Utente:Gioggio 02/Final Fantasy (videogioco)

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Sviluppo[modifica | modifica wikitesto]

A man sitting in a chair and speaking into a microphone.
Hironobu Sakaguchi al Japan Expo di Parigi nel 2007

Hironobu Sakaguchi era da lungo tempo interessato a produrre un videogioco di genere GdR, ma il suo superiore non glielo aveva permesso sostenendo che un gioco di questo genere avrebbe venduto poco[1]. In seguito alla pubblicazione e al relativo successo del videogioco Dragon Quest, prodotto dallo studio Enix, la compagnia cambiò idea e approvò il progetto di Sakaguchi di realizzare un videogioco GdR ispirato a Ultima e a Wizardry[1]. Inizialmente solo tre suoi colleghi si offrirono volontari per partecipare al progetto, Sakaguchi era considerato infatti un capo severo nonostante i suoi lavori non avessero ottenuto particolare successo[2]. Alla fine, Final Fantasy, verrà sviluppato da un team di sette persone definito "A-Team"[3].

Sakaguchi convinse i colleghi Koichi Ishii e Akitoshi Kawazu a partecipare al progetto. Kawazu era principalmente responsabile per meccaniche e sezioni di combattimento, per i quali si è ispirato fortemente al gioco da tavolo Dungeons & Dragons e al videogioco GdR Wizardy. Caratteristiche come le debolezze elementali, che non erano presenti nei GdR giapponesi ma erano invece diffuse nei GdR occidentali, avevano colpito particolarmente Kawazu, che le aggiunse al sistema di combattimento di Final Fantasy, così come la possibilità di scegliere le classi dei membri della squadra del giocatore, sostenendo che nei GdR il divertimento inizia già nelle fasi di creazione del personaggio[1].

La sceneggiatura è stata realizzata dallo scrittore indipendente Kenji Terada, basandosi su una storia di Sakaguchi[4].

Ishii ha influenzato molto l'ambientazione del gioco tramite l'idea dei cristalli e ha proposto l'illustratore Yoshitaka Amano. Amano venne inizialmente rifiutato, Sakaguchi infatti non aveva mai sentito parlare di lui e mostrò a Ishii dei disegni su dei ritagli di riviste dicendogli che era quello lo stile che cercava, Ishii gli fece notare che quei disegni erano opera proprio di Amano, che venne quindi coinvolto nel progetto[2].

La colonna sonora venne composta da Nobuo Uematsu.

Per il codice del gioco, venne assunto il programmatore iraniano-americano Nasir Gebelli[2]. Gebelli non aveva mai lavorato ad un GdR e inizialmente Sakaguchi provò a spiegargli le varie caratteristiche e il funzionamento del gioco, ma poi gli consigliò semplicemente di programmare il materiale che gli veniva consegnato. Gebelli è anche responsabile per aver creato quello che viene considerato il primo minigioco in un videogioco GdR, dopo aver sbloccato la nave il giocatore può infatti, tramite una precisa combinazione di tasti, sbloccare un "gioco del quindici" virtuale[5]. Tra gli altri sviluppatori vi erano il graphic designer Kazuyo Shibuya, i programmatori Kiyoshi Yoshii e Ken Narita e il debugger Hiroyuki Itō[6][7].

Quando il progetto è cominciato, un ulteriore team capitanato da Hiromichi Tanaka e denominato "B-Team" si è unito per aiutare durante lo sviluppo[2][3].

Sakaguchi ha ammesso che la mancanza di fiducia e l'impopolarità del team all'interno della compagnia ha motivato i membri a contribuire al meglio alla riuscita del progetto[3].

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Inizialmente Square aveva stabilito la produzione di 200.000 copie, Sakaguchi supplicò la compagnia di produrne 400.000, nella speranza di poter vendere a sufficienza da permettergli di realizzare un sequel dell'opera, la compagnia accettò[3]. L'originale versione per NES ha infine venduto 520.000 copie in Giappone[8]. In seguito al successo della localizzazione Nordamericana di Dragon Quest, la divisione americana di Nintendo ha tradotto Final Fantasy in inglese e l'ha pubblicato in Nordamerica nel 1990. Nessuna versione del gioco è stata pubblicata nella cosiddetta "zona PAL" fino al 2003, con l'uscita di Final Fantasy Origins[9].

Titolo[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2015, Sakaguchi ha rivelato che il team decise dal principio di trovare un nome da poter accorciare in FF (エフエフ?, efu efu), così facendo era possibile abbreviarlo usando l'alfabeto latino e pronunciarlo, in lingua giapponese, in quattro sillabe[10][11].

Inizialmente venne scelto il titolo "Fighting Fantasy", ma venne cambiato vista l'esistenza di una collana di libri con lo stesso nome[2][10].

