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San Damiano
frazione
San Damiano – Veduta
San Damiano – Veduta
La chiesa di Santa Maria Nascente e San Carlo
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Monza e Brianza
Comune Brugherio
Territorio
Coordinate45°34′05″N 9°18′14″E / 45.568056°N 9.303889°E45.568056; 9.303889 (San Damiano)
Altitudine156 m s.l.m.
Abitanti5 000
Altre informazioni
Cod. postale20861
Prefisso039
Fuso orarioUTC+1
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[1]
Nome abitantiSandamianesi
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
San Damiano
San Damiano

San Damiano è una frazione all'estremo nord del comune di Brugherio (MB) di cui fa parte. La frazione, stretta fra l'autostrada Milano-Bergamo e la circonvallazione orientale del capoluogo brianteo, dista 1,46 km dal comune di Brugherio[2].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La località di San Damiano appare, per la prima volta, nel pieno dell'età carolingia, come borgo edificatosi intorno ad un monastero dipendente da quello di Sant'Ambrogio a Milano[3]. Più esattamente, in un documento dell'853, si viene a sapere che a San Damiano vi si trova una chiesa dedicata ai santi Cosma e Damiano[4]. Nel corso dei secoli basso-medievali, non si ebbero importanti eventi in questa località: si sa che esisteva ancora nel XIV secolo, in quanto citata negli Statuti delle acque e delle strade del contado di Milano fatti nel 1346 come ''San Damian di Baraza''[5]. Il piccolo borgo agricolo fece sentire la sua presenza due secoli dopo, in occasione della creazione della parrocchia brugherese ad opera di san Carlo Borromeo (1578), allorché San Damiano si rifiutò di aderire alla nuova circoscrizione religiosa, in quanto si sarebbe ritrovata costretta a pagare una tassa per il mantenimento del parroco. San Carlo, estenuato, acconsentì ai sandamianesi di rimanere sotto la parrocchia di San Gerardo di Monza[6]. Nel censimento del 1751 era un comune autonomo con 75 abitanti amministrato da un solo console eletto dagli stessi abitanti[7]. Alla proclamazione del Regno d'Italia, nel 1805, il borgo aveva raggiunto i 178 residenti[5]. Il governo napoleonico sperimentò la prima unione con Moncucco nel 1809, per poi aggregare il tutto a Monza nel 1811, ma il 12 febbraio 1816[5] gli austriaci annullarono ogni deliberazione in merito, restituendo a San Damiano lo status di comune che aveva avuto nel secolo precedente. Così, nei successivi cinquant'anni, San Damiano ritornò ad essere un ente autonomo. Di questo periodo si sa che, alla data del 1853, il paese contava 363 anime[5]. Nel 1863 venne cambiata la denominazione in San Damiano di Monza[5], ma nel 1866 fu aggregato definitivamente al nuovo comune di Brugherio. Tale atto di unione, bisogna ricordarlo, fu oggetto di un dibattito ferocissimo presso i sandamianesi, che non volevano perdere la loro autonomia[8]. Soltanto la persuasione del sindaco di Baraggia (e futuro primo cittadino di Brugherio) Giovanni Noseda, convinse, attraverso un referendum, i cittadini di San Damiano a scegliere la fusione nel nuovo ente territoriale.

Vita religiosa[modifica | modifica wikitesto]

Riguardo alla vita religiosa, bisogna sottolineare che San Damiano cade sotto la parrocchia di Sant'Albino, quest'ultima facente parte amministrativamente a Monza[9][10], ma religiosamente unita alla comunità pastorale Epifania del Signore di Brugherio[11]. Sul territorio di San Damiano, comunque, è presenta una piccola e antica chiesa dedicata a Sant'Anna. Infine, tra le colonne votive cittadine ne viene annoverata anche una presente sul territorio della frazione, ma non ne è rimasta alcuna traccia.

Istruzione[modifica | modifica wikitesto]

Sul territorio di San Damiano sono presenti tre scuole pubbliche, facenti parte dell'Istituto Comprensivo "di Via Nazario Sauro": una dell'infanzia (Fratelli Grimm), una primaria (Corridoni) ed infine una secondaria di primo grado (Eduardo De Filippo)[12].

Cultura e sport[modifica | modifica wikitesto]

San Damiano mantiene alcune feste identitarie. La prima che si celebra è quella estiva, ricorrente nel mese di giugno e realizzata grazie all'azione coordinata del gruppo sportivo sandamianese, dell'assessorato ai beni culturali di Brugherio e della consulta del quartiere nord della città[13]. Una seconda festa si celebra a novembre[13]. San Damiano, inoltre, ha dato origine alla banda musicale omonima, attiva sin dal 1906 e partecipante a numerosi eventi culturali locali[14]. L'unica società sportiva presente sul territorio è il settore giovanile dell'A.S. San Damiano-Sant'Albino con colore sociale bianco amaranto[15].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  2. ^ La frazione di San Damiano, su italia.indettaglio.it. URL consultato il 15/04/2015.
  3. ^ Luciana Tribuzio Zotti, Brugherio, luoghi memorabili,, p. 16.
  4. ^ Luciana Tribuzio Zotti, Brugherio nei documenti, p. 14.
  5. ^ a b c d e Regina Marina, Siusa - Comune di San Damiano, su siusa.archivi.beniculturali.it, 19/09/2007. URL consultato il 14/04/2015.
  6. ^ Luciana Tribuzio Zotti, Brugherio nei documenti, pp. 35-36.
  7. ^ Comune di San Damiano sec. XIV - 1757, su lombardiabeniculturali.it, Lombardia Beni Culturali.
  8. ^ Per maggiori dettagli, si consulti Enrico Sangalli, San Damiano anno 1866: la fine di una autonomia comunale, in Al confine di due comuni, a.c. di Enrico Sangalli – Enrico Beretta – Antonio Cernecca, Brugherio 2001, pp. 75-81.
  9. ^ Comune di Monza - Sant'Albino, su comune.monza.it. URL consultato il 15/04/2015.
  10. ^ Parrocchia di S.Maria Nascente e San Carlo, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 15/04/2015.
  11. ^ Epifania del Signore - Storia, su epifaniadelsignore.it. URL consultato il 15/04/2015.
  12. ^ Istituto Comprensivo di Via Nazario Sauro, su icsauro-brugherio.it. URL consultato il 15/04/2015.
  13. ^ a b Comune di Brugherio - Eventi ricorrenti, su comune.brugherio.mb.it. URL consultato il 16/04/2015.
  14. ^ Corpo Musicale San Damiano - Chi Siamo, su bandasandamiano.it. URL consultato il 15/04/2015.
  15. ^ S. Albino S. Damiano, su tuttocampo.it. URL consultato il 15/04/2015.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Luciana Tribuzio Zotti, Brugherio nei documenti, edita a cura del circolo Paolo Grassi, Brugherio 1986
  • Luciana Tribuzio Zotti, Brugherio Luoghi memorabili, Brugherio, Edizioni parole nuove, 1989
  • Al confine di due comuni, a.c. di Enrico Sangalli – Enrico Beretta – Antonio Cernecca, Brugherio 2001.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]



Categoria:Frazioni di Brugherio Categoria:Comuni della Lombardia soppressi