Sant'Angelo in Lizzola
Sant'Angelo in Lizzola ex comune | ||
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Localizzazione | ||
Stato | ![]() | |
Regione | ![]() | |
Provincia | ![]() | |
Amministrazione | ||
Data di soppressione | 1º gennaio 2014 | |
Territorio | ||
Coordinate | 43°49′37.2″N 12°48′08.82″E / 43.827°N 12.80245°E | |
Altitudine | 312 m s.l.m. | |
Superficie | 11,73 km² | |
Abitanti | 8 749[1] (31-12-2010) | |
Densità | 745,87 ab./km² | |
Frazioni | Montecchio, Monte Di Montecchio | |
Comuni confinanti | Colbordolo, Monteciccardo, Montegridolfo (RN), Montelabbate, Pesaro, Tavullia | |
Altre informazioni | ||
Cod. postale | 61022 (già 61020) | |
Prefisso | 0721 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Codice ISTAT | 041056 | |
Cod. catastale | I285 | |
Targa | PU | |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] | |
Nome abitanti | santangiolesi | |
Patrono | san Michele Arcangelo | |
Giorno festivo | 8 maggio | |
Cartografia | ||
Posizione dell'ex-comune di Sant'Angelo in Lizzola nella provincia di Pesaro e Urbino | ||
Sito istituzionale | ||
Sant'Angelo in Lizzola ([ˈliʦʦola][3], Sant'Angële in dialetto gallo-piceno) è stato un comune italiano di 8.660 abitanti[4] della provincia di Pesaro e Urbino nelle Marche. Dal 1º gennaio 2014 è confluito nel nuovo comune di Vallefoglia.
Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]
Si trova circa 60 km a nord-ovest di Ancona e circa 12 km a sud-ovest di Pesaro.
Il comune era costituito dal borgo di Sant'Angelo in Lizzola e la frazione di Montecchio. Si estendeva per una superficie complessiva di 11,8 km² e confinava con i comuni di: Colbordolo, Monteciccardo, Montegridolfo (RN), Montelabbate, Pesaro, Tavullia.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
L'abitato di Sant'Angelo in Lizzola si origina intorno all'anno 1000 dall'unione di due castelli preesistenti, quello di Monte Sant'Angelo e quello di Liciole (Lizzola). Il piccolo borgo di Montecchio si annette al territorio di Sant'Angelo nel 1389, nel corso dell'espansione del abitato verso il fiume Foglia, durante il medioevo.
Durante il Quattrocento, Sant'Angelo in Lizzola entrò nella sfera di influenza degli Sforza, signori di Pesaro; seguì poi le vicende del Ducato di Urbino, quando papa Giulio II cedette i territori sforzeschi al duca Francesco Maria I Della Rovere nel 1513.
Fu proprio il Duca di Urbino, Francesco Maria II, ad elevare a contea il castello di Sant'Angelo in Lizzola e a cederlo in feudo alla famiglia Mamiani dal 1584.
Tra i cittadini illustri non si può dimenticare di citare Giovanni Branca, che nacque a Sant'Angelo nel 1571.
Fu architetto della Santa Casa di Loreto, lasciando in quella città opere importanti, come il consolidamento delle mura e l'edificazione della Porta Marina oltre ad averne ripristinato l'acquedotto. Ma il suo ingegno non si limitò all'edilizia, infatti fu il primo che pensò ad utilizzare il vapore come forza motrice: nel trattato "Le Machine" spiega come possa essere utilizzata la sua invenzione e quali benefici se ne potessero trarre.
Come già detto, a partire dal 1584 le vicende di Sant'Angelo furono per lunghissimo tempo legate ai conti Mamiani, fino al 1885, anno della morte dell'ultimo rappresentante della famiglia, il celebre Terenzio Mamiani.
