Wikipedia:Oracolo/Archivio/luglio 2020

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luglio 2019 luglio 2021

Ritorno al futuro

Si sta parlando di un film di fantascienza dove si parla di viaggi nel tempo, quindi forse non ha senso porsi dei dubbi logici. Ma ad ogni modo, nel secondo film Marty e Doc vanno nel 2015, dove fanno quello che devono ma intanto Biff nonno scopre la macchina del tempo. Allora Biff nonno torna nel 1955, da l'almanacco a Biff giovane, torna nel 2015 senza che Doc e Marty se ne accorgono, e infine Doc e Marty tornano nel 1985, trovandolo cambiato per via dell'arricchimento di Biff giovane grazie all'almanacco. Domanda: ma se Biff nonno torna nel 1955 e da l'almanacco a se stesso, in teoria quando si ri-dirige nel 2015 non dovrebbe andare nel 2015 alterato? Con la conseguenza che Marty e Doc si ritrovano nel 2015 "genuino" ma senza più una macchina del tempo?

Che poi secondo quanto detto da Doc più in là nello stesso film, quando si accorgono che quello non è il vero 1985 e che hanno lasciato la morosa di Marty in una casa che non è più la sua, sistemando la cosa nel 1955 automaticamente l'intorno in cui si trova lei dovrebbe mutare e per lei sarebbe come non fosse successo nulla, quindi una volta che Biff nonno da l'almanacco a se stesso da giovane anche per Marty e Doc nel 2015 genuino dovrebbe modificarsi la realtà a loro insaputa di ciò che è stato prima...

Insomma forse sto facendo ragionamenti troppo logici per un film, ma ha un qualsiasi senso che Biff nonno quando da l'almanacco a se stesso giovane ritorna nel 2015 non alterato?

--82.60.90.57 (msg) 14:04, 1 lug 2020 (CEST)

No, nessun senso: rimane tutto inalterato solo perché sullo schermo, per gli spettatori del film il Biff del '55 ancora "non ha avuto modo" di fare nulla con quell'almanacco (nella cronologia mentale dello spettatore, l'ha "appena ricevuto"), e quindi è meno sorprendente che non sia ancora cambiato nulla, mentre la cosa più "coerente" (ovvero che il futuro sia già cambiato) sarebbe risultata sorprendente, avrebbe necessitato di una spiegazione, e alla fin fine sarebbe stata una distrazione rispetto agli intenti narrativi del film in quel momento (ovvero mostrare i protagonisti ignari dei sotterfugi dell'antagonista).
I film che davvero tentano di essere un po' più rigorosi riguardo il viaggio nel tempo sono tendenzialmente cervellotici (perché il viaggio nel tempo è cervellotico :-) ), per cui sì, l'unico modo di affrontare un film di intrattenimento leggero come quello è spegnere il cervello e non fare domande scomode. :-) -- Rojelio (dimmi tutto) 15:29, 1 lug 2020 (CEST)
O meglio: farsele (perché è dannatamente divertente), ma non aspettarsi di trovar risposta logica. -- Rojelio (dimmi tutto) 15:31, 1 lug 2020 (CEST)
[↓↑ fuori crono]Secondo me i migliori film sui viaggi nel tempo sono quelli come Donnie Darko, che parlano di tutto, fuorchè i viaggi nel tempo.--StefBiondo 14:52, 3 lug 2020 (CEST)
Be', volendo andare a cercare il pelo nell'uovo, in teoria in base all'effetto farfalla l'almanacco di Biff nel 1955 avrebbe dovuto funzionare solo per poche volte. Perchè in seguito le sue azioni (il fatto che si sia arricchito grazie all'almanacco, cosa che non è successa nel continuum in cui l'almanacco è stato scritto) avrebbero potuto causare delle modifiche alla storia tali che gli eventi sportivi avrebbero avuto diversi risultati. --Postcrosser (msg) 16:37, 1 lug 2020 (CEST)
@Postcrosser, ottima osservazione. Se un cunicolo spaziotemporale dovesse lanciarmi indietro al 2 dicembre 1805, scommetterei tutto sulla vittoria della Francia a Austerliz ma non proverei a raddoppiare la vincita scommettendo sulla vittoria di Napoleone nella Battaglia di Jena. ;)--Flazaza (msg) 19:37, 1 lug 2020 (CEST)
Se però magari si mantiene un profilo basso se ne mitiga l'effetto.--Matafione (msg) 11:08, 2 lug 2020 (CEST)
@Rojelio: LOL l'ho sempre detto io, qualsiasi film (o libro, fumetto, etc) sul viaggio nel tempo funziona grazie al "tempo dello spettatore", che scorre sempre in avanti a velocità costante indipendentemente dai vari viaggi dei nostri eroi! In fondo il "physio-time" del grande Maestro non era una cosa poi tanto diversa ;)Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 79.31.127.71 (discussioni · contributi) 20:48, 2 lug 2020 (CEST).

In realtà quel film si basa sul presupposto sbagliato che i scommettitori possono vincere qualsiasi somma essi vogliano; non so come funzionassero le cose nel '55 in America ma le agenzie che avevano contatti con la malavita avrebbero fornito a Biff un paio di scarpe in cemento ai piedi e un "alloggio" sott'acqua ;).. --2.226.12.134 (msg) 19:20, 3 lug 2020 (CEST)

Fisica del sollevamento di una cassapanca

Sommo Oacolo ti pongo una domanda sulla fisica del sollevamento di una cassapanca. Prendiamo un qualsiasi oggetto un po' pesantuccio di forma sostanzialmente parallelepipedica, tipo una cassapanca. L'altezza di questo corpo non deve essere lo spigolo più lungo, e uno dei due lati della base deve essere molto più lungo dell'altro. Questa immagine è perfetta e prenderò lei come riferimento da ora in poi. Adesso facciamo un po' di sollevamento pesi:

Caso 1, metto entrambe le mie mani sotto il lato della base più corto e sollevo. Ovviamente i due piedini che stanno dal lato opposto restano appoggiati per terra.
Caso 2, faccio la stessa identica cosa ma mettendo entrambe le mani sotto il lato più lungo (nell'immagine, quello in primo piano davanti a noi).
Caso 3, mi posiziono ad uno dei quattro angoli e metto le 2 mani attorno al piedino. Quindi una mano sarà sotto il lato corto l'altra sotto il lato lungo. E sollevando appoggiato a terra rimarrà solo un piedino, quello dell'angolo dall'altra parte della diagonale rispetto a dove mi trovo ora.

Adesso basta fare sollevamento pesi. Secondo quello che mi è stato detto il caso 3 è quello in cui devo applicare una forza maggiore perchè di fatto devo sollevare un volume (ergo una massa) maggiore di cassapanca. Facendo invece una classifica dal caso in cui faccio più fatica a quello in cui faccio meno fatica verrebbe così:

Caso 3 (+ fatica) > Caso 2 > Caso 1 (- fatica)[non chiaro]

Non sono certo che però quello che ho messo nel template "non chiaro" sia giusto. É un sentito dire. Ma se è giusto, perché il caso 2 prevede un uso maggiore di forza del Caso 1? E poi è vera l'affermazione sul Caso 3?

--79.50.141.174 (msg) 14:46, 2 lug 2020 (CEST)

"Fatica" non è un concetto fisico: esiste la forza necessaria in ogni momento per bilanciare il peso dell'oggetto, ed il lavoro eseguito complessivamente da tale forza dall'inizio del sollevamento fino alla "quota finale".
La parte facile è la forza necessaria per iniziare il sollevamento, quando tutte e quattro i piedini sono a terra: è esattamente identica in tutti e tre i casi, e pari a metà del peso della cassapanca. È solo una questione di "leve": se ammettiamo che la cassapanca sia sufficientemente uniforme e che quindi il suo baricentro stia esattamente nel mezzo, ovunque tu ti metta a tirare avrai sempre un "braccio" esattamente doppio di quello del peso applicato nel baricentro rispetto al punto opposto che fa da perno.
Più complicata è la faccenda a mano a mano che la cassapanca viene sollevata:
  • Siccome il baricentro non sta per terra ma più in alto, la distanza tra la sua perpendicolare e il fulcro di rotazione (che poi è il braccio della forza peso) cala più rapidamente di quanto non cali il braccio della forza tua, quindi ti serve sempre meno forza per bilanciarla. Torna anche intuitivamente: a un certo punto il baricentro si trova esattamente sopra la verticale dei piedini (il suo braccio è zero) e la cassapanca se ne sta in equilibrio (precario) senza che tu faccia nulla, e anzi rischia pure di sbilanciarsi dall'altro lato e finire il resto della rotazione da sola.
  • La forza peso non può far altro che tirare verso il basso, ma tu puoi decidere di tirare sempre perpendicolarmente al fondo della panca, ruotando la tua spinta a mano a mano che la panca si solleva: in questo caso il tuo braccio non cala più lentamente di quello del peso, ma resta proprio costante, con una leva che diventa ancora più vantaggiosa.
Trovo quindi che il problema sia mal definito: se non si specifica 1. cosa vogliamo confrontare (forza? lavoro?), 2. a parità di cosa (di sollevamento? di angolo di ribaltamento?) e 3. come tiri (sempre in su? girandoti anche tu assieme alla panca?) non è possibile "confrontare" nulla.
Quello che è universalmente vero è che:
  • Il lavoro fatto dipende esclusivamente da quanto si è sollevato il baricentro della panca.
  • La forza che ti serve per bilanciare la panca è sempre pari al peso della panca stessa moltiplicato per il rapporto tra braccio del baricentro (distanza tra la sua proiezione verticale e perno di rotazione) e braccio tuo. Il braccio tuo è a sua volta:
    • la distanza tra proiezione verticale del punto che stai tirando e fulcro di rotazione, se tiri sempre verso l'alto;
    • la distanza (fissa) tra le tue mani e il fulcro di rotazione se giri la tua forza a mano a mano che ruota la panca.
-- Rojelio (dimmi tutto) 20:30, 2 lug 2020 (CEST)

[@ Rojelio]Comincio ringraziandoti. Allora le specifiche: al punto 3 sono sicuro di poter dire di tirare sempre in su, al punto 2 a parità di sollevamento, ovviamente entro il punto in cui il baricentro supera la base (anche se mi hai fatto venire la curiosità: cosa cambia a livello di angolo di ribaltamento?) e il punto 1 non saprei; Se non sbaglio concettualmente la forza è "quello che fai" mentre il lavoro è "quello che consumi per farlo". Però visto che il lavoro è forza per spostamento e sto parlando di confrontare fenomeni a parità di spostamento presumo che in questo caso si possa parlare ugualmente sia di forza che di lavoro--87.16.137.134 (msg) 09:25, 4 lug 2020 (CEST)

Complessi

Ciao mi chiamo Tommy Salmone detto Er Pesce. Seguo con interesse questa rubrica da anni perché trovo sempre dei buoni spunti per imparare qualcosa di nuovo. Pochi comprendono davvero il potenziale delle domande degli altri ;-).... Ma oggi vorrei chiedervi qualcosa io. È una domanda di chimica e so che la chimica non è uno degli argomenti forti in questo progetto ma ce vojo provare lo stesso XD Molto bene allora so che i metalli del blocco d formano composti di coordinazione. E se prendo un sale per esempio di ferro come il cloruro di ferro questo si dissocia in acqua ma allo ione ferro si coordinano 6 molecole di acqua. Così ho visto scritto...Ma come faccio a sapere quante molecole di acqua si coordinano a un catione metallico? :-) Er Pesce ve ringrazia e ve saluta --194.184.36.69 (msg) 17:21, 2 lug 2020 (CEST)

