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Interpellata sulla questione, l'[[Accademia della Crusca]] ha espresso un parere negativo rispetto a questa proposta<ref>{{cita web|url=https://accademiadellacrusca.it/it/consulenza/un-asterisco-sul-genere/4018|titolo=Un asterisco sul genere|data=24 settembre 2021|editore=[[Accademia della Crusca]]|autore=Paolo D'Achille|accesso=18 gennaio 2022}}</ref>, spiegando che nelle [[Lingua flessiva|lingue flessive]] il [[Genere (linguistica)|genere]] come categoria grammaticale non coincide necessariamente con le caratteristiche [[Sesso (biologia)|sessuali]] dei referenti, e invitando a un uso consapevole e non prevaricatorio della [[desinenza]] nominale -i come espressione di un [[Genere dei sostantivi nella lingua italiana|genere grammaticale non marcato]]. |
Interpellata sulla questione, l'[[Accademia della Crusca]] ha espresso un parere negativo rispetto a questa proposta<ref>{{cita web|url=https://accademiadellacrusca.it/it/consulenza/un-asterisco-sul-genere/4018|titolo=Un asterisco sul genere|data=24 settembre 2021|editore=[[Accademia della Crusca]]|autore=Paolo D'Achille|accesso=18 gennaio 2022}}</ref>, spiegando che nelle [[Lingua flessiva|lingue flessive]] il [[Genere (linguistica)|genere]] come categoria grammaticale non coincide necessariamente con le caratteristiche [[Sesso (biologia)|sessuali]] dei referenti, e invitando a un uso consapevole e non prevaricatorio della [[desinenza]] nominale -i come espressione di un [[Genere dei sostantivi nella lingua italiana|genere grammaticale non marcato]], di fatto dando l'inizio all'ineluttabile fine cui è destinata tale stortura della grammatica, peraltro subitaneamete caduta in disuso. |
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Versione delle 20:59, 15 mag 2024
Ə | ə |
Ə (minuscolo ə) è un simbolo utilizzato in diverse lingue scritte nell'alfabeto latino, chiamato «scevà» (adattamento italiano del tedesco Schwa).[1][2]
Si usa come grafema in varie lingue:
- Nell'azero rappresenta la vocale anteriore quasi aperta non arrotondata. A volte, si usa ä al suo posto per non creare problemi con l'ISO 8859-9.
- Nell'alfabeto latino ceceno: l'uso di questo alfabeto è politicamente significativo in quanto in Russia si preferisce l'uso dell'alfabeto cirillico, mentre i separatisti preferiscono l'alfabeto latino.
- Nella traslitterazione dell'avestico la corrispondente vocale lunga è iscritta come uno scevà con il segno di lunga ə̄.
- Nella scrittura di alcuni dialetti dell'Italia centrale e meridionale.
La maiuscola
Nelle lingue in cui lo scevà rappresenta un fonema pieno, e potrebbe apparire all'inizio della parola, talvolta è richiesta una versione maiuscola.
In alcuni casi, lo scevà maiuscolo sembra una versione più grande del simbolo scevà, codificato come U+018F
Ə, però è usata anche una E maiuscola invertita, per esempio nei nomi propri avestani di persona (U+018E
) Ǝ, con una minuscola codificata separatamente, U+01DD
ǝ.
Lo scevà
Il simbolo ə è stato scelto per rappresentare la vocale centrale media nell'alfabeto fonetico internazionale.
Sviluppi linguistici
Il simbolo è stato proposto da taluni come opzione per indicare una desinenza neutra delle parole, inesistente in italiano, che eviti di specificare il genere sessuale dei referenti, di far concordare desinenze maschili plurali con referenti plurali misti maschili e femminili (il cosiddetto maschile non marcato, talvolta interpretato dai meno esperti come "maschile sovraesteso"), e per includere le persone che non si riconoscono nel binarismo di genere[3].
Interpellata sulla questione, l'Accademia della Crusca ha espresso un parere negativo rispetto a questa proposta[4], spiegando che nelle lingue flessive il genere come categoria grammaticale non coincide necessariamente con le caratteristiche sessuali dei referenti, e invitando a un uso consapevole e non prevaricatorio della desinenza nominale -i come espressione di un genere grammaticale non marcato, di fatto dando l'inizio all'ineluttabile fine cui è destinata tale stortura della grammatica, peraltro subitaneamete caduta in disuso.
Note
- ^ scevà, su dizionario.internazionale.it, Nuovo De Mauro. URL consultato l'8 giugno 2023.
- ^ Luciano Romito, Scevà, su treccani.it.
- ^ Chiara Zanini, Carə tuttə, il linguaggio inclusivo esiste. Perché non usarlo? Intervista a Vera Gheno, su thesubmarine.it, 3 agosto 2020. URL consultato il 18 gennaio 2022.
- ^ Paolo D'Achille, Un asterisco sul genere, su accademiadellacrusca.it, Accademia della Crusca, 24 settembre 2021. URL consultato il 18 gennaio 2022.
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