Alessandria della Rocca
Alessandria della Rocca comune | |||
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Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Provincia | ![]() | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Giovanna Bubello (lista civica) dal 28-4-2019 | ||
Data di istituzione | 1570 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 37°34′10.56″N 13°27′12.47″E / 37.5696°N 13.453464°E | ||
Altitudine | 533 m s.l.m. | ||
Superficie | 62,24[1] km² | ||
Abitanti | 2 734[2] (30-11-2019) | ||
Densità | 43,93 ab./km² | ||
Comuni confinanti | Bivona, Cianciana, San Biagio Platani, Sant'Angelo Muxaro, Santo Stefano Quisquina | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 92010 | ||
Prefisso | 0922 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 084002 | ||
Cod. catastale | A181 | ||
Targa | AG | ||
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media) | ||
Cl. climatica | zona C, 1 311 GG[3] | ||
Nome abitanti | alessandrini | ||
Patrono | Madonna della Rocca | ||
Giorno festivo | 26 agosto | ||
Cartografia | |||
Posizione del comune di Alessandria della Rocca nel libero consorzio comunale di Agrigento | |||
Sito istituzionale | |||
Alessandria della Rocca (IPA: [aleˈsːandrja ˈdelːa ˈrɔkːa], Lisciànnira in siciliano) è un comune italiano di 2 734 abitanti[2] del libero consorzio comunale di Agrigento in Sicilia.
Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]
Clima[modifica | modifica wikitesto]
ALESSANDRIA DELLA ROCCA[senza fonte] | Mesi | Stagioni | Anno | ||||||||||||||
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Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Inv | Pri | Est | Aut | ||
T. max. media (°C) | 10,1 | 11,3 | 13,6 | 16,4 | 22,4 | 27,8 | 31,4 | 31,8 | 26,9 | 20,9 | 15,7 | 11,4 | 10,9 | 17,5 | 30,3 | 21,2 | 20,0 |
T. min. media (°C) | 3,5 | 3,6 | 5,2 | 6,8 | 10,8 | 14,7 | 17,3 | 17,6 | 15,0 | 11,5 | 8,2 | 5,3 | 4,1 | 7,6 | 16,5 | 11,6 | 10,0 |
Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]
Il nome Alessandria della Rocca venne assegnato al paese il 10 maggio 1863, ai sensi del regio decreto 1196, che recepì la delibera del consiglio comunale del 7 novembre 1862. In precedenza, infatti, il Comune ebbe altri nomi. Il primo fu Alessandria della Pietra, nome dovuto all'antico proprietario del feudo, Alessandro Presti, e al vicino Castello della Pietra D'Amico, risalente al periodo saraceno. Nel 1713, nominato Re di Sicilia Vittorio Amedeo II, vennero istituiti i Municipi: il comune agrigentino assunse il nome di Alessandria di Sicilia, per essere distinta dai comuni omonimi presenti nei vari stati d'Italia.
L'appellativo richiama la Madonna della Rocca, patrona del paese.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Età moderna[modifica | modifica wikitesto]
Alessandria della Rocca venne fondata nel 1570, quando il feudo Presti Alessandro venne elevato a dignità di Comune sotto il titolo di Alessandria della Pietra: il primo signore fu Carlo Barresi, investitosi della baronia di Pietra D'Amico il 20 giugno 1568.
Simboli[modifica | modifica wikitesto]
«Aquila coronata portante in petto lo scudo inquartato: nel quarto superiore a destra vaiato; nel quarto superiore a sinistra tre stelle; in quello inferiore a destra una testa di leone; nel quarto inferiore a sinistra un giglio; nel centro un leone rampante.» |
Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]
Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]
- Chiese del passato
- Chiesa della Pietà
- Chiesa delle Alme Santa del Purgatorio
- Chiesa di Santa Rosalia
- Chiesa di San Marco
- Chiesa di Sant'Anna
- Chiese ancora presenti
- Chiesa del Carmine (XVI-XVII secolo) e convento dei Carmelitani. Quest'ultimo è stato restaurato grazie all'intervento dell'amministrazione comunale presieduta dal sindaco Salvatore Mangione (2000). Oggi, all'interno del chiostro, nel periodo estivo, si svolgono varie attività di interesse culturale. Presso il polo monumentale è attestata la "Confraternita di Maria Santissima del Carmine".
