Staranzano

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Staranzano
comune
(IT) Staranzano
(FUR) Staransàn[1]
Staranzano – Stemma
Staranzano – Bandiera
Staranzano – Veduta
Staranzano – Veduta
La chiesa parrocchiale
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Friuli-Venezia Giulia
Provincia Gorizia
Amministrazione
SindacoRiccardo Marchesan (centro-sinistra) dal 26-5-2014 (2º mandato dal 27-5-2019)
Territorio
Coordinate45°48′N 13°30′E / 45.8°N 13.5°E45.8; 13.5 (Staranzano)
Altitudinem s.l.m.
Superficie19,66 km²
Abitanti7 152[2] (31-1-2023)
Densità363,78 ab./km²
Comuni confinantiGrado, Monfalcone, Ronchi dei Legionari, San Canzian d'Isonzo
Altre informazioni
Lingueitaliano
Cod. postale34079
Prefisso0481
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT031023
Cod. catastaleI939
TargaGO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 246 GG[4]
Nome abitantistaranzanesi
Patronosanti apostoli Pietro e Paolo
Giorno festivo29 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Staranzano
Staranzano
Staranzano – Mappa
Staranzano – Mappa
Posizione del comune di Staranzano nella ex provincia di Gorizia
Sito istituzionale

Staranzano (Staransàn in dialetto bisiaco e in friulano[5], Štarancan in sloveno) è un comune italiano di 7 152 abitanti del Friuli-Venezia Giulia. Fa parte della Bisiacaria.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Anche se molto condizionata dal comune confinante di Monfalcone, Staranzano, rispetto alle città più a sud del Friuli-Venezia Giulia, risulta molto meno trafficata e più tranquilla. Presenta molte aree aperte anche con campi coltivati, soprattutto verso i comuni di Ronchi dei Legionari e San Canzian d'Isonzo. È uno degli otto comuni appartenenti alla Bisiacaria, al terzo posto per numero di abitanti e superficie.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Staranzano, già esistente in epoca romana come antico borgo rurale, fu successivamente alle dipendenze dalle due podestarie di Monfalcone e San Pier d'Isonzo. Nel 1848, in seguito ai moti di Vienna, ottenne l'indipendenza comunale. In seguito ebbe problemi economici e chiese l'aggregazione a Monfalcone, dalla quale si staccò definitivamente nel 1907, con decreto dell'imperatore Francesco Giuseppe.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica dell'8 agosto 1975.[6] Lo stemma comunale è partito d'argento e di rosso, all'albero di bagolaro, nodrito sulla collina di verde, con un falco nero posato sulla cima.

Quest'ultimo purtroppo è un falso storico, il falco non fu mai presente nel gonfalone originale del paese, fu causato dal fatto che durante lo studio araldico mentre si stava analizzando un timbro presente in un verbale di leva del 1922 la cima dell'albero fu confusa per un volatile che dati gli anni di aggregazione a Monfalcone non poteva essere altro che un falco.

Il gonfalone è un drappo partito di rosso e di bianco.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, costruita nel 1921 in seguito alla distruzione della precedente chiesetta seicentesca, avvenuta durante la prima guerra mondiale.
  • Il simbolo del paese, che compare anche nello stemma, è il Bobolar: un grande albero di bagolaro (in linneano celtis australis, in bisiàc bobolar), messo a dimora nella piazza nel 1872.
  • La Riserva Naturale Foce dell'Isonzo che si sviluppa su un territorio compreso nei comuni di Staranzano, San Canzian d’Isonzo, Fiumicello e Grado e copre una superficie di 2.338 ettari, 1.154 dei quali in ambiti marini. Costituita nel 1996, coincide in larga parte con la ZSC/ZPS “Foce dell’Isonzo – Isola della Cona” IT3330005.

Staranzano presenta molti istituti scolastici, di tutti i gradi. Ha un asilo nido, una scuola materna, un istituto per l'istruzione di primo grado, un istituto per l'istruzione di secondo grado e una scuola superiore.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[7]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2015 la popolazione straniera residente era di 345 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano[8]:

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]

Oltre alla lingua italiana, nel territorio di Staranzano, è parlato il dialetto bisiaco.

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

  • Festa dei Santi Pietro e Paolo, festa paesana in onore dei santi patroni che si svolge tra fine giugno ed inizio luglio.
  • Sagra de le Raze, tradizionale sagra paesana che si svolge da più di duecento anni nel centro di Staranzano da fine agosto ad inizio settembre

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Comune friulanofono come da Legge regionale 15/1996 art. 5., su lexview-int.regione.fvg.it.
  2. ^ Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, ISBN 88-11-30500-4.
  6. ^ Staranzano, decreto 1975-08-08 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 5 dicembre 2022.
  7. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  8. ^ Bilancio demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2015 per sesso e cittadinanza, su demo.istat.it, ISTAT. URL consultato il 14 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2016).

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