Stazione di Arcore

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Arcore
stazione ferroviaria
Stazione di Arcore
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàArcore
Coordinate45°37′25.68″N 9°19′22.51″E / 45.6238°N 9.32292°E45.6238; 9.32292
Lineeferrovia Lecco-Milano
Storia
Stato attualeIn uso
Attivazione1873
Caratteristiche
TipoStazione in superficie, passante
Binari2[1]
GestoriRete Ferroviaria Italiana
OperatoriTrenord
Interscambiautolinee suburbane

La stazione di Arcore è una fermata ferroviaria posta sulla linea Lecco-Milano, a servizio dell'omonimo comune, ove è situata al termine est di Via Roma (Piazza Martiri della Libertà); sul territorio di Arcore è presente anche la Stazione di Buttafava, posta sulla ferrovia Monza-Molteno.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La stazione fu inaugurata come semplice fermata il 27 Dicembre 1873[2], contemporaneamente all'attivazione della nuova tratta ferroviaria che dalla stazione di Monza arrivava alla stazione di Calolziocorte (posta sulla già esistente linea ferroviaria Lecco-Bergamo).[3]

Il posizionamento della stazione in Arcore - e nel luogo in cui sorse - venne deciso solo dopo numerose dispute sul tracciato da realizzare per la costruenda ferrovia tra Monza e Lecco, ad opera della Società Anonima Briantea (SAB), i cui progetti vennero più volte modificati[4]: inizialmente in molti prevedevano di far percorrere alla ferrovia i colli briantei fino ad Oggiono[5] e di lì per Lecco, valutando due varianti nel merito; solo in un secondo tempo prese piede l'ipotesi di un tracciato più rettilineo e pianeggiante, avente raccordo in Calolziocorte - ai tempi chiamato "Calolzio" - con la già esistente ferrovia Lecco-Bergamo, il quale sarebbe passato tra Arcore ed Oreno[6].

Diverse congiunture socioeconomiche sfavorevoli spinsero poi verso l'opzione meno costosa nella realizzazione - anche per la minor lunghezza - e cioè quella che prevedeva il tracciato tra Arcore ed Oreno. A questo punto iniziarono tuttavia pressioni da parte del Comune di Vimercate per spostare il tracciato più vicino a sé, tra Oreno e Vimercate, paventando alla SAB un maggior profitto in termini di traffico e passeggeri tramite la variante più vicina a Vimercate - allora già paese di maggior spessore rispetto Arcore - tuttavia questo si sarebbe tradotto per la SAB in una sicura ed immediata spesa superiore di realizzazione, causa una variante di tracciato di circa km aggiuntivi[7].

Di contrasto alle pressioni di Vimercate per avvicinare a sé la ferrovia, anche il Comune di Arcore si adoperò per attirare la ferrovia dalla sua parte, e nella scelta definitiva del tracciato da parte della SAB - che infine optò proprio per il tracciato passante attraverso Arcore - buon peso ebbero anche le disponibilità di contribuzione da parte di pubbliche amministrazioni e privati, tra cui il Marchese Emanuele D'Adda di Arcore, dove dal 1868 era consigliere comunale.

In merito al posizionamento della Stazione nel territorio di Arcore, tra le diverse opzioni vincolanti che l'amministrazione comunale diede alla SAB, quest'ultima decise di adottare quella che avrebbe così posto la futura Stazione "prospiciente il viale che facendo capo alla strada provinciale Monza-Lecco conduce in linea retta al Palazzo della Nob. Casa D'Adda"[8].

La stazione del 1984 prima dei lavori di restyling del 2014

Nel 1873 venne quindi edificata la stazione, poi abbattuta e sostituita da nuovo fabbricato nel 1984, a 111 anni dalla sua costruzione.

Nel 2014 il fabbricato viaggiatori viene sottoposto a lavori di manutenzione straordinaria per "rimozione dell'amianto e ristrutturazioni delle aree interne aperte al pubblico",[9] cui fecero seguito anche elevazione dei marciapiedi, installazione di 3 ascensori e rifacimento copertura della banchina ad isola a servizio dei binari 2 e 3.

Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

La stazione è disabilitata e presenziata dall'agente di guardia.

