Acido risedronico

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Acido risedronico
Nome IUPAC
(1-idrossi-1-phosphono-2-pyridin-3-il-etil)phosphonic acid
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC7H11NO7P2
Massa molecolare (u)283,112 g/mol
Numero CAS105462-24-6
Numero EINECS600-654-2
Codice ATCM05BA07
PubChem5245
DrugBankDB00884
SMILES
OC(Cc1cccnc1)(P(=O)(O)O)P(=O)(O)O
Dati farmacologici
Modalità di
somministrazione
Orale
Dati farmacocinetici
Biodisponibilità0.63%
MetabolismoNessuno
Emivita1.5 h
EscrezioneRenale e fecale
Indicazioni di sicurezza

L'acido risedronico o risedronato è una molecola appartenente alla classe dei bifosfonati utilizzata per rafforzare le ossa, trattare o prevenire l'osteoporosi, ed inoltre curare la malattia ossea di Paget. In Italia il farmaco è venduto dalla società farmacologica Lepetit con il nome commerciale di Optinate, nella forma farmacologica di compresse rivestite con film da 5 mg. È inoltre disponibile ed in vendita come farmaco equivalente con diversi nomi commerciali.

Farmacodinamica[modifica | modifica wikitesto]

L'acido risedronico ha un'azione di inibizione del riassorbimento osseo da parte degli osteoclasti.[1][2] Come tutti i bifosfonati, è chimicamente correlato al pirofosfato inorganico, il regolatore endogeno del turnover osseo. Ma mentre il pirofosfato inibisce sia il riassorbimento osseo che la mineralizzazione dell'osso neoformato dagli osteoblasti, risedronato, alle dosi farmacologiche normalmente utilizzate, inibisce specificamente il riassorbimento osseo mentre la fisiologica attività degli osteoblasti viene invece mantenuta e così la mineralizzazione ossea. Con la sua azione il farmaco determina un aumento della massa ossea e della resistenza dell'osso, riducendo l'incidenza di fratture.[3]

Farmacocinetica[modifica | modifica wikitesto]

Dopo somministrazione orale il farmaco viene rapidamente ma scarsamente assorbito dal tratto gastrointestinale[4] e la concentrazione plasmatica massima (Cmax) è raggiunta entro 1 ora (Tmax)dalla assunzione. La biodisponibilità, simile nel sesso maschile e femminile, è in media dello 0,62% e si riduce ulteriormente se risedronato è somministrato contemporaneamente al cibo.[5]
Il legame con le proteine plasmatiche si aggira intorno al 24%. Gli studi preclinici non hanno messo in evidenza un metabolismo di risedronato a livello sistemico. Circa metà della dose assorbita è eliminata per via urinaria entro 24 ore. La quota di risedronato non assorbito viene eliminata immodificata con le feci.

Usi clinici[modifica | modifica wikitesto]

L'acido risedronico è utilizzato nella prevenzione e nel trattamento dell'osteoporosi postmenopausale[6] per ridurre il rischio di fratture vertebrali e dell'anca.[7][8] In Italia è anche autorizzato per il mantenimento o l'aumento della massa ossea nelle donne che si trovano già in postmenopausa e che sono in terapia corticosteroidea sistemica per periodi di tempo prolungati.[9][10][11]
In letteratura esistono diversi studi clinici che ne attestano l'efficacia per il trattamento della malattia di Paget dell'osso.[12][13][14]

Effetti collaterali ed indesiderati[modifica | modifica wikitesto]

Nei soggetti in trattamento è possibile la comparsa di alcuni eventi avversi ed in particolare nausea, dispepsia, disfagia, cefalea, gastrite, dolore addominale, stipsi o diarrea e dolore muscolo-scheletrico.

Controindicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Il farmaco è controindicato nei soggetti con ipersensibilità nota al principio attivo oppure ad uno degli eccipienti. È inoltre controindicato in caso di ipocalcemia o grave alterazione della funzionalità renale (clearance della creatinina minore di 30 ml/min). È infine controindicato nelle donne in stato di gravidanza e nelle donne che allattano al seno.

Dosi terapeutiche[modifica | modifica wikitesto]

Nei soggetti adulti il dosaggio giornaliero raccomandato è di 5 mg, pari a una compressa, per via orale. È bene assumere risedronato al mattino prima della colazione e comunque almeno mezz'ora prima di ingerire il primo cibo della giornata. Se ciò non è possibile è necessario assumere il farmaco ad almeno 2 ore di distanza dall'ultimo pasto o bevanda. In corso di trattamento può essere opportuno integrare la dieta con calcio e vitamina D.

