Sean Sherk

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Sean Sherk
Nazionalità Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Altezza 168 cm
Peso 70 kg
Arti marziali miste
Specialità Lotta libera, Jiu jitsu brasiliano, Pugilato
Categoria Pesi leggeri
Pesi welter
Squadra Bandiera degli Stati Uniti Minnesota Martial Arts Academy
Bandiera degli Stati Uniti American Kickboxing Academy
Carriera
Incontri disputati

41

Soprannome The Muscle Shark

The Hero of Time

Combatte da Bandiera degli Stati Uniti Oak Grove, Stati Uniti
Vittorie 36
per knockout 10
per sottomissione 11
per decisione 15
Sconfitte 4
per knockout 2
per decisione 2
Pareggi 1
 

Sean Keith Sherk (St. Francis, 5 agosto 1973) è un ex lottatore di arti marziali miste statunitense.

Attivo prima nella divisione dei pesi welter e poi in quella dei pesi leggeri, Sherk è stato campione dei pesi leggeri UFC tra il 2006 ed il 2007, prima di essere privato della cintura a causa della positività agli steroidi anabolizzanti in un test antidoping dopo l'incontro per la prima difesa del titolo[1]; inoltre ha combattuto in un'altra occasione per il titolo dei pesi leggeri UFC nel 2008 e nel 2003 ha lottato per la cintura dei pesi welter UFC, venendo sconfitto in entrambe le occasioni.

Sherk ha combattuto anche nelle promozioni giapponesi Pride e Pancrase, vanta una serie di 20 incontri da imbattuto e le sue uniche quattro sconfitte sono avvenute contro campioni o ex campioni di titoli UFC quali B.J. Penn, Matt Hughes, Georges St-Pierre e Frankie Edgar.

Carriera nelle arti marziali miste[modifica | modifica wikitesto]

Inizi[modifica | modifica wikitesto]

Con un forte background nella lotta libera supportato dalla pratica di pugilato, shoot wrestling e muay thai, Sherk esordisce come professionista di MMA nel 1999 partecipando ad incontri in varie promozioni minori degli Stati Uniti.

Tra giugno 1999 e gennaio 2001 Sherk inanella una serie di 10 vittorie consecutive, tra le quali hanno sicuramente rilievo le due ai danni del judoka armeno Karo Parisyan, futuro campione dei pesi welter WEC e futura promessa dell'UFC.

Ultimate Fighting Championship[modifica | modifica wikitesto]

Visto l'ottimo record di 10-0 nel 2001 la prestigiosa promozione UFC ingaggiò Sherk e lo fece esordire nell'evento UFC 30: Battle on the Boardwalk contro Tiki Ghosn: Sherk vinse il match per infortunio dell'avversario.

Nel frattempo Sherk continuò a lottare con grande frequenza e sempre nel 2001 combatté altri sei incontri in altre promozioni, vincendo cinque di questi e pareggiando l'unico incontro della sua carriera nella promozione giapponese Pancrase contro il futuro campione dei pesi medi e pesi welter Kiuma Kunioku; in particolare Sherk sconfisse Manny Gamburyan, futuro contendente al titolo dei pesi piuma WEC.

Torna a combattere in UFC nel 2002 per affrontare il giapponese Jutaro Nakao, futuro campione della promozione Deep che Sherk sconfisse ai punti. Successivamente ebbe la meglio per KO tecnico anche su Benji Radach, lottatore che si presentava imbattuto con un record di 11–0.

Nel dicembre 2002 Sherk vinse un incontro nella piccola organizzazione Extreme Combat del Minnesota, portando la propria striscia di risultati utili a 20 incontri consecutivi.

Da imbattuto il 25 aprile 2003 Sherk tornò in UFC per affrontare l'allora campione dei pesi welter in carica Matt Hughes, il quale era alla quarta difesa consecutiva del titolo: l'evento fu UFC 42: Sudden Impact, e per la prima volta in carriera Sherk venne sconfitto in un incontro abbastanza equilibrato, con i giudici che assegnarono all'unanime una vittoria al campione in carica con i punteggi 48–45, 48–47 e 49–46.

