Alessandra Kersevan: differenze tra le versioni

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== Cenni biografici ==
== Cenni biografici ==
Laureata in Filosofia nel 1974 con una tesi in storia contemporanea sul Partito Comunista nella Resistenza, è stata insegnante di lettere nella scuola media fino ai primi anni novanta. Alessandra Kersevan si è dedicata fin dal 1992 alla stesura di saggi storici sulle questioni di confine tra [[Italia]] e [[Jugoslavia]]<ref name="biog">{{Cita web|url=http://www.ecommerce.kappavu.it/autore/alessandra-kersevan|titolo=Chi siamo : Alessandra Kersevan|accesso=30 giugno 2012}}</ref>, soprattutto in relazione all'occupazione fascista di [[Croazia]] e [[Slovenia]] e alle dibattute questioni delle [[massacri delle foibe|foibe]], dell'[[eccidio di Porzûs]] e dei [[campi di concentramento per slavi]]<ref>{{Cita web|autore = Alessandra Kersevan|url = http://www.ecommerce.kappavu.it/storia/un-campo-di-concentramento-fascista-gonars-1942-1943.html|titolo = Un campo di concentramento fascista. Gonars 1942-1943|accesso = |editore = Kappa Vu|data = 2003}}</ref>. Ha costituito a [[Udine]] un gruppo di lavoro chiamato ''Resistenza storica'', facente riferimento alla casa editrice Kappa Vu (di cui è comproprietaria assieme al marito Giancarlo Velliscig), specializzata in analisi storiche sui fatti friulani e giuliani tra le guerre, e in pubblicazioni di vario tipo in lingua friulana<ref>{{Cita web|url=http://www.ecommerce.kappavu.it/|titolo=Kappa Vu ed.|accesso=30 giugno 2012}}</ref>. Alle attività di ricerca abbina quelle di cantante in gruppi jazz-popolari, assieme al marito e ad altri artisti<ref>[http://www.ilfriuli.it/articolo/Spettacoli/L%E2%80%99avanguardia_friulana_a_%E2%80%98Udin-amp-Jazz%E2%80%99/7/144744 ''L’avanguardia friulana a "Udin&Jazz"''], 1 luglio 2015, dal sito www.ilFriuli.it.</ref>. E' una dei membri del gruppo "Canzoniere di Aiello": nato negli anni '70, quest'ultimo si propone principalmente di riscoprire la musica popolare, partigiana e di rivolta, con particolare ''focus'' sul mettere in musica i versi di diversi poeti friulani<ref>[http://www.euritmica.it/evento/5938/ ''Aiar di Tuessin 2.0. Dîs musichis par dîs poets''], 2 luglio 2015, dal sito www.euritmica.it.</ref>.
Laureata in Filosofia nel 1974 con una tesi in storia contemporanea sul Partito Comunista nella Resistenza, è insegnante di lettere nella scuola media fino ai primi anni novanta. Alessandra Kersevan si è dedicata fin dal 1992 alla stesura di saggi storici sulle questioni di confine tra [[Italia]] e [[Jugoslavia]]<ref name="biog">{{Cita web|url=http://www.ecommerce.kappavu.it/autore/alessandra-kersevan|titolo=Chi siamo : Alessandra Kersevan|accesso=30 giugno 2012}}</ref>, soprattutto in relazione all'occupazione fascista di [[Croazia]] e [[Slovenia]] e alle dibattute questioni delle [[massacri delle foibe|foibe]], dell'[[eccidio di Porzûs]] e dei [[campi di concentramento per slavi]]<ref>{{Cita web|autore = Alessandra Kersevan|url = http://www.ecommerce.kappavu.it/storia/un-campo-di-concentramento-fascista-gonars-1942-1943.html|titolo = Un campo di concentramento fascista. Gonars 1942-1943|accesso = |editore = Kappa Vu|data = 2003}}</ref>. Ha costituito a [[Udine]] un gruppo di lavoro chiamato ''Resistenza storica'', facente riferimento alla propria casa editrice, Kappa Vu, specializzata in analisi storiche sui fatti friulani e giuliani tra le guerre, e in scrittura in lingua friulana<ref>{{Cita web|url=http://www.ecommerce.kappavu.it/|titolo=Kappa Vu ed.|accesso=30 giugno 2012}}</ref>.


