Utente:Mαρκος/Chiese di Bivona

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La chiesa madre chiaramontana

Le chiese di Bivona hanno caratterizzato i secoli di storia del piccolo comune italiano della provincia di Agrigento in Sicilia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Bivona.

Architettura[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Chiese[modifica | modifica wikitesto]

Nome Data di costruzione Distruzione Prima attestazione Dimensioni Note Immagine
Chiesa di Sant'Andrea XII-XIII secolo 1507 Ritenuta la più antica chiesa cittadina; prima chiesa madre
Chiesa di Sant'Antonio Abate XII-XIII secolo 23 febbraio 1419 Ritenuta la più antica chiesa cittadina; prima chiesa madre
Chiesa madre chiaramontana XII-XIII secolo 1308 36,5 m × 16,5 m × 7,6 m Ritenuta la più antica chiesa cittadina; prima chiesa madre
Chiesa di San Bartolomeo XIII-XIV secolo 25 luglio 1427 Ritenuta la più antica chiesa cittadina; prima chiesa madre
Chiesa di Santa Rosalia XII-XIII secolo 1507 Ritenuta la più antica chiesa cittadina; prima chiesa madre
Chiesa di Sant'Agata XII-XIII secolo 1457 Ritenuta la più antica chiesa cittadina; prima chiesa madre
Chiesa di San Giovanni Battista XII-XIII secolo 1481-1482 15,60 m × 6,25 m Ritenuta la più antica chiesa cittadina; prima chiesa madre
Chiesa di Santa Maria Maddalena XII-XIII secolo 1540 Ritenuta la più antica chiesa cittadina; prima chiesa madre
Chiesa di San Pietro XII-XIII secolo 1540 Successivamente detta "di Santa Maria del Soccorso"
Chiesa di Santa Caterina ? Prima del 6 dicembre 1546 1540 Ritenuta la più antica chiesa cittadina; prima chiesa madre
Chiesa di San Giacomo ? Prima del 1540 1540 Ritenuta la più antica chiesa cittadina; prima chiesa madre
Chiesa di Santa Chiara ? Prima del 1548 1548 Ritenuta la più antica chiesa cittadina; prima chiesa madre
Chiesa di Santa Lucia XII-XIII secolo 1540 Dopo il 1593 Ritenuta la più antica chiesa cittadina; prima chiesa madre
Chiesa di San Sebastiano XIV-XV secolo 21 novembre 1498 Ritenuta la più antica chiesa cittadina; prima chiesa madre
Chiesa di San Rocco Anni 1540 1548 Ritenuta la più antica chiesa cittadina; prima chiesa madre
Chiesa madre Mater Salvatoris 1637-1663 XVII secolo Ritenuta la più antica chiesa cittadina; prima chiesa madre
Chiesa di Sant'Isidoro Agricola Anni 1640 agosto 1646 Ritenuta la più antica chiesa cittadina; prima chiesa madre
Chiesa dell'Immacolata Concezione Prima metà del XVII secolo agosto 1648 Costruita a spese di Giuseppe Romano
Chiesa del Purgatorio XII-XIII secolo 29 maggio 1898 novembre 1741 Ritenuta la più antica chiesa cittadina; prima chiesa madre
Chiesa dell'Annunziata Fine XIV secolo Ritenuta la più antica chiesa cittadina; prima chiesa madre
Chiesa di San Michele Arcangelo XII-XIII secolo 1580 Detta anche "di San Francesco dei Minori Conventuali"
Chiesa di Santa Maria di Loreto 1490 Ritenuta la più antica chiesa cittadina; prima chiesa madre
Chiesa di Santa Maria di Gesù Primi anni del XVI secolo Ritenuta la più antica chiesa cittadina; prima chiesa madre
Chiesa di San Giacomo XII-XIII secolo gennaio 1563 Detta anche "dei Cappuccini"
Chiesa di San Paolo XV secolo 1543 Ritenuta la più antica chiesa cittadina; prima chiesa madre

Chiese rurali[modifica | modifica wikitesto]

Nome Data di costruzione Distruzione Prima attestazione Dimensioni Note Coordinate
Chiesa di San Leonardo ? Dopo il 1637 1488 ? Sita nell'omonima contrada 37°36′42″N 13°26′31″E / 37.611667°N 13.441944°E37.611667; 13.441944
Chiesa di San Vito ? Dopo il 1669 1° settembre 1525 ? Sita nell'omonima contrada 37°36′39″N 13°25′54″E / 37.610833°N 13.431667°E37.610833; 13.431667
Chiesa di San Matteo ? ? 1531 ? Fino alla prima metà del Novecento esistevano i ruderi di una chiesa in contrada San Matteo, dove è sita l'omonima sorgente citata fin dal 1531 37°37′42″N 13°25′25″E / 37.628333°N 13.423611°E37.628333; 13.423611
Chiesa di San Giovanni Evangelista 1539-1540 ? 1540 ? Sita fora la terra a lu mulinu di lu Nadaru, quartiere del centro abitato
Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo ? ? 1563 ? Sita nel luogo ove poi sorse la chiesa dei padri Cappuccini 37°37′20″N 13°26′10″E / 37.622222°N 13.436111°E37.622222; 13.436111
Chiesa di Santa Maria del Bosco ? ? 1593 ? Citata nei riveli del 1593, non si dispone di altre notizie
Chiesa della Madonna del Ponte XVI secolo ? 28 ottobre 1607 ? Edificata in seguito a miracolo a protezione di una precedente icona della Madonna del Ponte 37°36′28″N 13°26′27″E / 37.607778°N 13.440833°E37.607778; 13.440833
Chiesa di Santa Maria della Scala ? XIX secolo 1737 ? Sita nel feudo Prato
Chiesa della Millaca 1792-1793 Dopo il 1806 1793 14 m × 5,80 m A navata unica, era sita nell'omonimo feudo 37°30′43″N 13°23′10″E / 37.511944°N 13.386111°E37.511944; 13.386111

