Polidamante di Scotussa

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Polidamante di Scotussa (in greco antico: Πολυδάμας?; Tessaglia, ... – dopo il 408 a.C.) è stato un atleta greco antico.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Viene ricordato per essere stato il vincitore di pancrazio nella 93ª olimpiade (408 a.C.).

Non si conoscono i dettagli riguardo alle sue origini, la famiglia o la sua vittoria alle olimpiadi[1]. Sono note, invece, le incredibili storie che narrano della sua immensa statura ma soprattutto della sua forza portentosa. Si narra che Polidamante uccise a mani nude un gigantesco leone sul Monte Olimpo, che fermò un carro in piena corsa o che tenne fermo un toro infuriato tenendolo per la zampa posteriore. Secondo Pausania era spinto dall'ambizione di rivaleggiare con le fatiche di Ercole[2].

La sua reputazione giunse fino a Dario II di Persia, che lo invitò alla sua corte, dove l'atleta si esibì in simili gesta. In particolare si dice che qui sconfisse, nudo e disarmato, tre soldati armati che facevano parte della guardia scelta di Dario, i cosiddetti Immortali.

Alla fine, nonostante la sua forza, non riuscì a evitare la propria morte[3]. Si narra che un giorno d'estate Polidamante e i suoi amici si stavano riposando all'interno di una grotta, quando il soffitto iniziò a cedereː Polidamante, facendo affidamento sulla sua enorme forza, alzò le mani verso il soffitto e cercò di bloccarne la caduta. I suoi amici poterono uscire indenni dalla grotta, ma Polidamante perì al suo interno schiacciato dalle rocce.

Sappiamo da Pausania che dagli abitanti di Scotussa[4] gli fu dedicata una statua[5], opera di Lisippo, di cui sopravvive una base con rilievi, spezzata orizzontalmente in due grandi pezzi, con sui tre lati del piedistallo la visita di Polidamante al re Dario.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dalla base della sua statua sappiamo solo che fosse figlio di un certo Nicia.
  2. ^ Pausania, Periegesi della Grecia, VI 5, 5.
  3. ^ Diodoro Siculo, IX 14.
  4. ^ E quindi prima della distruzione della città nel 367 a.C.
  5. ^ VI 5, 1.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Paolo Moreno, Il Polidamante di Lisippo da Olimpia al Museo Nazionale Romano, in "Numismatica e Antichità Classiche", n. 44 (2015), pp. 81-159.