La sua prima opera ''Che il mondo intero attonito sta'' (1992) descrive la figura di [[Giuseppe Nogara]], [[Arcidiocesi di Udine|arcivescovo di Udine]] tra le due guerre, ritenuto contiguo e fiancheggiatore del [[fascismo]]. Altre opere hanno riguardato il comportamento delle truppe italiane nei territori occupati in Jugoslavia durante la [[seconda guerra mondiale]] (''Un campo di concentramento fascista : Gonars 1942-1943'', 2003) e il ruolo della polizia fascista e di suoi fiancheggiatori civili nel rastrellamento e la repressione di resistenti, sia italiani che jugoslavi.
La sua prima opera ''Che il mondo intero attonito sta'' (1992) descrive la figura di [[Giuseppe Nogara]], [[Arcidiocesi di Udine|arcivescovo di Udine]] tra le due guerre, ritenuto contiguo e fiancheggiatore del [[fascismo]]. Altre opere hanno riguardato il comportamento delle truppe italiane nei territori occupati in Jugoslavia durante la [[seconda guerra mondiale]] (''Un campo di concentramento fascista : Gonars 1942-1943'', 2003) e il ruolo della polizia fascista e di suoi fiancheggiatori civili nel rastrellamento e la repressione di resistenti, sia italiani che jugoslavi.

Versione delle 12:29, 15 feb 2017

Alessandra Kersevan (Monfalcone, 18 dicembre 1950) è una storica, docente e editrice italiana, specializzata in storia e cultura del Friuli-Venezia Giulia e del confine orientale tra le due guerre.

In ragione dei suoi studi storici è stata accusata di negazionismo delle foibe dagli ambienti di destra[1][2][3][4][5][6], pur non avendo mai, personalmente o con proprie pubblicazioni, negato l'esistenza di un certo numero di morti gettati in seguito nelle foibe.[7][8][9]

Cenni biografici

Laureata in Filosofia nel 1974 con una tesi in storia contemporanea sul Partito Comunista nella Resistenza, è insegnante di lettere nella scuola media fino ai primi anni novanta. Alessandra Kersevan si è dedicata fin dal 1992 alla stesura di saggi storici sulle questioni di confine tra Italia e Jugoslavia[10], soprattutto in relazione all'occupazione fascista di Croazia e Slovenia e alle dibattute questioni delle foibe, dell'eccidio di Porzûs e dei campi di concentramento per slavi[11]. Ha costituito a Udine un gruppo di lavoro chiamato Resistenza storica, facente riferimento alla propria casa editrice, Kappa Vu, specializzata in analisi storiche sui fatti friulani e giuliani tra le guerre, e in scrittura in lingua friulana[12].

La sua prima opera Che il mondo intero attonito sta (1992) descrive la figura di Giuseppe Nogara, arcivescovo di Udine tra le due guerre, ritenuto contiguo e fiancheggiatore del fascismo. Altre opere hanno riguardato il comportamento delle truppe italiane nei territori occupati in Jugoslavia durante la seconda guerra mondiale (Un campo di concentramento fascista : Gonars 1942-1943, 2003) e il ruolo della polizia fascista e di suoi fiancheggiatori civili nel rastrellamento e la repressione di resistenti, sia italiani che jugoslavi.

Per Nutrimenti (2008) ha dato alle stampe, inoltre, Lager italiani[13], storia dei civili slavi internati nei lager dell'Italia fascista[14].

Per la sua opera di ricerca storica Alessandra Kersevan è divenuta il destinatario di critiche, anche accese, a opera delle associazioni dei profughi istriani sparse in tutta Italia; oggetto delle critiche, la messa in discussione da parte sua del numero delle vittime delle foibe[15], giudicato troppo elevato in raffronto ai documenti storici a disposizione, e soprattutto la contestazione del fatto che si trattasse di massacri etnici, mentre Kersevan sostiene che a finire uccisi furono in gran parte noti collaborazionisti e spie della polizia fascista[15].

Prendendo ad esempio la foiba di Basovizza, Kersevan ritiene verosimile che non fu ivi mai commesso alcun omicidio e che la sua esistenza come luogo della memoria sia frutto di propaganda[5]. Kersevan ritiene necessario che la storiografia riveda il concetto di «italiani brava gente»[15] e investighi maggiormente sui numerosi crimini di guerra italiani in varie zone di conflitto, dal fronte orientale al nord Africa[15].

La presenza di Kersevan in varie celebrazioni del giorno del ricordo (10 febbraio) come relatrice è stata più volte oggetto di contestazione, anche allorquando, ospite in Rai alla trasmissione di Bruno Vespa Porta a Porta del 13 febbraio 2012, mise in evidenza [16] l'erronea attribuzione di una foto ai fatti delle foibe — secondo gli archivi di Stato sloveni essa era invece legata all'esecuzione di alcuni jugoslavi a opera di soldati italiani — e fu ripresa dal conduttore Vespa e fatta oggetto di paragone con il KGB sovietico dal senatore de Il Popolo della Libertà Maurizio Gasparri, anch'egli presente in trasmissione[17]; nel corso della stessa trasmissione Kersevan sostenne che la memoria delle foibe fu creata ad arte nel dopoguerra per screditare il movimento partigiano[18]. Sul quotidiano Libero, nei giorni seguenti sono state attribuite a Kersevan alcune affermazioni non corrispondenti al vero [19], come è possibile appurare seguendo integralmente la puntata in oggetto [20].

