San Giuliano Vecchio: differenze tra le versioni

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'''San Giuliano Vecchio''' è un [[suburbio|sobborgo]] del comune di [[Alessandria]] ([[Provincia di Alessandria|AL]]), di 1.723 abitanti.
'''San Giuliano Vecchio''' è un [[suburbio|sobborgo]] del comune di [[Alessandria]], di 1.723 abitanti.


== Geografia fisica ==
== Geografia fisica ==
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[[File:Territorio della parrocchia di San Giuliano Nuovo.JPG|thumb|upright=0.7|left|Pianta del territorio della parrocchia di San Giuliano nel XVIII secolo.]]
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=== Questione territoriale ===
=== Questione territoriale ===
La presenza del borgo di ''San Giuliano della Frasca'' è verificata dalle carte geografiche a partire dal XV secolo, ma il [[toponimo]] a cui si riferivano le carte comprende in realtà tutta l'area comprendente anche l'odierno [[San Giuliano Nuovo]]. Le testimonianze storiche del nome "San Giuliano Vecchio" sono più tarde e legate alla costruzione di una "nuova" chiesa nella prima metà del [[XVIII secolo]] dopo la distruzione della precedente sita nell'area della piazza principale del paese. Va detto quindi, che prima della costruzione della chiesa "nuova", il nome San Giuliano era unico e non diviso in "vecchio" e "nuovo" e comprendeva le due aree. Importante sapere ai fini storici che l'area inseguito denominata San Giuliano Nuovo si chiamava in precedenza ''cassinaggi dei Ghilini''<ref>{{Cita libro|titolo=Annali di Alessandria|autore='''Girolamo Ghilini'''|editore=Gioseffo Marelli|città=Milano|anno=[[1666]]|capitolo=1613/1}}</ref>. Questa denominazione era dovuta alla presenza della ''[[Ghilina Grossa]]'' residenza estiva preferita dai [[Ghilini]], antica famiglia nobile alessandrina<ref>Come si legge nel ''Blasonario Subalpino'', i Ghilini erano [[marchesi]] di [[Gamalero]] ([[1726]]) e di [[Maranzana]] ([[1670]]); [[conti]] di [[Asuni]] in ([[Sardegna]]), di Pavone, di [[Rivalta Bormida|Rivalta]] e di Sezzè ([[Sezzadio]]); signori di [[Borgoratto]] e di [[Castelceriolo]]. Il loro [[stemma]] è così araldicamente descritto: d'azzurro al leone coronato d'argento, armato e linguato di rosso. [http://www.blasonariosubalpino.it/Pagina5.html Blasonario Subalpino] di Federico Bona</ref> e di cui si hanno notizie fin dall'XII secolo, proprietaria di molti terreni sul territorio.
La presenza del borgo di ''San Giuliano della Frasca'' è verificata dalle carte geografiche a partire dal XV secolo, ma il [[toponimo]] a cui si riferivano le carte indica in realtà tutta l'area comprendente anche l'odierno [[San Giuliano Nuovo]]. Le testimonianze storiche del nome "San Giuliano Vecchio" sono più tarde e legate alla costruzione di una "nuova" chiesa nella prima metà del [[XVIII secolo]] dopo la distruzione della precedente sita nell'area della piazza principale del paese. Va detto quindi, che prima della costruzione della chiesa "nuova", il nome San Giuliano era unico e non diviso in "vecchio" e "nuovo" e comprendeva le due aree. Importante sapere ai fini storici che l'area in seguito denominata San Giuliano Nuovo si chiamava in precedenza ''cassinaggi dei Ghilini''<ref>{{Cita libro|titolo=Annali di Alessandria|autore=Girolamo Ghilini|editore=Gioseffo Marelli|città=Milano|anno=[[1666]]|capitolo=1613/1}}</ref>. Questa denominazione era dovuta alla presenza della ''[[Ghilina Grossa]]'' residenza estiva preferita dai [[Ghilini]], antica famiglia nobile alessandrina<ref>Come si legge nel ''Blasonario Subalpino'', i Ghilini erano [[marchesi]] di [[Gamalero]] ([[1726]]) e di [[Maranzana]] ([[1670]]); [[conti]] di [[Asuni]] in ([[Sardegna]]), di Pavone, di [[Rivalta Bormida|Rivalta]] e di Sezzè ([[Sezzadio]]); signori di [[Borgoratto]] e di [[Castelceriolo]]. Il loro [[stemma]] è così araldicamente descritto: d'azzurro al leone coronato d'argento, armato e linguato di rosso. [http://www.blasonariosubalpino.it/Pagina5.html Blasonario Subalpino] di Federico Bona</ref> e di cui si hanno notizie fin dall'XII secolo, proprietaria di molti terreni sul territorio.


