Monte San Giorgio (Alpi Cozie)
Monte San Giorgio | |
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La montagna vista dal sud-est | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Altezza | 837 m s.l.m. |
Prominenza | 124 m |
Catena | Alpi |
Coordinate | 44°59′49.2″N 7°26′49.2″E / 44.997°N 7.447°E |
Mappa di localizzazione | |
Dati SOIUSA | |
Grande Parte | Alpi Occidentali |
Grande Settore | Alpi Sud-occidentali |
Sezione | Alpi Cozie |
Sottosezione | Alpi del Monginevro |
Supergruppo | Catena Bucie-Grand Queyron-Orsiera |
Gruppo | Gruppo dell'Orsiera |
Sottogruppo | Costiera Orsiera-Rocciavrè |
Codice | I/A-4.II-A.3.b |
Il Monte San Giorgio (Mont San Giòrs in piemontese) è una montagna delle Alpi Cozie (Gruppo dell'Orsiera) alta 837 m s.l.m.; si trova nel comune di Piossasco (TO), a breve distanza dal centro storico.[1]
Per la sua posizione avanzata nella pianura torinese è un notevole punto panoramico ed è visibile anche da molto lontano.
Il Monte San Giorgio dà il nome al Parco naturale di interesse provinciale del Monte San Giorgio, istituito nel 2004 e facente parte del sistema delle aree protette della Regione Piemonte.
Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di una ripida elevazione in buona parte boscosa sul cui punto culminante convergono quattro crinali. Quello meridionale, che parte dalla località Tre Castelli, e quello orientale, che parte da San Valeriano, definiscono l'ampio e assolato versante sud-est, che ripara il centro storico di Piossasco dai venti occidentali. I versanti esposti a nord sono più freschi e coperti da fitti boschi di conifere, mentre quello sud-occidentale è più arido con una vegetazione mista di roverelle, ontani, prugnoli, lecci, pini marittimi e pini neri; la vegetazione arborea è stata molto ridotta dal grande incendio del 1999 ma si è notevolmente ripresa negli ultimi anni e arricchita di varietà.
A ovest il Colle della Serva (726 m s.l.m.) collega il Monte San Giorgio, che sugli altri lati si presenta isolato, alla cresta alpina.[1] Percorrendo infatti la dorsale dalla punta del San Giorgio verso ovest si incontra il Colle della Serva, si risale al Monte Rubata Bo (824 m s.l.m.), si riscende al Colle di Prè (713 m s.l.m.), si risale sul Monte Montagnazza (892 m s.l.m.), si arriva a un passo senza nome e poi si risale al Monte Pietraborga (926 m s.l.m.). Il sistema Pietraborga - San Giorgio è a sua volta collegato alla dorsale alpina dal Colle Frasca a ovest del quale c'è il modesto sistema del Truc Montegrosso e del Truc Le Creste (827 m s.l.m.). Ma a ovest di tale sistema, valicato il colle del Villaggio del Sole di Cumiana la dorsale alpina comincia faticosamente a innalzarsi. Solo molti chilometri a ovest della cima del Monte San Giorgio si trovano cime che superano consistentemente i mille metri, quali il Monte Brunello (1274 m s.l.m.) e il Monte Tre Denti (1361 m s.l.m.).
Sulla cima della montagna, oltre ad una croce metallica bianca che di notte è illuminata ed è ben visibile dal paese, si trova la piccola chiesa romanica di San Giorgio precedente all'anno mille e restaurata nel 1982. Sul punto culminante è collocato anche il punto geodetico trigonometrico dell'IGM denominato San Giorgio di Piossasco (067092).[2]
A breve distanza dalla vetta, nei pressi della pista di decollo del parapendio, è ubicato poi il rifugio costruito dagli Alpini e dedicato alla memoria del tenente Lorenzo Nicola, caduto sul fronte russo nel 1943.
