra che lo vide opposto al fratellastro il re Pietro I di Castiglia, conclusasi nel 1369 con l'uccisione di questi e l'insediamento al trono del Regno di Castiglia e León; per i suoi servigi, il Trastámara, nuovo sovrano castigliano, nel 1366 gli aveva assegnato la signoria di Villena con il titolo di marchese; il re Enrico III di Castiglia, nel 1382 lo nominò conestabile di Castiglia[3]; il re Martino I d'Aragona, con privilegio dato il 25 aprile 1399, lo investì del titolo di Duca di Gandía. Alla morte di Re Martino nel 1410, fu uno dei cinque pretendenti alla sua successione al trono.[3] Sposato con la nobildonna Violante Jiménez, figlia di Gonzalo Diaz, signore della baronia di Arenós, procreò sette figli.

Estinzione[modifica | modifica wikitesto]

Successore di Alfonso a Duca di Gandía e Conte di Ribagorza fu il figlio omonimo Alfonso (1358-1425), mentre gli altri figli maschi viventi, Giacomo e Pietro, furono rispettivamente Barone di Arenós e Marchese di Villena. Sostituì il padre come pretendente nella successione al trono della Corona d'Aragona, che si concluse nel 1412 con il Compromesso di Caspe, a seguito del quale fu decisa la designazione del principe castigliano Ferdinando di Trastámara a Re della Corona d'Aragona. Il Duca Alfonso fu sposato due volte, la prima con la principessa Maria di Navarra, figlia del Re Carlo, e, la seconda con la nobildonna Aldonza March Vilarig, figlia di Giovanni, ma da nessuna delle due unioni ottenne discendenza legittima. Con lui si estinse il ramo principale della famiglia, e morto nel 1425, la Contea di Ribagorza ritornò alla Corona d'Aragona, mentre il Ducato di Gandia andò ad Ugo III di Cardona.

Rami cadetti[modifica | modifica wikitesto]

Da Giovanni d'Aragona, figlio terzogenito del Conte Pietro, derivò il ramo dei Conti di Prades; fu padre di Pietro († 1395) e di Giacomo († 1408). Giacomo di Prades, giunse in Sicilia al seguito di Martino il Giovane, e fu Gran connestabile della Corona d'Aragona, governatore di Catania e luogotenente nel Val di Mazara, e possedette le signorie di Caccamo, di Alcamo, di Calatafimi, di Sclafani e di Sortino. Sposato con la nobildonna siciliana Giovanna Moncada Peralta, figlia di Matteo, conte di Agosta, e poi con la cugina Eleonora d'Aragona Ximénez, figlia dello zio paterno il Duca Alfonso, non lasciò discendenza maschile.

Pietro d'Aragona e Arenós (1362-1385), figlio quintogenito di Alfonso, duca di Gandía e conte di Ribagorza, nel 1374 sposò Giovanna Enriquez, figlia naturale del re Enrico II di Castiglia, e in quell'anno il padre gli donò il titolo di Marchese di Villena.[4] Milite al servizio della Corona castigliana, morì nella battaglia di Aljubarrota del 1385 contro i Portoghesi, e lasciò tre figli, Enrico, Alfonso ed Eleonora.

Enrico di Villena (1384-1434), detto l'Astrologo, letterato e appassionato di scienze, fu signore di Iniesta e Gran maestro dell'Ordine militare di Calatrava; sposò Maria di Albornoz, figlia di Giovanni, signore di Albornoz, da cui non ebbe discendenti legittimi. Con lui si estinse il subramo dei Marchesi di Villena, e fu anche l'ultimo discendente maschile dell'intera dinastia aragonese. Il marchese Pietro di Villena ebbe anche un figlio bastardo, Galvano († 1424), che fu signore di Ayora e Cortés, e lasciò discendenza.[5][6]

Genealogia[modifica | modifica wikitesto]

 Pietro, conte di Ribagorza (1305-1381)
Giovanna di Foix-Béarn
 
    
 Alfonso, duca di Gandía e conte di Ribagorza (1332-1412)
Violante Jiménez de Arenós
 Eleonora (1333-1416)
Pietro I di Cipro
 Giovanni, conte di Prades (1335-1414)
Sancha Ximénez di Arenós
Giacomo, vescovo di Tortosa e di Valencia (1341-1396)
  
        
Giovanni († infante)
Giacomo, barone di Arenós
Alfonso, duca di Gandía e conte di Ribagorza (1358-1425)
I Maria di Navarra, II Aldonza March Vilarig
Pietro, marchese di Villena (1362-1385)
Giovanna Enriquez
Bianca († infante)
Giovanna († 1442)
Giovanni Raimondo Folch I de Cardona
Eleonora
Giacomo di Prades
(ramo di Prades)
 
 
 (ramo di Villena)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (ES) J. Hinojosa Montalvo, Jaime II y el esplendor de la Corona de Aragón, Editorial NEREA, 2006, p. 86.
  2. ^ (ES) F. Monsalvatje y Fossas, Los Condes de Ampurias vindicados, Bonet, 1917, p. 177, 185-186.
  3. ^ a b Marqués de Villareal de Álava, in Hidalguia. La revista de genealógia, nobleza y armas, vol. 30, Ediciones Hidalguia, 1958, p. 830.
  4. ^ O. Esquerdo, Nobiliario Valenciano, Biblioteca Valenciana, 2001, p. 59.
  5. ^ (ES) A. Agustín, Dialogos de las armas, i linages de la nobleza de España, Juan de Zuñiga, 1734, p. 26.
  6. ^ (ES) Señor de Ayora y Cortés Galván de Villena, su sologenealogia.com. URL consultato il 16-02-2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (ES) M. Ortiz de la Vega, Las glorias nacionales: grande historia universal de todos los reinos, provincias, islas y colonias de la Monarquía Española, desde lo tiempos primitivos hasta el años 1853, Madrid, Librería de Dom José Cuesta, 1853.
  • (ES) M. Serrano y Sanz, Noticias y documentos históricos del Condado de Ribagorza hasta la muerte de Sacho Garcés III (año 1035), Madrid, Centro de estudios historicos, 1912.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]