Gli atomi dei sali possono essere legati tra loro da legami di coordinazione, che sono legami intramolecolari, ovvero gli atomi del sale fanno parte di una singola molecola, anzi meglio ancora spesso fanno parte di un singolo cristallo, che può essere considerato come una "molecola enorme" (detto molto in soldoni).
Durante la dissoluzione dei sali in un solvente (es. acqua), il cristallo si disgrega e rilascia gli ioni che si legano alle molecole del solvente, ma non più attraverso legami intramolecolari, bensì attraverso legami più deboli, chiamati legami intermolecolari. Dal punto di vista pratico, questa differenza del tipo di legame si nota dal fatto che da uno stato solido (cristallo) si passa ad uno stato liquido (soluzione).
Il numero di legami di coordinazione e il numero di molecole che possono solvatare uno ione sono quindi due concetti differenti. In questo momento non ricordo se c'è una regola, una tabella o simili da cui si possa capire per un dato ione e un dato solvente con quante molecole di solvente si lega lo ione, anche perché lo ione sperimenta dei legami più forti con le molecole di solvente più vicine (nella cosiddetta "sfera di idratazione primaria"), ma anche legami più deboli con le molecole di solvente più lontane (nella cosiddetta "sfera di idratazione secondaria"). Quindi se anche vogliamo dare un numero, è piuttosto convenzionale, anche se spesso si parla di "monoidrato", "esaidrato", ecc., proprio perché ci sono delle molecole che hanno un legame così forte che restano legate allo ione anche quanto viene teoricamente tolta tutta l'acqua. L'acqua che rimane così strettamente legata agli ioni può essere eliminata a temperature molto più superiori di quella che invece si può fare evaporare a 100 °C, proprio perché è necessaria una temperatura più elevata per rompere legami più forti, quindi in questo senso esiste spesso un numero di molecole solvatate diciamo "standard" per ciascuno ione. Più che calcolarlo, suppongo sia misurato per ciascuno ione, ovvero dovrebbe un dato sperimentale. --Daniele Pugliesi (msg) 19:48, 8 lug 2020 (CEST)
per completare la spiegazione e darti l'informazione che ti serve aggiungo che: ci sono due modi per stabilire quanti leganti debba avere un metallo complessato. Il primo metodo è chiamato metodo degli stati di ossidazione (modello ionico o delle cariche); i leganti sono visti come donatori anionici bielettronici ed il numero di elettroni fornito dal metallo dipende dallo stato di ossidazione del metallo stesso. Il metodo prevede la conoscenza degli elettroni di valenza dei metalli di transizione (elettroni del S + D). Un esempio: Ti = 4 (2+2); Co = 9 (2+7); Rh = 9 (2+7) ecc... . Al numero di valenza del metallo di transizione di tuo interesse devi sottrargli il suo stato di ossidazione, esempio Rh+ = 9-1=8. Questo ultimo dato è molto importante perché è quello che ti permette di ricavare il numero di leganti. I metalli di transizione possono avere molte eccezioni ma una regola approssimativa è la seguente:
  • 16 o meno di 16 elettroni nel complesso (Sc; Ti; V; Y; Zr; Nb; La; Hf; Ta)
  • solitamente 18 elettroni (Cr; Mn; Fe; Mo; Tc; Ru; W; Re; Os)
  • 16 o 18 elettroni (Co; Ni; Rh; Pd; Ir; Pt)

Conoscendo questa regola ora sai quanti elettroni in totale hanno i complessi, se sottrai gli elettroni del metallo ottieni quanti elettroni devono essere presenti da parte dei ligandi: esempio: Zr4+

  • elettroni di valenza: 4
  • stato di ossidazione: +4
  • elettroni rimasti: 0
  • il Zr fa complessi a 16 elettroni
  • elettroni da parte dei ligandi: 16-0=16

a questo punto sai quanti elettroni ti servono, ogni legante contribuisce in modo diverso con il numero di elettroni, esistono delle tabelle. il tutto dipende Un esempio:

  • H = 2
  • Alogeni = 2
  • NH3; H2O = 2

... sapendo quanti elettroni ti servono e il contributo di ogni singolo legante riuscirai a trovare il numero esatto.

Il secondo metodo è chiamato metodo dell'atomo neutro (modello covalente); il complesso si costruisce come se gli atomi metallici avessero stati di ossidazione 0 ed i leganti non avessero carica. sono leganti donatori neutri monoelettronici l'idrogeno, gli alogeni, gli alchili. Rispetto al secondo è meno utilizzato (dopo completo la spiegazione). -M. Griot (msg) 08:40, 9 lug 2020 (CEST)

[@ Griot Matteo] Stai dicendo che gli ioni solvatati sono dei complessi e quindi tenuti insieme da legami dativi? Mi pare strano... ho sempre pensato fossero tenuti insieme da legami ione-dipolo o simili, quindi molto più deboli dei legami ionici, che nonostante il nome riguardano gli ioni allo stato solido, non gli ioni singoli solvatati. --Daniele Pugliesi (msg) 19:24, 9 lug 2020 (CEST)
Ma state parlando di questo? Mi pare che in questa voce le risposte ci siano tutte... --5.90.9.138 (msg) 20:03, 9 lug 2020 (CEST)
[@ Daniele Pugliesi] Leggendo il titolo "complessi" e parlando del ferro la mia spiegazione è corretta. Il problema è che la sfera di solvatazione non centra nulla con i leganti che coordinano gli elementi di transizione, so bene che essendoci le molecole d'acqua uno vada a pensare che sia la sfera di solvatazione ma, la stessa cosa si otterrebbe con l'ammoniaca. Cerco di spiegarmi meglio, la sfera di solvatazione di uno ione non si limita a 6-4 molecole di acqua ma è molto estesa, mentre la sfera di coordinazione è un tipo di interazione molto più forte in cui, se la si vuole vedere semplice, è come se si instaurassero dei legami dativi. In pratica i ligandi, con gli elettroni di non legame o con elettroni degli orbitali π (in base alla tipologia di legante), formano con il metallo di transizione nuovi orbitali molecolari che stabilizzano l'atomo metallico. Appunto per quello che ti ho appena detto non considererei uguali sfera di solvatazione e leganti coordinati. Quindi non tutti gli ioni solvatati sono anche dei complessi ma, se si tratta di metalli di transizione la cosa è possibile.

Esempi di ioni complessi con leganti molecole d'acqua:

  • [Ti(H2O)6]3+
  • [Fe(SCN)(H2O5)]2+

Anche il solfato di rame pentaidrato è un complesso, da pagina di wikipedia. Spero di essermi spiegato bene, qualora non fosse sono pronto a rifarlo, anche nella mia pagina di discussione. -M. Griot (msg) 21:46, 9 lug 2020 (CEST)

P.S. Credo che il problema sia nel tipo di domanda, rileggendola non si capisce se la domanda sia sui complessi o sulle molecole della sfera di solvatazione, nel caso fosse la seconda direi che hai ragione [@ Daniele Pugliesi], dovrebbe essere un dato sperimentale quello della sfera di solvatazione. -M. Griot (msg) 21:52, 9 lug 2020 (CEST)
[@ Griot Matteo] Grazie. Ora il discorso per me è più chiaro, non so se lo stesso può dire chi ha posto la domanda, visto che si trova delle risposte qui sopra poco coerenti tra loro. Mettendo tutto assieme, complessi e sfera di solvatazione, potremmo quindi dire che la tua riposta è quella più attinente alla domanda, ma più in generale, oltre alle molecole d'acqua che fanno parte del complesso, ci sono altre molecole d'acqua che interagiscono con lo ione ma con legami più deboli, e lì si parla della sfera di solvatazione. Capisco adesso perché si chiamano "complessi".... --Daniele Pugliesi (msg) 13:30, 10 lug 2020 (CEST)
[@ Daniele Pugliesi] Esattamente, il problema è più nel modo di porre la domanda, la cosa è normale se non si è del mestiere. Sono contento di essere riuscito a passare il concetto, il tuo messaggio sintetizza in modo efficace il tutto. Effettivamente non sono semplici come concetti anche perché molti libri delle superiori non approfondiscono questo campo della chimica molto importante. -M. Griot (msg) 16:37, 10 lug 2020 (CEST)
[@ Griot Matteo][@ Daniele Pugliesi] Sono Er Pesce da mobile. Prina di tutto grazie per avermi voluto aiutare;-) Ho posto la domanda in quel modo perché volevo rendere più chiaro il mio dubbio con l'esempio del ferro in acqua. Ho causato tutt'altro XD. Come da titolo, io sto parlando di complessi, composti di coordinazione, legami coordinativi. Non mi riferito alla sfera di solvatazione;-) Forse se usavo altre sostanze come l'ammoniaca o l'acetonitrile era meglio o comunque leganti monodentati ma appunto volevo sapere come sapere quanti leganti si coordinano a un metallo. Saluti da Er Pesce

Beh allora puoi sfruttare quello che ho detto, è un po’ incasinato ma appena avrò finito aggiungerò quella parte nella pagina dei complessi, in modo da arricchirla. -M. Griot (msg) 17:46, 10 lug 2020 (CEST)

[@ Griot Matteo] Non è incasinato almeno io ho capito;-). Mancano i gruppi del Cu e dello Zn ma è un work in progress poi guarderò il lavoro finito
Mi permetto di fare un'altra domanda sul legame tra metallo e leganti che avrei fatto più in la. Poi non ve rompo più XD. Faccio prima l'esempio pratico e poi faccio la domanda. Se uno legge la pagina Cloruro di esamminocobalto(III) viene spiegato come sintetizzarlo, ma anche il cloro può essere un legante ed esistono anche i complessi di Co(III) [CoCl(NH3)5]Cl2, [CoCl2(NH3)4]Cl e [CoCl3(NH3)3]
Quindi da persona poco informata oserei dire che oltre a [Co(NH3)6]Cl3 possono formarsi anche gli altri 3.
Quando ho degli anioni come in questo caso come faccio a sapere se vanno a finire nella sfera di coordinazione oppure fanno da controioni? Grazie ancora per tutto giuro che non te rompo più. Saluti Er Pesce
Mi fa piacere che si sia capita la spiegazione, cercherò di copiarla in una sandbox per apportare le dovute correzioni e poi ampliarla dato che effettivamente la pagina dei complessi è scarna. La tua domanda in realtà è molto interessante e verte sulla sintesi dei complessi. Per renderla di nuovo in maniera semplice ci possono essere diversi isomeri di un complesso, come quelli che hai scritto tu, varia sostanzialmente chi si comporta da controione e chi da legante. Esattamente come hai scritto. Per capire come si dispongono ahimè ci sono più calcoli e misurazioni da laboratorio rispetto alla spiegazione che ho fatto in precedenza. Un esempio di queste tecniche è la combinazione di un analisi di massa, che quindi mi da quanto pesa il complesso ed eventualmente possibili frammenti (leganti), dell' NMR per capire la struttura ed eventuali legami, IR per stretching e bending dei legami e anche banalmente il colore dello ione. Tutte queste analisi ti dicono, insieme o anche da sole, sei il complesso è a basso od alto campo (in soldoni ti dicono se il legame con il metallo da parte dei leganti è forte o no) oltre ad eventuali altri dati come differenze di vibrazione di legami interni ai leganti. Queste informazioni sono importanti perché ogni legante si comporta in maniera differente in base all'intorno chimico che lo circonda (gli altri leganti). questo insieme alla serie spettrochimica ti fa capire con quale isomero hai a che fare. I fattori che influenzano la loro formazione sono più complessi dei semplici equilibri delle superiori (permettimi il termine un po' da cafone ma è così :) ) si va dagli equilibri acido base al riscaldamento in soluzione per allontanare leganti volatili a reazioni con azoto flussato, reazioni a catena o dai tempi molto lunghi ecc... . Quindi la risposta è, da studente o appassionato è complicato e puoi fare supposizioni basilari sulla disposizione delle molecole tra posizioni leganti e di controione, se hai un laboratorio con almeno uno strumento IR e sai leggere i dati le supposizioni possono avvicinarsi molto alla realtà. Come vedi non è semplice darti una risposta, e tranquillo che non rompi, anzi mi fa piacere e mi dai degli ottimi spunti su cui contribuire sulla piattaforma. -M. Griot (msg) 21:41, 10 lug 2020 (CEST)
P.S. La spiegazione è molto stringata e complessa, conta che quello che stai chiedendo equivale a un corso universitario, poche righe non potranno spiegarti e toglierti ogni dubbio ma almeno go provato a darti una spiegazione piena di spunti e non tronca. -M. Griot (msg) 21:44, 10 lug 2020 (CEST)

Concorsi pubblici

Purtroppo, nel 2020, le domande ai concorsi pubblici - seppur quasi completamente digitalizzate - richiedono ancora la stampa della domanda, la firma e il successivo upload in pdf. Mi chiedo: se anzichè fare tutta sta trafila inutile (spreco di tempo, di carta, e poi chi ha più ormai una stampante??), sarebbe possibile inserire un'immagine della firma nell'apposito spazio direttamente sul pdf (ci sono molti programmi che permettono la modifica di pdf) e quindi caricare a sistema quel che serve? Una firma così fatta sarebbe accettata? Cosa cambia da una firma autentica pronta all'uso da una firma fresca di apposizione e scannerizzata? Chi si accorgerebbe della differenza? Grazie mille --87.19.17.247 (msg) 14:13, 3 lug 2020 (CEST)

Tecnicamente la soluzione da te ipotizzata è assolutamente legittima, dal momento che il risultato finale è di fatto il medesimo. Lo step limitante sta essenzialmente nella pignoleria di chi dovrà poi visionare il documento... per esperienza posso dirti che basta che lo "sfondo" della firma sia di una sfumatura leggermente più scura rispetto al bianco del documento per mandare alcuni operatori in agitazione (ingiustificata), ma di solito non ci sono problemi. --Samuele Madini (msg) 19:18, 5 lug 2020 (CEST)
Consiglierei di elaborare in trasparente lo sfondo della firma. Personalmente, poi, faccio la firma in colore blu... --Captivo (msg) 16:03, 7 lug 2020 (CEST)

Titolo canzone I Griffin

Cerco il titolo della canzone che si sente nel biglietto di auguri per Peter quando Cleveland la canticchia in macchina. Precisamente, quella che c'è a partire dal minuto 2 e 07 secondi del video YouTube che riporto qui il link:

https://m.youtube.com/watch?v=1d2j8nrhg20

Qualcuno mi saprebbe aiutare?


