Achille Mazzi

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Achille Mazzi (... – ...; fl. XX secolo) è stato un militare italiano, maggiore dell'Esercito.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Rappresentò il Partito Liberale Italiano nel comando militare dipendente dal C.T.L.N., curandone l'organizzazione militare: dal giugno 1944 fu Capo di Stato Maggiore di questo comando[1]

Governo provvisorio[modifica | modifica wikitesto]

Il governo provvisorio del C.T.L.N. Si riuniva, di volta in volta, in tre o quattro appartamenti di Firenze. Il Comando Militare Marte, si riuniva in casa di Nello Niccoli, a volte in casa di Achille Mazzi, nel viale Regina Vittoria[2]

Colloqui[modifica | modifica wikitesto]

Il 6 agosto 1944, Nello Niccoli e il responsabile del Comitato di Liberazione Nazionale in Oltrarno, Francesco Berti, chiesero un colloquio col generale Harold Alexander, ma furono inviati presso il maggiore Charles Macintosh, Capo dell'Ufficio Informazioni e presso il Capo di Stato Maggiore della divisione inglese che si trovava a sud di Firenze. Il Niccoli riferì che gli inglesi prevedevano di forzare l'Arno con due colonne a monte e a valle della città, allo scopo di evitare ulteriori distruzioni della città di Firenze[3] Secondo la versione di Achille Mazzi, Capo di Stato Maggiore del Comando Militare Toscano, risulta che l'ufficiale inglese si limitò a dire che gli Alleati consideravano Firenze città aperta[4]

Relazione[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la Liberazione Achille Mazzi compilò la Relazione sull'attività clandestina e operativa svolta dai patrioti toscani nel periodo 8 settembre 1943 – 7 settembre 1944  ; questa relazione fu controfirmata dal Comandante ten,col, Nello Niccoli e dal commissario politico Luigi Gaiani[5] Luigi Gaiani definisce Achille Mazzi Un bravo partigiano, un comandante, una persona molto idonea[6]

In un allegato relativo ai Patrioti caduti durante i combattimenti per la difesa e la liberazione di Firenze, presentato da Achille Mazzi, risulta che i morti del Partito d'Azione furono 72, i morti delle S.A.P. del P.C.I. furono 61 e i morti della Divisione Potente furono 24[7]

Consigliere[modifica | modifica wikitesto]

Achille Mazzi fu consigliere dell'Istituto Storico della Resistenza in Toscana, dove si trova il Fondo Achille Mazzi e del quale fu uno dei fondatori, il 24 ottobre 1953.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Massimo Rendina Dizionario della Resistenza italiana , Roma, Editori Riuniti, 1995 . ISBN 88-359-4007-9 , pagg.61-62 : Il C.L.N. [...] si dedicò a preparare l'insurrezione riorganizzando il comando militare unico (comandante Nello Niccoli, azionista; commissario Luigi Gaiani, comunista; vicecomandante il democristiano Nereo Tommasi; vicecommissario il socialista Dino Del Poggetto; capo di stato maggiore il liberale Achille Mazzi)
  2. ^ Nota n.96 a pagina 47 di Paolo Paoletti Firenze, Agosto 1944, Edizioni Agemina, Firenze 2004: Il Comando Militare (detto Marte) si riuniva prima in casa di Nello Niccoli, in piazza dei Mozzi 4, “poi nei posti più strani. Qualche volta in casa del col. Mazzi, nel viale Regina Vittoria, alla fabbrica di ceramiche di Renato Fantoni (P.L.I.), in chiese, in giardini pubblici, per la strada, fino a che non ci trasferimmo alla sede della società Larderello” in piazza Strozzi (in “La Resistenza in Toscana, Atti e Studi dell'I.S.R.T., n.8. p.6”). Nell'ultimo mese il C.L.N. Si riuniva in via Condotta 8 nell'ufficio dell'avv. Dall'Oppio
  3. ^ Nota n.185 a pagina 80 di Paolo Paoletti, Firenze, Agosto 1944, Edizioni Agemina, Firenze 2004 e nota 186 pagina 80: Niccoli in “La Resistenza in Toscana”, Atti e Studi dell'I.S.R.T., n.8. p.7
  4. ^ Nota n.186 a pagina 80 di Paolo Paoletti Firenze, agosto 1944, Edizioni Agemina, Firenze, 2004: L'ufficiale inglese, trincerandosi dietro il segreto militare, alle domande del col. Niccoli si limitò a dire che gli Alleati si limitavano a considerare Firenze città aperta e che per risparmiare danni alla città e ai fiorentini, non sarebbero entrati in città finché i tedeschi non l'avessero abbandonata in Marisa Brambilla e Gianni Fantoni “Resistenza liberale a Firenze”, Elidir, Roma, 1995
  5. ^ Carlo Francovich La Resistenza a Firenze, Firenze, La Nuova Italia, 1962, pagina 259, Nota n.1; Il testo integrale e originale della relazione, corredata da 23 allegati, trovasi presso l'I.S.R.T. ,(fondo Medici Tornaquinci)
  6. ^ Nota n.88 a pagina 45 in Paolo Paoletti Firenze, Agosto 1944, Edizioni Agemina, Firenze, 2004: il testo di Gaiani si trova in I compagni di Firenze, Quaderni dell'Istituto Gramsci, n.6 – 1984, p.183
  7. ^ Nota n.180, pag.78 in Paolo Paoletti, Firenze, agosto 1944, Edizioni Agemina, Firenze, 2004: I.S.R.T., fondo C.V.L.-C.M.T., busta 5 – 6, fasc.5

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]