La gestione degli impianti è affidata a Rete Ferroviaria Italiana.

Il fabbricato viaggiatori si compone di tre corpi di cui quello centrale su due livelli e fu realizzato nel 1984 in sostituzione di quello originale del 1873 ed oggetto, tra il 2014 e il 2018, di un’operazione di restyling.

La stazione disponeva di uno scalo merci con annesso magazzino; lo stesso venne in seguito smantellato mentre il magazzino è stato convertito a deposito. L'architettura del magazzino è molto simile a quella delle altre stazioni ferroviarie italiane.

Il piazzale è attualmente composto da due binari atti al servizio viaggiatori, dotati di banchine, riparate da pensiline, e collegate fra loro da un sottopassaggio accessibile da entrambi i lati della ferrovia. Dal 2018 i tre punti di salita/discesa del sottopasso sono dotati anche di ascensori, e l'altezza sul piano del ferro delle banchine è adeguata per l'incarrozzamento a raso.

Movimento[modifica | modifica wikitesto]

La stazione è servita dai treni della relazione S8 (Milano-Lecco) del servizio ferroviario suburbano di Milano a cadenza semioraria e dai treni regionali Milano P. Garibaldi-Carnate-Bergamo a cadenza oraria, servizi svolti da Trenord nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la Regione Lombardia.

Servizi[modifica | modifica wikitesto]

La stazione offre i seguenti servizi:

  • Biglietteria a sportello Biglietteria a sportello
  • Biglietteria automatica Biglietteria automatica
  • Sala d'attesa Sala d'attesa
  • BarBar
  • Servizi igienici Servizi igienici

Interscambi[modifica | modifica wikitesto]

  • Fermata autobus

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Fino al 2017 era presente il binario 3, su tracciato deviato e generalmente inutilizzato; in tale anno è stato smontato per permettere la realizzazione dei lavori di restyling 2014-2018. La banchina a servizio del binario 3 - ad isola, in comune con il binario 2 - è stata ripristinata (ampliata, rialzata e dotata di copertura - prima presente solo lato binario 2), tuttavia nel 2018 sono stati rimossi anche i deviatoi di accesso dai binari 1 e 2, forse in vista di sostituzione con materiale nuovo o modifica del corretto tracciato del binario dispari (nord->sud).
  2. ^ "Finalmente la linea viene aperta all’esercizio il 27 Dicembre 1873, ad Arcore è stata stabilita, come da progetto iniziale una fermata, di conseguenza viene pagato dal Comune solo la cifra pattuita di Lire 6.000." https://scoprilabrianzatuttoattaccato.wordpress.com/2015/02/03/la-stazione-di-arcore-sulla-linea-ferroviaria-monza-calolzio/ Archiviato il 10 agosto 2017 in Internet Archive.
  3. ^ La stazione di Arcore presente in una mappa delle ferrovie datata 1876 (JPG), su miol.it.
  4. ^ La Stazione di Arcore -, su scoprilabrianzatuttoattaccato.wordpress.com. URL consultato il 31 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2017).
  5. ^ Oggiono era una cittadina tra le promotrici di tale progetto, che seppur scartato dal contesto iniziale verrà comunque realizzato in seguito, prima nella forma della Tranvia Monza-Barzanò-Oggiono, e poi tramite la Ferrovia Monza-Molteno-Lecco
  6. ^ Dodi, 1996, pp. 174.
  7. ^ Dodi, 1996, pp. 180.
  8. ^ Ac Arcore, Amministrazione, Cart. 2, Fasc. 10, verbale di deliberazione del Consiglio Comunale, 3 luglio 1868
  9. ^ Fonte in già citato sito scoprilabrianzatuttoattaccato

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Luisa Dodi, La storia di Arcore: fra amene ville, signorili giardini, vita contadina e mondo dell'industria, Silvana Editoriale (Comune di Arcore - Realizzazione Editoriale: Arti Grafiche Amilcare Pizzi - Cinisello Balsamo-Milano, pagine: 320), 1996, ISBN 88-821-5027-5. (ISBN 13 = 9788882150273)
  • Gianni Buonomo, Arcore, un popolo la sua chiesa il suo territorio, Gruppo Culturale Sant'Eustorgio, 1994.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]