--79.16.147.41 (msg) 14:24, 3 lug 2020 (CEST)

Hanson - MMMBop --Saya χαῖρε 14:28, 3 lug 2020 (CEST)

sterilizzare libri

se uno volesse passare un libro moderno sotto quella macchina che i dentisti usano per sterilizzare i ferri del mestieri ci sarebbe qualche danno per la carta e l'inchiostro? Quella macchina (di cui non ricordo il nome, ovviamente) ammazza pure il virus del covid?


--2.226.12.134 (msg) 19:15, 3 lug 2020 (CEST)

La macchina di cui non ricordi il nome è uno sterilizzatore a UV. Poichè l'UV altera il DNA (o l'RNA visto che parli di coronavirus) posso garantirti che co l'esposizione nè la carta nè l'inchiostro verranno danneggiati, mentre il virus sì (e il tuo organismo pure. Ocio a come lo usi)--87.2.170.75 (msg) 19:28, 3 lug 2020 (CEST)

Sito hosting per sviluppatori HTML

Esiste un servizio di hosting gratuito dove sia possibile caricare file (non necessario) e modificare liberamente pagine di script salvabili e visualizzabili avendo il link? Mi spiego peggio: prendo ad esempio Wikipedia: posso gratuitamente caricare file e modificare testi inserendo anche (entro certi limiti) elementi di programmazione (template, elementi HTML eccetera)... Detto ciò, esiste un sito come wikipedia con pagine utente interamente editabili (previa registrazione) in HTML e CSS? In pratica uno spazio gratuito completamente (o quasi) "blank" online. Spero di essermi fatto capire. Grazie! --93.66.104.184 (msg) 22:32, 5 lug 2020 (CEST)

Una cosa tipo Altervista? --►Rl89◄-- 23:00, 5 lug 2020 (CEST)

pulsante OK non funziona — problema del browser?

Buona sera! Se qui faccio clic su "Nuova ricerca", poi dove dice "Tutte le categorie" ne scelgo una (ad es. "Verbo volgare"), poi faccio clic sul link "Categoria" e faccio delle modifiche (ad es. "Transitivo", "Passivo") e faccio clic su "Ok" per confermare non succede niente. Se invece dico "Cancella", sparisce la finestra. È un problema del browser o della pagina? Non tanto tempo fa ha funzionato benissimo (cioè, è stata accettata la scelta delle sottocategorie). Grazie! --Galtzaile (msg) 23:19, 6 lug 2020 (CEST)

Da a me lo stesso problema, direi che probabilmente se non specifichi una forma o un lemma ti da errore --الشفقة والرحمة هي ما يميز الإنسان عن أي حيوان (msg) 12:25, 7 lug 2020 (CEST)
Grazie, ma anche se inserisco una forma o un lemma non funziona ... Hm. --Galtzaile (msg) 00:11, 8 lug 2020 (CEST) Ho contattato il gestore della pagina. Forse il problema sarà risolto. --Galtzaile (msg) 00:37, 8 lug 2020 (CEST)

Scooter fermo da dieci anni

Il mio scooter 125cc è stato fermo in un garage per quasi un decennio. Non ha evidenti segni di usura (ruggini o altro; anche la batteria non si è deformata e non ha perso acido) e non ci sono segni evidenti di perdite di liquidi, per rimetterlo in strada a parte l'ovvio cambio di batteria, quali operazioni sono consigliate o raccomandate? Lo so che a conti fatti potrebbe costare meno cercare un usato ma il mezzo ha un valore affettivo (nulla di storico o eclatante, ma è "il mio motorello" e ormai me lo sono già caricato su un furgoncino per mezza Italia per portarmelo dove vivo e rimetterlo in moto).


--Saya χαῖρε 10:15, 7 lug 2020 (CEST)

non sono un esperto, comunque sicuramente gli pneumatici si saranno appiattiti. Inoltre dovrai cambiare la benzina (che avra' perso ottani) e tutti i liquidi. A livello amminisrativo credo dovrai pagare il bollo per gli anni di inutilizzo (o almeno parte di essi)--11:32, 7 lug 2020 (CEST)
Grazie, immaginavo anche io che i liquidi es. dei freni fossero comunque da cambiare (pensavo anche ai filtri ma non sono così esperto da capire fino a che punto è necessario "rinnovare"). A livello amministrativo la situazione è ok, tra parentesi essendoci stato anche un cambio di residenza in questi anni, apparentemente la regione vecchia si è "dimenticata" di esigere il bollo per 3-4 anni (e dopo un tot di tempo credo non possano più chiederlo), e la nuova non ne sapeva nulla (in ogni caso ho regolarizzato con la nuova regione, pagando da quando ho cambiato residenza), mi mancano revisione e assicurazione ma aspetterei prima di capire se può tornare a sfrecciare oppure no :)--Saya χαῖρε 11:52, 7 lug 2020 (CEST)
Di pneumatici e sospensioni preoccupati dopo, intanto comincia dal motore. Dopo aver cambiato la batteria, svita la candela e con un ampolla da olio inserisci nel cilindro un paio di cc di diluente per vernici a base nitrosa, poi prova a fare l'avviamento. Se non da segni di vita probabilmente è da buttare, se invece vedi che tenta di resuscitare cambia l'olio motore e poi riavvialo con lo stesso sistema. P.S. il diluente per vernici è un rimedio molto casalingo e non bisogna esagerare perchè se il pistone è in alluminio rischia di fondere: se vuoi fare le cose per bene esistono degli spray professionali a base di etere (dal ferramenta, una bomboletta costa 8-10 Euro).--StefBiondo 12:18, 7 lug 2020 (CEST)
Grazie a entrambi dei consigli, non sono praticissimo di motori ma non mi sembra una prova al di fuori della mia portata. Al momento credo sia più semplice procurarmi lo spray specifico che il solvente, proverò!--Saya χαῖρε 12:22, 7 lug 2020 (CEST)
Dimenticavo: per usare lo spray non è necessario svitare la candela, di solito è sufficiente spruzzarlo dentro la presa di aspirazione, ma va fatto mentre fai l'avviamento, per cui potresti dover farti dare una mano da qualcuno.--StefBiondo 12:24, 7 lug 2020 (CEST)

Vecchi film

Potente Oracolo, con la morte di Ennio Morricone mi e' venuta voglia di vedere qualche vecchio film italiano sia dove ha collaborato il Maestro che no. Giusto per fare qualche esempio: per un pugno di dollari, Il marchese del Grillo, 'o Re, il mio amico Benito etc. Le due piattaforme di streaming che ho (Netflix e PrimeVideo) li snobbano; riesco a trovare qualcosa su youtube ma spesso formato e audio non sono di qualita'. Vi e' un modo legale di vederli in streaming o devo aspettare che la RAI li trasmetta alle 02:00? Molte grazie--Hal8999 (msg)

[@ Hal8999] dovrebbero essere su Chili, ovviamente a pagamento! --Mtarch11 (msg) 04:45, 8 lug 2020 (CEST)
[@ Hal8999]Li trovi su RaiPlay. Hanno messo molti film dedicati al maestro. Ed è gratuito.Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 79.51.83.192 (discussioni · contributi) 08:00, 8 lug 2020 (CEST).
Mi hai "ninjato" per un secondo, stavo scrivendo una bella aggiunta su RayPlay... --79.25.125.154 (msg) 08:03, 8 lug 2020 (CEST)
grazie a tutti, non spevo che la RAI avesse un cosi' bel catalogo online. Anche Chili non e' male, anche se pagare 3 EUR per un film di 50 anni fa mi pare assai..--Hal8999 (msg)
[@ Hal8999] Ti consiglio di utilizzare l'applicazione justwatch, tu inserisci il titolo del film e ti dice su quale piattaforma streaming è possibile vederlo in modo legale.--Cicignanese (msg) 09:34, 9 lug 2020 (CEST)
Per qualche dollaro in più è disponibile su youtube da due anni, nella versione derivata di Sky, se non hanno mai chiesto la rimozione non credo si offenderanno se lo guardi. Però è in 480p Mtarch11--Pierpao (listening) 10:01, 9 lug 2020 (CEST)
Ti segnalo che ora Amazon Prime Video ha creato una categoria "Omaggio a Ennio Morricone", ci sono circa 40 titoli, molti i film italiani di parecchi anni fa.--79.32.113.4 (msg) 22:06, 10 lug 2020 (CEST)

Protezionismo e guerre mondiali

Il protezionismo può essere considerato uno dei fattori che favorirono lo scoppio delle guerre mondiali (in particolare della seconda)? Se sì, in che modo? Grazie.--R5b43 (msg) 16:38, 8 lug 2020 (CEST)

Procedura, metodo, norma, corso, ecc. su come gestire gli spazi in un'azienda

Conoscete una procedura, un metodo, una norma, un corso, un libro, un software, ecc. su come gestire gli spazi all'interno di un'azienda per avere sempre tutto in ordine, al posto giusto, ecc.? Esiste una branca della conoscenza che studia tale tematica o che potrebbe essere utilizzata a tale proposito?

--Daniele Pugliesi (msg) 14:36, 10 lug 2020 (CEST)

In ingegneria gestionale si fa riferimento al layout di impianto industriale per dare un ordine in senso "macroscopico", anche se dalle pagine su cui ti vedo editare forse già lo sai :D Magari si potrebbe provare a cercare sempre nell'ambito gestionale. --.sEdivad (msg) 15:56, 10 lug 2020 (CEST)
Mah.. fintanto che si parla di dove mettere un apparecchiatura, una parete, una porta, ecc., ci sono molti libri e corsi che ne parlano. Ma quando una volta che la struttura è fatta, i macchinari sono pronti e si inizia la produzione, ci sono oggetti e merci che si spostano da un posto all'altro e appunto mi chiedo se esistono dei metodi che possano essere utili per dare un'ordine funzionale a tutti questi oggetti "mobili", che per il loro grande numero e varietà non si possono catalogare tutti e assegnargli una posizione già in fase progettuale, come si fa per le apparecchiature e gli elementi strutturali, ma servirebbero degli strumenti per una gestione diciamo "dinamica" degli spazi. A parte le logiche FIFO, LIFO e simili applicate ai magazzini mi chiedo se ci sono degli strumenti di gestione più generali. Ad esempio un software per la simulazione dell'occupazione degli spazi... boh... --Daniele Pugliesi (msg) 00:47, 12 lug 2020 (CEST)

Sondaggi musicali di riviste per lettori (Rolling Stone ad esempio)

Effettivamente questi sondaggi come funzionano? Se si tratta di un album, su Facebook o Twitter nella pagina dei commenti, il lettore deve scrivere il nome dell'album stesso presente nella rosa selezionata dalle riviste, ad esempio, oppure c'è un altro sistema? I sondaggi fra i lettori sono molto popolari presso la Rolling Stone; ho cercato molte volte di contattarli senza successo, ed ecco perché sono qui che mi rivolgo all'Oracolo. Poi un'altra cosa, come fanno a contare le preferenze? Grazie mille a chi vorrà rispondere.

