Sid Vicious
Sid Vicious | |
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Nazionalità | ![]() |
Genere | Punk rock[1] |
Periodo di attività musicale | 1975 – 1979 |
Strumento | basso, voce, batteria |
Etichetta | EMI |
Gruppi | Sex Pistols Siouxsie and The Banshees The Flowers of Romance Vicious White Kids |
Album pubblicati | 6 |
Studio | 3 |
Live | 1 |
Raccolte | 3 |
Sid Vicious, pseudonimo di John Simon Ritchie (Londra, 10 maggio 1957 – New York, 2 febbraio 1979), è stato un bassista e cantante britannico, membro della band punk rock Sex Pistols.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Nato da John Ritchie, guardia a Buckingham Palace e suonatore semiprofessionista di trombone nella scena jazz di Londra, e da Anne McDonald, Vicious ebbe un'infanzia difficile: poco dopo la sua nascita il padre lasciò la famiglia e madre e figlio si trasferirono a Ibiza. Anne, la madre, era tossicodipendente[1]. Tornati a Londra Sid iniziò a idolatrare star del glam rock come David Bowie e Roxy Music[1]. Nel 1965 Anne sposa Christopher Beverley, del quale John adotta il cognome diventando John Simon Beverley o anche John Beverley[2][3].
Nel 1975 John conosce John Lydon, futuro cantante dei Sex Pistols, che gli diede il nome d'arte con cui divenne famoso a causa del criceto che Vicious possedeva[1] e che Lydon considerava malvagio (vicious in inglese). In quel periodo iniziò a frequentare la nascente scena punk di Londra, inventando secondo alcuni il pogo[4] e rendendosi protagonista di alcuni incidenti durante i concerti[1].
Fino al 1977 la sua carriera musicale si limitò a una serata come batterista dei Siouxsie and the Banshees[1], ma in quello stesso anno, in corrispondenza dell'uscita di Glen Matlock dai Pistols, Vicious venne fatto entrare nella band dall'amico Lydon[1]. Vicious all'epoca non sapeva suonare il basso, ma Lydon confidava che avrebbe imparato in fretta e contava sul suo aspetto, che ben si adattava ai mass media[1].
Agli inizi del 1977, in occasione di un concerto degli Heartbreakers, giunse a Londra una groupie della band, Nancy Spungen[1]. Nonostante i tentativi di Lydon di tenere Vicious lontano da Nancy, nota eroinomane[1], i due si piacquero subito, diventando coppia fissa, e il bassista iniziò a fare uso di eroina[1].
Nel periodo successivo Vicious cominciò a imparare a suonare il basso, ma alle sessioni di registrazione di Never Mind the Bollocks si presentò quasi sempre troppo ubriaco per suonare; infatti registrò solo i primi due brani dell'album, Holidays in the Sun e Bodies, mentre per le altre canzoni venne sostituito da Matlock, rientrato nel gruppo come turnista[1]. Nei mesi successivi gli amici provarono a separarlo da Nancy e dall'uso di eroina, ma senza risultato[1]. Nel 1978 i Pistols fecero il loro primo tour negli Stati Uniti, durante il quale Vicious mostrò comportamenti masochisti sul palco e insultò più volte la folla[1].
Due giorni dopo l'ultimo concerto dei Pistols Vicious ebbe la sua prima overdose di eroina[1] e tre giorni più tardi, durante un volo aereo verso New York, cadde in un coma causato sempre dalla droga[1]. Tornati in patria Vicious ruppe definitivamente con Lydon[1], che aveva nuovamente tentato di separarlo da Nancy, e poi si trasferì per breve tempo a Parigi, dove partecipò alle riprese del film sui Sex Pistols La grande truffa del rock'n'roll (The Great Rock 'n' Roll Swindle), per il quale registrò una cover di My Way e di alcune canzoni di Eddie Cochran[1].
Nell'agosto del 1978 Vicious si trasferì a New York con Nancy e si esibì in un concerto d'addio con una band di supporto chiamata The Vicious White Kids composta da Steve New, Glen Matlock e Rat Scabies[1]. In seguito formò gli Idols, gruppo dalla breve vita con Barry Jones, Steve Dior, Arthur Kane e Jerry Nolan. L'unico album pubblicato dalla band, Sid Sings, composto esclusivamente da cover e dalle tracce di The Great Rock 'n' Roll Swindle, uscì nel 1979[1].
