Maria di Nazaret (miniserie televisiva)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Maria di Nazaret
Alissa Jung in una scena della miniserie
PaeseItalia, Germania, Spagna
Anno2012
Formatominiserie TV
Generereligioso, drammatico
Puntate2
Durata200 min (completa)
Lingua originaleitaliano
Rapporto16:9
Crediti
RegiaGiacomo Campiotti
SoggettoFrancesco Arlanch
SceneggiaturaFrancesco Arlanch, Giacomo Campiotti
Interpreti e personaggi
Doppiatori e personaggi
FotografiaEnrico Lucidi
MontaggioAlessio Doglione
MusicheGuy Farley
ScenografiaCosimo Gomez
CostumiEnrica Biscossi
ProduttoreMatilde Bernabei, Luca Bernabei, Eric Welbers, Ghislain Barrois, Martin Choroba, Werner Reuß, Martin Posselt, Fania Petrocchi
Produttore esecutivoDaniele Passani, Franziska Ander Gassen
Casa di produzioneRai Fiction, Bayerischer Rundfunk, Lux Vide, Tellux-Film, Beta Film, Telecinco Cinema
Prima visione
Dal1º aprile 2012
Al2 aprile 2012
Rete televisivaRai 1

Maria di Nazaret è una miniserie televisiva italiana, tedesca e spagnola in due puntate trasmessa su Rai 1 il 1º e il 2 aprile 2012, basata sui quattro Vangeli canonici (ossia quelli di Luca, Marco, Matteo e Giovanni) e diretta da Giacomo Campiotti.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Prima puntata[modifica | modifica wikitesto]

  • Ascolti Italia: telespettatori 7 163 000 – share 25,26%[1].

Seconda puntata[modifica | modifica wikitesto]

  • Ascolti Italia: telespettatori 8 464 000 – share 29,53%[2].

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

La miniserie è incentrata sulla storia di Maria di Nazaret intrecciata a quella di Maria Maddalena. Da sfondo alla fiction troviamo la Palestina di 2000 anni fa. Si mettono dunque a confronto due donne diverse ma accomunate dall'amore per Gesù: Maria, senza peccato, da cui tutto ha avuto inizio, e Maddalena, la donna dei sette demoni che per prima vedrà risorto Gesù. La storia trattata dallo sceneggiato ha inizio con l'Annunciazione[3]. Data la scarsità di fonti canoniche a cui rifarsi onde ricostruire vita e pensieri della protagonista, il regista Giacomo Campiotti e lo sceneggiatore Francesco Arlanch hanno dovuto prendersi ampie libertà narrative, pur mantenendosi fedeli a quella che è l'immagine che la Chiesa, o anche soltanto il sentire popolare, hanno attribuito alla madre di Gesù. Maria è infatti una donna dolce, sensibile, generosa, ma non per questo priva di determinazione o di forza. Nell'immaginazione degli autori, Maria è inoltre unita da una salda amicizia con Maddalena, quella stessa Maddalena che tutti ricordano per essere scampata alla lapidazione per adulterio grazie all'intervento di Gesù, e che dopo quell'episodio ne divenne una delle più fedeli seguaci. Le strade delle due ragazze sono destinate, come prevedibile, a separarsi presto: l'una dovrà affrontare le responsabilità della maternità e del matrimonio con un Giuseppe ben più riluttante di quello della tradizione, l'altra accetterà le lusinghe della vita di corte e entrerà nel seguito della perfida Erodiade. Le vicende familiari di Maria, le sue ansie di madre e di moglie, si intrecciano quindi con la storia del popolo di Israele e del suo tentativo di emancipazione dal giogo romano, costantemente frustrato dai sotterfugi della bella regina, di cui Maddalena diventerà presto un passivo quanto efficace strumento.

La miniserie è stata prodotta da Rai Fiction e Lux Vide insieme alle tedesche Bayerischer Rundfunk, Tellux-Film e Beta Film, e alla spagnola Telecinco Cinema[4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Thomas Tonini, ASCOLTI TV DI DOMENICA 1 APRILE 2012: LA FINALE DI GRANDE FRATELLO (3,9 MLN – 20%) STRACCIATA DA MARIA DI NAZARETH (7,1 MLN – 25.25%), su davidemaggio.it, 2 aprile 2012. URL consultato il 27 dicembre 2020.
  2. ^ Marco Bosatra, ASCOLTI TV DI LUNEDI 2 APRILE 2012: MARIA DI NAZARET VOLA A 8.3MLN (29.5%) E SCHIACCIA LA PRIMA DI SCHERZI A PARTE (4.9MLN – 20.83%), su davidemaggio.it, 3 aprile 2012. URL consultato il 27 dicembre 2020.
  3. ^ Teleblog - Maria di Nazaret su Rai1
  4. ^ Maria di Nazaret, su luxvide.it. URL consultato il 27 dicembre 2020.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]