--93.41.100.198 (msg) 15:59, 10 lug 2020 (CEST)

Non posso parlare per tutti i sondaggi, ce ne stanno un miliardo, ma ci sono sondaggi in cui i votanti sono "maestri del settore", in altri casi si basa sull'opinione della "casalinga di Voghera", ergo non hanno sempre tutto 'sto valore.. --2.226.12.134 (msg) 19:49, 10 lug 2020 (CEST)

visto che non abbiamo la voce, in che misura i diversi paesi lo finanziano? I paesi delle varie nazioni Ue nelle altre nazioni Ue come vengono scelti, tra specialisti delle relazioni pubbliche, uomini d'affari e diplomatici di carriera o come in America, tra i finanziatori del presidente eletto?


--2.226.12.134 (msg) 19:47, 10 lug 2020 (CEST)

Attività in acque internazionali

C'è una storiella inventata da mio cugino e abbastanza assurda che narra la storia di un giovane veneto poco normale figlio di un ricco imprenditore che alla sua morte lascia la sua eredità ai figli, e al "figlio scemo" per farlo contento oltre che a parecchi soldi gli lascia uno yacht battente bandiera delle isole Cayman mentre ai fratelli più maturi lascia la gestione di ville e attività. Il protagonista ispirato dai cartoni di Phineas e Ferb si mette in testa di avere un ornitorinco come animale da compagnia. Scopre che è una cosa illegale e non esiste un modo per avere il permesso, così decide di partire dalla costa veneta e di stazionarsi con il suo yacht in acque internazionali tra il Veneto e la Croazia. In seguito comprerà l'ornitorinco dal mercato nero. E lì nasce una storia abbastanza strana perchè è sì un cittadino italiano che detiene illegalemnte un animale tra l'altro comprato in modo sporco ma si trova in acque internazionali su un mezzo immatricolato alle Cayman. In pratica non mi ricordo se dal TAR o un qualsiasi altro tribunale ma viene sancita l'intoccabilità di sto tizio, che per fornirsi di generi di neccessità sbarca sulla costa Croata. Intanto un infermiere poco pagato che sterilizza attrezzature dentistiche e fa da assistente anestesista in uno studio di un chirurgo generale a giorni alterni, figlio di generazioni di medici luminari e per questo frustrato dalla sua famiglia per non aver conseguito la laurea in medicina sente la storia dell'ereditiere veneto. Lui comunque ritiene di saper fare piccoli interventi chirurgici e dentistici perché lo ha visto fare per anni e si è fatto raccontare i segreti del mestiere, così si mette in contatto con lui e si fa affittare per pochi soldi una delle stanze dello yacht. Così apre in acque internazionalichi uno studio sia dentistico che di chirurgia generale, senza un titolo di studio che gli permetta di farlo e senza pagare le tasse allo stato italiano. E pure nel suo caso, viene riconosciuta l'impossibilità alle autorità italiane di poter perseguire l'infermiere finchè se ne sta su quello yacht. Alla fine quello yacht diventa sede legale di una banca improvvistata da un agricoltore, poi si aggiunge un altro yacht di uno che decide di aprire un sito di e-commerce e un bed&breakfast, poi diventa la sede di un'impresa edile e vabbè diventa una sorta di piccola entità che poi nel raccontino culminerà con la dichiarazione di indipendenza.

Niente da prendere sul serio e ripeto è una storia assurda. Ma mi sorge un dubbio di tipo legale, e adesso arriva la domanda: teoricamente un cittadino italiano può stanziare in acque internazionali su un'imbarcazione battente bandiera di comodo e avviare un attività, magari che non potrebbe fare in Italia per mancanza di requisiti, senza pagare le tasse e risultare completamente impunibile dalle autorità italiane, almeno finche non rimette piede sul territorio italiano? --79.50.132.93 (msg) 11:10, 11 lug 2020 (CEST)

Legalmente parlando, si. Finchè la nave in questione staziona in acque internazionali, l'unico modo che hanno le autorità italiane per intervenire su quanto vi avviene è ottenere il permesso dallo Stato di bandiera di salire a bordo e condurre indagini. Di regola, lo Stato in questione se ne infischia alla stragrande della questione fino a quando è possibile farlo (perché mai farsi coinvolgere? non sono fatti che lo riguardano direttamente); quando proprio non può, perché ad esempio l'attenzione mediatica sulla questione è forte, se ne può facilmente lavare le mani revocando la concessione della bandiera alla nave in questione. Questo rende l'imbarcazione abbordabile da chiunque e concede allo Stato abbordatore il diritto di esercitare la propria giurisdizione sull'equipaggio, ma anche qui: perché mai gli Stati diversi dall'Italia si dovrebbero interessare della questione? Non sono fatti loro. Quindi si, il cittadino italiano in questione ha ampissime opportunità di condurre le sue attività illegali in maniera del tutto indisturbata, purché abbia l'accortezza di tenersi bene al largo delle coste italiane e fuori della portata dei mezzi navali dell'Italia.
Non c'è bisogno di ricorrere a storielle fantasiose, la questione dell'enorme difficoltà nell'applicare la legge sulle attività che si svolgono nelle acque internazionali è vecchia tanto quanto il concetto di acque internazionali, ed enormememnte ricca di esempi concreti: dalle navi che sversano rifiuti in mare aperto all'enorme tema della pesca di frodo e delle condizioni di lavoro sui pescherecci che navigano in acque internazionali (un delirio totale), fino a casi come Women on Waves che, con una nave battente bandiera austriaca, si ancora fuori delle acque territoriali degli Stati dove l'aborto è illegale per fornire aborti sicuri alle donne che li richiedono. Consiglio su questi temi una lettura che ho fatto di recente, la raccolta di reportage giornalistici di en:Ian Urbina Oceani fuorilegge (Mondadori, 2020). --Franz van Lanzee (msg) 12:11, 11 lug 2020 (CEST)
E, nel contesto della storiella di mio cugino ubriaco, quando il tizio sbarca in Croazia per comprare da mangiare potrebbe essere arrestato dalle autoritá croate ed estradato in Italia? Okay so che sto forzando di portare del reale in una storiella da bar, ma se è vero che il cittadino italiano in questione resta indisturbato finchè sta lontano dalle coste italiane, è anche vero che il nostro amico avrà pur bisogno di mangiare, bere, lavarsi i denti etc, presumo quindi che la soluzione più logica è sbarcare in un porto non italiano. E nell'area Schengen non dovrebbero servire permessi o visti, quindi che gli succede se sbarca in uno di questi paesi? Arresto immediato oppure continua a farla franca?--79.50.132.93 (msg) 12:50, 11 lug 2020 (CEST)
Se le autorità italiane hanno emesso un mandato di arresto europeo nei confronti del tizio, e se i reati che ha commesso sono tali anche per la legge croata (non è una cosa scontata) allora si, se mette piede in Croazia rischia di essere arrestato e consegnato dai croati agli italiani; ammesso che la polizia croata si sia accorta che è sbarcato e si sia messa sulle sue tracce, cosa anche questa non certo scontata (perché sbattersi tanto?).
Il problema, comunque, è facilmente aggirabile: basta sbarcare in paesi con cui l'Italia non ha relazioni diplomatiche o trattati di estradizione (per una nave in Adriatico possono essere la Siria o Cipro del Nord), o in cui la sorveglianza portuale non è delle più rigorose (tipo la Libia se non ti spaventa la guerra civile). Ancora più semplicemente, basta ingaggiare qualcuno che nottetempo ti porti i rifornimenti da terra con un barchino. --Franz van Lanzee (msg) 16:05, 11 lug 2020 (CEST)
A me questa storia ha fatto venire in mente un fatto successo una cinquantina di anni fa dalle mie parti. Si trova tutto nella voce Isola delle Rose (micronazione). Alla fine nonostante le acque internazionali, l'Italia ha per così dire "dichiarato guerra" al microstato, che è stato occupato e distrutto. --Lepido (msg) 19:26, 12 lug 2020 (CEST)
[↓↑ fuori crono][@ Lepido]Nel caso dell'Isola delle Rose credo che l'Italia abbia agito poichè quella piattaforma non aveva uno stato di bandiera. Sì le autorità italiane non avevano competenza, ma nemmeno hanno violato la sovranità di un altro stato a parte l'utopistica repubblica esperantista. Non saprei definire quanto l'azione italiana sia stata legale o illegale (in effetti l'Italia ha applicato una norma di un trattato internazionale che prevede l'estensione della giurisdizione di altre 6 miglia in caso di sicurezza nazionale, ma èanche vero che nel 1968 l'Italia non aveva ancora ratificato quel trattato)--79.16.133.80 (msg) 13:37, 13 lug 2020 (CEST)
[@ Franz van Lanzee] A me ha fatto venire in mente un'altra domanda... Su che base l'Italia potrebbe emettere un mandato di cattura europeo? Si tratta di reati commessi fuori dal territorio italiano (supponiamo non siano nella lista dell'art. 7 cp) e il cittadino non si trova in territorio italiano (art. 9 cp), almeno finchè non viene abbordato... Qualcuno non potrebbe obiettare che l'Italia non vanta alcuna pretesa legale su quello che succede sull'imbarcazione? Lo Stato italiano ha qualche diritto in più rispetto a un pubblico ministero islandese che decidesse pure lui di emettere un mandato di arresto (perchè boh? diciamo che si annoiava...), solo perchè il barcaiolo ha cttadinanza italiana? --Equoreo (msg) 11:19, 13 lug 2020 (CEST)
La questione è dibattutta, ma quel "è punito... sempre che si trovi nel territorio dello Stato" contenuto all'art. 9 codice penale «configura una condizione di procedibilità che comporta la necessità che il giudicabile si trovi presente nel territorio dello Stato allorché viene esercitata nei suoi confronti l'azione penale che sfocerà nel giudizio di merito; il quale potrebbe svolgersi anche in sua contumacia per non essere egli, in quel momento, più presente sul territorio dello Stato» (sentenza Cassazione penale sez. II 19 marzo 2008 n. 23304). Per poter dare inizio all'azione penale è necessario che l'interessato si trovi sul territorio dello Stato, ma una volta che l'azione penale è iniziata è ininfluente dove egli si trovi; e in questo caso ben potrebbe il giudice italiano spiccare un mandato di arresto europeo (o una richiesta di estradizione se per questo) per dare attuazione a un'ordinanza di custodia cautelare nella fase delle indagini (ordinanza più che giustificata visto che l'indagato se l'è data a gambe rifugiandosi all'estero). --Franz van Lanzee (msg) 17:14, 13 lug 2020 (CEST)
[@ Franz van Lanzee] Ok, ci sto in questo... ma se Tizio ha iniziato a violare la legge una volta in acque internazionali e non è più tornato in Italia (va in Croazia a fare rifornimento) dalla prima volta che commette reato, le condizioni dell'art.9 non si sono mai verificate... Il giudice non potrebbe questionare perchè è fuori giurisdizione e le condizioni per la deroga non si sono mai concretizzate... o no?--Equoreo (msg) 17:30, 13 lug 2020 (CEST)
Se non ha commesso uno dei reati previsti agli articoli 7 e 8 del codice penale italiano; se non ha commesso crimini internazionali (pirateria, commercio di schiavi, traffico di stupefacenti, ...); se non ha commesso reati secondo la legge croata; se non ha mai messo piede sul territorio italiano da quando ha iniziato a commettere reati (domanda: e se ha attrezzato la sua nave alla commissione del reato mentre si trovava ancora in un porto italiano?); allora si, il tizio non dovrebbe rischiare nulla se sbarca in Croazia. Mi pare una grossa fila di "se". --Franz van Lanzee (msg) 18:06, 13 lug 2020 (CEST)