Cappelle[modifica | modifica wikitesto]

Nome Data di costruzione Distruzione Prima attestazione Dimensioni Note Immagine
Cappella di San Michele Arcangelo Prima del 1372 1372 Ritenuta la più antica chiesa cittadina; prima chiesa madre
Cappella dell'Ospedale XII-XIII secolo 29 aprile 1499 Intitolata alla Madonna della Catena e a San Giuliano
Cappella della Madonna di Montemaggiore XII-XIII secolo 1747 Ritenuta la più antica chiesa cittadina; prima chiesa madre
Cappella della Madonna delle Grazie Anni 1960 Ritenuta la più antica chiesa cittadina; prima chiesa madre
Cappella del Carcere XII-XIII secolo Ritenuta la più antica chiesa cittadina; prima chiesa madre
Cappella del Camposanto 22 maggio 1892 Ritenuta la più antica chiesa cittadina; prima chiesa madre
Cappella della Madonna della Sprescia XII-XIII secolo aprile 1834 Ritenuta la più antica chiesa cittadina; prima chiesa madre
Cappella di Santa Filomena XII-XIII secolo 1871 Dette il nome all'omonima località

Edicole sacre[modifica | modifica wikitesto]

Nome Data di costruzione Distruzione Prima attestazione Coordinate Note Immagine
Edicola della Madonna delle Grazie XII-XIII secolo 1507 37°37′14.97″N 13°26′22.19″E / 37.620825°N 13.439496°E37.620825; 13.439496 Sostituì l'omonima cappella[1]
Edicola della Madonna di Montemaggiore XII-XIII secolo 1507 Sostituì l'omonima cappella[1]
Edicola della Madonna delle Grazie ? Prima degli anni 1920[2] Sita sotto l'arco di via Cannova; restaurata nel 1985[1]
Edicola della Madonna dell'Arco ? Sita sotto la xanèa Guggino-Sirretta, il quadro della Madonna dell'Arco sostituì, negli anni 1980, uno precedente della Madonna di Fátima[1]
Edicola dell'Arco Marciante ? Custodisce un quadro di Gesù Crocifisso con le pie donne e una statua del Cuore di Gesù; quest'ultima sostituì una precedente statua di lu Signuri[1]
Edicola della xanèa Piazza-Fondachello ? XX secolo Se ne ha memoria solo per la chiusura della xanèa avvenuta nel Novecento[3]
Edicola della Madonna Immacolata 1756 Costituita da 9 mattonelle in ceramica dipinta (360 cm²) raffiguranti l'Immacolata e, ai lati, San Francesco e Sant'Antonio genuflessi. Sita nella facciata di una casa di via Fondachello[3]
Edicola di li Madunnuzzi (Immacolata) XX secolo Sostituì una precedente statuetta della Madonna realizzate dal bivonese Carmelo Cardinale sul muro esterno di una casetta rurale di sua prorpietà; le statuette furono trafugate negli anni Ottanta[3]
Edicola di li Madunnuzzi (Santa Rosalia) XX secolo Come sopra. Le due precedenti edicole dettero il nome al bivio di li Madunnuzzi (Alessandria della Rocca-Ribera) presso cui sorge la casetta rurale[3]

Oratori[modifica | modifica wikitesto]

Nome Data di costruzione Distruzione Prima attestazione Dimensioni Note Immagine
Oratorio urbano della Compagnia della Madonna dell'Olio 1669 Sito nel posto in cui ora sorge la casa canonica[4]
Oratorio Greco Dopo il 1752 1732 Sito in una delle stanze del palazzo Marchese Greco[5]
Oratorio Guggino Dopo il 1921 1773 Sito in una delle stanze del palazzo Guggino, nell'omonima piazza[5]
Oratorio Fiano 1773 Appartenuto al sacerdote don Melchiorre Fiano, beneficiale della chiesa dell'Immacolata Concezione[5]
Oratorio Russo 1806 Appartenuto al sacerdote don Antonino Russo[5]
Oratorio Bellone 1806 Appartenuto al sacerdote don Pasquale Bellone[5]
Oratorio De Michele Dopo il 1949 1855 Appartenuto ai baroni De Michele[5]
Oratorio Puccio 1892 Appartenuto al sacerdote don Alfonso Puccio[5]
Oratorio De Bono Anni 1920 1949 Appartenuto alla famiglia del vescovo Damaso Pio De Bono[5]

