San Lazzaro di Sarzana

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
San Lazzaro di Sarzana
frazione
San Lazzaro di Sarzana – Veduta
San Lazzaro di Sarzana – Veduta
La chiesa di San Lazzaro vista dall'alto
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Liguria
Provincia La Spezia
Comune Sarzana
Territorio
Coordinate44°05′37.9″N 9°59′28.2″E / 44.093861°N 9.991167°E44.093861; 9.991167 (San Lazzaro di Sarzana)
Altitudine14 m s.l.m.
Superficie5 km²
Abitanti2 254 (2018)
Densità450,8 ab./km²
SottodivisioniChiassina, Ghiarettolo-Fontananera, San Lazzaro Nuovo-Botteghino, Nerchia, San Lazzaro Vecchio-Tavolara
Altre informazioni
Cod. postale19038
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantisanlazzaresi
Patronosan Lazzaro di Betania
Giorno festivo22 ottobre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
San Lazzaro di Sarzana
San Lazzaro di Sarzana
Sito istituzionale

San Lazzaro di Sarzana è una frazione del Comune di Sarzana[1], in provincia della Spezia.

Il suo territorio confina a nord con il quartiere sarzanese di Sarzanello, a nord-est con le frazioni di Colombiera e Molicciara (Castelnuovo Magra) e la frazione di Caniparola (Fosdinovo), mentre a sud confina con la frazione di Fiumaretta (Ameglia) e la frazione sarzanese di Marinella.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio della frazione sarzanese di San Lazzaro è molto vasto e prevalentemente pianeggiante, collocato al centro della piana sarzanese. Esso è delimitato convenzionalmente dai torrenti Albachiara e San Michele a nord-ovest, San Lazzaro a sud-est, e dal fiume Magra a sud. San Lazzaro è poi attraversata da numerosi piccoli corsi d'acqua e canali per l'irrigazione dei campi e dal torrente Isolone, il quale nasce sui monti di Fosdinovo e sfocia poi nel fiume Magra.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La storia e l'origine del nome della frazione sono stati legati essenzialmente all'antico ospitale lungo la via Francigena. Oggi il testimone storico-artistico di San Lazzaro è rappresentato dalla chiesa parrocchiale. Inizialmente (intorno al XI-XII secolo) l'area era scarsamente popolata e denominata Servarecia, termine che in volgare vuole intendere ad una porzione di territorio boschivo adibita al ripopolamento della fauna.

Da sempre connessa a Sarzana per ragioni amministrative, religiose ed economiche, nel corso dei secoli San Lazzaro si è sviluppata in seguito allo sfruttamento agricolo della piana sarzanese. La sua posizione strategica lungo il confine comunale ha fatto sì che la frazione fosse caratterizzata non solo dalla storia e dalle tradizioni della città di Sarzana ma anche da quelle delle comunità contigue di Fosdinovo e di Castelnuovo Magra.

L'importanza di San Lazzaro come insediamento, luogo di confine e tappa lungo la via Francigena è testimoniata da molte mappe antiche dei possedimenti Genovesi, Lucchesi e Fiorentini.

Monumenti e luoghi d'Interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa Parrocchiale di San Lazzaro. L'edificio religioso, conosciuto anche come San Lazzaro Nuovo, venne costruito tra il 1843 e il 1880 per sostituire la vecchia chiesetta dell'antico ospitale. Di dimensioni contenute e ad unica navata, la chiesa è interamente affrescata da motivi geometrici e varie decorazioni ad opera di Tiziano Triani nel 1960. Oltre al celebre dipinto seicentesco di Domenico Fiasella, la chiesa conserva numerose opere d'arte di notevole valore storico, tra le quali spiccano: la cornice dipinta del 1630 che circonda il quadro del Fiasella, il fonte battesimale del XVI secolo, un bassorilievo risalente al XIV secolo e raffigurante San Giovanni Battista e Santa Caterina d'Alessandria, ed infine un bassorilievo raffigurante l'Annunciazione, risalente al XVI secolo. Di fianco alla chiesa è presente il cimitero parrocchiale, il cui primo nucleo risale al 1856.[2]
  • Antica cappella di San Lazzaro. Si trovava all'interno del complesso del lazzaretto. Sino alla fine del XVI secolo la cappella era caratterizzata da un'unica navata e da tre altari, due laterali e uno maggiore. Dopo i lavori di ristrutturazione apportati all'inizio del XVII secolo, suggeriti da Monsignor Angelo Peruzzi, l'ambiente conservò l'unica navata ma perse i due altari laterali. Oggi la cappella è chiusa e abbandonata ma dall'Aurelia sono ancora visibili alcuni elementi architettonici che ne costituivano la facciata.