Pride Fighting Championships ed eventi locali negli USA[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la sconfitta patita nella gara per il titolo Sherk si riprese subito vincendo tre incontri consecutivi in promozioni di minor importanza.

Nel 2004 trovò un accordo con la prestigiosa promozione nipponica Pride, considerata al tempo la Mecca delle MMA assieme all'UFC e che annoverava nel suo roster molti tra i migliori lottatori al mondo.

Sherk combatté un solo incontro in Pride con l'evento Pride Bushido 2, quando affrontò e sconfisse ai punti Ryuki Ueyama; successivamente la difficoltà nel far fronte agli impegni famigliari con i voli in Giappone e alcuni problemi con l'assicurazione sanitaria nel paese del sol levante spinsero Sherk a tornare negli Stati Uniti, dove proseguì la redditizia routine del lottare nei main match di eventi minori.

Tra aprile e novembre 2004 Sherk prese parte a ben sette incontri, vincendoli tutti. Successivamente lottò anche nel settembre 2005, vincendo ancora e portando il proprio record personale a 31 vittorie, una sconfitta ed un pareggio.

Ritorno in UFC[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2005 Sherk tornò a combattere nella divisione dei pesi welter per l'UFC affrontando il fuoriclasse e futuro dominatore della categoria Georges St-Pierre, perdendo il suo secondo incontro in carriera e venendo finalizzato per la prima volta, in quanto St-Pierre impose il KO tecnico con una serie di pugni e gomitate.

Nel 2006 affrontò un'altra futura stella dei pesi welter in Nick Diaz, vincendo ai punti grazie ad uno striking di molto migliorato.

Quell'anno l'UFC decise di rimettere in gioco la cintura dei pesi leggeri, la quale non conobbe più padrone da quando il primo campione Jens Pulver lasciò la stessa vacante per una disputa contrattuale; Sherk prese la decisione di scendere nei pesi leggeri e affrontare un altro ex peso welter quale era Kenny Florian proprio per il titolo dei pesi leggeri UFC. All'evento UFC 64: Unstoppable del 14 ottobre 2006 Sherk ottenne una meritata vittoria con un punteggio di 49–46, 49–46 e 50–45, divenendo il nuovo campione dei pesi leggeri UFC; l'incontro venne premiato Fight of the Night.

Nel 2007 Sherk difese il proprio titolo per la prima volta contro il brasiliano Hermes França, ex campione dei pesi leggeri WEC e cintura nera di jiu jitsu brasiliano; a seguito del match Sherk venne trovato positivo all'utilizzo di nandrolone, pratica severamente vietata, e di conseguenza gli venne tolta la cintura e venne sospeso per sei mesi.

Sherk torna a combattere nel maggio 2008 come nuovo sfidante al titolo dei pesi leggeri che nel frattempo era finito nelle mani del fuoriclasse B.J. Penn, ex campione dei pesi welter che aveva sconfitto Joe Stevenson per la cintura vacante: durante il terzo round una combinazione di Penn iniziata da una ginocchiata in salto mise Sherk fuori gioco, e nonostante l'ex campione fosse riuscito ad arrivare al termine della ripresa non poté continuare l'incontro e il risultato fu un KO tecnico e la prima difesa del titolo per B.J. Penn.

Successivamente affrontò il pericoloso striker Tyson Griffin (record: 12-1): Sherk si impose meritatamente ai punti (30–27, 29–28, 29–28), ottenendo la sua 35-esima vittoria in carriera e venendo premiato con il riconoscimento Fight of the Night.

