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[[File:Hong Kong Budha.jpg|thumb|Statua del [[Buddha Shakyamuni]] situata nel monastero di Baolian, (isola di [[Lantau]], [[Cina]]). Inaugurata il 29 dicembre 1993, alta oltre 26 metri, è una delle più grandi al mondo. La sua mano destra è sollevata nell<nowiki>'</nowiki>''abhyamudrā'', il "gesto di incoraggiamento" per invitare ad avvicinarsi; la mano sinistra è invece nel ''varadamudrā'', il "gesto di esaudimento", ovvero la disponibilità ad esaudire i desideri dei fedeli<ref>[[Hans Wolfgang Schumann]]. ''Immagini buddhiste''. Roma, Mediterranee, 1986, pp.33 e sgg.</ref>.]]
Il '''Buddhismo''' o '''Buddismo'''<ref>«Dal n. di ''Budda'', lett. "lo svegliato, l'illuminato" (''Buddháh'', dal part. pass. sans. di ''bódhati''), soprannome del fondatore del buddismo», termine presente in italiano già nel 1839 (''Dizionario Etimologico della Lingua Italiana'',
{{Citazione|Dall'Ottocento agli inizi del Novecento uno dei tratti più costanti delle interpretazioni del buddhismo consiste nel non riconoscergli lo statuto di religione. Questo argomento, uno dei temi classici dell'orientalismo erudito ottocentesco, si ripresenta con forza alla fine del Novecento per giustificare il successo del buddismo nelle società occidentali moderne. La sua trasfigurazione in una "non-religione" si spiega in primo luogo con la conoscenza parziale e selettiva che gli occidentali ne avevano (e ne hanno tuttora) [...].|[[Lionel Obadia]]. ''Il buddhismo in Occidente''. Bologna, Mulino, 2009, pag.45.}}</ref><ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/buddismo_(Dizionario-di-filosofia)/ Treccani Dizionario di filosofia]; [http://www.treccani.it/enciclopedia/buddhismo_(Enciclopedia_delle_Scienze_Sociali)/ Treccani Enciclopedia delle Scienze sociali]</ref> più antiche e più diffuse al mondo. Originato dagli insegnamenti di [[Gautama Buddha|Siddhārtha Gautama]], comunemente si compendia nelle dottrine fondate sulle [[Quattro nobili verità]] ([[sanscrito]] ''Catvāri-ārya-satyāni''). Con il termine Buddismo si indica più in generale l'insieme di tradizioni, sistemi di pensiero, pratiche e tecniche spirituali, individuali e devozionali, nate dalle differenti interpretazioni di queste dottrine, che si sono evolute in modo anche molto eterogeneo e diversificato<ref>«La nozione di "Buddhismo" che poi raggruppa un insieme assai articolato d'indirizzi dottrinali in competizione tra loro, privilegia indebitamente ciò che li accomuna rispetto a ciò che costituisce la loro peculiarità, dando l'impressione erronea che si tratti di un movimento unitario piuttosto che di un fascio di numerose scuole divergenti (i cosiddetti nidāna, infelicemente resi con "sètte" nella letteratura corrente) come è invece il caso.» (M. Piantelli. Il buddhismo indiano in Buddhismo a cura di Giovanni Filoramo. Bari, Editori Laterza, 2007, pag.5)</ref><ref>Frank E. Reynolds e Charles Hallisey in Buddhismo Enciclopedia delle Religioni diretta da Mircea Eliade. Milano, Città Nuova-Jaca Book, 1986, pag. 67-68.</ref>.
Sorto nel [[VI secolo a.C.]] come disciplina spirituale assunse nei secoli successivi i caratteri di dottrina filosofica e di religione "ateistica"<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/buddismo/%20Treccani/ Enciclopedia Treccani]</ref>, a partire dall'[[India]] il buddhismo si diffuse nei secoli successivi soprattutto nel [[Sud-est asiatico]] e in [[Estremo Oriente]], giungendo, a partire dal XIX secolo, anche in [[Civiltà occidentale|Occidente]].
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