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

  • Antico Ospitale di San Lazzaro. Conosciuto anche come San Lazzaro Vecchio, il suo primo nucleo risale intorno al 1228. La struttura, oggi completamente in rovina, fu da sempre luogo di ricovero e di assistenza per viandanti, pellegrini e malati che vivevano nella zona o che percorrevano la via Francigena in direzione di Roma o di altre mete religiose. Presso l'ospitale molti dei viaggiatori seguivano il percorso del torrente San Lazzaro, che costeggiava la struttura, per poi imbarcarsi dal porto di San Maurizio (vicino all'odierna Fiumaretta, nel comune di Ameglia), il quale da tempo aveva sostituito l'antico porto di Luni. Da lì potevano raggiungere sia il Lazio che la Spagna. L'ospitale era anche luogo per la quarantena delle merci destinate al borgo di Sarzana. Nel 1469 l'ente, assieme a tutti i suoi numerosi e proficui possedimenti terrieri, venne accorpato tramite bolla papale all'Opera di Santa Maria, il quale gestiva anche i beni della cattedrale sarzanese. Alla fine del XVIII secolo l'ospedale venne soppresso e fu convertito in un piccolo borgo agricolo abitato sino agli anni sessanta del Novecento.
  • Il Botteghino. È un edificio piuttosto irregolare posto all'incrocio tra via Alta Vecchia e l'Aurelia, a pochi metri dalla chiesa parrocchiale. Il primo nucleo risale agli inizi del 1600, mentre la conformazione odierna è riconducibile alla fine del XIX secolo. In origine ospitava una locanda.
  • Il plesso scolastico di San Lazzaro. L'edificio, che si sviluppa su tre piani, venne costruito tra il 1931 e il 1932 ed inaugurato il 22 ottobre 1932. In origine l'ultimo piano era adibito ad appartamento per l'insegnante. All'inizio degli anni Duemila è stata aggiunta un'ala adibita a mensa scolastica. Sulla facciata, che fronteggia un ampio cortile alberato, è collocato il monumento ai caduti sanlazzaresi della prima guerra mondiale.

Piazze[modifica | modifica wikitesto]

  • Piazza Marco Parmeggiani. Nei pressi della scuola di San Lazzaro sorge l'unica piazza della frazione. Costruita agli inizi degli anni 2000, la piazza venne dedicata nel 2007 a Marco Parmeggiani, giovane capitano di corvetta e pilota della Guardia Costiera scomparso nel 2001 in un tragico incidente. Sulla piazza sorge il centro sociale della frazione, oltre il quale si sviluppa l'area verde di San Lazzaro, usata prevalentemente per manifestazioni e sagre estive.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

San Lazzaro, prevalentemente di natura agricola, ha vissuto nel corso del XIX e XX secolo un lento ma costante incremento demografico, passando dai circa 900 abitanti nel 1813 ai circa 1500 degli anni Sessanta. L'abitato si è sin da subito sviluppato principalmente lungo la via Aurelia e alcune strade secondarie come via Nerchia e via Alta, ma lo sviluppo fu ed è tuttora irregolare. La frazione è infatti per sua natura un piccolo paese sparso, frutto di una discontinua agglomerazione di diversi insediamenti più piccoli. Un esempio della crescita incontrollata si può riscontrare soprattutto nell'area intorno alle vie Ghiarettolo e Fontananera, la quale possiede una densità abitativa decisamente superiore rispetto ad altre aree della frazione.

La popolazione di San Lazzaro oggi si aggira intorno ai 2254 abitanti[3]. Considerando poi le aree contigue a San Lazzaro, e cioè corrispondenti alle abitazioni lungo l'Aurelia nelle località di Caniparola e Colombiera-Molicciara, la popolazione sanlazzarese raggiunge abbondantemente i 3.000 abitanti.