Il 12 ottobre 1978 Vicious trovò Nancy morta accoltellata[1], ma essendo in stato confusionale a causa dell'abuso di eroina e altri stupefacenti non ricordava nulla; inizialmente venne arrestato in quanto unico indagato[1] e dopo essere uscito su cauzione, pagata dalla EMI, commise vari atti sconsiderati: prima tentò di suicidarsi con un rasoio, in seguito fu nuovamente arrestato per aver rotto un bicchiere in faccia a Todd Smith, fratello di Patti[1].
Il 1º febbraio 1979 Vicious assunse nuovamente dell'eroina, fornitagli dalla madre[5] durante la festa per il suo rilascio. Soffrì di un'overdose, dalla quale sopravvisse grazie all'intervento di Michelle Robinson (una sua coetanea), per poi farsi un'altra dose e poi forse un'altra ancora[5]. Successivamente si addormentò e venne trovato morto il mattino seguente[1][5].
Vicious lasciò un biglietto scrivendo di voler esser sepolto di fianco alla sua fidanzata Nancy con addosso i suoi jeans, la sua giacca di pelle e i suoi anfibi[5][6]. Nonostante fossero queste le ultime volontà di Sid, la madre di Nancy non consentì che Sid venisse seppellito vicino a sua figlia perché non aveva mai approvato la loro relazione, anche se non aveva mai fatto effettivamente parte della vita della figlia.
Il 7 febbraio 1979, al termine di una cerimonia funebre di basso profilo celebrata nel New Jersey, la madre di Vicious decise di far cremare il figlio[7]. A tal riguardo, esistono due versioni sul destino delle ceneri: una afferma che vennero sparse sulla tomba della Spungen a Bensalem[8] dalla madre del cantante[5], mentre un'altra narra che le ceneri di Sid, custodite da Anne, tornarono nel Regno Unito, ma l'urna si ruppe non appena sbarcata all'aeroporto di Heathrow spargendosi per i locali[7].
Discografia[modifica | modifica wikitesto]


Discografia solista[modifica | modifica wikitesto]
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- Album
- 1980 - Vicious Burger
- 1980 - Who killed Nancy - Live at Max's Kansas City, New York, 07-09-1978
- 1985 - Love Kills N.Y.C.
- 1986 - The Sid Vicious Experience – Jack Boots and Dirty Looks
- 1986 - The Vicious White Kids (con The Vicious White Kids)
- 1992 - Anarchy In The USA (con i Sex Pistols)
- 1995 - Sid Vicious with The Idols (con The Idols)
- 1997 - Never Mind the Reunion Here's Sid Vicious
- 1997 - Sid Dead Live
- 1997 - Sid Vicious Sings
- 1998 - Sid Vicious & Friends
- 1999 - Better (To Provoke a Reaction Than to React to a Provocation)
- 2000 - Probably His Last Ever Interview
- 2001 - Better
- 2003 - Vive le rock
- 2004 - Too Fast to Live...
- 2008 - Sid Lives
- 2008 - F#@k Off You C#%t
- 2009 - Sid! By Those Who Really Knew Him
- 2011 - The Chaos and Disorder Tapes
- 2015 - I'm A Mess
- Album dal vivo
- 1979 - Sid Sings
- 1986 - Live At The Electric Ballroom London
- 1986 - Live At CBGB's New York
- 2003 - At The Electric Ballroom London
- Raccolte
- 1986 - Sid v Eddie The Battle of The Rockers (split con Eddie Cochrane)
- 1989 - (Don't You Gimme) No Lip/(I'm Not Your) Steppin' Stone
- 1993 - Cult Heroes (split con Elvis Presley)
- 1996 - The Best of Sid Vicious
- 1997 - Never Mind The Reunion Here's Sid Vicious
- 2001 - Live At Max's Kansas City, NY 1978
- Singoli
- 1978 - No One Is Innocent (A Punk Prayer by Ronald Biggs)/My Way (split con i Sex Pistols)
- 1979 - Heritage
- 2007 - Chatterbox/My Way
- My Way/Cosh The Driver (A Punk Prayer By Ronnie Briggs)
Discografia con i Sex Pistols[modifica | modifica wikitesto]
- Album in studio
Filmografia[modifica | modifica wikitesto]
Attore[modifica | modifica wikitesto]
- Sex Pistols Number One (1976)
- Jubilee (1978)
- Will Your Son Turn into Sid Vicious? (1978)
- The Punk Rock Movie (1979)
- La grande truffa del rock'n'roll (The Great Rock 'n' Roll Swindle), regia di Julien Temple (1980)
- Oscenità e furore (The Filth and the Fury), regia di Julien Temple (2000)
Film su Sid Vicious[modifica | modifica wikitesto]
- D.O.A. - Dead On Arrival (1981) - documentario
- Sid & Nancy, regia di Alex Cox (1986)
- In Search of Sid, a cura di Jah Wobble - documentario (BBC Radio 4, 2009)[9]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x (EN) Sid Vicious, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 18 novembre 2009.