La ragione per cui venne scelta proprio la parola "final" nel titolo definitivo ha dato adito a varie teorie ed è stata poi "svelata" da Nobuo Uematsu, sostenendo che fosse legata sia alla situazione personale di Sakaguchi, che avrebbe lasciato l'industria videoludica se il progetto non fosse stato un successo e sarebbe tornato all'Università, sia alla situazione dell'azienda, che all'epoca era sull'orlo della bancarotta e il gioco rischiava di essere l'ultimo prodotto dalla compagnia[12][3]. Anche Sakaguchi commentò l'argomento e nonostante abbia confermato che all'epoca la situazione non fosse delle migliori, qualsiasi parola che iniziasse con la F sarebbe ugualmente andata bene[10][11].

Redistribuzioni[modifica | modifica wikitesto]

Final Fantasy è stato riproposto svariate volte su diverse piattaforme ed è stato spesso distribuito assieme a Final Fantasy II in varie raccolte. Tutti i remake mantengono la storia e le meccaniche di combattimento originali, ma apportano vari miglioramenti a diverse aree, come il comparto grafico, il sonoro e altri specifici elementi di gioco.

Final Fantasy è stato inizialmente ridistribuito per MSX2 e pubblicato da Microcabin in Giappone nel dicembre del 1989. Lo spazio di archiviazione era più del triplo di quello del NES, ma il titolo presentava problemi assenti nella versione distribuita da Nintendo, come i notevoli tempi di caricamento. Includeva inoltre leggere migliorie al comparto grafico e sonoro[13].

Nel 1994 venne distribuito per NES Final Fantasy I・II, una raccolta del primo e del secondo capitolo della saga. Questa versione è stata resa disponibile solo in Giappone e aveva migliorie grafiche minime[14].

Un remake per WonderSwan Color è stato pubblicato in Giappone il 9 dicembre del 2000, apportando varie migliorie grafiche[15]. La grafica 8-bit della versione originale è stata aggiornata, sono stati aggiunti sfondi alle scene di combattimento e gli sprite di nemici e personaggi sono stati ridisegnati per renderli più simili ai sequel pubblicati per SNES[16].

Final Fantasy e Final Fantasy II sono stati ridistribuiti in un'unica raccolta, pubblicata in Giappone nel 2002 e intitolata Final Fantasy I & II Premium Package, in Nordamerica e in Europa è stata distribuita nel 2003 col nome di Final Fantasy Origins. Questa versione è simile al remake per WonderSwan Color e apporta vari miglioramenti, grafiche maggiormente dettagliate, tracce musicali remixate, l'aggiunta di sequenze in full motion video, di una raccolta di illustrazioni di Amano, di un bestiario e di una diversa modalità per salvare i progressi[17][18].

Questa versione è stata nuovamente distribuita a dicembre del 2012 come parte del Final Fantasy 25th Anniversary Ultimate Box, una raccolta pubblicata per celebrare i 25 anni della saga[19].

Nel 2004 viene distribuito per GameBoy Advance Final Fantasy I & II: Dawn of souls, una raccolta dei primi due giochi della saga. Questa versione vede elementi inediti, come l'aggiunta di 4 nuovi dungeon e un bestiario ampliato[20].

Square Enix ha pubblicato tra il 2004 e il 2006 una versione di Final Fantasy destinata ai telefoni cellulari giapponesi, con il nome di Final Fantasy i. Questa versione aveva una grafica migliore rispetto all'originale a 8-bit, ma era meno avanzata rispetto agli altri porting del titolo[21][22]. Square Enix aveva anche pianificato una distribuzione per il mercato telefonico nordamericano nel 2006, concretizzatasi solo nel 2010 in collaborazione con Namco[23]. Mantiene alcuni elementi della versione originale per NES, altri come la grafica e i nomi dei nemici sono invece presi dalla versione per Game Boy Advance, con l'assenza però dei dungeon, i nemici e gli oggetti aggiuntivi che caratterizzavano quella versione. Il sistema di salvataggio dei progressi è identico a quello della versione originale, ma presenta la possibilità di creare tre salvataggi di gioco differenti e un'opzione di "salvataggio temporaneo"[24].

Per il 20esimo anniversario della saga, Square Enix ha ridistribuito Final Fantasy e Final Fantasy II per PlayStation Portable. I giochi sono stati pubblicati in Giappone e in Nordamerica nel 2007 e in Europa nel 2008[25]. Questa versione include grafiche 2D a una risoluzione migliorata, sequenze in FMV, tracce remixate e un nuovo dungeon ulteriore a quelli già implementati dalla versione Dawn of Souls, la trama, a eccezione del dungeon inedito, è uguale a quella di quest'ultima versione. Successivamente la raccolta è stata resa disponibile solo in Giappone per il Nintendo 3DS tramite Nintendo eShop, con l'aggiunta del 3D Stereoscopico caratteristico della console.