Conventi[modifica | modifica wikitesto]

Nome Data di costruzione Distruzione Prima attestazione Dimensioni Note Immagine
Convento dei Carmelitani XII-XIII secolo 1507 Ritenuta la più antica chiesa cittadina; prima chiesa madre
Convento dei Minori Conventuali XII-XIII secolo 1507 Ritenuta la più antica chiesa cittadina; prima chiesa madre
Convento dei Domenicani XII-XIII secolo 1507 Ritenuta la più antica chiesa cittadina; prima chiesa madre
Convento dei Frati Minori Osservanti XII-XIII secolo 1507 Ritenuta la più antica chiesa cittadina; prima chiesa madre
Convento dei Cappuccini XII-XIII secolo 1507 Ritenuta la più antica chiesa cittadina; prima chiesa madre
Convento degli Eremiti Agostiniani XII-XIII secolo 1507 Ritenuta la più antica chiesa cittadina; prima chiesa madre

Monasteri[modifica | modifica wikitesto]

Nome Data di costruzione Distruzione Prima attestazione Dimensioni Note Immagine
Monastero delle Benedettine XIV-XV secolo Prima metà del XX secolo 1473-74 Annesso alla chiesa di San Paolo
Monastero delle Clarisse XII-XIII secolo 1507 Ritenuta la più antica chiesa cittadina; prima chiesa madre

Collegi[modifica | modifica wikitesto]

Nome Data di costruzione Distruzione Prima attestazione Dimensioni Note Immagine
Collegio dei gesuiti XII-XIII secolo 1507 Ritenuta la più antica chiesa cittadina; prima chiesa madre

Santuari[modifica | modifica wikitesto]

Nome Data di costruzione Distruzione Prima attestazione Dimensioni Note Immagine
Santuario della Madonna dell'Olio XII-XIII secolo 1507 Ritenuta la più antica chiesa cittadina; prima chiesa madre

Altro[modifica | modifica wikitesto]

  • Toponimi e chiesa evangelica
  • Calvario
  • Sinagoga e moschea
Comunità religiose, compagnie e confraternite nella storia di Bivona

Comunità e ordini religiosi
in parentesi la data di fondazione della comunità

  • Priorato Benedettino (metà del XII secolo)
  • Confraternita di Sant'Antonio Abate (prima del 1250)
  • Carmelitani (XIII-XIV secolo)
  • Confraternita di S. Bartolomeo (XIII-XIV secolo)
  • Confraternita di San Michele Arcangelo (probabilmente in data anteriore al 1394)
  • Confraternita di S. Rosalia (fine XIV secolo)
  • Minori Conventuali (1394)
  • Confraternita di S. Sebastiano (XV secolo)
  • Domenicani (XV secolo)
  • Opera del SS. Sacramento nella chiesa di S. Agata (XV secolo)
  • Suore Benedettine (XV secolo)
  • Frati Minori Osservanti (1500)
  • Compagnia della Madonna del Rosario (XVI secolo)
  • Confraternita di S. Rocco (XVI secolo)
  • Compagnia del SS. Sacramento (tra il 1543 e il 1569)
  • Gesuiti (1556)
  • Cappuccini (seconda metà del XVI secolo)
  • Frati Minori Riformati (fine XVI secolo)
  • Suore Clarisse (fine XVI secolo)
  • Opera delle Anime Sante del Purgatorio (anni dieci del XVII secolo)
  • Eremiti Agostiniani (1614)
  • Compagnia della Madonna della Pietà (prima metà del XVII secolo)
  • Compagnia di S. Maria del Soccorso (1642)
  • Compagnia del SS. Crocifisso (1650)
  • Opera del SS. Viatico nella chiesa di S. Giovanni (anni di poco anteriori al 1722)
  • Congregazione femminile del SS. Rosario (XIX secolo)
  • Confraternita dell'Annunziata o del Carmelo (approvata in modo non definitivo nel 1860)
  • Congregazione delle Piccole Suore della Sacra Famiglia (1910)
  • Congregazione delle Suore Terziarie Agostiniane (1928)
  • Compagnia delle Dimesse di S. Orsola (1930)
  • Congregazione del "Sacro Cuore" (1937)
  • Congregazione delle "Missionarie del S. Cuore di S. F. Cabrini" (1968)
  • Congregazione delle Suore Assuntine (2006), unico ordine ancora esistente

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Marrone, 1997, 205.
  2. ^ Marrone, 1997, 205 precisa che di questa edicola «sappiamo solo che esiste per lo meno da oltre settanta anni, ma non è stato possibile precisarne l'epoca di fondazione».
  3. ^ a b c d Marrone, 1997, 206.
  4. ^ Marrone, 1997, 198.
  5. ^ a b c d e f g h Marrone, 1997, 207.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Antonino Marrone, Storia delle Comunità Religiose e degli edifici sacri di Bivona, Bivona, Comune di Bivona, 1997.ISBN non esistente

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]