Religione[modifica | modifica wikitesto]

San Lazzaro è sede della parrocchia omonima della diocesi della Spezia-Sarzana-Brugnato, sita nel Vicariato di Sarzana e istituita nel 1842, con territorio smembrato dalla parrocchia di Santa Maria. Il territorio della parrocchia di San Lazzaro comprendeva in origine anche l'area e la chiesa di Marinella, divenuta parrocchia autonoma negli anni Trenta del Novecento. Il territorio odierno della parrocchia corrisponde ai confini della frazione omonima, ma comprende anche alcune zone lungo la via Aurelia e vicine alla chiesa parrocchiale, che amministrativamente appartengono invece al comune di Castelnuovo Magra.

La festa del patrono si festeggia il 22 ottobre, data che ricorda la consacrazione della chiesa parrocchiale nel 1880.

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Istruzione[modifica | modifica wikitesto]

San Lazzaro è sede di un distaccamento dell'istituto scolastico di Sarzana (ISA 13), consistente di scuola dell'infanzia e di scuola primaria (sezione unica).[4]

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

  • Festa patronale del 22 ottobre, con la tradizionale pesca di beneficenza, la piccola fiera nella piazza principale e alcuni eventi correlati organizzati principalmente dalla parrocchia e dal centro sociale della frazione.
  • Festa della Trebbiatura e festa della Scartozzera. Sono due importanti appuntamenti estivi locali. Le due feste, organizzate dal gruppo trebbiatori della Val di Magra e dal centro sociale di San Lazzaro tra i mesi di luglio e di agosto, ricordano la tradizione agricola della frazione, con esposizione di trattori e mezzi agricoli d'epoca.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

La frazione è caratterizzata dal passaggio della via Aurelia, principale arteria locale, la quale proprio a San Lazzaro segna il confine amministrativo tra i comuni di Sarzana, Fosdinovo e Castelnuovo Magra. Nell'estremità sud della frazione è presente invece il viale XXV Aprile, strada provinciale n°21 che collega il centro di Sarzana con la frazione costiera di Marinella.

Fanno parte della frazione di San Lazzaro le seguenti strade del comune di Sarzana: via Alta, via Alta Nuova, via Aurelia (lato Pisa), via Chiassina, via Fontananera, via Ghiarettolo, via Nerchia, via Ponte Isolone, via Tavolara, viale XXV Aprile.

Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione di San Lazzaro (Sarzana).

San Lazzaro è interamente attraversata dal passaggio della ferrovia (linea Pisa-La Spezia-Genova), la quale taglia letteralmente in due la frazione.[5]

Sino agli anni Ottanta San Lazzaro possedeva una propria fermata ferroviaria, utilizzata prevalentemente da lavoratori pendolari. Oggi la fermata è soppressa.

Porti e Aeroporto[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Aeroporto di Sarzana-Luni.

Al centro della frazione si trova l'Aeroporto di Sarzana-Luni, utilizzato congiuntamente dalla Marina Militare, dalla Guardia Costiera e dall'Aeroclub Sarzana Lunense "Pietro Lombardi".

In prossimità del Fiume Magra, sul confine con il comune di Ameglia, sono presenti invece il cantiere navale Intermarine e l'approdo fluviale di Marina 3B.

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Nella frazione, precisamente in via Ghiarettolo, è presente il campo sportivo comunale dedicato a Carlo Cristoni, giovane partigiano. Il campo è sede della squadra di calcio della frazione militante in prima categoria, chiamata San Lazzaro Lunense.[6]