Nel febbraio 2013 un incontro organizzato dai collettivi studenteschi all'Università di Verona intitolato Foibe: tra mito e realtà fu annullato dal rettore Alessandro Mazzucco per motivi di sicurezza[2] dopo le violente reazioni di alcune associazioni di estrema destra, di profughi istriani e del sindaco del Comune di Verona alla notizia che Kersevan avrebbe tenuto la presentazione di un suo libro nell'ateneo scaligero[2]; i contestatori ricorsero addirittura all'uso di gas lacrimogeni per impedire la conferenza, e Rifondazione Comunista, nel condannare l'aggressione subita da Kersevan, espresse la propria solidarietà alla studiosa[21].

Note

  1. ^ Foibe, l’Anpi invita la Kersevan: bufera, in la Tribuna di Treviso, 2 maggio 2013. URL consultato il 26 ottobre 2014.
  2. ^ a b c Angiola Petronio, Incontro revisionista sulle foibe. Il rettore lo sospende: inopportuno, in Corriere del Veneto, 12 febbraio 2013. URL consultato l'11 marzo 2013.
  3. ^ Il sindaco di Udine partecipa a conferenza negazionista sulle foibe, in Qelsi, 4 giugno 2014. URL consultato il 26 ottobre 2014.
  4. ^ Marco Pirola, Monza, proteste contro lo spettacolo vergognoso che nega le foibe, in Nuova Brianza, 1º febbraio 2014. URL consultato il 26 ottobre 2014.
  5. ^ a b Maria Vittoria Cascino, E a La Spezia parla la prof «negazionista», in il Giornale, 7 febbraio 2007. URL consultato il 26 ottobre 2014.
  6. ^ Lucia Bellaspiga, Foibe, i Giorni del non Ricordo, in Avvenire, 30 gennaio 2014. URL consultato il 26 ottobre 2014.
  7. ^ Claudia Cernigoi, Operazione Foibe tra storia e mito, su ecommerce.kappavu.it, Kappa Vu, 2005.
  8. ^ Pol Vice, La foiba dei miracoli, indagine sul mito dei "sopravvissuti", Udine, Kappa Vu, 2008.
  9. ^ AA. VV., Foibe - Revisionismo di Stato e amnesie della Repubblica, Udine, Kappa Vu, 2010.
  10. ^ Chi siamo : Alessandra Kersevan, su ecommerce.kappavu.it. URL consultato il 30 giugno 2012.
  11. ^ Alessandra Kersevan, Un campo di concentramento fascista. Gonars 1942-1943, su ecommerce.kappavu.it, Kappa Vu, 2003.
  12. ^ Kappa Vu ed., su ecommerce.kappavu.it. URL consultato il 30 giugno 2012.
  13. ^ Alessandra Kersevan, Lager italiani, su nutrimenti.net, Nutrimenti, 2008.
  14. ^ Paolo Rumiz, I volenterosi carnefici del Duce, in la Repubblica, 13 aprile 2008. URL consultato il 30 giugno 2012.
  15. ^ a b c d Le foibe tra mito e realtà: intervista ad Alessandra Kersevan, su senzasoste.it, 11 febbraio 2011. URL consultato il 30 giugno 2012.
  16. ^ Dieci febbraio, Dossier "Manipolazioni fucilati di Dane, Slovenia, 31 luglio 1942", in www.diecifebbraio.info.
  17. ^ Michele Smargiassi, Non dire falsa testimonianza, in la Repubblica, 23 marzo 2012. URL consultato il 30 giugno 2012.
  18. ^ La storica nega le Foibe: Vespa su tutte le furie, in Libero, 14 febbraio 2012. URL consultato il 26 ottobre 2014.
  19. ^ liberoquotidiano.it, La storica nega le Foibe: Vespa su tutte le furie, su liberoquotidiano.it, 14 febbraio 2012.
  20. ^ rai.it, Il giorno del Ricordo - Porta a Porta, su rai.tv, 13 febbraio 2012.
  21. ^ Giacomina Pellizzari, Kersevan assediata: Rifondazione è solidale, in Messaggero Veneto - Giornale del Friuli, 20 febbraio 2013. URL consultato il 26 ottobre 2014.

Opere storiche

  • Che il mondo attonito sta. Giuseppe Nogara, luci e ombre di un arcivescovo 1928-1945 (con Pierluigi Visintin), Udine, Kappa Vu, 1992
  • Porzûs. Dialoghi sopra un processo da rifare, Udine, Kappa Vu, 1995, ISBN 9788889808757
  • Un campo di concentramento fascista. Gonars 1942-1943 2003, Udine, Kappa Vu, 2003, ISBN 9788889808702
  • Lager Italiani, Roma, Nutrimenti, 2008, ISBN 9788888389943
  • Cjantis e rimarolis pai frutins (con Giancarlo Velliscig), Udine, Kappa Vu, 2012, ISBN 9788897705161
  • Da Sanremo alle foibe (a cura di), Udine, Kappa Vu, 2014, ISBN 9788897705451