Nel 2009 fu suo compito arrestare l'ascesa del futuro campione Frankie Edgar (record: 10-1): Sherk venne sonoramente sconfitto ai punti con tutti i giudici che segnarono un 30–27 a favore dell'avversario, e al termine del match doveva sottoporsi ad un esame delle urine e in tal occasione abbandonò l'MGM Grand Garden Arena, venendo poi sospeso per 45 giorni.

Gli anni a seguire furono sfortunati per Sherk, in quanto fu vittima di numerosi infortuni: a causa di vari acciacchi dovette rinunciare alle sfide contro Gleison Tibau, Jim Miller e Clay Guida, tornando a combattere più di un anno dopo in un match vinto a fatica contro Evan Dunham, match che venne premiato con il riconoscimento Fight of the Night.

Nel settembre 2013 dopo tre anni di inattività annuncia il suo ritiro dalle MMA agonistiche[2], mettendo così fine ad una carriera che durava dal 1999 con un record finale di 36 vittorie e 4 sconfitte, ed un record parziale in UFC di 8-4.

Risultati nelle arti marziali miste[modifica | modifica wikitesto]

Risultato Record Avversario Metodo Evento Data Round Tempo Città Note
Vittoria 36–4-1 Bandiera degli Stati Uniti Evan Dunham Decisione (non unanime) UFC 119: Mir vs. Cro Cop 25 settembre 2010 3 5:00 Bandiera degli Stati Uniti Indianapolis, Stati Uniti
Sconfitta 35-4–1 Bandiera degli Stati Uniti Frankie Edgar Decisione (unanime) UFC 98: Evans vs. Machida 23 maggio 2009 3 5:00 Bandiera degli Stati Uniti Las Vegas, Stati Uniti
Vittoria 35–3-1 Bandiera degli Stati Uniti Tyson Griffin Decisione (unanime) UFC 90: Silva vs. Côté 25 ottobre 2008 3 5:00 Bandiera degli Stati Uniti Rosemont, Stati Uniti
Sconfitta 34-3–1 Bandiera degli Stati Uniti B.J. Penn KO Tecnico (ginocchiata in salto e pugni) UFC 84: Ill Will 24 maggio 2008 3 5:00 Bandiera degli Stati Uniti Las Vegas, Stati Uniti Per il titolo dei Pesi Leggeri UFC
Vittoria 34–2-1 Bandiera del Brasile Hermes Franca Decisione (unanime) UFC 73: Stacked 7 luglio 2007 5 5:00 Bandiera degli Stati Uniti Sacramento, Stati Uniti Difende il titolo dei Pesi Leggeri UFC
Vittoria 33–2-1 Bandiera degli Stati Uniti Kenny Florian Decisione (unanime) UFC 64: Unstoppable 14 ottobre 2006 5 5:00 Bandiera degli Stati Uniti Las Vegas, Stati Uniti Vince il titolo dei Pesi Leggeri UFC
Vittoria 32–2-1 Bandiera degli Stati Uniti Nick Diaz Decisione (unanime) UFC 59: Reality Check 15 aprile 2006 3 5:00 Bandiera degli Stati Uniti Anaheim, Stati Uniti
Sconfitta 31-2–1 Bandiera del Canada Georges St-Pierre KO Tecnico (pugni e gomitate) UFC 56: Full Force 19 novembre 2005 2 2:53 Bandiera degli Stati Uniti Las Vegas, Stati Uniti
Vittoria 31–1-1 Bandiera degli Stati Uniti Joel Blanton Sottomissione (rear naked choke) BP: Pride and Glory 17 settembre 2005 1 2:02 Bandiera degli Stati Uniti Georgia, Stati Uniti
Vittoria 30–1-1 Bandiera degli Stati Uniti Lee King Sottomissione (triangolo di braccio) Extreme Challenge 60 12 novembre 2004 1 2:20 Bandiera degli Stati Uniti Medina, Stati Uniti