- Chiesa Madre (XVII secolo);
- Chiesa dell'Immacolata Concezione (XVII secolo);
- Chiesa del Crocifisso (XVII secolo);
- Chiesa di San Giovanni Battista (XVII secolo);
- Chiesa del Convento dei Frati Minori Osservanti Riformati (XVII secolo);
- Santuario della Madonna della Rocca (XVII secolo).
Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]
- Palazzo Genuardi-Inglese (XVI secolo)
- Palazzo Guggino (XVII-XVIII secolo)
- Palazzo Cordova
- Palazzo Genuardi
- Palazzo Inglese-Spoto
- Palazzo Coniglio
Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]
Siti archeologici[modifica | modifica wikitesto]
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- Necropoli sicana "Gruttiddri", in contrada Chinesi: si tratta di una piccola necropoli del tipo a "forno" o a "grotticelle" scavata ai fianchi di una montagna, chiamata tuttora montagna "di li gruttiddri". La necropoli presenta numerose camerette sepolcrali di forma circolare, perlopiù con volta tondeggiante, scavate nella roccia. Le grotte presentano resti di sepolture, tuttavia l'assenza di elementi figurati all'interno di esse, non ci permette di stabilire con esattezza date ben precise ma il materiale rinvenuto all'interno delle grotte, rappresentato da ceramica grossolana impressa, ci parla di una società agricolo-pastorale con insediamenti fissi dal II millennio a.C. Nei dintorni di questa necropoli sono stati rinvenuti frammenti di anfore e utensileria varia, rapportabile a varie epoche, quali la tardo-romanica e la paleo-cristiana. Pezzi molto comuni sono costituiti da tegole, caratterizzate da un impasto che va dal giallo, al rossastro, al grigio, sparsi tra gli alberi, a valle della necropoli Gruttiddri, resti, questi, delle piccole abitazioni pastorali che assieme ai numerosi cocci di vasellame grezzo, segno di una probabile industria litica nella zona, sono rapportabili ai sec. XI, XII e XIII. Unici pezzi di grande valore, oltre che storico e artistico, sono costituiti da lucerne romane e frammenti di esse, e dalle statuette fittili, raffiguranti divinità femminili, testimonianza di una probabile esistenza di spazi religiosi nel settore dell'abitato. Che si tratti di una necropoli sicana lo ha messo bene in luce Cesare Sermenghi, nel suo interessante e stimolante lavoro "Mondi minori scomparsi".
- Necropoli sicana "Lurdichedda": Vestigia di insediamenti, che vanno dalla preistoria ai vari periodi della storia antica e medievale, sono state rinvenute anche in un altro luogo, poco distante dalla necropoli Gruttiddri e precisamente in contrada Lurdicheddra, dove è stata scoperta un'altra necropoli, più piccola di quella in zona Gruttiddri, ma dalle stesse caratteristiche, ovvero tombe, a forma di grotta, di dimensioni analoghe alle tombe della necropoli Gruttiddri. Il sito presenta testimonianze di antichi insediamenti, anche qui non compare nessun dipinto all'interno delle grotte, ma soltanto pochi cocci di vasellame, nella zona circostante, qualcuno di grosse dimensioni, precisamente qualche fondo di anfora o di contenitori per derrate alimentari, ricorrenti nella produzione indigena dei sec.VII e VI a.C.