Potenziale

Salve spero di non fare casino con la domanda ma sono molto confuso a riguardo. Ho letto le voci Differenza di potenziale elettrico, Potenziale elettrico, Potenziale Galvani e Potenziale Volta ma non riesco proprio a capire. Prendo una qualsiasi pila alcalina, leggo che è da 1,5 volt, quindi tra il polo (-) e il polo (+) c'è una differenza di potenziale di 1,5 V. Banale. Ma non riesco a capire cos'è il potenziale, nel senso di proprio cosa rappresenta. Perchè se tra i due poli c'è una differenza di potenziale, automaticamente presumo che ogni polo ha un suo potenziale in volt, e che quello del polo (-) sia di 1,5 V più alto del polo (+). Tra l'altro ho scoperto che esistono i potenziali Galvani e Volta ma aiuto che caos! Cosa rappresenta il potenziale di un polo di una pila? e che differenza c'è tra potenziale elettrico, potenziale Galvani e potenziale Volta? Grazie

--82.54.107.131 (msg) 13:39, 11 lug 2020 (CEST)

Tecnicamente, il potenziale elettrico (come più o meno tutti i potenziali) è solo un artificio matematico e non "rappresenta" nulla, mentre le differenze di potenziale hanno un significato preciso. Nasce da una proprietà del campo elettrico, ovvero il fatto che sia un campo conservativo: detto a parolacce, una volta fissato il campo elettrico l'energia necessaria per spostare una carica elettrica tra due punti dello spazio è sempre la stessa: dipende solo dai punti che hai scelto, e non dipende dal percorso usato per spostarsi tra di loro. Questo consente di assegnare un "numero" a ogni punto dello spazio:
  • Scegli tu un punto a tuo piacimento, e lo chiami "zero".
  • Per ogni altro punto dello spazio P, sposti una carica unitaria dal punto zero fino a P e misuri quanta fatica hai fatto (più correttamente: il lavoro compiuto) per quello spostamento (come dicevo prima, il percorso è indifferente, viene sempre lo stesso valore): quello è "il valore del punto P" (positivo se è energia che hai messo tu per spingere la carica "contro" il campo elettrico, negativa se è energia che hai ricevuto dalla carica perché il campo elettrico la tirava e tu l'hai dovuta tenere frenata).
Se ripeti questa operazione per ogni punto dello spazio, ottieni una funzione che associa un valore a ogni punto (in fisica una tale funzione si chiama "campo"), e il valore è l'energia che "potenzialmente" potresti ricevere (->energia potenziale) da una carica unitaria che facesse il percorso opposto, ovverp che partendo da lì tornasse al punto zero (di nuovo, non importa lungo quale tragitto): è il "campo dell'energia potenziale" (elettrica).
Spero risulti semplice intuire che, più in generale, l'energia che "potresti potenzialmente ottenere" spostando una carica unitaria da A a B è la differenza del campo potenziale tra quei due punti. Il valore del campo potenziale è arbitrario: dipende da dove tu hai deciso, all'inizio, di mettere lo 0. Le differenze tra quei valori, invece, sono sempre fisse e dipendono solo dal campo elettrico: in un riferimento potresti aver assegnato potenziale di 100V ad A e di 105V a B, mentre in un altro A sta a -34V e B a -29V... non importa, i valori in sé e per sé sono irrilevanti, l'unica cosa che conta e che è sempre costante in ogni riferimento è che tra A e B c'è una "differenza di potenziale" (ddp) di 5V.
Tornando quindi alla batteria, dire che tra i suoi capi c'è una ddp di 1.5V significa che una carica elettrica unitaria (1 Coulomb) lasciata muovere tra il polo positivo e quello negativo (tipicamente attraverso il circuito a cui hai attaccato quella pila proprio per alimentarlo) fornisce un'energia di 1.5 Joule (usata dal circuito per fare le sue cose). A tutti i fini pratici, la ddp è l'unica cosa che davvero interessa: l'esatto valore del potenziale in ciascuno dei due poli è arbitrario.
Puoi tranquillamente ignorare i potenziali (che in realtà dovrebbero più correttamente essere definiti differenze di potenziale) di Volt e Galvani: non sono "tipi diversi" di ddp, ma cause di ddp, ovvero spiegano in che modo dentro alla pila determinati fenomeni chimici creano la ddp che poi tu percepisci e sfrutti dall'esterno. -- Rojelio (dimmi tutto) 16:22, 11 lug 2020 (CEST)
Postilla all'esauriente risposta di Rojelio: in Fisica esistono diverse grandezze associate a una differenza. E sono tutt'altro che "esotiche": solo che spesso non ci si fa caso.
Una di queste è... lo spazio. Non esiste nessuna misura fisica che possa associare un valore alla posizione di un singolo punto nello spazio. Ciò che misuriamo, quando misuriamo delle lunghezze, è una differenza fra due punti. Che si può far corrispondere a un valore scalare (la distanza), o - con maggiore contenuto informativo - a un valore vettoriale, il vettore spostamento. La posizione di un punto è sempre relativa a un altro punto scelto (del tutto arbitrariamente) come riferimento.
Un'altra grandezza fisica per cui sono misurabili solo delle differenze è... il tempo. Qualunque orologio misura l'intervallo di tempo trascorso fra un evento A e un evento B. Quando noi diciamo che un certo evento è avvenuto l'11 giugno 2020 alle ore 22:57:... stiamo indicando la distanza temporale rispetto a un evento convenzionalmente scelto come riferimento (che, sempre convenzionalmente - anche dal punto di vista storico - si fa coincidere con il giorno di nascita di Cristo).
Quindi, non è detto che ogni volta che in Fisica si misura una differenza questa abbia il significato di differenza fra due valori assunti da una grandezza. Ci sono grandezze fisiche che rappresentano intrinsecamente delle differenze: per queste, si può assegnare un valore numerico a un singolo punto solo dopo aver scelto un altro punto come riferimento, e il valore che otteniamo dipende da quella scelta e non ha di per sé un significato fisico. Se la differenza di potenziale fra i poli della tua pila è di 12V, quello è l'unico valore fisico ben determinato: quanto valga il potenziale in uno dei poli lo puoi decidere tu in modo totalmente arbitrario (come ha già spiegato Rojelio), il valore nell'altro polo sarà allora determinato dal fatto che conosci la differenza.
Altre grandezze invece sono definite "puntualmente": una forza agente su un punto, ad esempio, ha un valore misurabile ben definito. La relazione fra una forza e il suo potenziale è, per l'appunto, che la forza è uguale al gradiente del potenziale, ovvero al suo incremento (in un senso opportuno), e questa non è una peculiarità del campo elettrico. --5.90.12.218 (msg) 22:58, 11 lug 2020 (CEST)

Traduzione libri

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– Il cambusiere ValeJappo【〒】 17:05, 12 lug 2020 (CEST)

Salve, premetto che non so se sia il posto corretto dove chiedere. Volevo sapere se c'è un metodo, un sito o un database dove poter cercare le traduzioni di un libro o comunque se un libro è stato tradotto in più lingue, conoscendone solo il titolo e l'autore senza aver codice ISBN o simili. Vi ringrazio in anticipo. 5.169.167.35 (msg) 11:26, 12 lug 2020 (CEST)

Un database non perfetto ma comunque abbastanza completo è Worldcat : puoi cercare un libro con il titolo o - forse meglio - con il nome dell'autore, e ti indica le varie edizioni e se esistono traduzioni in lingue straniere. A volte con firefox il sito da dei problemi, in quel caso puoi provare con chrome. Per fare un esempio, con un libro tradotto in molte lingue, cercando Agatha Christie e poi Murder on the Orient express -> tutti i formati e gli edizioni si raggiunge questa pagina che mostra sulla sinistra le varie traduzioni --Postcrosser (msg) 11:14, 14 lug 2020 (CEST)

Cosa sarebbe successo?

Cosa sarebbe successo se le aree dove vi è l'acqua del Mare fossero state circondate dalla terra e le aree circondate dal Mare dalla terra? Come cambierebbe la nostra vita? (Con "Mare" intendo acqua.)--185.105.130.118 (msg) 22:52, 12 lug 2020 (CEST)

Supercazzola--79.16.133.80 (msg) 08:42, 13 lug 2020 (CEST)
Il quesito è intrigante. Dato che la superficie terrestre coperta per il 70% dalle acque, significherebbe uno scenario con il solo 30%. A naso, sarebbe poco per consentire un ciclo dell'acqua stabile e mancando l'effetto serra del vapore acqueo, la Terra congelerebbe. Nella migliore delle ipotesi le uniche forme di vita sarebbero degli estremofili.
Ma potrei anche sbagliarmi. --Captivo (msg) 00:50, 14 lug 2020 (CEST)
Proponila a Randall Munroe per la prossima edizione di WHAT IF, se non c'è già :) --95.249.248.3 (msg) 09:06, 14 lug 2020 (CEST)
Per come capisco io la domanda, sarebbe esattamente uguale perché è già così. Le aree dove c'è il mare sono già "circondate" dalla terra, e le aree dove c'è la terra sono già circondate dal mare. A meno che l'anonimo non intendesse questo. --Syrio posso aiutare? 11:19, 14 lug 2020 (CEST)

Differenze tra aggiorna e risolve

cb La discussione proviene dalla pagina Aiuto:Sportello informazioni.
– Il cambusiere ValeJappo【〒】 20:28, 14 lug 2020 (CEST)

Qui è pubblicato il changelog di Windows 19041.388. Il changelog contiene le frasi “aggiorna un problema” (?) e subito dopo “risolve un problema”. A mio parere dire che un fix aggiorna un problema non è sensato, come dire che il problema rimane. Perché si usa dire così? --151.49.47.184 (msg) 20:21, 14 lug 2020 (CEST)

Si, si, magari fa il paio con questa :p : whats-the-difference-between-a-software-upgrade-and-a-software-update/--78.12.42.46 (msg) 20:47, 14 lug 2020 (CEST)
Vai per esempio a questa pagina di Microsoft, che è in inglese e guarda le sezioni Highlights e Improvements and fixes. Se lo fai con Chrome puoi richiedere al volo la traduzione in italiano, che sfrutta il motore di traduzione di Google. Magicamente tutti i "Updates an issue" diventeranno "Aggiorna un problema" e tutti i "Addresses an issue" diventeranno "Risolve un problema". Il punto è quindi che non è vero che "si usa dire così", è il traduttore di Google che traduce così ed il sito che hai indicato si è limitato a tradurre il materiale in inglese usando acriticamente tale traduttore, senza apportare modifiche per rendere meglio il testo in italiano. Questo tra l'altro dovrebbe essere di severo monito a tutti coloro che traducono le voci di Wikipedia dalle altre lingue in italiano usando traduttori automatici senza poi sistemare tutto :-) --Lepido (msg) 11:32, 15 lug 2020 (CEST)

Chrome è passato in inglese

Senza apparente motivo e da un momento all'altro, Chrome è passato in inglese. Come faccio a rimettere la UI in italiano? Nelle impostazioni avanzate, l'unica lingua presente è l'italiano appunto. Appare anche la paradossale dicitura "This language is used to display the Google Chrome UI" (ma non è vero! Che controsenso...). Grazie mille. --5.171.24.188 (msg) 00:34, 15 lug 2020 (CEST)

Cercando in rete, diverse persone hanno avuto un problema di cambio lingua come il tuo a causa di un malware. Per prima cosa quindi ti direi di scaricare e fare girare malwarebytes. Hai provato a cambiare lingua, selezionando inglese americano ad esempio, e poi tornare all'italiano? Che sistema operativo usi? --Postcrosser (msg) 01:37, 15 lug 2020 (CEST)

Differenza pratica tra forza e lavoro

Sommo Oracolo ho un dubbio fisico. Al di la delle formule, che la forza è il prodotto di massa e accelerazione e il lavoro il prodotto di forza e spostamento, in sostanza qual'è la differenza tra una forza ed un lavoro? Se c'è una cassa ferma per terra e inizio a spingerla, applico una forza. E se la spingo per tot metri ottengo il lavoro, ma cosa rappresenta uno e cosa rappresenta l'altro? Soprattutto, se io spingo la solita cassa mantenendola a velocità costante (accelerazione = 0), sebbene io stia compiendo una forza e un lavoro, dalle formule risulta che la forza (e di conseguenza il lavoro) siano nulli. Sono molto confuso, e probabilmente molti staranno ridendo per la mia ignoranza. Mi illumineresti? Grazie --93.32.251.158 (msg) 13:06, 15 lug 2020 (CEST)

