Afro Basaldella: differenze tra le versioni
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Afro Libio Basaldella (Udine, 4 marzo 1912 – Zurigo, 24 luglio 1976) è stato un pittore italiano, considerato tra I piu' importanti artisti del dopoguerra e uno dei piu' importanti esponenti dell'Informale italiano insieme ad Alberto Burri e a Lucio Fontana, appartenne negli anni Trenta alla Scuola Romana (la stessa di Giorgio De Chirico e Renato Guttuso).
Gli anni della formazione
Dopo la morte del padre, pittore e decoratore, Basaldella compì i suoi primi studi a Firenze e a Venezia, dove si diplomò in pittura nel 1931.
Nel 1928, alla sola età di 16 anni, con i fratelli Mirko e Dino espose alla I Mostra della scuola friulana d'avanguardia (Udine), e l'anno seguente alla XX Esposizione dell'Opera Bevilacqua La Masa (Venezia). Sempre nel 1929, grazie ad una borsa di studio della Fondazione Marangoni di Udine, impegnata a promuovere e sostenere giovani artisti locali, si recò a Roma dove incontrò Scipione, Mario Mafai e Corrado Cagli.
Nel 1932 Basaldella trascorse un periodo a Milano, frequentando il fratello Mirko e lo studio di Arturo Martini. L'anno seguente espose a Milano alla Galleria il Milione.
La maturazione
Nel capoluogo lombardo Afro ebbe la possibilità di conoscere altri artisti italiani dell'epoca, come Birolli, Ennio Morlotti e lo stesso Arturo Martini.
Nel 1935 partecipò alla Quadriennale di Roma. Inoltre, in più occasioni espose le sue opere alla Biennale di Venezia. Le sue prime mostre personali sono datate 1936 e 1937, e si tennero alla Galleria Cometa di Roma.
Nel primo dopoguerra, la pittura di Afro fu definita "neocubista". Nel 1950, grazie alla presentazione dell'amico Corrado Cagli, Afro si recò a New York, dove iniziò una collaborazione ventennale con la Catherine Viviano Gallery. Il diverso clima culturale, e la varietà della scena artistica americana, influenzarono profondamente Afro, e la sua opera si sviluppò di conseguenza, verso l'astrazione.
Sempre nel periodo 1949-1950, realizzò, insieme ad un autoritratto, Tenaglia e camera oscura per l'importante collezione Verzocchi di Forlì, oggi alla Pinacoteca Civica di quella città.
Fu tra gli artisti che esposero nella mostra "The New Decade: 22 European Painters and Sculptors", presentata in varie città degli Stati Uniti. I suoi lavori furono inclusi nella Documenta I, a Kassel (Germania). A metà degli anni cinquanta, l'arte di Afro era conosciuta internazionalmente, e la sua autorevolezza fu decretato anche in Italia, nel 1955 entra a far parte della commissione per gli inviti della VII Quadriennale di Roma e l'anno successivo, nel 1956, ottiene il premio per il migliore artista italiano alla Biennale di Venezia; sempre nello stesso periodo aderisce al Gruppo degli Otto, raccolto attorno al critico e storico dell'arte Lionello Venturi. In questi anni si consolida una sincera amicizia e stima con Alberto Burri.
Nel 1957 Afro insegnò al Mills College di Oakland. Nel 1958 ottenne la commissione per dipingere il murale per la sede dell'Unesco a Parigi. Il murale si intitolava "The Garden of Hope", e fu incluso in una serie di lavori che comprendeva anche opere di Karel Appel, Arp, Calder, Sebastian Matta, Miró, Picasso e Rufino Tamayo.
Afro continuò ad esporre le sue opere nel circuito internazionale. Fu invitato alla seconda Documenta, ed espose al MIT ed in vari musei europei. Vinse il primo premio alla Carnegie Triennial di Pittsburgh, ed il premio italiano al Solomon R. Guggenheim Museum di New York. Il Guggenheim comprò il suo quadro del 1957 "Night Flight".
Gli ultimi anni
Nei primi anni settanta Afro cominciò ad accusare problemi di salute. Morì nel 1976. L'anno dopo, Cesare Brandi pubblicò una monografia su di lui. Nel 1978 la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma gli rese omaggio dedicandogli un'ampia retrospettiva. Nel 1992 l'opera completa fu esposta a Palazzo Reale a Milano. Il Catalogo ragionato dell'opera di Afro fu presentato nel novembre 1997 all'American Academy a Roma, e nel 1998 alla Fondazione Guggenheim di Venezia.
Afro Basaldella nei musei
Musei in Italia
Basilicata
- Museo della Scultura Contemporanea MUSMA di Matera
Emilia Romagna
Friuli Venezia Giulia
- Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Udine
- Museo Revoltella di Trieste
- Pinacoteca dell'Università degli Studi di Trieste
Lazio
Lombardia
- Pinacoteca di Brera di Milano
- Museo d'arte MAGA di Gallarate (VA)
Piemonte
Toscana
Umbria
Veneto
Musei all'estero
Brasile
Canada
- Art Gallery of Ontario di Toronto
- Royal Ontario Museum di Toronto
- Montreal Museum of Fine Arts di Montréal
Finlandia
Francia
- Centre Georges Pompidou di Parigi
- Musée des Beaux-Arts di La Chaux-de-Fonds
- Musée National d'Art Moderne di Parigi
Germania
- Bayerische Staatsgemäldesammlungen di Monaco di Baviera
- Niedersächsisches Landesmuseum di Hannover
- Sprengel Museum di Hannover
- Staatliche Nationalgalerie di Berlino
- Staatliche Kunstsammlung di Darmstadt
Messico
Regno Unito
Russia
- Ermitage di San Pietroburgo
USA
- Albright-Knox Art Gallery di Buffalo
- Art Museum Princeton University di Princeton
- Baltimore Museum of Art di Baltimora
- Barnes Foundation di Filadelfia
- Boston Museum of Fine Arts di Boston
- Brooklyn Museum di Brooklyn
- Carnegie Institute di Pittsburgh
- City Art Museum di St. Louis
- Columbia University Museum di New York
- County Museum of Art di Los Angeles
- Detroit Institute of Arts di Detroit
- Guggenheim Museum di New York
- Joslin Art Museum di Omaha
- Minneapolis Institute of Arts di Minneapolis
- Nelson-Atkins Museum of Art di Kansas City
- Smith College Museum of Art di Northampton
- Museum of Modern Art di New York
- Metropolitan Museum di [[New York
- Washington University Museum di St. Louis
- Yale University Art Gallery di [[New
Collegamenti esterni
- Biografia di Afro Basaldella
- L`astrazione secondo Afro Basaldella, sul portale RAI Arte
- I gioielli di Afro Basaldella
- La fondazione Archivio Afro
Controllo di autorità | VIAF (EN) 89377463 · ISNI (EN) 0000 0001 1291 9733 · SBN CFIV021158 · BAV 495/286800 · Europeana agent/base/161281 · ULAN (EN) 500014109 · LCCN (EN) n79064751 · GND (DE) 11884623X · BNF (FR) cb13558164x (data) · NDL (EN, JA) 00889203 |
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