Madonna Sistina

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Madonna Sistina
AutoreRaffaello Sanzio
Data1512-1514
Tecnicaolio su tela
Dimensioni265×196 cm
UbicazioneStaatliche Gemäldegalerie, Dresda

La Madonna Sistina è un dipinto su tela (cm 265 x 196) di Raffaello, realizzato tra il 1512 ed il 1514 circa. È conservato al Staatliche Gemäldegalerie di Dresda.

Storia

Il quadro fu probabilmente dipinto per decorare la tomba di Papa Giulio II, poiché San Sisto era il santo patrono della famiglia Della Rovere e Santa Barbara e i due putti alati, visibili nella parte inferiore dello spazio del dipinto e diventati un tema indipendente nella contemporanea cultura pop, simboleggiano la cerimonia funebre.

La tela fu collocata nel convento di San Sisto a Piacenza e fu poi venduta dai monaci ad Augusto III di Sassonia. Nel secondo dopoguerra fu trasferita a Mosca e successivamente fece ritorno a Dresda.

Descrizione

In questo quadro, Raffaello, attraverso un processo di depurazione iconografica che libera il dipinto da elementi accessori, rappresenta non la visione del divino da parte dei devoti, ma il divino che appare e va verso i devoti, qui non rappresentati ma chiaramente percepibili, attraverso i gesti e gli sguardi del gruppo sacro; al contempo la tenda e la balaustra servono da punto di tangenza fra il celeste e l'umano.

La tela con la Vergine, il Bambino e i santi Sisto e Barbara, comunemente chiamata la Madonna Sistina, è caratterizzata da uno spazio immaginario creato dalle stesse figure. Le figure stanno su un letto di nuvole, incorniciato da pesanti tende che si aprono su entrambi i lati. Pare che la Vergine discenda da uno spazio celestiale, per poi uscire, attraverso il piano del dipinto, nello spazio reale in cui il dipinto è esposto. Il gesto di San Sisto e lo sguardo di Santa Barbara sembrano essere diretti verso il fedele, che ci si immagina oltre la balaustrata sul fondo del dipinto. La tiara papale, che resta in cima a questa balaustrata, agisce come un ponte tra spazio reale e spazio pittorico.

Riferimenti culturali

L'opera è menzionata nei Demoni di Dostoevskij, dove Stepan Trofimovitch è incapace di spiegare la profondità che vede nel dipinto.

La Madonna Sistina è uno dei dipinti più ammirati, citati e studiati da filosofi e poeti durante i secoli trascorsi dalla sua collocazione a Dresda (1754), presso la Gemaldegalerie dove tuttora si trova. Tra gli studi ad essa dedicati si segnalano: Marilene Putscher, Raphaels Sixstinische Madonna, Das Werke und sene Wirkung, Hopfer Verlag, Tubingen, 1955; Pier Cesare Bori, La Madonna Sistina di Raffaello. Studi sulla cultura russa, Il Mulino, Bologna, 1990; Eugenio Gazzola, Fabio Milana (a cura di), Gloria dell'assente. La Madonna per San Sisto di Piacenza 1754-2004, Vicolo del Pavone, Piacenza, 2004.

La visione del Quadro ha ispirato allo scrittore russo Vasilj Grossman il racconto la madonna di Treblinka. [1]

Voci correlate

Altri progetti

  Portale Pittura: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Pittura