Avvertenze e precauzioni d'uso[modifica | modifica wikitesto]

L'uso di acido risedronico e di altri bifosfonati è stato associato ad esofagite, gastrite ed ulcere esofagee e gastroduodenali. Per evitare problemi di questo tipo la compressa è bene sia deglutita intera e al fine di favorirne il raggiungimento dello stomaco, deve essere ingerita con il paziente in posizione eretta e con un bicchiere di acqua naturale (circa 200-250 ml; evitare l'assunzione di acqua gassata). Dopo aver assunto la compressa il paziente non deve coricarsi per almeno mezz'ora.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ KL. Goa, JA. Balfour, Risedronate., in Drugs Aging, vol. 13, n. 1, Jul 1998, pp. 83-91; discussion 92, PMID 9679211.
  2. ^ P. Geusens, M. McClung, Review of risedronate in the treatment of osteoporosis., in Expert Opin Pharmacother, vol. 2, n. 12, Dec 2001, pp. 2011-25, DOI:10.1517/14656566.2.12.2011, PMID 11825332.
  3. ^ EM. Umland, EG. Boyce, Risedronate: a new oral bisphosphonate., in Clin Ther, vol. 23, n. 9, Sep 2001, pp. 1409-21, PMID 11589256.
  4. ^ SC. Cremers, G. Pillai; SE. Papapoulos, Pharmacokinetics/pharmacodynamics of bisphosphonates: use for optimisation of intermittent therapy for osteoporosis., in Clin Pharmacokinet, vol. 44, n. 6, 2005, pp. 551-70, PMID 15932344.
  5. ^ DY. Mitchell, WH. Barr; RA. Eusebio; KA. Stevens; FP. Duke; DA. Russell; JD. Nesbitt; JH. Powell; GA. Thompson, Risedronate pharmacokinetics and intra- and inter-subject variability upon single-dose intravenous and oral administration., in Pharm Res, vol. 18, n. 2, Feb 2001, pp. 166-70, PMID 11405286.
  6. ^ M. Stevenson, ML. Jones; E. De Nigris; N. Brewer; S. Davis; J. Oakley, A systematic review and economic evaluation of alendronate, etidronate, risedronate, raloxifene and teriparatide for the prevention and treatment of postmenopausal osteoporosis., in Health Technol Assess, vol. 9, n. 22, Jun 2005, pp. 1-160, PMID 15929857.
  7. ^ L. Mosekilde, P. Vestergaard; B. Langdahl, Fracture prevention in postmenopausal women., in Clin Evid, n. 15, Jun 2006, pp. 1543-60, PMID 16973058.
  8. ^ M. Gass, B. Dawson-Hughes, Preventing osteoporosis-related fractures: an overview., in Am J Med, vol. 119, 4 Suppl 1, Apr 2006, pp. S3-S11, DOI:10.1016/j.amjmed.2005.12.017, PMID 16563939.
  9. ^ CJ. Dunn, KL. Goa, Risedronate: a review of its pharmacological properties and clinical use in resorptive bone disease., in Drugs, vol. 61, n. 5, 2001, pp. 685-712, PMID 11368289.
  10. ^ O. Di Munno, A. Delle Sedie, [Prevention and treatment of glucocorticoid-induced osteoporosis in International and Italian scenarios]., in Reumatismo, vol. 63, n. 2, 2011, pp. 67-79, PMID 21776442.
  11. ^ Y. Suzuki, [Randomized controlled trials for the prevention and treatment of glucocorticoid-induced osteoporosis]., in Clin Calcium, vol. 16, n. 11, Nov 2006, pp. 1834-42, PMID 17079850.
  12. ^ Risedronate for Paget's disease of bone., in Med Lett Drugs Ther, vol. 40, n. 1034, Aug 1998, pp. 87-8, PMID 9731243.
  13. ^ C. Crandall, Risedronate: a clinical review., in Arch Intern Med, vol. 161, n. 3, Feb 2001, pp. 353-60, PMID 11176760.
  14. ^ SL. Silverman, Paget disease of bone: therapeutic options., in J Clin Rheumatol, vol. 14, n. 5, Oct 2008, pp. 299-305, DOI:10.1097/RHU.0b013e318188b1f3, PMID 18838910.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]