Square Enix ha ridistribuito per Wii la versione originale tramite il servizio Virtual Console in Giappone il 26 maggio 2009, in Nordamerica il 5 ottobre dello stesso anno e nella "zona PAL" il 7 maggio 2010

Square Enix ha distribuito globalmente per iOS una versione di Final Fantasy basata sul porting per PSP il 25 febbraio 2010. In seguito è stata anche pubblicata una versione per Windows Phone il 13 giugno 2012 e per Android il 27 luglio 2012.

Final Fantasy è uno dei giochi inclusi nel Nintendo Classic Mini: Nintendo Entertainment System, console replica dell'originale NES messa in vendita a novembre 2016.

il 28 luglio 2021 Final Fantasy è stato incluso nella raccolta Final Fantasy: Pixel Remaster Series, distribuita per iOS, Android e Windows (tramite Steam) il 28 luglio, 2021.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Final Fantasy è stato accolto positivamente dalla critica e si è rivelato un successo commerciale, la versione originale per NES ha venduto 520.000 copie in Giappone, incassando 3 miliardi di yen o 21 milioni di dollari (equivalenti a 54 milioni nel 2022). In Nordamerica la versione per NES ha venduto 700.000 copie.

IGN classifica Final Fantasy all'undicesima posizione dei migliori giochi per NES, elogiando il sistema delle classi e l'uso dei veicoli per muoversi lungo la mappa di gioco. GamesRadar lo posiziona ottavo nella lista dei migliori giochi per NES, sostenendo che mentre Dragon Warrior aveva introdotto i giocatori al genere, Final Fantasy lo aveva reso popolare. Nel 2004 i lettori di Retro Gamer lo votarono come 93esimo miglior gioco "retrò", lo staff della rivista notò che "nonostante un comparto grafico povero e missioni relativamente poco complesse, molti considerano l'originale il migliore (fatta eccezione di FFVII)".

Nel 2006, Final Fantasy venne inserito nella lista dei migliori 100 giochi redatta dalla rivista giapponese Famitsū, dove i lettori lo hanno votato come 63esimo miglior gioco di tutti i tempi. Gli utenti di GameFAQs hanno stilato una lista similare che ha visto il titolo piazzarsi alla 76esima posizione. Nella lista dei 200 migliori giochi per console Nintendo di Nintendo Power Final Fantasy è stato classificato 49esimo, sempre Nintendo Power lo ha posizionato 19esimo nella lista dei migliori giochi per NES nel 2008, elogiandolo per aver gettato, assieme a Dragon Warrior, le basi del genere GDR.

Final Fantasy è stato uno dei giochi GDR più influenti della terza generazione ed ha largamente contribuito a rendere popolare il genere.

Riferimenti in altre opere[modifica | modifica wikitesto]

Un album contenente la colonna sonora del titolo, assieme a quella di Final Fantasy II, è stato pubblicato nel 1989.

Alcuni dei temi musicali presenti nell'opera sono poi stati ripresi per i giochi successivi e sono diventati un "classico" della saga: "Prelude", l'arpeggio che accompagna la schermata del titolo; "Opening Theme", il tema riprodotto quando si attraversa il ponte durante le prime fasi di gioco e che diventerà il "tema principale" della saga e "Victory Fanfare", riprodotta dopo la vittoria in battaglia, inoltre il motivo che introduce l'inizio dei combattimenti è stato anch'esso spesso riutilizzato nei titoli successivi.

Nella serie animata Un videogioco per Kevin - Captain N, il protagonista visita vari scenari tratti da famosi videogiochi e l'ultimo episodio è ambientato nel mondo di Final Fantasy.

I titoli picchiaduro Dissidia Final Fantasy, Dissidia 012 Final Fantasy e Dissidia Final Fantasy NT, presentano due personaggi provenienti da Final Fantasy: il Guerriero della Luce, basato su un artwork di Yoshitaka Amano ispirato alla classe del Cavaliere, e Garland.

Il Guerriero della Luce di Amano appare anche come nemico principale di "Shadowbringers", espansione di Final Fantasy XIV

Personaggi e musiche del titolo sono stati utilizzati nel rhyhtm game Theatrhythm Final Fantasy.

