Machina/The Machines of God

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Machina/The Machines of God
album in studio
ArtistaThe Smashing Pumpkins
Pubblicazione29 febbraio 2000
Durata69:17
Dischi1
Tracce15
Genere[1]Rock alternativo
Post-grunge
EtichettaVirgin
ProduttoreBilly Corgan, Flood
Registrazione1998–1999
Sadlands, Pumpkinland, Chicago Recording Company, Chicago, Illinois
FormatiCD, MC, 2 LP, download digitale, streaming
Certificazioni
Dischi d'argentoBandiera del Regno Unito Regno Unito[2]
(vendite: 60 000+)
Dischi d'oroBandiera dell'Australia Australia[3]
(vendite: 35 000+)
Bandiera della Francia Francia[4]
(vendite: 100 000+)
Bandiera del Giappone Giappone[5]
(vendite: 100 000+)
Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda[6]
(vendite: 7 500+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti[7]
(vendite: 500 000+)
Dischi di platinoBandiera del Canada Canada[8]
(vendite: 100 000+)
The Smashing Pumpkins - cronologia
Album precedente
(1998)
Singoli
  1. The Everlasting Gaze
    Pubblicato: 9 dicembre 1999
  2. Stand Inside Your Love
    Pubblicato: 21 febbraio 2000
  3. Try, Try, Try
    Pubblicato: 11 settembre 2000

Machina/The Machines of God è il quinto album in studio del gruppo musicale statunitense The Smashing Pumpkins, pubblicato il 29 febbraio 2000 dalla Virgin Records.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

È l'ultimo album della band prima della pausa durata fino al 2007 e segna il ritorno del batterista Jimmy Chamberlin nel gruppo. Ideato come concept album basato sulla storia di un gruppo rock in decadenza, ha come temi centrali l'amore e la speranza. Come il suo predecessore Adore, Machina ha segnato un drastico cambiamento sia di suono che di immagine per la band, ottenendo scarso successo e contribuendo probabilmente al successivo scioglimento e al licenziamento dalla Virgin Records. Dopo l'album precedente influenzato dall'elettronica, Machina rappresenta un ritorno al suono delle chitarre distorte degli album precedenti, sebbene sintetizzatori e chitarre acustiche siano ampiamente utilizzati. La pubblicazione è stata sostenuta da un lungo tour internazionale, con la nuova line-up comprendente Chamberlin e la bassista Melissa Auf der Maur ex Hole, ancor prima della rivelazione dello scioglimento del gruppo.

Pensato come album doppio è stato realizzato come album singolo, poiché la Virgin Records non era interessata dopo le deludenti vendite di Adore. I brani esclusi sono stati poi pubblicati in Machina II/The Friends and Enemies of Modern Music, realizzato indipendentemente su Internet. Al disco è allegato un libretto stampato su carta marrone anticata, arricchito dalle illustrazioni dell'artista Vasily Kafanov ([1]) ispirate alle canzoni del disco. In fondo al libretto vi è l'inizio del racconto Glass and the Machines of God scritto dal cantante della band Billy Corgan, proseguito, poi, a più riprese su Internet. La storia parla di una rockstar chiamata Zero, che avendo ascoltato la voce di Dio, cambia nome in Glass e ribattezza il suo gruppo The Machines of God e i suoi fans Ghost Children.

L'album è entrato al 3º posto nella classifica Billboard 200 negli Stati Uniti[9] durante la prima settimana, ma le vendite successive sono calate bruscamente.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic[1]
NME[10]
Pitchfork[11]4,2/10
Rolling Stone[12]

Machina/The Machines of God ha ottenuto recensioni positive da parte dei critici musicali. Su Metacritic, sito che assegna un punteggio normalizzato su 100 in base a critiche selezionate, l'album ha ottenuto un punteggio medio di 66 basato su quindici recensioni.[13]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Testi e musiche di Billy Corgan.