- ^ (EN) Sid Vicious, su NNDB.
- ^ (EN) Beverly John Simon, su ASCAP (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2012).
- ^ (EN) Pogo Dancing, su Punk77. URL consultato il 18 novembre 2009.
- ^ a b c d e Massimo Cotto, 2011.
- ^ Maxim W. Furek, 2008, p. 101.
- ^ a b Daniele Paletta, 2014.
- ^ (EN) February 2nd: On this day in history in 1979, died Sid Vicious, su Ward Book of Days. URL consultato il 18 novembre 2009.
- ^ (EN) Silvia, not Sylvia, Interview with post-punk legend Jah Wobble about music, Sid Vicious, star signs, Brexit and everything else you can think of, su The Shortlisted, 7 maggio 2020. URL consultato il 3 luglio 2022.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Anne Beverley, The Sid Vicious Family album, 1980.
- (EN) Keith Bateson e Alan Parker, Sid's Way, 1991.
- (EN) Malcolm Butt, Sid Vicious. Rock 'n' Roll Star, 1997.
- (EN) Gerald Cole, Sid and Nancy, 1986.
- Massimo Cotto, Il grande libro del rock (e non solo). Musica per tutti i giorni dell'anno, Rizzoli, 1º gennaio 2011, ISBN 978-88-17-04850-7.
- (EN) Alex Cox e Abbe Wool, Sid and Nancy, 1986.
- (EN) David Dalton, El Sid, 1998.
- (EN) Maxim W. Furek, The Death Proclamation of Generation X. A Self-Fulfilling Prophesy of Goth, Grunge and Heroin, i-Universe, 2008, ISBN 978-0-595-46319-0.
- Federico Guglielmi, Le guide pratiche di RUMORE - Punk, Pavia, Apache edizioni, 1994.
- Daniele Paletta, Stelle deboli. La storia di Sid Vicious e Nancy Spungen, VoloLibero, 24 aprile 2014, ISBN 978-88-97637-34-9.
- (EN) Alan Parker, Vicious. Too Fast to Live..., 2004.
- (EN) Tom Stockdale, Sid Vicious. They Died Too Young, 1995.
- (EN) Sid Vicious. Too Fast to Live... Too Young to Die, 1999.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikiquote contiene citazioni di o su Sid Vicious
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sid Vicious
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Sid Vicious, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Sid Vicious, su Last.fm, CBS Interactive.
- (EN) Sid Vicious, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Sid Vicious, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Sid Vicious, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Sid Vicious, su WhoSampled.
- (EN) Sid Vicious, su SecondHandSongs.
- (EN) Sid Vicious, su SoundCloud.
- (EN) Sid Vicious, su Genius.com.
- Registrazioni audiovisive di Sid Vicious, su Rai Teche, Rai.
- (EN) Sid Vicious, su Internet Movie Database, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 197655 · ISNI (EN) 0000 0000 7363 6748 · SBN MODV291672 · Europeana agent/base/61343 · ULAN (EN) 500355482 · LCCN (EN) n86134225 · GND (DE) 130389161 · BNE (ES) XX4863078 (data) · BNF (FR) cb13899763t (data) · NDL (EN, JA) 00621600 · WorldCat Identities (EN) lccn-n86134225 |
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