Ozzmosis

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Ozzmosis
album in studio
ArtistaOzzy Osbourne
Pubblicazione23 ottobre 1995
Durata56:47
Dischi1
Tracce10
GenereHeavy metal
EtichettaEpic Records
ProduttoreMichael Beinhorn
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera del Giappone Giappone[1]
(vendite: 100 000+)
Dischi di platinoBandiera del Canada Canada[2]
(vendite: 100 000+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti (2)[3]
(vendite: 2 000 000+)
Ozzy Osbourne - cronologia
Album precedente
(1991)
Album successivo
(1997)
Singoli
  1. Perry Mason
    Pubblicato: novembre 1995
  2. See You on the Other Side
    Pubblicato: 9 gennaio 1996
  3. I Just Want You
    Pubblicato: giugno 1996

Ozzmosis è il settimo album in studio del cantante britannico Ozzy Osbourne, pubblicato il 23 ottobre 1995 dalla Epic Records.

Il disco[modifica | modifica wikitesto]

Dopo il grande successo di No More Tears e del relativo tour, il batterista Randy Castillo ed il bassista Mike Inez se ne vanno, venendo prontamente sostituiti, rispettivamente, dal talentuoso Deen Castronovo (il quale esegue un'ottima prestazione nel lavoro) e dal ritornato Geezer Butler, collega di Osbourne nei Black Sabbath, il quale si trovava in crisi di creatività (e forse di stabilità) nell'organico del gruppo di Birmingham, cercando così di poter esprimersi musicalmente con il gruppo dell'amico Ozzy. Un altro arrivo è quello del tastierista Rick Wakeman, il quale si alterna nell'incisione dell'album con il produttore Michael Beinhorn. Mentre No More Tears si presenta come un album stilisticamente duro, ma allo stesso tempo ricco di parti melodiche, Ozzmosis presentò un sound molto più potente e cupo del predecessore, ma non riscosse lo stesso successo e gli stessi favori del disco precedente e alcuni, addirittura, non lo gradirono. Tutto sommato, non riscosse una vendita pessima, anzi la risposta del mercato si rivelò buona (intorno a 3.000.000 di copie e 2 dischi di platino solo negli Stati Uniti). L'album presenta come "special guest" il chitarrista virtuoso Steve Vai (il quale suona nella canzone My Little Man, dedicata da Ozzy al figlio Jack). La versione rimasterizzata del 2002 contiene altre due tracce: Whole World's Fallin' Down e Aimee, canzone che il cantante ha dedicato a sua figlia.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. Perry Mason – 5:53 (Ozzy Osbourne, Zakk Wylde, John Purdell)
  2. I Just Want You – 4:53 (Osbourne, Jim Vallance)
  3. Ghost Behind My Eyes – 5:11 (Osbourne, Mark Hudson, Steve Dudas)
  4. Thunder Underground – 6:30 (Osbourne, Geezer Butler, Wylde)
  5. See You on the Other Side – 6:10 (Osbourne, Lemmy Kilmister, Wylde)
  6. Tomorrow – 6:37 (Osbourne, Wylde, Purdell, Duane Baron)
  7. Denial – 5:12 (Osbourne, Hudson, Dudas)
  8. My Little Man – 4:52 (Osbourne, Steve Vai)
  9. My Jekyll Doesn't Hide – 6:34 (Osbourne, Butler, Wylde)
  10. Old L.A. Tonight – 4:50 (Osbourne, Wylde, Purdell)

Durata totale: 56:42

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Gruppo[modifica | modifica wikitesto]

Altri musicisti[modifica | modifica wikitesto]

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (1995) Posizione
massima
Australia[4] 50
Canada[5] 7
Finlandia[4] 9
Germania[4] 30
Giappone[6] 7
Italia[7] 29
Norvegia[4] 24
Nuova Zelanda[4] 26
Regno Unito[8] 22
Stati Uniti[9] 4
Svezia[4] 4
Svizzera[4] 37

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Oricon Album Chart Book: Complete Edition 1970-2005, Roppongi, Oricon Entertainment, 2006, ISBN 4-87131-077-9.
  2. ^ (EN) Gold/Platinum, su musiccanada.com, Music Canada. URL consultato il 2 luglio 2015.
  3. ^ (EN) Ozzmosis – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 2 luglio 2015.
  4. ^ a b c d e f g (NL) Ozzy Osbourne - Ozzmosis, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato il 19 settembre 2016.
  5. ^ (EN) Top Albums - November 13, 1995, su Collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato il 19 settembre 2016.
  6. ^ (EN) Oricon Album Chart Book: Complete Edition 1970–2005, Roppongi, Tokyo, Oricon Entertainment, 2006, ISBN 4-87131-077-9.
  7. ^ Classifica settimanale WK 44 (dal 27.10.1995 al 02.11.1995), su fimi.it, Federazione Industria Musicale Italiana. URL consultato il 19 settembre 2016.
  8. ^ (EN) Official Albums Chart Top 100: 29 October 1995 - 04 November 1995, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 19 settembre 2016.
  9. ^ (EN) Ozzy Osbourne – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 19 settembre 2016. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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