Coordinate: 45°56′N 13°32′E

San Lorenzo Isontino

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da San Lorenzo di Mossa)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
San Lorenzo Isontino
comune
(IT) San Lorenzo Isontino
(FUR) San Lurinç LIsuntin [1]
San Lorenzo Isontino – Stemma
San Lorenzo Isontino – Veduta
San Lorenzo Isontino – Veduta
La chiesa parrocchiale
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Friuli-Venezia Giulia
Provincia Gorizia
Amministrazione
SindacoEzio Clocchiatti (centro-sinistra) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate45°56′N 13°32′E
Altitudine54 m s.l.m.
Superficie4,4 km²
Abitanti1 520[2] (30-6-2022)
Densità345,45 ab./km²
Comuni confinantiCapriva del Friuli, Farra d'Isonzo, Moraro, Mossa
Altre informazioni
Lingueitaliano, friulano
Cod. postale34070
Prefisso0481
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT031020
Cod. catastaleH964
TargaGO
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[3]
Cl. climaticazona E, 2 279 GG[4]
Nome abitantisanlorenzini
Patronosan Lorenzo
Giorno festivo10 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
San Lorenzo Isontino
San Lorenzo Isontino
San Lorenzo Isontino – Mappa
San Lorenzo Isontino – Mappa
Posizione del comune di San Lorenzo Isontino nell'ex provincia di Gorizia
Sito istituzionale

San Lorenzo Isontino (San Lurinç Lisuntin in friulano standard, San Lurinz nella variante locale[5]), già San Lorenzo di Mossa, è un comune italiano di 1 520 abitanti in Friuli-Venezia Giulia.

Geografia fisica

[modifica | modifica wikitesto]

San Lorenzo Isontino è un comune prevalentemente agricolo, situato sulla sponda destra del fiume Isonzo (che però dista alcuni chilometri e scorre al di fuori del territorio comunale), nell'ultimo tratto orientale della pianura friulana a contatto con le prime propaggini del Collio.

Le origini del paese sono antiche, quasi certamente antecedenti al X secolo. Grazie ad una relazione della visita apostolica dell'abate di Moggio nel 1570, alla parte austriaca della diocesi di Aquileia e quindi anche alla chiesa sanlaurentina, è possibile avere un quadro della situazione della chiesa di allora in cui vengono messi in luce abusi e corruzione ma anche uno spaccato di vita della popolazione che al tempo era di 200 abitanti.

Nella primavera del 1915 la Grande guerra coinvolge il paese, per la vicinanza con il fronte del Carso e dell'Isonzo, l'abitato è colpito da granate e gran parte della popolazione viene deportata al campo di concentramento di Landegg presso Pottendorf, alle porte di Vienna, dalla primavera del 1915 ai primi mesi dei 1918, dove a causa di malattie, stenti e privazioni trovarono la morte 61 sanlorenzini.

Nel 1988 nel contesto di un programma di riconciliazione viene stabiliti un gemellaggio con la città di Pottendorf. Il 6 dicembre 2015 sempre a Pottendorf viene posta una lapide commemorativi per i 100 anni dall'esodo di fianco al monumento che ricorda i profughi del Goriziano, dell’Istria e del Trentino.

Nel 1955, con un decreto del presidente della Repubblica, San Lorenzo di Mossa riacquista l'autonomia dal comune di Capriva del Friuli. Nel 1968, a seguito di un lungo iter burocratico, un altro decreto del presidente della Repubblica sancisce la modifica della denominazione ufficiale del comune nell'attuale "San Lorenzo Isontino".

Il comune inoltre ha ospitato per diversi anni nel suo territorio il battaglione di fanteria d'arresto 63º btg. f. arr. "Cagliari", Brigata Gorizia.

Decorato di due croci dell'Ordine Militare d'Italia, due medaglie d'argento, una medaglia di bronzo ed una croce di guerra al valor militare. Il battaglione celebra il combattimento di Polazzo (2/07/1915) dove si guadagna la medaglia d'argento al valor militare. Costituito il 1º agosto 1862, si scioglie il 30 novembre 1991 proprio a San Lorenzo Isontino, quando ormai finita la guerra fredda non era più necessario difendere la Soglia di Gorizia. Il motto del battaglione era: "Procedere non recedere".

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 24 febbraio 1978.[6] Nello stemma è raffigurato san Lorenzo con la palma del martirio e la graticola. Il gonfalone è un drappo troncato di verde e di bianco.

Monumenti e luoghi d'interesse

[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica

[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[7]

Lingue e dialetti

[modifica | modifica wikitesto]

A San Lorenzo Isontino, accanto alla lingua italiana, la popolazione utilizza la lingua friulana. Ai sensi della Deliberazione n. 2680 del 3 agosto 2001 della Giunta della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, il Comune è inserito nell'ambito territoriale di tutela della lingua friulana ai fini della applicazione della legge 482/1999, della legge regionale 15/1996 e della legge regionale 29/2007[8].
La lingua friulana che si parla a San Lorenzo Isontino rientra fra le varianti appartenenti al friulano goriziano[9].

Amministrazione

[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1971 nascono i Drag Bears, squadra di baseball che nel 2007 vince i playoff per accedere alla Serie B. La Squadra e società tuttavia è stata chiusa dopo 40 anni di attività e fa ora parte della storia del paese.

  1. ^ Toponimo ufficiale in lingua friulana, sancito dal DPReg 016/2014, vedi Toponomastica ufficiale, su arlef.it.
  2. ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ toponomastica ufficiale (DPReg 016/2014), su arlef.it.
  6. ^ San Lorenzo Isontino, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 19 aprile 2024.
  7. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  8. ^ Toponomastica: denominazioni ufficiali in lingua friulana., su arlef.it.
  9. ^ Lingua e cultura, su arlef.it.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Friuli-Venezia Giulia: accedi alle voci di Wikipedia che parlano del Friuli-Venezia Giulia