=== Il rogo della chiesa ===
=== Il rogo della chiesa ===
Un accadimento singolare avvenne nell'anno [[1700]]. Il nome di Fabrizio Ghilini IV ([[1665]] - [[1745]]), che per una serie di fortunate eredità divenne il più ricco della città ai suoi tempi, è legato anche all'incendio del 25 febbraio 1700<ref>L'incendio e la successiva ricostruzione sono menzionati nei registri dell'archivio parrocchiale di San Giuliano Nuovo</ref>, forse non proprio dovuto al caso, della chiesa dedicata a San Giuliano. Come si è già scritto la chiesa a quel tempo era posizionata nell'area che successivamente divenne la piazza principale di San Giuliano Vecchio. Dopo l'incendio la chiesa venne riparata, ma ben presto il Ghilini, proprietario della "Ghilina", si affrettò a donare terreno e soldi per l'edificazione di una nuova parrocchia, dedicata alla [[Madonna del Rosario]]. Il nuovo edificio di culto sarebbe stato "distante però mezz'ora (a piedi, n.d.r.) dall'antica chiesa", e cioè esattamente di fronte poche centinaia di metri alla Ghilina Grossa. La costruzione della nuova chiesa, avvenuta - in seguito - nella seconda metà del secolo XVIII, rappresenta di fatto l'inizio dello sviluppo e dell'identificazione geografica di due paesi, uno "Vecchio" e l'altro "Nuovo".
Un accadimento singolare avvenne nell'anno [[1700]]. Il nome di Fabrizio Ghilini IV ([[1665]] - [[1745]]), che per una serie di fortunate eredità divenne il più ricco della città ai suoi tempi, è legato anche all'incendio del 25 febbraio 1700<ref>L'incendio e la successiva ricostruzione sono menzionati nei registri dell'archivio parrocchiale di San Giuliano Nuovo</ref>, forse non proprio dovuto al caso, della chiesa dedicata a San Giuliano. Come si è già scritto la chiesa a quel tempo era posizionata nell'area che successivamente divenne la piazza principale di San Giuliano Vecchio. Dopo l'incendio la chiesa venne riparata, ma ben presto il Ghilini, proprietario della "Ghilina", si affrettò a donare terreno e soldi per l'edificazione di una nuova parrocchia, dedicata alla [[Madonna del Rosario]]. Il nuovo edificio di culto sarebbe stato "distante però mezz'ora (a piedi, n.d.r.) dall'antica chiesa", e cioè a poche centinaia di metri alla Ghilina Grossa. La costruzione della nuova chiesa, avvenuta - in seguito - nella seconda metà del secolo XVIII, rappresenta di fatto l'inizio dello sviluppo e dell'identificazione geografica di due paesi, uno "Vecchio" e l'altro "Nuovo".


=== La Battaglia di Marengo ===
=== La Battaglia di Marengo ===
San Giuliano Vecchio, il 14 giugno 1800, è stato anch'esso teatro della [[Battaglia di Marengo]]. Presso la cascina "Vigna Santa" è situato un piccolo memoriale dedicato alla memoria del valoroso generale napoleonico [[Louis Charles Antoine Desaix]] morto per un colpo di moschetto al cuore in questa zona (coordinate del memoriale:GPS: 44°53'16.05''N e 8°45'26.93''E)
San Giuliano Vecchio, il 14 giugno 1800, è stato anch'esso teatro della [[Battaglia di Marengo]]. Presso la cascina "Vigna Santa" è situato un piccolo memoriale dedicato alla memoria del valoroso generale napoleonico [[Louis Charles Antoine Desaix]] morto per un colpo di moschetto al cuore in questa zona<ref>Coordinate del memoriale: 44°53'16.05''N e 8°45'26.93''E</ref>.


== Agricoltura e attività produttive ==
== Agricoltura e attività produttive ==
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== Architettura locale ==
== Architettura locale ==
=== Edifici religiosi ===
=== Edifici religiosi ===
* '''Chiesa della Beata Vergine Assunta''': nella [[chiesa (architettura)|chiesa]] è conservata una antica reliquia di San Giuliano che è stata divisa con la [[parrocchia]] di [[San Giuliano Nuovo]]. Le decorazioni e gli affreschi al suo interno e sulla facciata sono opera di [[Rodolfo Gambini]].
* Chiesa della Beata Vergine Assunta: vi è conservata una antica reliquia di San Giuliano che è stata divisa con la [[parrocchia]] di [[San Giuliano Nuovo]]. Le decorazioni e gli affreschi al suo interno e sulla facciata sono opera di [[Rodolfo Gambini]].
* '''Cappelle campestri'''
* Cappelle campestri