- Cozzo Turco: si tratta di un'area di interesse archeologico; in superficie, infatti, si scorgono i resti di un insediamento Romano Imperiale-Bizantino. Alcuni reperti rinvenuti sul luogo confermano che l'insediamento parte dal periodo romano, che va dal I secolo a.C. al VI secolo. Nella stessa zona è inoltre presente una tomba a Tholos risalente all'VIII secolo a.C.[4].
Un'indagine effettuata da un team dell'istituto archeologico dell'Università Georg-August di Gottinga nel biennio 2009-2010 ha messo in luce circa 200 siti archeologici rinvenuti nei territori di Alessandria della Rocca e di alcuni comuni limitrofi[5].
Società[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
Abitanti censiti[6]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]
Provenienza della popolazione straniera residente (2015)[7] | |
Romania | 59 |
Nigeria | 9 |
Cultura[modifica | modifica wikitesto]
Istruzione[modifica | modifica wikitesto]
Biblioteche[modifica | modifica wikitesto]
Biblioteca comunale, sita in piazza Marconi.
Eventi[modifica | modifica wikitesto]
- Festa della Madonna della Rocca - ultima domenica di agosto (dal venerdì precedente al martedì successivo)
- Festa di San Giuseppe - 19 marzo
- Festival Musica Mediterranea (ultima settimana di agosto).
- Festa in onore di San Giovanni Battista (24 giugno)
Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]
Frazioni[modifica | modifica wikitesto]
Al 15º censimento generale della popolazione e delle abitazioni dell'ISTAT (2011), il territorio di Alessandria della Rocca risulta così suddiviso[8]:
Nome | Tipologia | Abitanti | Altitudine | Coordinate |
---|---|---|---|---|
Alessandria della Rocca | centro abitato / capoluogo comunale | 2 979 | 533 | 37°34′10.56″N 13°27′12.47″E / 37.5696°N 13.453465°E |
Madonna della Rocca | nucleo abitato | 4 | 523 | 37°33′25.75″N 13°27′24.4″E / 37.557154°N 13.456779°E |
- | Case sparse | 135 | - | - |
totale | 1 centro abitato + 1 nucleo abitato | 3 118 | 60/700 |
Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]
Drap, dal 2015
Altre informazioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]
Il comune di Alessandria della Rocca fa parte delle seguenti organizzazioni sovracomunali:
- regione agraria n.3 (Colline del Platani)[10];
- unione di comuni "Platani - Quisquina - Magazzolo".
Sport[modifica | modifica wikitesto]
Ad agosto si svolge una gara di go kart la Crono gara Go Kart "Città di Alessandria".
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Dati Istat 2011, su istat.it. URL consultato l'8 luglio 2014.
- ^ a b Dato Istat - Popolazione al 30 novembre 2019 (dato provvisorio).
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Sanzeri, 76.
- ^ Giornale di Sicilia, pagina 37 del 9 ottobre 2010.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Dati Istat 31-12-2015
- ^ Alessandria della Rocca - linkedopendata, su datiopen.istat.it. URL consultato il 3 gennaio 2016.
- ^ a b c d e f g h i j k http://amministratori.interno.it/
- ^ GURS Parte I n. 43 del 2008, su gurs.regione.sicilia.it. URL consultato l'8 luglio 2011.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Associazione Culturale "Alessandria nel Mondo", Guida Turistica e Paesaggistica di Alessandria della Rocca, Comune di Alessandria della Rocca, 2002
- Raineri Nino, Alessandria della Rocca: Storia-Tradizioni-Immagini, Comitato per i festeggiamenti in onore della Madonna della Rocca, 1991
- Raineri Nino, ...e nacque Alessandria, Comune di Alessandria della Rocca, 2000
- Sanzeri Paolo, Sant'Antonino di Cianciana, storia di una Città di nuova fondazione, 2007, Santo Stefano Quisquina.ISBN non esistente
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito del comune, su comune.alessandriadellarocca.ag.it.