Parisina d'Este

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Parisina d'Este

Lo stemma degli Estensi
Lingua originaleitaliano
Generetragedia lirica
MusicaGaetano Donizetti
LibrettoFelice Romani
(libretto online)
Fonti letterarieParisina di Lord Byron
Attidue
Epoca di composizionegennaio 1833
Prima rappr.17 marzo 1833
TeatroFirenze, Teatro della Pergola
Personaggi
  • Azzo, signore di Ferrara (baritono);
  • Parisina, sua moglie (soprano);
  • Ugo, che poi si scopre figlio di Azzo (tenore);
  • Ernesto, ministro di Azzo ( basso);
  • Imelda, damigella di Parisina (soprano);
  • Cortigiani, cavalieri, damigelle, gondolieri, armigeri, soldati ( coro)

Parisina d'Este (o, più comunemente, Parisina) è un'opera di Gaetano Donizetti su libretto di Felice Romani.

Debuttò al Teatro della Pergola di Firenze, il 17 marzo 1833.

Opera abbastanza nota, è stata riportata all'attenzione dalla Donizetti renaissance. Tra le esecuzioni storiche quella del 1974 alla Carnegie Hall Opera con Montserrat Caballé, e l'allestimento del 2004 al Teatro Donizetti di Bergamo.

Trama

Atto I

L'opera si apre a Ferrara. Ernesto e i nobili attendono il duca Azzo (È desto il duca?). Compare Azzo, che rivela ad Ernesto i suoi sospetti: teme la moglie Parisina, di cui è gelosissimo, lo tradisca, come la precedente moglie, Matilde. A confermare ciò, sarebbe il ritorno a Ferrara di Ugo, un giovane allevato da Ernesto, divenuto il favorito di Azzo, anch'egli innamorato di Parisina.
Uscito Azzo, entra Ugo, scatenando la paura di Ernesto: sa che Azzo è ancora irato con Ugo, e che il suo esilio non è ancor finito. Ugo rivela il suo amore per Parisina ad Ernesto.
Parisina, intanto, è con la fida Imelda e le ancelle nei giardini a ristorarsi, quando giungono i suoni della festa. Tra i cavalieri, Parisina scorge Ugo. Rimasti soli, Parisina esorta l'amato a fuggire, anche se lo vorrebbe ancora con sè. Giunge il Duca, che, irato, domanda come mai Ugo si trovi li. Parisina lo difende, suscitando l'ira di Azzo (Il difende! E in sua difesa tanto adopra).
Le sponde del Po. Azzo concede che Ugo rimanga per la festa, mentre si stanno per imbarcare. Parisina segue il marito e tutto il seguito alla festa (finale concertato: Vieni, vieni, e in sereno sembiante), ma Ernesto, Ugo e Parisina sono divorati dal timore, mentre Azzo dalla rabbia (Ma divoro nel cor tremante un timor/furor che non posso frenar).

Atto II

Imelda e le ancelle commentano la festa (Lieta era dessa), felici della gioia di Parisina e della tranquillità di Azzo. Solo Imelda è timorosa. Entra Parisina, che, stanca, si addormenta. Le ancella la lasciano sola, ma furtivo Azzo entra nella camera, e spia Parisina, che, sonnambula, nel sonno crede di vedere Ugo e di fuggire assieme a lui. Azzo grida, irato, svegliando Parisina, e l'accusa di tradimento, avendola sentita nel sonno invocare il nome di Ugo. Parisina, disperatamente, ammette il suo amore per egli. Azzo fa per ucciderla, ma si ferma (Non pentirti, mi ferisici).
Alla festa, Ugo è preoccupato per il ritardo di Parisina, che attende nella sala. Entrano gli armigeri che gli intimano di seguirlo dal Duca, che vuole interrogarli se il tradimento di Parisina è vero. Azzo fa per condannarli a morte, quando Ernesto interviene, dicendo che Ugo è il figlio di primo letto del Duca, affidatogli da Matilde dopo la sua cacciata. Azzo lo riconosce, e annulla la condanna.

Atto III

Nella cappella (coro iniziale Muta, insensibile), Parisina prega per la salvezza dell'amato, quando Imelda gli porta un biglietto di Ugo, che la invita a fuggir con lui. Parisina, dubbiosa, esita, poi è decisa, quando si odono suoni funebri. Azzo compare, bloccando Parisina, e mostra e lei il cadavere di Ugo. Parisina, al colmo dell'orrore, non regge alla visione dell'amato (Ugo è spento! A me si renda!) e muore, tra l'orrore dei presenti.

Bibliografia

  • William Ashbrook, Donizetti. Le opere, prima edizione in lingua inglese: Donizetti and his Operas, Cambridge University Press, 1982, trad. it. di Luigi Della Croce, EDT, Torino 1987, pp. 115-118, 308 - ISBN 88-7063-047-1
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