L'altra famiglia nobile che legò indissolubilmente il suo nome a quello di Sant'Angelo in Lizzola, è quella dei Perticari. Soprattutto tra la fine del XVIII secolo e l'inizio del XIX, a Sant'Angelo, grazie all'opera del conte Giulio Perticari, convenivano i migliori ingegni dell'epoca: da Vincenzo Monti a Gioacchino Rossini, da Giacomo Leopardi a Pietro Giordani e a Francesco Cassi. L'atmosfera culturale era talmente vivace che nel 1851 fu inaugurato il teatro (andato oggi completamente distrutto); i preziosi scenari dei fratelli Liverani di Faenza, che facevano parte del corredo scenico del teatro, sono scampati alla distruzione. Attualmente, dopo un lungo restauro, sono custoditi dall'ultimo rappresentante della famiglia Perticari, Giancarlo Cacciaguerra.
Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]
- Palazzo Mamiani, disegnato da Giovanni Branca
- chiesa di Sant'Egidio, ricostruita nel 1628 pur mantenendone lo stile romanico
- chiesa Collegiata eretta da papa Clemente II
- la vecchia fonte o Fonte dei Poeti
Società[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
Abitanti censiti[5]

Al 31 gennaio 2008 la popolazione residente del comune risulta di 8.401 persone. La densità di popolazione è pari a 616 abitanti per chilometro quadrato.
Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]
Frazioni[modifica | modifica wikitesto]
Montecchio[modifica | modifica wikitesto]
Il comune di Sant'Angelo in Lizzola ha registrato in questi ultimi anni una notevole espansione demografica, dovuta principalmente allo sviluppo della cittadina di Montecchio, frazione di Sant'Angelo in Lizzola, questa cittadina è il motore economico del Comune. Sede di numerosissime attività industriali ed artigianali legate al settore del legno e al suo indotto (in particolare vetro artistico), è continuamente in espansione, non solo demografica. Questa crescita molto accentuata, ha mutato completamente la fisionomia del paese, che da piccolissimo centro rurale sulla via feltresca di 30/40 anni fa, è divenuto cittadina vivace e ricca. Da ricordare in questa sede il terribile episodio di cui fu protagonista Montecchio nella seconda guerra mondiale: l'esplosione di una polveriera il 21 gennaio 1944. La tragedia provocò più di 30 morti, in gran parte civili e la quasi totale distruzione del paese. Solo l'eroico atto di un militare italiano, Gulino Placido, poté evitare una strage di dimensioni ancor più tremende.
Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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2 febbraio 1987 | 25 maggio 1990 | Paolo Dionigi | Partito Comunista Italiano | Sindaco | [6] |
26 maggio 1990 | 1º giugno 1993 | Paolo Dionigi | Partito Comunista Italiano Partito Democratico della Sinistra |
Sindaco | [7][6] |
27 luglio 1993 | 23 aprile 1995 | Francesco Bernardini | Partito Democratico della Sinistra | Sindaco | [6] |
24 aprile 1995 | 13 giugno 1999 | Francesco Bernardini | Partito Democratico della Sinistra | Sindaco | [6] |
14 giugno 1999 | 12 giugno 2004 | Francesco Bernardini | Centro-sinistra | Sindaco | [6] |
13 giugno 2004 | 7 giugno 2009 | Guido Formica | Centro-sinistra | Sindaco | [6] |
8 giugno 2009 | 31 dicembre 2013 | Guido Formica | Lista civica Per Sant'Angelo in Lizzola | Sindaco | [6] |
Sport[modifica | modifica wikitesto]
La Real Montecchio è la principale squadra di calcio che gioca nel campionato regionale di Prima Categoria, l'altra è il Sant'Angelo che gioca nel campionato di Terza Categoria.
Nella frazione di Montecchio è presente anche un Circolo Tennis che svolge la sua attività sul territorio dal 1988, il Circolo Tennis Montecchio [1], che dispone di tre campi (due in terra ed uno in sintetico).
Il palazzetto dello sport del paese è il PalaDionigi.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su protezionecivile.gov.it.
- ^ Lìzzola – Bruno Migliorini et al., Scheda sul lemma "Lizzola", in Dizionario d'ortografia e di pronunzia, Rai Eri, 2007, ISBN 978-88-397-1478-7.
- ^ Dato Istat all'1/1/2010.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ a b c d e f g http://amministratori.interno.it/
- ^ Deceduto in carica
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sant'Angelo in Lizzola
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su comune.santamargheritadadige.pd.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 242742057 · GND (DE) 4621069-6 |
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