Luogotenente

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Un luogotenente è colui che funge da assistente e consigliere del sovrano e coordina piani e attività, e che, in caso di assenza temporanea, esercita la reggenza e il comando temporaneo dell'istituzione.

È anche un grado militare, oggi apicale della Categoria dei sottufficiali nelle forze armate italiane o della categoria ufficiali, nelle forze armate straniere, in particolare, quelle statunitensi.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nell'antico esercito romano, il luogotenente era un ufficiale che coadiuvava e sostituiva il comandante supremo.

Fra gli esempi famosi, il generale Josef Radetzky, generale dell'Esercito imperiale austriaco è stato due volte luogotenente del Veneto. Nell'età del risorgimento italiano erano molti i luogotenenti nominati dai rispettivi re dei vari stati italiani.

Repubblica di Venezia[modifica | modifica wikitesto]

Nella Repubblica di Venezia il luogotenente era il governatore (altrove furono usati altri titoli, come quello di provveditore) dell'isola di Cipro, quando nel 1473, alla morte Giacomo II di Lusignano, ultimo re crociato dalla casata di Lusignano, la Repubblica di Venezia assunse il controllo dell'isola, annettendola poi nel 1489 quando la vedova, la regina Caterina Corner abdicò e cedette l'isola alla Repubblica di Venezia fino a quando l'isola cadde in mano dei turchi nel 1570. Oltre al luogotenente il comando militare veniva affidato a un capitano, di fatto governatore militare, fino al 1571 alla caduta di Famagosta, l'ultima fortezza veneziana dell'isola.

Regno di Sicilia[modifica | modifica wikitesto]

Nel Regno di Sicilia fu nominato da Ferdinando III di Sicilia luogotenente del Regno (termine usato per la prima volta) e capitano generale del Regno, Alessandro Filangieri, principe di Cutò, che giurò il 16 febbraio 1803. Lo restò fino a qualche giorno prima della morte, quando ricevette nel gennaio 1806 il sovrano fuggito da Napoli.

Nel 1812 Ferdinando di Borbone nominò il figlio Francesco di Borbone, duca di Calabria Luogotenente del regno e lo mantenne anche quando tornò a Napoli nel 1815.

Regno delle Due Sicilie[modifica | modifica wikitesto]

Nel Regno delle Due Sicilie con lo Statuto dell'11 dicembre 1816 esisteva la carica di Luogotenente generale dei reali domini al di là del Faro, cioè il Governatore nominato dal Re per la Sicilia.

Luogotenenti di Ferdinando I delle Due Sicilie (1816-1825)[modifica | modifica wikitesto]

Luogotenenti di Francesco I delle Due Sicilie (1825-1830)[modifica | modifica wikitesto]

Luogotenenti di Ferdinando II delle Due Sicilie (1830-1859)[modifica | modifica wikitesto]

Luogotenenti di Francesco II delle Due Sicilie (1859-1860)[modifica | modifica wikitesto]

  • 1859/60 - Luogotenente Generale in Sicilia, generale Paolo Ruffo di Bagnara, principe di Castelcicala
  • 18 maggio/19 giugno 1860 - Luogotenente Generale in Sicilia, generale Ferdinando Lanza

Regno di Sardegna e Regno d'Italia[modifica | modifica wikitesto]

Nel Regno di Sardegna e in seguito nel Regno d'Italia, quando il re era lontano dal suo ufficio per qualche motivo, come ad esempio per seguire l'esercito in guerra sul campo di battaglia, veniva nominato un Luogotenente Generale del Regno, scelto tra i membri della famiglia reale sabauda per svolgere alcuni dei compiti del re come viceré. Accadde nel 1848, quando durante la prima guerra d'indipendenza il re Carlo Alberto raggiunse il campo di battaglia in Lombardia, Eugenio di Savoia Carignano venne nominato "Luogotenente Generale del Regno", carica ricoperta anche l'anno successivo, quando dopo la sconfitta subita da Carlo Alberto nella battaglia di Novara, toccò a lui dare l'annuncio che il re sconfitto aveva abdicato e la successione era passata al figlio Vittorio Emanuele II. Eugenio di Savoia Carignano ricoprì lo stesso ruolo nel 1859 e nel 1866 quando Vittorio Emanuele II prese parte alla seconda e alla terza guerra d'indipendenza e ricoprì uguale compito nel 1860 e 1861 durante la transizione dell'ex Granducato di Toscana e del Regno delle Due Sicilie verso il neo-costituito Regno d'Italia.

Il 25 maggio 1915 dopo l'entrata in guerra dell'Italia nel primo conflitto mondiale il re Vittorio Emanuele III, lasciata Roma per raggiungere il quartier generale dell'Esercito ed assumere il comando supremo, nominò suo zio, Tommaso di Savoia Duca di Genova, "Luogotenente Generale del Regno" con poteri delegati per l'amministrazione ordinaria e urgente, esclusi gli affari di grave importanza fino al 1919.

Alla fine della seconda guerra mondiale, lo stesso Vittorio Emanuele III nominò suo figlio Umberto II come "Luogotenente Generale del Regno" nel tentativo di salvare la monarchia, che era stata compromessa con il regime fascista.