Un altro piccolo campo sportivo, di pertinenza parrocchiale, si trova in prossimità della chiesa, a poca distanza anche dal centro sociale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dallo Statuto comunale, Art. 6 comma 1.
  2. ^ All'interno del cimitero parrocchiale è presente la tomba del musicista jazz Gil Cuppini, nato a Milano nel 1924 e morto a La Spezia nel 1996. http://www.radioswissclassic.ch/it/banca-dati-musicale/musicista/76584f84c471c848f9a5741c496529e29ec56/biography?app=true
  3. ^ Censimento del Comune di Sarzana (2018).
  4. ^ Istituto comprensivo di Sarzana, su istitutocomprensivosarzana.gov.it. URL consultato il 16 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2018).
  5. ^ Questo fatto ha portato non pochi problemi nel corso del tempo, sia nella viabilità interna, sia nel senso di appartenenza della comunità, la quale ancora oggi si sente divisa.
  6. ^ La squadra di calcio San Lazzaro Lunense. https://www.tuttocampo.it/Liguria/PrimaCategoria/GironeD/Squadra/SanLazzaroLunense/1002854/Scheda#.W3Vg9iQzaUk

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Vinzoni M., Il dominio de la Serenissima Repubblica de Genova in terraferma, Genova 1773
  • Repetti E., Dizionario Geografico Fisico Storico della Toscana contenente la descrizione di tutti i luoghi del Granducato, Ducato di Lucca, Garfagnana e Lunigiana, Vol. I-VI, Firenze 1833-1846.
  • Casalis G., Dizionario geografico, storico, statistico, commerciale degli Stati di S. M. il Re di Sardegna, Vol. XX, Torino 1850.
  • Neri A., Un quadro affatto ignoto di Domenico Fiasella, Tipografia di Luigi Ravani, Sarzana 1876.
  • P. Torriti, Ritorno a una vecchia città. Guida di Sarzana e dintorni, Canale, Sarzana 1977 (pp. 151–153).
  • Damiano G., Il territorio di Sarzana, dalla cartografia quattrocentesca alla fotografia aerea, Sarzana 1980.
  • Freggia E., La visita apostolica di Angelo Peruzzi nella diocesi di Luni-Sarzana (1584), Edizioni di Storia e Letteratura, Roma 1986.
  • Donati P., Itinerari fiaselleschi nella Lunigiana storica, estratto della Rivista della Camera di Commercio “LA SPEZIA OGGI” n. 1/1990.
  • Borzone M., I luoghi del Fiasella, estratto dalla rassegna municipale di Sarzana, nuova serie, anno IX, numero 2, 1990.
  • Bonatti F., Ratti M., Sarzana, SAGEP Editrice, Genova 1991.
  • Maccioni S., Marchini G., Sarzana guida SAGEP, SAGEP Editrice, Genova 1995 (pp. 46–49).
  • Trabucchi Andreani G., L’ospedale di S. Lazzaro dei lebbrosi in località Silvaricia, in Bertuzzi G. (a cura di) La Via Francigena. Dalla Toscana a Sarzana, attraverso il territorio di Massa e Carrara: luoghi, figure e fatti, Atti della Giornata di Studi (Massa 5 maggio 1996), Modena-Massa 1997.
  • Piero Donati e Franco Bonatti, Le Arti a Sarzana, Fondazione Carispezia, La Spezia 1999.
  • Ass. Culturale Castelnuovo Oggi, Storia della Chiesa di Castelnuovo Basso, Ortonovo 2005.
  • Ghelfi R., Sanguineti C., I percorsi d’arte più belli e più segreti della Val di Magra e della Terra di Luni, Agorà Edizioni, 2005.
  • Meneghini P., I Segreti di Sarzana, Edigrafica Sarzana, Sarzana 2007.
  • Donati P., Domenico Fiasella 1589-1669, Fondazione Carispezia, La Spezia 2008.
  • Donati P., Rossini G., La Cattedrale di Sarzana, Fondazione Carispezia, La Spezia 2010.
  • Lawrence Toma J., Seicentocinquanta chiese, Delisa publications, 2010.
  • Faggioni G., Edifici religiosi in provincia della Spezia. Un patrimonio di beni culturali da riscoprire, 2011.
  • Meneghini P., Guida alla visita di Sarzana, Lions Club Sarzana, Sarzana 2014.
  • Gervasini L., Un’epigrafe ritrovata e nuovi dati sul culto di Iside a Luni, in Meneghini P., Milano S. (a cura di), Sarzana 550 anni di grande storia. 1465/2015, RES Comunicazione, La Spezia 2015.
  • Scopsi L., L’intrattenimento a Sarzana dai primordi all’avvento del cinema sonoro, M. P. Fazzi Editore, 2020.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]