=== Edifici civili ===
=== Edifici civili ===
* '''Scuole''': le Scuole Elementari, intitolate ad "Angelo e Vincenzina Prato", e le Scuole Medie "G. Mazzini"; entrambe fanno parte dell'istituto comprensivo di Spinetta "A.Caretta" di cui sono divisione.
* Scuole: le Scuole Elementari, intitolate ad "Angelo e Vincenzina Prato", e le Scuole Medie "G. Mazzini"; entrambe fanno parte dell'istituto comprensivo di Spinetta "A.Caretta" di cui sono divisione.
* '''[[Case di terra della Fraschetta|Case di terra]]'''
* [[Case di terra della Fraschetta]]


== Sport ==
== Sport ==
Fino alla stagione 2010-2011 vi era la squadra di calcio locale l'''A.C. San Giuliano Vecchio'' che giocava le sue partite al campo sportivo comunale di via Piacenza ma al termine della stagione, culminata con la salvezza nel Campionato di Prima Categoria girone H, la proprietà ha optato per una fusione con la più blasonata formazione del San Giuliano Nuovo militante in Promozione.
Fino alla stagione 2010-2011 vi era la squadra di calcio locale, l'A.C. San Giuliano Vecchio, che giocava le sue partite al campo sportivo comunale di via Piacenza ma al termine della stagione, culminata con la salvezza nel Campionato di Prima Categoria girone H, la proprietà ha optato per una fusione con la più blasonata formazione del San Giuliano Nuovo militante in Promozione.
Attualmente al campo sportivo di San Giuliano Vecchio giocano, appunto, i giovani della Juniores provinciale del S.Giuliano Nuovo.
Da allora al campo sportivo di San Giuliano Vecchio giocano i giovani della Juniores provinciale del S.Giuliano Nuovo.


== Note ==
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* [[Rodolfo Gambini]]
* [[Rodolfo Gambini]]
* [[Battaglia di Marengo]]
* [[Battaglia di Marengo]]
* [[Memoriale al generale napoleonico Desaix]]


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Versione delle 19:44, 12 feb 2016

San Giuliano Vecchio
frazione
San Giuliano Vecchio – Veduta
San Giuliano Vecchio – Veduta
Facciata della chiesa parrocchiale
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Provincia Alessandria
Comune Alessandria
Territorio
Coordinate44°53′20″N 8°45′37″E / 44.888889°N 8.760278°E44.888889; 8.760278 (San Giuliano Vecchio)
Altitudine114 m s.l.m.
Abitanti1 720[1] (31-12-2011)
Altre informazioni
Cod. postale15122
Prefisso0131
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantiSangiulianesi
PatronoB.M.V. Assunta
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
San Giuliano Vecchio
San Giuliano Vecchio

San Giuliano Vecchio è un sobborgo del comune di Alessandria, di 1.723 abitanti.

Geografia fisica

File:Centuriazione della fraschetta.jpg
Tracce della Centuriazione romana nella Fraschetta secondo Plinio Fraccaro

Territorio

Appartenente alla circoscrizione Fraschetta, dista 13,4 km dal capoluogo sulla ex SS10 tra Tortona e Alessandria e confina con i sobborghi di San Giuliano Nuovo, Castelceriolo, Cascinagrossa, Mandrogne e Torre Garofoli.[2]

Il reticolo centuriale

Lo stesso argomento in dettaglio: Centuriazione.

Sono presenti tracce del reticolo centuriale romano che si fonda essenzialmente su di un asse primario da nord a sud (grossomodo da Sale a Basaluzzo) di circa 25 Km. L'asse appena descritto, almeno per la parte ancora percettibile e riscontrabile sulle cartine IMG in scala 1:25.000, ha una lunghezza di circa 17 Km. Assolutamente rettilineo, copre di fatto l'area pianeggiante compresa tra il Po, il Tanaro, lo Scrivia e l'Orba. Dalla zona di Sale raggiunge San Giuliano Nuovo e, dopo un'interruzione di circa un paio di chilometri, riprende a San Giuliano Vecchio per terminare sulla ex strada statale 35 dei Giovi Alessandria-Pozzolo Formigaro.

Cenni storici

Copia del documento originale circa l'incendio della chiesa
Pianta del territorio della parrocchia di San Giuliano nel XVIII secolo.

Questione territoriale

La presenza del borgo di San Giuliano della Frasca è verificata dalle carte geografiche a partire dal XV secolo, ma il toponimo a cui si riferivano le carte indica in realtà tutta l'area comprendente anche l'odierno San Giuliano Nuovo. Le testimonianze storiche del nome "San Giuliano Vecchio" sono più tarde e legate alla costruzione di una "nuova" chiesa nella prima metà del XVIII secolo dopo la distruzione della precedente sita nell'area della piazza principale del paese. Va detto quindi, che prima della costruzione della chiesa "nuova", il nome San Giuliano era unico e non diviso in "vecchio" e "nuovo" e comprendeva le due aree. Importante sapere ai fini storici che l'area in seguito denominata San Giuliano Nuovo si chiamava in precedenza cassinaggi dei Ghilini[3]. Questa denominazione era dovuta alla presenza della Ghilina Grossa residenza estiva preferita dai Ghilini, antica famiglia nobile alessandrina[4] e di cui si hanno notizie fin dall'XII secolo, proprietaria di molti terreni sul territorio.