Regno Unito[modifica | modifica wikitesto]

Nel Regno Unito il titolo di luogotenente di una regione (non necessariamente nel senso formale, solitamente relativo ad una regione storica) è oggi[1] un titolo largamente onorifico, con alcuni compiti di rappresentanza del monarca e senza effettivi poteri. La dizione in inglese è lord lieutenant e il titolare pospone al nome la sigla LL. Il luogotenente nomina alcune decine di vicari, deputy lieutenant, che pospongono al proprio nome la sigla DL.

Forze armate[modifica | modifica wikitesto]

Nel linguaggio militare, il grado di tenente deriva da luogotenente (francese lieu-tenant) il cui grado minore è sottotenente o alfiere. Il grado di tenente infatti deriva etimologicamente direttamente da luogotenente, da cui è stata elisa per abbreviazione la prima parte.

In molti paesi, in particolare quelli anglosassoni, quello di Luogotenente generale, era un antico grado delle forze armate, corrispondente all'attuale tenente generale.

Nel Regno di Sardegna corrispondeva al grado superiore a quello di sottotenente. Attualmente in alcune forze armate di lingua inglese è equivalente a quello di tenente.

Nella forze armate italiane fino al 2017 quella luogotenenziale era soltanto una qualifica, cui si accedeva dopo aver indossato il grado di Maresciallo aiutante per 12 anni. Successivamente, con il riordino delle carriere dell'anno 2017, è diventato grado.

In Italia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Luogotenente (Italia).

Nelle forze armate italiane contemporanee "Luogotenente" è un grado introdotto nel 2017[2] in seguito al riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze armate. Tale grado ha sostituito le precedenti qualifiche di Primo maresciallo luogotenente dell'Esercito della Marina e dell'Aeronautica, di maresciallo aiutante luogotenente dei Carabinieri, mentre la denominazione è rimasta immutata nella Guardia di Finanza.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nel 2023, l'ultimo atto legislativo al riguardo essendo il Lieutenancy Act del 1997.
  2. ^ Decreto legislativo 29 maggio 2017, n. 94 - «Disposizioni in materia di riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze armate, ai sensi dell'articolo 1, comma 5, secondo periodo, della legge 31 dicembre 2012, n. 244».

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Forze armate italiane – Gradi dei sottufficiali
codice

NATO[1]


Esercito Italiano (gradi)

Marina Militare (gradi)

Aeronautica Militare (gradi)

Arma dei Carabinieri (gradi)
OR-9 primo luogotenente[2] primo luogotenente primo luogotenente luogotenente "carica speciale"
luogotenente luogotenente luogotenente luogotenente
primo maresciallo primo maresciallo primo maresciallo maresciallo maggiore
OR-8 maresciallo capo capo di prima classe maresciallo di prima classe maresciallo capo
maresciallo ordinario capo di seconda classe maresciallo di seconda classe maresciallo ordinario
maresciallo capo di terza classe maresciallo di terza classe maresciallo
OR-7 sergente maggiore aiutante
sergente maggiore capo
secondo capo aiutante
secondo capo scelto
sergente maggiore aiutante
sergente maggiore capo
brigadiere capo
qualifica speciale
brigadiere capo
OR-6 sergente maggiore secondo capo sergente maggiore brigadiere
OR-5 sergente sergente sergente vicebrigadiere
Note:
  1. ^ NATO, APersP-01. Codici per i gradi del personale militare della NATO, edizione A, versione 3, in STANAG 2116, Bruxelles, Ufficio per la normazione della NATO, 16 giugno 2022.
  2. ^ La qualifica di "primo luogotenente" e "luogotenente carica speciale" è riservata ai luogotenenti con almeno 4 anni di anzianità nel grado
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Forze di polizia italiane – Gradi dei sottufficiali / Qualifiche degli ispettori e dei sovrintendenti

Arma dei Carabinieri (gradi)

Guardia di Finanza (gradi)

Polizia di Stato (qualifiche)

Polizia penitenziaria (qualifiche)

Corpo forestale dello Stato (qualifiche)
luogotenente "carica speciale"
luogotenente[1]
maresciallo maggiore[2]
luogotenente "carica speciale"
luogotenente
maresciallo aiutante
sostituto commissario coordinatore
isp. sup. s.ups sostituto commissario[3]
ispettore superiore s.ups[2]
ispettore superiore
sostituto commissario
ispettore superiore
maresciallo capo maresciallo capo ispettore capo ispettore capo
maresciallo ordinario maresciallo ordinario ispettore ispettore
maresciallo maresciallo vice ispettore vice ispettore
allievo maresciallo allievo maresciallo allievo vice ispettore allievo vice ispettore
Brigadiere capo qualifica speciale Brigadiere capo qualifica speciale Sovrintendente capo coordinatore Sovrintendente capo coordinatore
brigadiere capo brigadiere capo sovrintendente capo sovrintendente capo
brigadiere brigadiere sovrintendente sovrintendente
vicebrigadiere vicebrigadiere vice sovrintendente vice sovrintendente
allievo vicebrigadiere allievo sovrintendente nessuna qualifica equivalente allievo vice sovrintendente
Note:
  1. ^ La qualifica di "luogotenente" è riservata ai marescialli aiutanti con 15 anni di anzianità nel grado.
  2. ^ a b in precedenza maresciallo aiutante s.u.p.s. dove s.u.p.s. era l'acronimo di sostituto ufficiale di pubblica sicurezza.
  3. ^ La denominazione di "sostituto commissario" è riservata agli ispettori superiori che abbiano rivestito la qualifica per 15 anni.
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