L'apparente paradosso sul trascinamento della cassa dipende solo da fatto che non stai considerando le forze di attrito; quando smetti di spingere la cassa, questa si ferma, quindi la sua energia cinetica è nulla, esattamente come era prima che iniziassi a spingerla. Per questa ragione il lavoro meccanico finale risulta nullo (anche l'energia potenziale non è cambiata: la cassa è rimasta allo stesso livello sul pavimento); semplicemente, tutta l'energia usata per spostare la cassa si è convertita in energia termica.
Non è comunque in questo modo che puoi capire la differenza fra forza e lavoro. Un esempio che funziona molto meglio è quello di una fionda con cui puoi scagliare un sasso. Per tirare l'elastico, tu applichi una forza. L'accelerazione del sasso, nel momento in cui lasci andare l'elastico, dipende dalla forza che devi applicare per tendere l'elastico fino a quel punto (e dalla massa del sasso, ovviamente).
Per contro, la velocità con cui il sasso alla fine si stacca dalla fionda, che è quella che ti dice quanto il sasso arriverà lontano, non dipende dalla forza che applichi ma dal lavoro che questa compie. La relazione dipende dalla costante elastica dell'elastico della fionda. Con una costante elastica bassa, a parità di forza l'elastico si allunga molto di più. L'energia potenziale accumulata dall'elastico, che è uguale al lavoro che risulterà compiuto dalla forza nello scagliare il sasso, è proporzionale al quadrato dell'allungamento: , mentre la forza che applichi quando la fionda è tesa al massimo è proporzionale all'allungamento: (in entrambe le formule, è la costante elastica).
Quindi, se vuoi sapere a che velocità scaglierai il sasso con la tua fionda (che sarà data dalla formula , dove è la massa del sasso, la sua velocità e è quella che abbiamo calcolato prima) vedi bene che non ti basta conoscere la forza con cui hai teso l'elastico: devi conoscere anche l'allungamento dell'elastico, e in ultima analisi il lavoro compiuto dalla forza (che non è semplicemente il prodotto della forza massima per l'allungamento totale, perché la forza cambia in funzione dell'allungamento: ma la formula dell'energia potenziale ti permette di ottenere subito tutto il lavoro che la forza compirà sul sasso) --5.90.11.229 (msg) 13:52, 15 lug 2020 (CEST)

Carriole

Salve a tutti, ho un grosso dubbio. Un manovale trasporta un carico (ad esempio, sabbia) su una carriola. In che modo gli converrà procedere al fine di compiere il minor sforzo possibile? Forse tenendo i manici quanto più bassi possibile (ovviamente non troppo, altrimenti i piedistalli toccherebbero terra facendo da freno) in modo tale da compiere un minor sforzo di sollevamento? O, al contrario, tenendo i manici quanto più alti possibile (ovviamente non troppo, altrimenti il carico si rovescerebbe in avanti) in modo tale da far gravare la gran parte del peso sulla ruota anziché sulle braccia stesse? --3knolls (msg) 08:17, 16 lug 2020 (CEST)

Delegando il lavoro ad un altro manovale :D --Syrio posso aiutare? 10:25, 16 lug 2020 (CEST)
Va tenuta più bassa che puoi (compatibilmente con il non raschiare a terra, ovviamente), ma il problema è solo in minima parte il lavoro compiuto per il sollevamento.
  • Quando la carriola è più bassa serve un po' più di forza per tenerla su (come giustamente hai osservato), ma le braccia sono anche più distese (idealmente completamente distese), assorbendo la maggior parte della trazione sulla struttura ossea e solo in minima parte tramite la muscolatura. Una persona "troppo bassa" in rapporto alla dimensione della carriola farà più fatica già solo per il fatto di dover tenere le braccia piegate.
  • Più è alto il baricentro, più la tua spinta in avanti ha un braccio favorevole al ribaltamento: basta un sassetto per terra, e invece di passarci sopra la carriola "si impunta" e fa perno sulla ruota sbalzando carico e manovale. :-) Per evitarlo, parte della tua spinta dovrebbe avvenire verso il basso, vanificando qualsiasi "guadagno" e risultando orrendamente scomodo (l'ergonomia contribuisce enormemente alla percezione dello "sforzo" necessario per un'azione).
-- Rojelio (dimmi tutto) 14:25, 16 lug 2020 (CEST)

Piscina

Buongiorno a tutti. In giardino ho una piscina smontabile, niente di che. L'acqua al suo interno ha una superficie a contatto con l'aria di 8 m² e un volume di circa 6 m³ (6000 L), e vien da se che l'altezza dell'acqua è di circa 75 cm. Il colore della piscina è beige, ma approssimiamo e diciamo che è bianca, quindi riflette tutta la luce che la colpisce. Il telo di copertura è di un blu-verde molto scuro, ma approssimiamo e diciamo che è nero quindi assorbe tutta la luce che lo colpisce. La piscina sta in una posizione in cui viene colpita dal sole continuamente dal mattino alla sera. Perché ho raccontato tutto questo vi chiederete? C'è un dibattito in casa mia in corso: l'acqua si scalda di più togliendo il telo oppure no? Perchè lasciando il telo nero, esso si scalda sotto il sole e scalda lo strato superficiale dell'acqua. Infatti nel pomerigio togliendo il telo ed entrando la parte alta scotta. Di contro, non c'è nessun moto termico poiché la massa calda è già sopra, la luce non arriva in profondità e l'acqua sotto rimane fredda. Se invece il telo si toglie la mattina, la luce solare colpisce tutto il volume d'acqua, ma non ci sono pareti del contenitore che si scaldano, è tutto bianco. L'acqua al pomeriggio non è gelata ma di certo nemmeno calda. Concludo: per avere una temperatura media dell'acqua più alta è meglio togliere il telo oppure no?

--Indyjonesjunior (msg) 14:02, 17 lug 2020 (CEST)

[@ Indyjonesjunior]Scusa, ma non hai un termometro in casa? Un giorno scopri la piscina la mattina e misura la temperatura al pomeriggio, quello dopo tienila coperta e dopo averla scoperta mischia le acque prima di misurarla. Perché complicarsi la vita con calcoli teorici dove si considerano tantissimi fattori, che personalmente non sarei in grado di elencare tutti, e semplificare un modello complesso arrivando a qualcosa di simile alla mucca sferica, quando basta fare una semplice misura? --87.0.151.215 (msg) 11:53, 25 lug 2020 (CEST)

Richiesta info circa la creazione di un libro.

Buonasera. Spero di non fare un altra gaffe inopportuna. Desidero sapere se qualcuno mi può consigliare: Stò scrivendo un romanzo e ora mi trovo a metà opera. Per proseguire ho bisogno di consultare un giornalista e alcuni dirigenti di istituti di accoglienza e assistenza a persone in stato di indigenza e povertà. La mia ignoranza mi pone il dubbio se, devo procurarmi subito un copyright nel timore di appropriazione del manoscritto da parte di eventuali nuovi collaboratori, o se valga la pena di fare questa azione a termine opera. Inoltre non posso pagarmi una consulenza privata. Sapreste dirmi se vi sia forse un altro referente, anche esterno a cui rivolgermi? Scusate, grazie per l'eventuale attenzione accordata.

--Giuytoscano (msg) 19:01, 17 lug 2020 (CEST)

Come difendere un libro dal plagio e tutelare il tuo diritto d'autore--95.249.197.252 (msg) 19:42, 17 lug 2020 (CEST)

Macchina fotografica in legno a soffietto con lastre fine 800

cb La discussione proviene dalla pagina Aiuto:Sportello informazioni.
– Il cambusiere GryffindorD 16:55, 18 lug 2020 (CEST)

Vorrei sapere se possibile la marca di questa macchina e il funzionamento del meccanismo porta obbiettivo.Nel logo porta obbiettivo ci sono le lettere M T L con un cavallo rampante e sormontato da un'aquila con ali spiegate.Come posso inviare foto? Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 79.17.96.217 (discussioni · contributi) 16:28, 18 lug 2020 (CEST).

Se non hai necessità di pubblicare le foto su un libro, sito internet o in generale se non ti interessa "venderle", puoi caricarle con licenza libera su Wikimedia Commons seguendo questo link, indicando come categoria "Category:Unidentified cameras". In questo modo, anche se nessuno sapesse risponderti qui, qualche utente di Commons potrebbe identificare la macchina fotografica nella categoria del fabbricante giusto.
In alternativa, puoi usare uno dei tanti servizi su internet di file hosting (esempi) e segnalare qui il link dopo che hai caricato le foto.
Puoi inoltre dare un'occhiata qui, dove ci sono le foto delle macchine fotografiche categorizzate per marca: potresti vedere appunto se compare il marchio presente nella tua macchina fotografica, anche se nel caso in si tratta di una marca antica e poco conosciuta, è improbabile (ma non impossibile) che ci siano delle foto della stessa marca. --Daniele Pugliesi (msg) 18:22, 18 lug 2020 (CEST)

Impostare un tasto per ricaricare la pagina del browser

Normalmente è possibile ricaricare una pagina del browser premendo il tasto F5. In alcuni computer i testi F sono abbinati a più funzioni, e per attivarne alcune è necessario cliccare in contemporanea anche il tasto Fn. Dovendo, in alcune occasioni, ricaricare più volte rapidamente una pagina mi farebbe comodo avere la funzione di ricarica attivabile con il singolo tasto, invece sul mio nuovo computer è necessaria la combinazione Fn+F5, e non è possibile bloccare l'Fn (già provato, l'unico modo per farlo è andando a cambiare una impostazione del bios, cosa che preferirei decisamente evitare visto il problema che mi è successo quando è stato installato un aggiornamento del bios).
Tutta questa premessa per chiedere : esiste un modo, tramite un'app, una estensione del browser (firefox, chrome o edge è indifferente) o altro, per impostare una scorciatoia da tastiera per cui sia sufficiente un tasto a mia scelta per aggiornare la pagina del browser? Come sistema ho windows 10 --Postcrosser (msg) 12:59, 22 lug 2020 (CEST)

Gentile Postcrosser penso e spero che nei link seguenti potrebbe trovare ciò che cerca:[1] e [2]. Le chiedo di segnalare se la mia risposta non è servita. Cordialità--79.54.130.251 (msg) 13:18, 22 lug 2020 (CEST)
Innanzitutto grazie per la risposta e per il consiglio. Alcuni di quei programmi li ho provato e non vanno bene, perchè prevedono combinazioni di tasti (proprio quello che voglio evitare) o creano shortcut per aprire file o programmi, ma non per quello che servirebbe a me. Questa sera vedrò con calma gli altri, che possono invertire tra loro la funzione di due tasti. --Postcrosser (msg) 16:47, 22 lug 2020 (CEST)
Ctrl R? Lo so che è una combinazione di tasti, ma non credo ci sarebbero problemi. --Lepido (msg) 11:44, 23 lug 2020 (CEST)
Grazie Lepido! Per una mera questione di distanza dei due tasti, questa combinazione mi risulta già molto più comoda di Fn+F5 --Postcrosser (msg) 11:54, 23 lug 2020 (CEST)

È fuorigioco questo?

