Matteo 17

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
San Pietro paga il tributo al tempio con una moneta proveniente dalla bocca di un pesce; miniatura di Augustin Tünger, 1486.

Matteo 17 è il diciassettesimo capitolo del vangelo secondo Matteo nel Nuovo Testamento. Il capitolo contiene ulteriori nozioni riguardanti il ministero di Gesù in Giudea e a Gerusalemme.

Testo[modifica | modifica wikitesto]

Il testo originale era scritto in greco antico. Il capitolo è diviso in 27 versetti.

Testimonianze scritte[modifica | modifica wikitesto]

Tra le principali testimonianze documentali di questo capitolo vi sono:

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

Il capitolo può essere diviso nel seguente modo:

I luoghi[modifica | modifica wikitesto]

Il capitolo si apre sei giorni dopo gli eventi narrati nel precedente capitolo che si era svolto a Cesarea di Filippo, presso il monte Hermon. Matteo nel versetto 21 dice che Gesù deve recarsi a Gerusalemme, e la narrazione prosegue col suo viaggio. Con Pietro, Giacomo e Giovanni egli si porta su un alto monte, tradizionalmente indicato come il monte Tabor,[1] dove Gesù viene trasfigurato.

Versetto 1[modifica | modifica wikitesto]

Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte.[2]

Nel vangelo secondo Luca, il racconto della trasfigurazione di Gesù avviene otto giorni dopo gli eventi precedentemente descritti. Il teologo protestante Heinrich Meyer ha fatto notare, in accordo con le osservazioni di "[san] Crisostomo, [san] Girolamo, Teofilatto, Erasmo e altri [...] che Luca abbia incluso il dies a quo e ad quem" (ovvero i giorni d'inizio e fine dell'intervallo temporale dell'evento).[3]

La moneta nella bocca del pesce[modifica | modifica wikitesto]

Un tetradramma ateniese del 499 a.C.
Una Tilapia zilli ("Pesce di San Pietro") servito in un ristorante tipico di Tiberiade.
Lo stesso argomento in dettaglio: Pagamento della tassa del tempio.

La moneta nella bocca del pesce è uno dei miracoli di Gesù, raccontato in Matteo 17,24-27[4][5][6]

Il tetradramma (o siclo) era la moneta necessaria al pagamento della tassa del tempio per due persone (2 dracme a testa all'epoca).[7] Solitamente si pensa che la moneta usata da Gesù e da San Pietro fosse un siclo di Tiro.[8][9]

La bibbia non specifica la specie di pesce catturato da Pietro, ma la Tilapia è solitamente chiamata in riferimento a questo miracolo "Pesce di San Pietro".

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Catholic Encyclopedia: Location of the Transfiguration, accessed 27 January 2017
  2. ^ Matteo 17,1-13
  3. ^ Meyer, H. A. W., Meyer's NT Commentary on Matthew 17, accesso 19 settembre 2019
  4. ^ Daniel J. Scholz 2009 Introducing the New Testament ISBN 0-88489-955-1 pag. 86
  5. ^ Steven L. Cox, Kendell H Easley, 2007 Harmony of the Gospels ISBN 0-8054-9444-8 page 349
  6. ^ Herbert Lockyer, All the Miracles of the Bible (Zondervan, 1988) pag. 219.
  7. ^ Keener, Craig S., 2009, The Gospel of Matthew: A Socio-Rhetorical Commentary, Wm. B. Eerdmans Publishing, ISBN 0-8028-6498-8, pag. 445.
  8. ^ David Hendin, The coin in the fish’s mouth, su coinsweekly.com, Coins Weekly. URL consultato il 19 febbraio 2016.
  9. ^ Peter E. Lewis e Ron Bolden, The Pocket Guide to Saint Paul: Coins Encountered by the Apostle on His Travels, Wakefield Press, 2002, p. 21. URL consultato il 19 febbraio 2016.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Capitoli del Nuovo Testamento
Vangelo secondo Matteo
Successore
Matteo 16 Matteo 17 Matteo 18