Vittoria 29–1-1 Bandiera degli Stati Uniti Brodie Farber Sottomissione (ghigliottina) SF 6: Battleground in Reno 23 settembre 2004 1 0:55 Bandiera degli Stati Uniti Reno, Stati Uniti
Vittoria 28–1-1 Bandiera degli Stati Uniti Darin Brudigan Sottomissione (triangolo di braccio) Cage Fighting Xtreme 2 4 settembre 2004 1 1:30 Bandiera degli Stati Uniti Brainerd, Stati Uniti
Vittoria 27–1-1 Bandiera degli Stati Uniti Gerald Strebendt KO Tecnico (pugni) Extreme Challenge 58 11 giugno 2004 1 3:52 Bandiera degli Stati Uniti Medina, Stati Uniti
Vittoria 26–1-1 Bandiera degli Stati Uniti Eric Heinz Sottomissione (neck crank) Pride and Fury 3 giugno 2004 1 0:58 Bandiera degli Stati Uniti Worley, Stati Uniti
Vittoria 25–1-1 Bandiera degli Stati Uniti Jake Short Sottomissione (rear naked choke) ICC: Trials 2 30 aprile 2004 1 2:51 Bandiera degli Stati Uniti Minnesota, Stati Uniti
Vittoria 24–1-1 Bandiera degli Stati Uniti Kaleo Padilla Sottomissione (neck crank) You Think You're Tough 17 aprile 2004 2 1:17 Bandiera degli Stati Uniti Kona, Stati Uniti
Vittoria 23–1-1 Bandiera del Giappone Ryuki Ueyama Decisione (unanime) Pride Bushido 2 15 febbraio 2004 2 5:00 Bandiera del Giappone Yokohama, Giappone Debutto in Pride
Vittoria 22–1-1 Bandiera degli Stati Uniti Charles Diaz Sottomissione (keylock) EP: XXXtreme Impact 28 dicembre 2003 2 0:58 Bandiera del Messico Tijuana, Messico
Vittoria 21–1-1 Bandiera degli Stati Uniti Mark Long KO Tecnico (colpi) Extreme Combat 12 dicembre 2003 1 0:42 Bandiera degli Stati Uniti Fridley, Stati Uniti
Vittoria 20–1-1 Bandiera degli Stati Uniti John Alexander KO Tecnico (pugni) Extreme Combat 2 agosto 2003 1 1:57 Bandiera degli Stati Uniti Anoka, Stati Uniti
Sconfitta 19-1–1 Bandiera degli Stati Uniti Matt Hughes Decisione (unanime) UFC 42: This Time It's Personal 25 aprile 2003 5 5:00 Bandiera degli Stati Uniti Miami, Stati Uniti Per il titolo dei Pesi Welter UFC
Vittoria 19–0-1 Bandiera degli Stati Uniti John Alexander Sottomissione (rear naked choke) Extreme Combat 2 7 dicembre 2002 1 1:28 Bandiera degli Stati Uniti Minneapolis, Stati Uniti
Vittoria 18–0-1 Bandiera degli Stati Uniti Benji Radach KO Tecnico (ferita) UFC 39: The Warriors Return 27 settembre 2002 1 4:16 Bandiera degli Stati Uniti Uncasville, Stati Uniti
Vittoria 17–0-1 Bandiera del Giappone Jutaro Nakao Decisione (unanime) UFC 36: Worlds Collide 22 marzo 2002 3 5:00 Bandiera degli Stati Uniti Las Vegas, Stati Uniti
Vittoria 16–0-1 Bandiera del Brasile Claudionor Fontinelle Sottomissione (rear naked choke) UCC 6: Redemption 19 ottobre 2001 2 1:04 Bandiera del Canada Montréal, Canada
Parità 15–0-1 Bandiera del Giappone Kiuma Kunioku Parità Pancrase: 2001 Neo-Blood Tournament, Round 2 29 luglio 2001 3 5:00 Bandiera del Giappone Tokyo, Giappone Torneo Pancrase 2001 Neo-Blood, Semifinale