  1. The Everlasting Gaze – 4:01
  2. Raindrops + Sunshowers – 4:39
  3. Stand Inside Your Love – 4:14
  4. I of the Mourning – 4:37
  5. The Sacred and Profane – 4:22
  6. Try, Try, Try – 5:09
  7. Heavy Metal Machine – 5:52
  8. This Time – 4:43
  9. The Imploding Voice – 4:24
  10. Glass and the Ghost Children – 9:56
  11. Wound – 3:58
  12. The Crying Tree of Mercury – 3:43
  13. With Every Light – 3:56
  14. Blue Skies Bring Tears – 5:45
  15. Age of Innocence – 3:55
Traccia bonus nell'edizione europea
  1. Speed Kills – 5:17

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Hanno partecipato alle registrazioni, secondo le note dell'album:[14]

The Smashing Pumpkins
Altri musicisti
Tecnici
  • Floodproduzione, missaggio
  • Billy Corgan – produzione
  • Alan Mouldermissaggio
  • Bill Douglass – assistente al missaggio
  • Mike Zainer – assistente al missaggio
  • Jef Moll – assistente al missaggio
  • Andrew Nicholls – assistente al missaggio
  • Bjorn Thorsrud – registrazione, missaggio
  • Howard C. Willing – registrazione, missaggio
  • Howie Weinberg – mastering

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifiche di fine anno[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (2000) Posizione
Stati Uniti[19] 197

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Stephen Thomas Erlewine, Machina/The Machines of God, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 16 dicembre 2023.
  2. ^ (EN) Machina/The Machines of God, su British Phonographic Industry. URL consultato il 16 dicembre 2023.
  3. ^ (EN) 2000 Accreds (PDF), su Dropbox, ARIA Charts. URL consultato il 16 dicembre 2023.
  4. ^ (FR) Smashing Pumpkins - Machina/The Machines of God – Les certifications, su SNEP. URL consultato il 4 aprile 2023.
  5. ^ (JA) 有料音楽配信認定, su Recording Industry Association of Japan. URL consultato il 16 dicembre 2023. Selezionare "2000年4月".
  6. ^ (EN) NZ Top 40 Albums Chart: 22 May 2000, su The Official NZ Music Charts. URL consultato il 16 dicembre 2023.
  7. ^ (EN) Smashing Pumpkins - Machina / The Machines of God – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 16 dicembre 2023.
  8. ^ (EN) The Smashing Pumpkins Machina – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 16 dicembre 2023.
  9. ^ a b c (EN) The Smashing Pumpkins – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 12 luglio 2019. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
  10. ^ (EN) And Then Nothing Turned Itself Inside-Out, su NME, 12 settembre 2005. URL consultato il 16 dicembre 2023.
  11. ^ (EN) Brent DiCrescenzo, Yo La Tengo: And Then Nothing Turned Itself Inside-Out, su Pitchfork, 31 gennaio 2000. URL consultato il 16 dicembre 2023.
  12. ^ (EN) Jon Pareles, And Then Nothing Turned Itself Inside Out, su Rolling Stone, 16 marzo 2000. URL consultato il 16 dicembre 2023.
  13. ^ (EN) Machina/The Machines of God, su Metacritic, Fandom, Inc. URL consultato il 16 dicembre 2023.
  14. ^ Note di copertina di Machina/The Machines of God, The Smashing Pumpkins, Virgin Records, CDHUT 59, 2000.
  15. ^ a b c d e f g h i j k l m (NL) The Smashing Pumpkins - Machina - The Machines Of God, su Ultratop. URL consultato il 12 luglio 2019.
  16. ^ (EN) The Smashing Pumpkins - Discography, su irish-charts.com. URL consultato il 16 dicembre 2023.
  17. ^ (EN) Machina/The Machines Of God - Full Official Chart History, su Official Charts Company. URL consultato il 16 dicembre 2023.
  18. ^ (EN) Nielsen Business Media, Inc., Hits of the World, vol. 112, n. 13, Billboard, p. 57, ISSN 0006-2510 (WC · ACNP).
  19. ^ (EN) Year-End Charts - Billboard 200 Albums - 2000, su Billboard. URL consultato il 16 dicembre 2023 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2021).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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