Ciao a tutti! Nel video https :// you tu.be/ kDK0_v8s_u0 (togliete gli spazi) al minuto 2:18 la Juve effettua un contropiede e segna, ma nel momento del passaggio mi è sembrato di vedere fuorigioco. Mi sto sbagliando? --2.42.120.31 (msg) 09:05, 23 lug 2020 (CEST)

calciopoli--Hal8999 (msg)
C. Ronaldo è dietro la linea della palla al momento del passaggio di Dybala. Tecnicamente è un passaggio all'indietro, quindi assolutamente non è fuorigioco. --87.19.17.247 (msg) 10:54, 23 lug 2020 (CEST)
Non è fuorigioco, anche se la prospettiva potrebbe ingannare: Dybala la passa quando Ronaldo si trova leggermente dietro di lui, quindi è tutto regolare. Si vede meglio nella clip seguente a quella indicata da te.--torqua 17:12, 23 lug 2020 (CEST)

Investigatori privati

Domanda nata guardando qualche sera fa il film Shall We Dance? dove Susan Sarandon ingaggia un investigatore privato perché sospetta che Richard Gere la stia tradendo, e inizia un pedinamento di quest'ultimo con tanto di fotografie e filmati. Al di la del film, in Italia un investigatore privato può fotografare, filmare, pedinare o fare intercettazioni ambientali nei confronti di una persona sospettata da chi lo ingaggia di qualche comportamento scorretto oppure è solo una cosa americana? In un paese come il nostro dove il garante della privacy (casualmente di centrosinistra) reputa addirittura che definire i genitori padre e madre è una violazione della privacy mi sembra strano che un investigatore privato posse entrare così nella vita di una persona

--79.24.183.57 (msg) 13:41, 24 lug 2020 (CEST)

L'investigatore privato può pedinare e fotografare nel rispetto dei luoghi di privata residenza del soggetto su cui deve investigare, l'importante è che abbia una regolare licenza prefettizia. Non può invece intercettare telefonate o effettuare riprese video in luoghi non autorizzati (questo possono farlo solo le forze di PS su autorizzazione del giudice). Tutti gli elementi che raccoglie possono essere utilizzati come prove all'interno di un processo sia penale che civile. --Mtarch11 (msg) 13:48, 24 lug 2020 (CEST)
Oltre a Investigatore privato (ordinamento italiano), vedi anche qui dove si fa riferimento agli obblighi dell'investigatore in materia di privacy.
(Circa il "definire i genitori padre e madre è una violazione della privacy" vedi qui: poiché vi sono vari casi in cui chi esercita la potestà genitoriale su un minore non è effettivamente il genitore biologico dello stesso, obbligare costui a dichiararsi come "padre" o "madre" del minore significa obbligarlo a dichiarare il falso. La privacy non c'entra niente).. --Franz van Lanzee (msg) 18:36, 24 lug 2020 (CEST)
a riguardo, mi piace ricordare che nel mio libretto di assenze dalla scuola media (prima meta' degli anni '90) vi era spazio per la "firma di un genitore o di chi ne fa le veci".--Hal8999 (msg)

Succo di limone e bicarbonato per digerire

Alcune persone che conoscono usano bere, quando non digeriscono e hanno la pancia troppo piena, acqua con succo di limone e bicarbonato. Altri preparano una bevanda simile utilizzano polveri effervescenti vendute in commercio o succhiano compresse effervescenti. (Composti sempre da bicarbonato e degli acidi).

Ma per aiutare la stomaco a digerire, non si dovrebbe aggiungere ad esso solo acido? Il bicarbonato (che è una base) non va ad annullare l'acido?

Oppure in caso di bruciori allo stomaco si dovrebbe prendere solo bicarbonato, senza l'acido. No?


--87.15.117.83 (msg) 18:13, 24 lug 2020 (CEST)

Bere qualcosa di effervescente non aiuta a digerire, ma da una sensazione di minor pesantezza non correlata in alcun modo in un aumento della capacità digestiva. forse è inutile dire che il bicarbonato con acidi sviluppa anidride carbonica, quindi le persone che conosci è come se stessero bevendo acqua gassata aromatizzata al limone.
Per quanto riguarda la storia che bere degli acidi aiutii lo stomaco direi prorpio di no. Ti ricordo che nello stomaco c'è acido cloridrico a pH di circa 1, il succo di limone o l'aceto sono a circa pH 3, quindi il loro contributo è davvero irrilevante viste anche le quantità che di solito si consumano. In più non è solo con l'acido che lo stomaco digerisce i cibi, ma anche e principalmente diversi enzimi presenti al suo interno
Infine come già detto il bicarbonato neutralizza gli acidi quindi in caso di bruciore potrebbe aiutare. Ovviamente se prendi bicarbonato e limone si neutralizzano a vicenda e butti via solo sostanza per avere acqua gassata.--93.33.29.98 (msg) 18:30, 24 lug 2020 (CEST)

Domanda

Masturbarsi fa vene o fa male--37.159.21.43 (msg) 16:49, 23 lug 2020 (CEST)

WP:Disclaimer medico--87.2.141.182 (msg) 19:17, 23 lug 2020 (CEST)
eh, dalla domanda mi pare di intuire che sei armato/a di buoni propositi… --Wim b 18:43, 24 lug 2020 (CEST)
La pratica di per se non fa male. I problemi sorgono quando se ne abusa. --87.0.151.215 (msg) 11:41, 25 lug 2020 (CEST)

Sandia

Nei canti popolari (la mia passione) del Sahara Occidentale compare il nome Sandia. Chi è Sandia

--Erosmed (msg) 00:42, 25 lug 2020 (CEST)

[@ Erosmed]Mah. Su Google l'unica cosa sensata che trovo correlando sandia e il Sahara Occidentale sono le angurie e i meloni Sandia è l'anguria/melone in spagnolo. Il Sahara Occidentale era una colonia spagnola, e il termine sandia deriva proprio dall'arabo. Sei sicuro/a che sandia sia un nome di persona? E poi tra questi canti popolari ne sapresti indicare uno?--87.0.151.215 (msg) 13:07, 25 lug 2020 (CEST)

Marte come satellite

Cosa sarebbe successo se al posto della Luna la terra avesse avuto Marte come satellite?Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Francesc 22 (discussioni · contributi) 14:54, 22 lug 2020 (CEST).

Probabilmente, vista la somiglianza della massa dei due pianeti (circa 1/10) avrebbero formato un pianeta doppio come la coppia Plutone-Caronte, con il baricentro di rotazione tra i due corpi situato al di fuori della Terra. E Elon Musk sarebbe già riuscito a fondarci una colonia. --Postcrosser (msg) 16:45, 22 lug 2020 (CEST)
Nemmeno più di tanto, la Terra sarebbe sempre il pianeta dominante. Credo che il problema numero uno sarebbero le maree, che sarebbero piuttosto devastanti, si veda qui, qui e qui. Inoltre, nelle giornate no dovremmo svegliarci con Marte storto. Infine, vista la distanza ravvicinata, il Duce avrebbe potuto tentare di invadere il pianeta rosso e Fascisti su Marte sarebbe un documentario storico e non una parodia. X-Dark (msg) 12:46, 23 lug 2020 (CEST)
probabilmente la storia dell'umanità sarebbe stata notevolmente diversa: supponiamo che la luna sia più grossa di com'è adesso (se non partiamo con l'ipotesi di Marte e Terra come pianeta doppio), probabilmente il meteorite che fece fuori i dinosauri avrebbe invece colpito la luna e adesso una delle veline sarebbe una graziosa rettiloide o magari l'antenato di qualche rettiloide si sarebbe pappato, per dire, qualche antenato degli svedesi e adesso a Riccione ci sarebbe meno animazione.. vista la paura del "diverso" ci sarebbe probabilmente il movimento "Reptilian lives matter".. senza contare lo stimolo sociale di avere Marte abitabile a due passi dalla Terra, sovietici ed americani magari avrebbero fatto a pugni per essere i primi a sbarcarci, colonizzare il pianeta e magari sbatterci gli indesiderabili, come fu fatto nei primi anni della colonizzazione dell'Australia.. ci sono tantissime ipotesi che si possono formulare.. --2.226.12.134 (msg) 12:32, 26 lug 2020 (CEST)

Come saremmo?

Come saremmo, al giorno d'oggi, se gli unici cibi che avremmo potuto mangiare, in passato, fossero state le patate, la carne di pollo, l'insalata e i legumi (ho scelto questi cibi perché sono i miei preferiti)?Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Francesc 22 (discussioni · contributi) 14:03, 24 lug 2020 (CEST).

Più che una domanda, questa sembra una supercazzola per far perdere tempo.--79.31.136.33 (msg) 14:07, 24 lug 2020 (CEST)
Tale dieta non sarebbe completamente sbilanciata (bisognerebbe poi vedere le proporzioni dei vari ingredienti), conterebbe le sostanza nutritive principali: proteine, carboidrati, grassi. Bisognerebbe vedere se contenga anche il giusto apporto delle altre sostane nutritive: sali minerali, vitamine, ecc. --87.15.117.83 (msg) 18:16, 24 lug 2020 (CEST)
Se in passato avremmo potuto... sì ma quanto in passato? Se mi parli degli ominidi preistorici togli pure le patate dalla lista visto che crescevano in un America. E probabilmente pure il pollo dato che è un animale originario dell'area persiana. Non trovo un senso alla domanda, è una dieta palesemente sbilanciata priva di diversi nutrienti essenziali, non vedo come arrivare a dire "cone saremmo oggi"--93.33.29.98 (msg) 18:34, 24 lug 2020 (CEST)
sarebbe cambiato tutto o niente, bisogna vedere come sarebbe cambiato il contesto sociale e le differenza che ne sarebbero uscite.. --2.226.12.134 (msg) 12:57, 26 lug 2020 (CEST)

È un alpaca?

Buondì! Questo è un alpaca, sì? Non lama, vigogna o che so? --Syrio posso aiutare? 11:45, 26 lug 2020 (CEST)

Stando a questa pagina, dovrebbe essere un lama: lo riconosci dalle orecchie lunghe e a forma di banana, quelle degli alpaca sono più corte e appuntite. I due animali, inoltre, hanno stazze diverse: i lama arrivano a pesare fino a 180 kg. mentre gli alpaca in genere pesano massimo 70 kg. Altre differenze le trovi qui--79.37.83.61 (msg) 13:35, 26 lug 2020 (CEST)
Ok, grazie! --Syrio posso aiutare? 00:26, 27 lug 2020 (CEST)

Fanta astronomia, pianeti nani come lune

scientificamente sarebbe possibile per un pianeta nano, arrivato nel nostro sistema solare, entrare in orbita con la Terra senza procurare problemi (devastanti) con le maree? In altre parole essere abbastanza lontano senza però non sfuggire?


--2.226.12.134 (msg) 16:53, 26 lug 2020 (CEST)

No--95.245.54.224 (msg) 18:24, 26 lug 2020 (CEST)
in pratica influirebbe cmq pesantemente sul ciclo delle maree, rendendo la vita nei centri abitati sulle coste difficoltosa, anche se fosse ai limiti dell'orbita, giusto? --2.226.12.134 (msg) 18:38, 26 lug 2020 (CEST)
Si--95.245.54.224 (msg) 22:43, 26 lug 2020 (CEST)
e quindi questo ipotetico pianeta nano in orbita per procurare meno danni possibile dovrebbe essere il più piccolo possibile ed il più lontano possibile delle orbite possibili, giusto? --2.226.12.134 (msg) 12:03, 27 lug 2020 (CEST)
Un ulteriore corpo celeste di ragguardevoli dimensioni assieme con la Terra e la Luna genererebbe un sistema a tre corpi piuttosto instabile, maree o meno. Il risultato finale potrebbe anche provocare devastanti collisioni, o l'espulsione di uno dei corpi celesti fuori dal sistema solare. X-Dark (msg) 12:47, 27 lug 2020 (CEST)
quindi ci va di lusso che abbiamo solo la Luna e Cruithne: ma se in un prossimo futuro si volesse creare una luna artificiale come colonia per l'umanità come andrebbe posizionata a livello orbitale? --2.226.12.134 (msg) 12:59, 27 lug 2020 (CEST)
Dipende dalla massa di questa "luna artificiale". --Captivo (msg) 14:28, 27 lug 2020 (CEST)

Troppo lievito nell'impasto

Cosa succede se, in un impasto, metto ad esempio 1kg di farina e mezzo kg di lievito? --Syrio posso aiutare? 19:49, 26 lug 2020 (CEST)