Vittoria 15–0 Bandiera del Canada Curtis Brigham KO Tecnico (ritiro) UW: St. Paul 15 luglio 2001 3 1:15 Bandiera degli Stati Uniti Saint Paul, Stati Uniti
Vittoria 14–0 Bandiera degli Stati Uniti Jason Purcell KO Tecnico (pugni) UW: Ultimate Fight Minnesota 2 giugno 2001 1 1:42 Bandiera degli Stati Uniti Bloomington, Stati Uniti
Vittoria 13–0 Bandiera degli Stati Uniti Marty Armendarez KO Tecnico (pugni) KOTC Bombs Away 29 aprile 2001 3 2:07 Bandiera degli Stati Uniti Williams, Stati Uniti
Vittoria 12–0 Bandiera dell'Armenia Manvel Gamburyan Decisione (unanime) Reality Submission Fighting 3 30 marzo 2001 1 18:00 Bandiera degli Stati Uniti Belleville, Stati Uniti
Vittoria 11–0 Bandiera degli Stati Uniti Tiki Ghosn KO Tecnico (infortunio) UFC 30: Battle on the Boardwalk 23 febbraio 2001 2 4:47 Bandiera degli Stati Uniti Atlantic City, Stati Uniti Debutto in UFC
Vittoria 10–0 Bandiera dell'Armenia Karo Parisyan KO Tecnico (stop medico) Reality Submission Fighting 2 5 gennaio 2001 1 16:20 Bandiera degli Stati Uniti Belleville, Stati Uniti
Vittoria 9–0 Bandiera degli Stati Uniti Ken Parham Decisione (unanime) Submission Fighting Championships 3 novembre 2000 2 5:00 Bandiera degli Stati Uniti Collinsville, Stati Uniti
Vittoria 8–0 Bandiera dell'Armenia Karo Parisyan Decisione (unanime) Reality Submission Fighting 1 10 ottobre 2000 1 18:00 Bandiera degli Stati Uniti Belleville, Stati Uniti
Vittoria 7–0 Bandiera degli Stati Uniti Steve Gomm Decisione (non unanime) Extreme Challenge 28 9 ottobre 1999 1 10:00 Bandiera degli Stati Uniti Ogden, Stati Uniti
Vittoria 6–0 Bandiera degli Stati Uniti Scott Bills Decisione (unanime) Extreme Challenge 28 9 ottobre 1999 1 10:00 Bandiera degli Stati Uniti Ogden, Stati Uniti
Vittoria 5–0 Bandiera degli Stati Uniti Kurtis Jensen KO Tecnico (pugni) Extreme Challenge: Trials 4 ottobre 1999 1 1:00 Bandiera degli Stati Uniti Mason City, Stati Uniti
Vittoria 4–0 Bandiera degli Stati Uniti Johnnie Holland Sottomissione (keylock) Ultimate Wrestling 13 agosto 1999 2 2:10 Bandiera degli Stati Uniti Bloomington, Stati Uniti
Vittoria 3–0 Bandiera degli Stati Uniti Joe Paun Decisione (unanime) Midwest MMA Championship 1 11 luglio 1999 1 15:00 Bandiera degli Stati Uniti Clinton, Stati Uniti
Vittoria 2–0 Bandiera degli Stati Uniti Dean Kugler Decisione (unanime) Midwest MMA Championship 1 11 luglio 1999 1 10:00 Bandiera degli Stati Uniti Clinton, Stati Uniti
Vittoria 1–0 Bandiera degli Stati Uniti Roscoe Ostyn Decisione (unanime) Dangerzone: Mahnomen 19 giugno 1999 3 3:00 Bandiera degli Stati Uniti Mahnomen, Stati Uniti

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ "Sherk stripped of lightweight title", su sports.yahoo.com.
  2. ^ "Sean Sherk ufficialmente ritirato", su mmaworld.it. URL consultato il 3 settembre 2013 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).

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