Geologia[modifica | modifica wikitesto]
Le rocce che costituiscono la montagna fanno parte del Massiccio Ultrabasico di Lanzo, una formazione geologica di origine profonda. A tale formazione, che emerge alla superficie con un ampio arco aperto sulla pianura torinese, appartengono anche il monte Musinè e i rilievi che hanno ospitato l'amiantifera di Balangero. Le rocce prevalenti, le peridotiti, sono molto ricche di magnesio e questo influenza anche la natura dei suoli che si formano dalla loro degradazione e quindi il tipo di vegetazione presente sulla montagna.[3]
Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il monte San Giorgio, per la sua posizione avanzata rispetto alla pianura e isolata su tre lati, ha sempre rappresentato un importante punto di riferimento visivo per l'area circostante. A causa di questa collocazione la montagna è stata spesso utilizzata a fini religiosi, come testimonierebbero reperti risalenti a un periodo compreso tra l'età del bronzo e quella del ferro, tra i quali spicca un masso-altare nel quale sono incise 148 coppelle. Anche in epoca medioevale, mentre ai piedi del San Giorgio venivano costruite fortificazioni militari quali i "tre castelli" di Piossasco, sulla cima della montagna fu costruito un edificio religioso, la piccola chiesa romanica di San Giorgio. La chiesa è precedente all'anno mille ed è caratterizzata da tre piccole absidi. Alcuni affreschi del XIV secolo, ora non più visibili, erano presenti in loco fino alla fine dell'Ottocento. Attorno alla chiesa recenti scavi hanno ritrovato i resti di un insediamento monastico.
La montagna all'inizio del XX secolo si presentava quasi priva di vegetazione arborea; nel corso della prima metà del Novecento furono effettuati vasti rimboschimenti con conifere privilegiando il pino nero e il pino marittimo sui versanti esposti a sud e il larice su quelli rivolti a settentrione. Nel febbraio del 1999 un incendio di grandi proporzioni distrusse quasi del tutto la vegetazione arborea dei versanti meridionali; nel decennio successivo la vegetazione spontanea (in particolare querce) e in parte anche il pino marittimo hanno iniziato a ricolonizzare l'area.
Nel corso dei tentativi di contrastare l'incendio messi in atto dalla Associazione Anti Incendi Boschivi (AIB) trovò la morte un giovane volontario, David Bertrand.
Alla sua memoria è stato inaugurato nel 2009 un sentiero dello sviluppo di 33 km che collega il Monte San Giorgio con Roletto passando per il Parco naturale del Monte Tre Denti - Freidour.
Accesso alla cima[modifica | modifica wikitesto]
La montagna è d'interesse escursionistico e la via di accesso più breve da Piossasco è il sentiero che parte dai "Tre castelli" e, attraversando il punto denominato "Croce dei Castelli" (450 m), sale tenendosi sempre a breve distanza dalla soleggiata cresta sud.[4]
In mountain bike si percorre invece, sempre con partenza da Piossasco, lo sterrato che sfiora la chiesetta di San Valeriano, attraversa a mezza costa il versante nord-est del monte e, raggiunto il colle della Serva (728 m s.l.m.), sale con vari tornanti alla cima lungo il versante nord.[5]
Negli inverni particolarmente nevosi può essere risalito con le ciaspole[6]
Volo libero[modifica | modifica wikitesto]
Il monte San Giorgio è uno dei siti di decollo più noti e apprezzati del Piemonte per il "volo libero", ovvero volo senza utilizzo di motore con parapendio o deltaplano. A partire dagli anni ottanta del Novecento si è formata a Piossasco un'associazione di appassionati che organizza manifestazione e competizioni, in genere centrate sul Monte San Giorgio, la cui cima priva di particolari asperità ed elevata di circa 500 metri al di sopra della pianura antistante è particolarmente adatta allo scopo.[3]
Cartografia[modifica | modifica wikitesto]
- 6 - Pinerolese Val Sangone, scala 1:25.000, ed. Fraternali
- 17 - Torino Pinerolo e Bassa Val di Susa, scala 1:50.000, ed. IGC - Istituto Geografico Centrale
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b Carta Tecnica Regionale raster 1:10.000 (vers.3.0) della Regione Piemonte - 2007
- ^ Punti Geodetici, Istituto Geografico Militare. URL consultato il 15-2-2012 (archiviato dall'url originale il 5 giugno 2012).
- ^ a b AA.VV, Geomorfologia del parco, in Monte San Giorgio, Torino, Hapax, 2010.
- ^ Eugenio Ferreri, Alpi Cozie Centrali, San Donato Milanese, CAI e TCI, 1982, p. 348, ISBN non esistente.
- ^ Mountain bike Piemonte - A due passi da Torino - Monte San Giorgio, su peveradasnc.it. URL consultato il 1º febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 31 dicembre 2019).
- ^ Al monte San Giorgio con la neve passando dalla cresta est, su lafiocavenmola.it. URL consultato il 1º febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 31 dicembre 2019).
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Monte San Giorgio, su Peakbagger.com.
- Parco naturale provinciale 1 Monte San Giorgio (PDF), su provincia.torino.gov.it. URL consultato il 31 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 31 dicembre 2019).
- Monte San Giorgio, su pano.ica-net.it. URL consultato il 31 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 31 dicembre 2019).