Il rogo della chiesa

Un accadimento singolare avvenne nell'anno 1700. Il nome di Fabrizio Ghilini IV (1665 - 1745), che per una serie di fortunate eredità divenne il più ricco della città ai suoi tempi, è legato anche all'incendio del 25 febbraio 1700[5], forse non proprio dovuto al caso, della chiesa dedicata a San Giuliano. Come si è già scritto la chiesa a quel tempo era posizionata nell'area che successivamente divenne la piazza principale di San Giuliano Vecchio. Dopo l'incendio la chiesa venne riparata, ma ben presto il Ghilini, proprietario della "Ghilina", si affrettò a donare terreno e soldi per l'edificazione di una nuova parrocchia, dedicata alla Madonna del Rosario. Il nuovo edificio di culto sarebbe stato "distante però mezz'ora (a piedi, n.d.r.) dall'antica chiesa", e cioè a poche centinaia di metri alla Ghilina Grossa. La costruzione della nuova chiesa, avvenuta - in seguito - nella seconda metà del secolo XVIII, rappresenta di fatto l'inizio dello sviluppo e dell'identificazione geografica di due paesi, uno "Vecchio" e l'altro "Nuovo".

La Battaglia di Marengo

San Giuliano Vecchio, il 14 giugno 1800, è stato anch'esso teatro della Battaglia di Marengo. Presso la cascina "Vigna Santa" è situato un piccolo memoriale dedicato alla memoria del valoroso generale napoleonico Louis Charles Antoine Desaix morto per un colpo di moschetto al cuore in questa zona[6].

Agricoltura e attività produttive

Il borgo è prevalentemente agricolo, fatto per la maggior parte di appezzamenti di privati di piccole-medie dimensioni che in maggioranza sono sviluppati lungo l'asse della ex SS10. Le colture sono varie e tra le principali troviamo: grano, mais, colza, piselli e lupini. Sviluppato l'allevamento di bovini, pollame, suini ed equini anche grazie ai molteplici agriturismi della zona. Si contano poche attività produttive ma quella degna di maggior nota è il grande mulino privato adiacente alla ferrovia.

Architettura locale

Edifici religiosi

  • Chiesa della Beata Vergine Assunta: vi è conservata una antica reliquia di San Giuliano che è stata divisa con la parrocchia di San Giuliano Nuovo. Le decorazioni e gli affreschi al suo interno e sulla facciata sono opera di Rodolfo Gambini.
  • Cappelle campestri

Edifici civili

  • Scuole: le Scuole Elementari, intitolate ad "Angelo e Vincenzina Prato", e le Scuole Medie "G. Mazzini"; entrambe fanno parte dell'istituto comprensivo di Spinetta "A.Caretta" di cui sono divisione.
  • Case di terra della Fraschetta

Sport

Fino alla stagione 2010-2011 vi era la squadra di calcio locale, l'A.C. San Giuliano Vecchio, che giocava le sue partite al campo sportivo comunale di via Piacenza ma al termine della stagione, culminata con la salvezza nel Campionato di Prima Categoria girone H, la proprietà ha optato per una fusione con la più blasonata formazione del San Giuliano Nuovo militante in Promozione. Da allora al campo sportivo di San Giuliano Vecchio giocano i giovani della Juniores provinciale del S.Giuliano Nuovo.

Note

  1. ^ Popolazione Residente Suddivisa per Sobborghi e Quartieri Città tav.4
  2. ^ Cartografia vettoriale della Città di Alessandria
  3. ^ Girolamo Ghilini, 1613/1, in Annali di Alessandria, Milano, Gioseffo Marelli, 1666.
  4. ^ Come si legge nel Blasonario Subalpino, i Ghilini erano marchesi di Gamalero (1726) e di Maranzana (1670); conti di Asuni in (Sardegna), di Pavone, di Rivalta e di Sezzè (Sezzadio); signori di Borgoratto e di Castelceriolo. Il loro stemma è così araldicamente descritto: d'azzurro al leone coronato d'argento, armato e linguato di rosso. Blasonario Subalpino di Federico Bona
  5. ^ L'incendio e la successiva ricostruzione sono menzionati nei registri dell'archivio parrocchiale di San Giuliano Nuovo
  6. ^ Coordinate del memoriale: 44°53'16.05N e 8°45'26.93E

Voci correlate

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