Il videogioco Stranger of Paradise: Final Fantasy Origin, un prequel di Final Fantasy ambientato in un universo alternativo, presenta vari richiami al titolo originale, raccontando l'origine di Chaos e dei Guerrieri della Luce.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Akitoshi Kawazu on the origins of SaGa's insanity | Retronauts, su web.archive.org, 19 agosto 2019. URL consultato il 3 febbraio 2024 (archiviato dall'url originale il 19 agosto 2019).
  2. ^ a b c d e Hironobu Sakaguchi on Final Fantasy I's Roller-Coaster Development, su web.archive.org, 5 marzo 2016. URL consultato il 3 febbraio 2024 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  3. ^ a b c d e Sakaguchi discusses the development of Final Fantasy | Game Development | News by Develop, su web.archive.org, 9 agosto 2011. URL consultato il 3 febbraio 2024 (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2011).
  4. ^ Specials - Interview with Hironobu Sakaguchi, su web.archive.org, 17 luglio 2011. URL consultato il 4 febbraio 2024 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2011).
  5. ^ インタビュー『FINAL FANTASY I・II ADVANCE』 - 電撃オンライン, su dengekionline.com. URL consultato il 4 febbraio 2024.
  6. ^ Creator's Voice, su web.archive.org, 31 agosto 2006. URL consultato il 4 febbraio 2024 (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2006).
  7. ^ (EN) Mark Bozon, Interview With a Legend, su IGN, 13 gennaio 2009. URL consultato il 4 febbraio 2024.
  8. ^ (JA) もっとも売れたのはどれ? 歴代「FF」シリーズの出荷本数をまとめてみました, su ねとらぼ. URL consultato il 4 febbraio 2024.
  9. ^ An Introduction to Square-Enix - Xbox, su web.archive.org, 22 settembre 2013. URL consultato il 4 febbraio 2024 (archiviato dall'url originale il 22 settembre 2013).
  10. ^ a b c (JA) 『FF』はどのように世界に広がっていったのか? 坂口博信氏と浜村弘一ファミ通グループ代表が“国際日本ゲーム研究カンファレンス”にて語る | ゲーム・エンタメ最新情報のファミ通.com, su ファミ通.com, 24 maggio 2015. URL consultato il 4 febbraio 2024.
  11. ^ a b (EN) Final Fantasy was almost called Fighting Fantasy: Creator explains actual reason behind the name, su Destructoid, 26 maggio 2015. URL consultato il 4 febbraio 2024.
  12. ^ (EN) Chris Kohler, Why's It Called 'Final Fantasy'? Uematsu Explains, in Wired. URL consultato il 4 febbraio 2024.
  13. ^ MSX Magazine (1990-01)(ASCII)(JP), 1990-01. URL consultato il 4 febbraio 2024.
  14. ^ (EN) Final Fantasy I & II for Famicom / NES, su Playasia. URL consultato il 4 febbraio 2024.
  15. ^ SQUARE ENIX CO LTD, ファイナルファンタジー | SQUARE ENIX, su www.jp.square-enix.com. URL consultato il 4 febbraio 2024.
  16. ^ (EN) Peer Schneider, Final Fantasy (Import), su IGN, 13 febbraio 2001. URL consultato il 4 febbraio 2024.
  17. ^ Final Fantasy Origins Review - GameSpot, su web.archive.org, 23 dicembre 2015. URL consultato il 4 febbraio 2024 (archiviato dall'url originale il 23 dicembre 2015).
  18. ^ (EN) Jeremy Dunham, Final Fantasy Origins, su IGN, 15 aprile 2003. URL consultato il 4 febbraio 2024.
  19. ^ Full Final Fantasy 25th Anniversary Ultimate Box Game List -- Andriasang.com, su web.archive.org, 21 settembre 2013. URL consultato il 4 febbraio 2024 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2013).
  20. ^ Final Fantasy I & II: Dawn of Souls Developer Interview - GameSpot.com, su web.archive.org, 22 settembre 2013. URL consultato il 4 febbraio 2024 (archiviato dall'url originale il 22 settembre 2013).
  21. ^ SQUARE ENIX to Launch DoCoMo Sites for World-Famous Game Titles, su web.archive.org, 27 maggio 2009. URL consultato il 4 febbraio 2024 (archiviato dall'url originale il 27 maggio 2009).
  22. ^ KDDI Corporate Information: News Releases > KDDI Announces Three New CDMA 1X WIN Models, su web.archive.org, 10 agosto 2004. URL consultato il 4 febbraio 2024 (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2004).
  23. ^ (EN) GamesIndustry International Contributor, Square Enix To Showcase All Encompassing Line-Up At E3 2006, su GamesIndustry.biz, 24 aprile 2006. URL consultato il 4 febbraio 2024.
  24. ^ - Namco Games, su web.archive.org, 26 giugno 2010. URL consultato il 4 febbraio 2024 (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2010).
  25. ^ Final Fantasy Anniversary Edition Related Games - GameSpot.com, su web.archive.org, 25 gennaio 2012. URL consultato il 4 febbraio 2024 (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2012).