Nini Rosso

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Nini Rosso
Nini Rosso alla tromba
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
GenereMusica leggera
Jazz
Periodo di attività musicale1948 – 1994
EtichettaTitanus, Sprint, BMG, Durium
Album pubblicati5
Studio5
Raccolte1

Nini Rosso, pseudonimo di Celeste Raffaele Rosso (Torino, 19 settembre 1926[1]Roma, 5 ottobre 1994), è stato un trombettista e cantante italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nini Rosso si esibisce ne Il silenzio, uno dei suoi celebri brani

Nato a Torino[2], ma originario della frazione San Paolo di San Michele Mondovì, cui rimase sempre molto legato, da ragazzo fu partigiano in Valle Maira con Giorgio Bocca e Detto Dalmastro.[3]

Dopo una buona carriera jazzistica ed orchestrale (nell'orchestra del maestro Cinico Angelini), decise di lanciarsi come solista leggero, firmando un contratto con la Titanus (casa discografica distribuita dalla Durium, come la successiva Sprint). Il suo primo disco, La ballata della tromba, nel 1961 riscosse un discreto successo, arrivando nella prima posizione dei 45 giri per due settimane; nel 1963 partecipò alla colonna sonora del film L'amore difficile, scritta dal maestro Piero Umiliani, con il brano Vicolo dell'amore, 43. Il colpo della sua vita avvenne nel 1964 con Il silenzio (che, dal 28 gennaio 1986, avrebbe potuto far da sigla di chiusura dei programmi RAI sostituendo il brano Armonie del pianeta Saturno di Roberto Lupi), versione leggera del "Silenzio fuori ordinanza" suonato nelle caserme, con la collaborazione di Willy Brezza. Il brano fu inciso per caso: in un concerto al PalaEur di Roma, di fronte a un pubblico militare, decise di eseguirlo con una malinconica parte recitata, nella quale descrisse la solitudine del militare di leva che dà una romantica buonanotte alla sua fidanzata lontana, e l'accoglienza fu esplosiva.

Il disco vendette dieci milioni di copie, con picchi di successo anche nel Nord-Europa e in Giappone, dove Nini Rosso fece numerose tournée; Nini Rosso suonò anche il brano nel musicarello del 1965 Se non avessi più te. Nello stesso anno partecipò al Cantagiro con Son qui ad aspettarti e al Festival di Napoli con il brano Nord e sud, mentre l'anno seguente apparve nella trilogia di musicarelli Viale della canzone, 008 operazione ritmo e Questi pazzi, pazzi italiani, diretti da Tullio Piacentini. Nel 1966 partecipò a Un disco per l'estate con Concerto per un addio. Altro buon successo fu, nel 1967, un altro brano dai toni malinconici, Uomo solo, utilizzato come sigla iniziale e finale della celebre serie televisiva Sheridan, squadra omicidi, cinque telefilm con il celebre Ubaldo Lay diretti da Leonardo Cortese.

Nel 1984 incise il particolarissimo LP con brani della Hit parade mondiale Magic Motions (con arrangiamenti di Victor Bach e produttore Felice Piccarreda). Nini Rosso fu anche attore, generalmente facendo la parte del trombettista, in alcuni musicarelli italiani degli anni sessanta: Sanremo - La grande sfida, In ginocchio da te, Little Rita nel West, Canzoni, bulli e pupe. Partecipò con il suo complesso al programma La macchina meravigliosa di Piero Angela (più precisamente alla prima puntata dedicata all'orecchio).

Morì a causa di un tumore polmonare; oggi riposa nel Cimitero Flaminio a Roma.

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album[modifica | modifica wikitesto]

Nini Rosso nel 1970

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

EP[modifica | modifica wikitesto]

Raccolte[modifica | modifica wikitesto]

  • 1971 - Il silenzio (Durium, serie Start, catalogo MD.A 147)

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Antonio Sciotti, Enciclopedia del Festival della Canzone Napoletana 1952-1981, ed. Luca Torre, 2011.
  • Autori Vari (a cura di Gino Castaldo), Dizionario della canzone italiana, editore Armando Curcio (1990); alla voce Rosso Nini.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN79649197 · ISNI (EN0000 0000 7978 4784 · Europeana agent/base/19807 · LCCN (ENno96030684 · GND (DE134502566 · BNE (ESXX1098805 (data) · NDL (ENJA001167226 · WorldCat Identities (ENlccn-no2019113828