[@ Syrio]A quale tipo di lievito ti riferisci? Quello chimico oppure microbico (lievito di birra, lievito madre)?--93.33.74.83 (msg) 22:45, 26 lug 2020 (CEST)
Quello microbico, ma se vuoi darmi la spiegazione per entrambi è ben accolta :D --Syrio posso aiutare? 22:51, 26 lug 2020 (CEST)
Curva di crescita microbica
Un impasto ha delle molecole che giocano ruoli diversi e fondamentali: le proteine (tra cui il glutine) e i carboidrati (in primis gli amidi) danno stabilità strutturale all'impasto, specie dopo la cottura. In più le proteine danno elasticità. Il lievito cosa fa: prende gli amidi, che sono delle catene di molecole di glucosio, li "spezza" e usa il glucosio per ottenere energia. In più si pappa pure le proteine, che gli danno i mattoncini necessari a moltiplicarsi. Nel fare ciò scarta anidride carbonica (che è quella che fa gonfiare l'impasto) ed alcol etilico. Bene, come elemento in più aggiungo l'immagine qui a fianco, che è la curva di crescita batterica ma vale lo stesso pure per i lieviti: all'inizio (tratto A) indipendentemente dalla quantità iniziale che è stata inoculata il numero di cellule resta costante. Il lievito che hai messo era o liofilizzato o congelato nei panetti, il metabolismo delle cellule era rallentato e e quindi ti trovi con un lievito un po' rimbambito, ha bisogno di tempo per rivitalizzarsi. Poi c'è il tratto B dove si è finalmente svegliato, si sta pappando proteine e carboidrati e la crescita della colonia è esponenziale, la tratta C arriva quando non ci sono più nutrienti e quindi il lievito non ha più i mattoncini per moltiplicarsi e la tratta D è la morte, che sarebbe l'equivalente per noi al galleggiare nei nostri escreti e non poter mangiare altro.
Bene, ho annoiato il prossimo a sufficienza arrivo al punto: con quantità normali di lievito e nei tempi indicati nelle ricette si stoppa il processo nella fase B. Quindi è presente ancora il glutine, che da elasticità al'impasto (e fa si che non si rompa ma riesca a inglobare bene l'anidride carbonica) e gli amidi che ti tengono in piedi la baracca. Mettendo troppo lievito (nel tuo esempio, è davvero troppo) a parità di massa di impasto arrivi in minor tempo alla fase C. Ciò comporta una minore elasticità dell'impasto (non è solo il glutine che da elasticità, e non tutte le proteine vengono consumate, però ne hai sicuramente di meno che in una lievitazione normale) e una minor quantità di carboidrati a catena (anche qui, non tutti i carboidrati possono essere metabolizzati dal lievito) che danno struttura, con in più molta più anidride carbonica, quindi dopo la cottura il tuo pane iperlievitato sarài qualcosa di molto fragile, sempre che non sia scoppiato durante la cottura (non che fa boom e ti distrugge il forno eh, ma che l'anidride carbonica dilatandosi con il calore rompe le bolle che la inglobano). In più sarà stato prodotto troppo etanolo, che nella normalità evaporerebbe ma se troppo non è detto che ne rimanga con conseguenze sul gusto. Anche il lievito stesso ha un suo sapore caratteristico e se troppo influisce organoletticamente sul risultato.
Se invece il tuo dubbio era se troppo lievito fa male o no la risposta è no. In ogni aspetto. La storia che gli impasti lievitano in pancia è una leggenda, perchè la cottura avviene a temperature altucce, letali per noi figurati per il povero lievito. Ma anche se per puro colpo di [fortuna] qualche cellulina mezza strodita sopravvivesse ci penserà il tuo acido gastrico a farla passare a miglior vita. Comunque il lievito è pure usato come integratore. e concludo il capitolo "lievito microbico" dicendo che l'intolleranza al lievito è provato che non esiste quindi l'unico danno che si può avere mettendo troppo lievito in un impasto è un prodotto finale schifoso e fragile.
Per quanto riguarda il lievito chimico la cosa è molto più semplice. Alla fine il lievito chimico è del bicarbonato di sodio, un sale basico, con un altro sale acido, tipo il difosfato sodico o il tratrato acido di potassio (per gli amici "cremor tartaro"). E quello che succede altro non è che la cosa che vedi quando mischi il bicarbonato con l'aceto: il sale acido reagisce con il bicarbonato sviluppando anidride carbonica, solo più lentamente che non con l'aceto.Volendo puoi creare anche tu una torta lievitante senza mettere il lievito in bustina, basta che nell'impasto ci sia qualcosa di acido (limone, yogurt) e aggiungi del bicarbonato nelle farine, a patto che come prodotto finale hai più acido che bicarbonato, altrimenti se hai un impasto a pH basico con il calore rischi di trasformare i grassi in saponi, e la cosa che ne esce ha un sapore pessimo Comunque tutto ciò non va a interferire con proteine o amidi, quindi logicamente l'unica conseguenza nel mettere troppo lievito chimico o una grande combinazione acido-bicarbonato è avere troppo sviluppo di anidride carbonica. Quindi la torta ti si alza troppo, e potrebbe fuoriuscire dalla tortiera. In più se troppo alta magari non ti si cuoce bene al centro. Storia diversa invece se come lievito chimico intendi l'ammoniaca per dolci, alias il bicarbonato di ammonio. É un sale che con il calore si decompone a dare anidride carbonica e ammoniaca, 2 gas. Qui se ne metti troppa rischi di avere dei biscotti che sanno troppo di ammoniaca e la cosa non è una gioia per il palato. Mi raccomando usa l'ammoniaca per dolci solo con biscotti secchi (tipo i cantucci) perchè altrimenti l'ammoniaca si scioglie nell'acqua e il prodotto avrà un saporaccio. Spero di esserti stato utile, se serve altro non esitare a chiedere--79.41.157.214 (msg) 08:30, 27 lug 2020 (CEST)
Il massimo della mia creatività in cucina sono i salatini fatti con la pasta sfoglia, quindi non c'è pericolo :D
Era una curiosità oziosa uscita ieri sera a cena. Grazie mille, la spiegazione è stata esaurientissima! --Syrio posso aiutare? 11:33, 27 lug 2020 (CEST)

C'è qualcuno esperto dell'Eritrea antecedente al 1940?

non linko meglio l'articolo per non scatenare eventuali flames ma questo articolo si può confutare? Possibile che alla base del macello (per noi, come al solito) ci sia una bugia?

--2.226.12.134 (msg) 15:31, 27 lug 2020 (CEST)

Influenza spagnola del 1918

ci sono stime su quante vittime provocò la prima e la seconda ondata?

--2.226.12.134 (msg) 15:21, 27 lug 2020 (CEST)

Come riporta una nota enciclopedia online, [3], le stime non concordano tra loro. Un calcolo realistico riporta 50 milioni di vittime totali. È tuttora discusso il luogo di origone della pandemia e la data di inizio.--Flazaza (msg) 15:42, 27 lug 2020 (CEST)
ho capito il sottinteso, non si ha nemmeno una statistica su come si sviluppò, a dispetto di quanto dice il grafico su quella nota enciclopedia.. perchè gli scienziati avvisano che la seconda ondata della pandemia provocò più morti della prima per avvisare di non sottovalutare i rischi di una seconda ondata in questa.. --2.226.12.134 (msg) 16:24, 27 lug 2020 (CEST)
In realtà i tre grafici nella nota enciclopedia non riportano il numero di morti totali ma il tasso di mortalità in alcune aree e per alcune fasce di età.--Flazaza (msg) 08:15, 29 lug 2020 (CEST)
Nella sezione indicata della voce Influenza spagnola si parla erroneamente a più riprese di letalità anziché di mortalità. Se qualcuno passa a correggere... --5.90.2.125 (msg) 19:51, 29 lug 2020 (CEST)

Illuminismo

E se m'illuminismo non fosse mai esistito? --Francesc 22 (msg) 15:15, 28 lug 2020 (CEST)

Diremmo ancora viva 'o rre? L'illuminismo è un termine molto vago, e la domanda può voler dire molto o molto poco. Non avremmo avuto sanguinose rivoluzioni (ben presto diventate sanguinose dittature), ma al contempo non avremmo cose come il Metodo scientifico o idee condivise come i Diritti umani o la codifica dei Diritti naturali, sino ad allora molto arbitrari; non avremmo avuto le Costituzioni, come non avremmo avuto molte scoperte scientifiche. Non avremmo avuto lo spostamento da una visione del mondo teocentrica ad una antropocentrica, non avremmo avuto lo sviluppo filosofico moderno, in sostanza saremmo fermi al 1600. Trattandosi di una tappa dell'evoluzione umana, se non fosse avvenuta probabilmente saremmo ancora fermi lì, ma visto che non è nella natura umana starsene "ferma lì", in un modo o nell'altro, magari in altri contesti ideologici (o in altri continenti) sarebbe avvenuto comunque.--Saya χαῖρε 15:33, 28 lug 2020 (CEST)
per fare un esempio superbanalissimo delle conseguenze, senza rivoluzione francese e sue conseguenze non sarebbe mai esistita la minoranza francese (per esempio) a Napoli (sì, esiste) e quindi persone come Luigi Lablache e quindi Stewart Granger e molti altri.. ad occhio, parliamo di un milione di italiani in meno.. senza contare che probabilmente non sarebbero mai esistiti gli Stati Uniti e quindi probabilmente il nazismo avrebbe vinto e a quest'ora l'Italia, probabilmente, sarebbe dio conseguenza il luogo di villeggiatura delle ss.. --2.226.12.134 (msg) 13:13, 29 lug 2020 (CEST)
Inoltre probabilmente la Francia oggi sarebbe governata da re Luigi XXXII, Napoleone non avrebbe mai conquistato mezza Europa e useremmo tutti piedi e galloni invece di metri e litri --Postcrosser (msg) 20:08, 29 lug 2020 (CEST)
mah, su quello probabilmente ci sarebbe un macello ancora peggiore: ci sarebbe stata l'unità d'Italia? Perchè probabilmente ci sarebbe stato in ogni staterello della penisola un diverso modo di misurare e diverse valute, con cambi diversi da staterello a staterello.. --2.226.12.134 (msg) 12:37, 30 lug 2020 (CEST)

Windows Font Viewer

I file di font in Esplora Risorse di Windows 10 vengono aperti con Windows Font Viewer, ma la finestra occupa solo una parte dello schermo. Come posso fare per far aprire la finestra a tutto schermo? Windows Font Viewer è un’eseguibile o una dll? --5.169.203.105 (msg) 15:52, 28 lug 2020 (CEST)

Io ho windos 10 pro, ho aperto un file ttf dalla cartella c:\windows\font e mi si è aperta una finestra con regolare tastino per ampliare a tutto schermo che funziona, secondo process explorer il processo è c:\windows\system32\fontview.exe, non è che per caso hai attivato per sbaglio la modalità tablet?--Pierpao (listening) 13:22, 30 lug 2020 (CEST)

Metazoa

Qual è l’etimologia di Metazoa (Haeckel, 1874)? Non conosco il greco, né sono un biologo, e non riesco a comprendere neanche vagamente la ragione per cui aggiungere il prefisso meta-. Esiste una ragione particolare per cui all'epoca fu inventata una nomenclatura alternativa al più immediato e non specialista Animalia? Metazoa è una nomenclatura usata ancora adesso, o è obsoleta?--Syd Storm (msg) 02:25, 31 lug 2020 (CEST)

Syd Storm in contrapposizione ai protozoi che vuol dire le prime forme di vita e per sottolinerare il carattere evoluzionistico della vita, meta- tra gli altri ha il significato di cambiamento per esempio metamorfosi--Pierpao (listening) 07:49, 31 lug 2020 (CEST)

Comprare un'estensione di domini web

Come si fa per comprare un'estensione di domini web? Non dico quelli famosi come .com o .it ma altre estensioni non famose. Esistono un sito dove li vendono? E di chi è la proprietà?--Daniele Pugliesi (msg) 03:18, 31 lug 2020 (CEST)

Non credo siano in vendita, dovrebbero essere gestiti dall'ICANN, dovresti trovare tutto sul sito icann.org Daniele Pugliesi--Pierpao (listening) 07:54, 31 lug 2020 (CEST)
Si chiamano dominio di primo livello (top-level domain), e a causa dei dettagli di come funziona il sistema DNS (che traduce gli hostname in indirizzi IP) non possono essere arbitrariamente inventati, bensì proposti per l'adozione all'ICANN (anche se a quanto pare la cosa si sta facendo via via più "flessibile"). -- Rojelio (dimmi tutto) 15:14, 31 lug 2020 (CEST)
Grazie per le info. Certo che è un po' strano che non possano essere arbitrari. Non mi azzardo a chiedere il motivo specifico, che suppongo sia troppo tecnico per cui rischierei di confondermi ancora di più le idee... --Daniele Pugliesi (msg) 20:11, 31 lug 2020 (CEST)